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IGNORED

La più bella della sez. monete moderne 2015


dabbene

Risposte migliori

Ottima partenza di diversi direi, il tempo c'è....e magari le festività saranno il momento propizio per postare qualcosa, c'è anche però da dire che chi prima posta più sarà visto e quindi ha più visibilità, il questo per dire che sarà splendido anche l'ultimo giorno ma le monete avranno necessariamente minor divulgazione....

Concorso/ discussione per tutti, sia per chi inizia e quale miglior occasione se non partire proprio da qui, ma anche per chi posta molto in questa sezione o nelle sezioni speciali e a questi mi rivolgo in particolare perché non " donarla " una di queste monete qui nella sezione generalista per tutti, sarebbe bello....il forum è poi anche questo...e ci vuole poco tempo in fondo....

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Supporter

Comincio anche io a partecipare a questa bella iniziativa con una moneta di inizio periodo (la prima meta' del 1500) che non fa parte delle mie amate savoia, ma che e' legata a loro per storia e territorio.

Si tratta di un Grosso di Gabriele di Saluzzo ultimo marchese di questo territorio.

Gabriele di Saluzzo (del Vasto sarebbe il nome della dinastia) era il quinto figlio del marchese Ludovico II di Saluzzo e di Margherita di Foix, fu avviato dalla famiglia alla carriera ecclesiastica sino alla morte del fratello Francesco nel 1537.

Questo e' un periodo tragico per questo piccolo territorio indebolito dalle recenti lotte interne e dalle pressioni esercitate dalle due potenze vine, Francia e Savoia, che ne volevano da sempre l'annessione.

La Francia riesce pero' a prendere,poco per volta, il controllo del territorio e nel 1548 fa incarcerare Gabriele a Pinerolo accusandolo di accordi segreti con l'Impero.

Fatto in seguito liberare il marchese viene avvelenato e muore il 29 luglio 1549.

Senza eredi legittimi il territorio viene quindi annesso al Delfinato dal re Enrico II finendo cosi' il lungo periodo di indipendenza.

Rimarra' territorio francese sino al 1601 quando, con il trattato di Lione, Carlo Emanuele I cedette ad Enrico IV diversi territori d'oltralpe in cambio dei territori dell'ex marchesato di Saluzzo.

Questa fu una delle ultime monete coniate nella zecca di Carmagnola, che chiuse definitivamente nel 1546.

A nome di Gabriele furono battute cinque tipologie:

10 scudi d'oro

Il Cornuto

Il Grosso

Il quarto

Il Forte

Probabilmente la tiratura non fu elevata visto la difficolta' di reperire queste monete (il forte e' l'unica che si trova piu' facilmente) ed i grossi e i cornuti quando si vedono hanno normalmente delle contromarche che indicano che le monete oramai fuori corso (vista la scomparsa dell'autorita' che le aveva emesse) hanno circolato anche dopo la fine del marchesato.

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Modificato da savoiardo
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Ottimo....ottimo per la rappresentatività della discussione che diventa completa per ogni zecca, è un po' un album, piacevole, bello da sfogliare nelle feste, testimonianza del collezionismo che c'è anche nel 2015 e che divulga storie e monete.

Vediamo ora i prossimi chi saranno... e poiché per definizione ci devo sempre provare...., aspetto le straniere ( @@Lafayette ma non solo...se no a chi diamo il premio Speciale Estere ? ), ma mi aspetto molto dalla Toscana ancora @@fofo fino a tre puoi, @@magellano83 , ma l'Emilia Romagna ? ( se no ci penserò io con la terza...), e poi @@numa numa ( non scappi.... :blum:, papali e non papali... ) e @@bizerba62 con una sarda magari, e poi c'è @@francesco77 da cui aspetto grandi, grandi cose e non solo da lui...questo solo per oggi....ma quanti me ne sono dimenticati....poi c'è chi non è favorevole o non vuole e lo rispetto e lo capisco, ma noi siamo un forum di divulgazione numismatica per tutti e tanti quindi....

Modificato da dabbene
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Visto che le straniere ancora latitano, rompo il ghiaccio con una piccolissima uniface (einseitig, auf deutsch), da Salisburgo, coniata nel 1700 sotto il principe vescovo Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein. La conservazione la lascio decidere a voi...

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Ciao Mario.

 

Purtroppo le mie poche monete sarde, che poi non sono antecedenti al XVIII secolo, non sono da "esposizione" e se ne postassi una certamente "rovinerei la piazza" a chi ha in collezione esemplari ben più presentabili dei miei.

 

Presentare una moneta moderna in conservazione non ottimale, non ha nessun senso in un "concorso di bellezza"...... :pardon:

 

M.

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Visto che le straniere ancora latitano, rompo il ghiaccio con una piccolissima uniface (einseitig, auf deutsch), da Salisburgo, coniata nel 1700 sotto il principe vescovo Giovanni Ernesto Thun-Hohenstein. La conservazione la lascio decidere a voi...

ammettilo che l'hai coniata tu ieri, nello scantinato...  :rofl:

Chapeau per la conservazione eccezionale.

 

N.

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Supporter

Ciao Mario.

Purtroppo le mie poche monete sarde, che poi non sono antecedenti al XVIII secolo, non sono da "esposizione" e se ne postassi una certamente "rovinerei la piazza" a chi ha in collezione esemplari ben più presentabili dei miei.

Presentare una moneta moderna in conservazione non ottimale, non ha nessun senso in un "concorso di bellezza"...... :pardon:

M.

Bizerba, scusami, ma non sono daccordo con quello che hai scritto...

Paragonare questa discussione ad un concorso di bellezza non lo trovo giusto!

Dabbene ha, con la scusa del concorso, dato la possibilita' agli utenti di parlare delle nuove monete (del 2015) che hanno portato un qualcosa in piu' nella loro passione e condividerlo con tutti gli altri, dando anche la possibilita' di arricchire le conoscenze storiche e numismatiche della community...

Io colleziono principalmente monete brutte :) ma ricche di storia e per questo belle ugualmente (almeno per me...) tanto da non sapere quale considerare la piu' bella (sempre per me...) e mettermi in crisi nel decidere quale postare...

Condividi se puoi e vuoi... Belle o brutte sara' comunque bello vedere e leggere!

...per me questo e' "Lamoneta"....

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Ciao savoiarda.

Forse ho frainteso la discussione, nella quale sono entrato pe4 la prima volta oggi dopo il "richiamo" di dabbene..

Confesso di aver letto solo il titolo della discussione ("La più bella della sez. Moderne 2015") e di aver pensato, appunto, ad una sorta di "concorso di bellezza".

Se così non è. .....ho preso un "granchio"...anche se il titolo un pochino ti porta fuori strada.

Saluti.

M.

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Ciao Michele , no nessun richiamo ci mancherebbe altro, semplicemente una possibilità , una opportunità che viene data di condividere insieme a tutti una moneta con noi altri, nulla di ufficiale, tutto puramente simbolico e semplice, anche un po' volutamente naïf devo dire per far vedere che il collezionismo c'è e a volte si unisce e sa condividere, il forum e' questo , e' il suo credo, divulgare e donare agli altri conoscenze e in questo caso visione di monete cercando di creare entusiasmo e curiosità, raccontando storie.

La più bella, tutto e' soggettivo, lo dice uno che ama alla follia i denari di Lucca e di Pavia, mi piacciono i cavalli, le parpagliole....vediamo la soggettività dove arriva, ma in fondo e' solo un pretesto per coinvolgere tutti da chi si è' iscritto ieri a quello che è' qui da 11 anni e la numismatica ha bisogno di entusiasmo.

Concorso ma non si vince nulla, ci sarà una classifica coi mi piace finale , a cui lo dico subito io non ci sarò in quanto ideatore, molti non amano queste iniziative io penso invece che facciano bene alla numismatica e per far vedere che il collezionismo e' rappresentato e sa essere presente su un forum come questo che non e' l ' università ma deve incuriosire e spiegare, ovviamente tutto in piena e totale libertà, nessun obbligo ma solo eventualmente piacere di far parte di un gruppo che ama le monete e le divulga con chi ci sta....

Un caro saluto,

Mario

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Supporter

Ciao savoiarda.

Forse ho frainteso la discussione, nella quale sono entrato pe4 la prima volta oggi dopo il "richiamo" di dabbene..

Confesso di aver letto solo il titolo della discussione ("La più bella della sez. Moderne 2015") e di aver pensato, appunto, ad una sorta di "concorso di bellezza".

Se così non è. .....ho preso un "granchio"...anche se il titolo un pochino ti porta fuori strada.

Saluti.

M.

Ciao Michele!

 

Eh ... ma noi siamo cultori delle monete brutte, anzi bruttissime, anche se a volte ci capitano tra le mani anche quelle belline e non ce le facciamo scappare.

 

Eccezioni, comunque; noi siamo per le monete che hanno il fascino del "letto sfatto", quelle "vissute", quelle del popolo.

 

Ajò ... aspettiamo la tua monetina del 2015 :pleasantry:

 

saluti

luciano

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"Ciao Michele , no nessun richiamo ci mancherebbe..."

 

Ciao Mario,

 

per "richiamo" intendevo il fatto che nel Tuo post n. 81 mi hai "richiamato" (ossia, mi hai "citato") rispetto alle monete sarde....

 

Avendo letto solo il Tuo post 81 ed il titolo della discussione, mi ero fatto l'idea che l'argomento fosse una specie di "concorso di bellezza"..(anche se, ovviamente, non si vince nulla..) e non avendo monete all'altezza mi sembrava inutile postare immagini di monete in bassa conservazione che, per ovvii motivi, non avrebbero potuto "competere" esteticamente con altre, magari identiche, ma di migliore (e ci vuole poco..) conservazione.

 

Parliamo, fra l'altro di monete del 1700 - 1800, per le quali lo stato di conservazione non è un aspetto secondario, come magari accade per le medievali.

 

Credo, fra l'altro, di avere nel tempo (sono iscritto al forum da oltre 11 anni) già postato nella sezione Savoia le immagini di tutte le poche monete sarde del XVIII secolo che possiedo e quindi confesso di non avrei nulla di nuovo (o di particolarmente significativo) da presentare, tanto meno in una conservazione che possa risultare di qualche gradimento per il pubblico.

 

Se però può interessare l'immagine di qualche moneta sarda, non ho difficoltà a postarla, magari correndo il rischio di riproporla qui dopo averla già proposta in altre sezioni del Forum..... piuttosto.... la dovremo considerare "fuori concorso", non avendo alcuna velleità, né oggettiva né soggettiva, di farla passare per "moneta bella".

 

Ti ringrazio comunque per l'invito, ma credo che se si vogliono ammirare belle monete sarde, siano altri gli Utenti che dovrebbero essere invitati a partecipare alla discussione.

 

Saluti. :hi:

M.

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Ciao Luciano.
 
"Eh ... ma noi siamo cultori delle monete brutte, anzi bruttissime, anche se a volte ci capitano tra le mani anche quelle belline e non ce le facciamo scappare.

Eccezioni, comunque; noi siamo per le monete che hanno il fascino del "letto sfatto", quelle "vissute", quelle del popolo.

Ajò ... aspettiamo la tua monetina del 2015 :pleasantry:"


Beh, allora, eccola qui: :pardon:

 

si tratta di un mezzo reale del 1771 a nome di Carlo Emanuele III per la Sardegna, con variante della legenda al rovescio "MONTISEFR" anziché "MONTISFERT".

 

Già postato nell'apposita sezione tempo fa, lo ripropongo qui... è la mia preferita delle "sarde" del 2015 :pleasantry:

 

M

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Ciao Luciano.

"Eh ... ma noi siamo cultori delle monete brutte, anzi bruttissime, anche se a volte ci capitano tra le mani anche quelle belline e non ce le facciamo scappare.

Eccezioni, comunque; noi siamo per le monete che hanno il fascino del "letto sfatto", quelle "vissute", quelle del popolo.

Ajò ... aspettiamo la tua monetina del 2015 :pleasantry:"

Beh, allora, eccola qui: :pardon:

si tratta di un mezzo reale del 1771 a nome di Carlo Emanuele III per la Sardegna, con variante della legenda al rovescio "MONTISEFR" anziché "MONTISFERT".

Già postato nell'apposita sezione tempo fa, lo ripropongo qui... è la mia preferita delle "sarde" del 2015 :pleasantry:

M

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La monetazione sarda,a mio parere, é tanto ricca quanto peculiare e interessante. A mio parere dovrebbe essere più diffusa e trattata, perché merita!;)

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Ecco il rovescio, questa moneta ha la particolarità di avere gli assi alla tedesca invece che alla francese, sappiamo tutti che sono cose normali, ma per questo nominale con questa data e con la firma sotto il busto del re è sempre alla francese. 

 

@@gabrimen

 

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Awards

Altro ingresso... Tornese, Carlo II 1679 (9 su 8) conservazione ottima per il tipo, coniato al martello ;)

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Pietro non sbaglia, quando ti definisce "giovane esperto"...

Pezzi di grande qualità, le monete in rame con basso valore nominale (in particolare grani e tornesi) di fattura napoletana del Vicereame mi fanno impazzire, sono le mie preferite (quando poi si aggiunge l'alta conservazione, non ci vedo più!!!!). :D

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Buonasera al forum,

Quando questo bellissimo film segnò il record di incassi al botteghino avevo 10 anni. Vi garantisco che a scuola o anche all'oratorio che frequentavo tutti, ma proprio tutti, sapevano cosa fosse un Fiorino. Questo il motivo principale per cui ad inizio 2015 a distanza di trent' anni ho deciso di metterne in collezione un esemplare tentando la fortuna sulla baia nonostante mi interessi essenzialmente di altri periodi e zecche:   "i ricordi felici".

Poi, sulla baia, capita che ne cerchi uno e ne spunti due.

Partecipo a questa notevole discussione per quanto riguarda le zecche italiane postando a breve questi due pezzi (già sottoposti al giudizio del forum per verificarne l'autenticità vista la provenienza estera). In seguito proporrò anche una moneta inglese per partecipare alla "sfida" delle monete moderne estere.

 

 

 

ll fiorino è una moneta d'oro di 3,54 grammi a 24 carati coniata per la prima volta nel 1252 a Firenze. Il nome deriva dal fior di giglio rappresentato al dritto della moneta. Il rovescio presentava il patrono della città San Giovanni in piedi.

In realtà il peso del fiorino subì variazioni nel corso dei secoli, ad esempio se il peso iniziale (1252) si può fissare più precisamente in 3,5368 g, nel 1402 subì la maggiore decurtazione raggiungendo i 3,3288 g (-5.818% rispetto al conio iniziale).

Il fiorino (insieme ai quasi coetanei genovino e zecchino) fu una delle prime monete d'oro a venire coniata in Italia dopo la caduta dell'Impero Romano. L'utilizzo dell'oro nella monetazione europea fu resa possibile dalla ripresa dei commerci con il Nordafrica da cui arrivava la maggioranza dell'oro utilizzato per le monete e il commercio. Il fiorino era composto di oro puro 24 carati. L'elevatissimo potere d'acquisto della moneta imponeva l'uso di svariati sottomultipli, quali il fiorino d'argento (detto anche grosso o popolino, di valore variabile inizialmente pari ad 1/20 del fiorino d'oro, ma successivamente svalutato fino a toccare, durante la seconda metà del XVI sec., il valore di 1/150 della moneta d'oro) ed il fiorino di rame, detto anche "fiorino nero" per il colore che assumeva col passare del tempo, del valore (almeno iniziale) di 1/240 del suo multiplo aureo, ossia 1/12 del fiorino d'argento. Tale suddivisione si rifaceva al sistema monetario introdotto da Carlo Magno (1 lira = 20 soldi = 240 denari) ed inizialmente un fiorino d'oro valeva appunto quanto una lira.

Il conio della moneta avveniva prima nei locali di Palazzo Vecchio, poi alla Torre della Zecca Vecchia. Si usavano dei magli azionati dalla forza dell'acqua (il torrente Scheraggio nella prima sede, l'Arno nella seconda) e poteva capitare che, quando il pesante maglio non era perfettamente calettato, nel cadere sul conio l'impressione non fosse sempre centrata esattamente, per cui restava un orliccio d'oro che poteva essere tagliato via, la cosiddetta "calìa" che abbassava il peso della moneta. Per evitare che le monete venissero "caliate" e il loro peso fosse costante e garantito, gli ufficiali dell'Arte verificavano il peso di ogni singolo fiorino, raccogliendo gli esemplari ripesati in piccole borse suggellate: erano quelli i "fiorini di suggello", cioè garantiti tanto nella lega che nel peso. Le pene severissime contro i falsari, i controlli costanti e la stabilità della lega fecero del fiorino una delle monete auree più stabili e apprezzate d'Europa tra Medioevo e Rinascimento. L'effigie del Battista era in un certo senso garante dell'autenticità e del valore della moneta, da cui derivò il modo di dire, ancora oggi popolare, di "San Giovanni 'un vuole inganni".

 

Nel XIII secolo e fino al rinascimento il fiorino, grazie alla crescente potenza bancaria di Firenze, divenne la moneta di scambio preferita in Europa, una sorta di dollaro dell'epoca.

 

So di riportare nozioni trite e ritrite per la maggior parte dei preparatissimi utenti di questa sezione ma tento in questo modo di raccogliere l'incipit di Dabbene riguardo lo scopo divulgativo di questa discussione.

Vogliate scusare l'entusiasmo.

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Cosimo de' Medici, noto come Cosimo III (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica.

 

Sposò per procura, il 17 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo, e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671.

 

Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone.

 

Fiorino d'oro 1722

diametro: 22 mm

peso: 3,39 gr

contorno: ornato

Rarità: da NC a R4 (a seconda dei testi); R nel nostro catalogo.

Conservazione: qSPL (media fra i pareri ricevuti dal forum)

 

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