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SIRACUSA Boehringer 514


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Nella recente asta di Gorny & Mosch 236/2016, n. 62 è apparso un bel tetradramma di Siracusa, Boehringer 514 (conii V270/R365), forse il più bello di questa emissione:

 

post-7204-0-62251500-1459612173_thumb.jp

 

e ha realizzato ben 12.000 euro, una cifra molto alta per questa serie, ancora non firmata, e giustificata dall'elevata conservazione.

 

Purtroppo manca una immagine dell'esemplare De Nanteuil 336, di sicura autenticità, buona conservazione e che servirebbe per un attento confronto.

 

Comunque mi ha colpito la presenza di minuscole incrostazioni di ossido, che apparentemente non sono state rimosse:

 

post-7204-0-75628900-1459612417.jpgpost-7204-0-23263100-1459612426.jpg

 

Non ha l'aspetto di un mediocre falso e merita quindi un attento esame.

Per un confronto possiamo usare l'esemplare Hess-Divo 329/2015, 26 = MuM 66/1984, 32 g. 17,29, con rovescio leggermente ribattuto e moneta quasi sicuramente autentica.

 

post-7204-0-26239100-1459612499_thumb.jp

 

Mi ha colpito solo la forte pressione che si nota sui due lati del pezzo Gorny (con bordo molto spigoloso) e non vorrei che sia un prodotto con la pressa. Naturalmente servirebbe un buon esame dal vivo e mi piacerebbe conoscere la vostra opinione.

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In comune c'è il conio del rovescio, che è lo stesso.

Nonostante la foto sia solo scansionata, è possibile cogliere la "morbidezza" della moneta, con i giusti bordi...

 

Attendo ancora qualche autorevole opinione.

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Se vogliamo rivolgere una certa attenzione  a un altro dettaglio, quello dell'auriga, troveremo alcune sorprese:

 

post-7204-0-05692200-1459680310.jpg   Gorny

 

post-7204-0-09399100-1459680338.jpg  Hess-Divo

 

Notiamo che la ringhiera del carro dell'auriga è diversa dall'originale, malamente reincisa, forse perché il falsario non aveva sottomano il prototipo originale e doveva finire i dettagli. Anche la punteggiatura del bordo appare meno accurata e comunque frutto di una reincisione moderna.

 

Ora passiamo ai cavalli:

 

post-7204-0-89299000-1459681049.jpg  Gorny

 

post-7204-0-04479200-1459681069.jpg  Hess-Divo

 

I dettagli, specie nelle zampe anteriori, sono meno accurati e non sembrano attributabili a semplice diversa battitura del conio a mano in antichità.

 

E vediamo la Kike in volo sopra l'auriga:

 

post-7204-0-17388300-1459681479.jpg  Gorny

 

post-7204-0-94925300-1459681498.jpg  Hess-Divo

 

Anche qui la plasticità dei rilievi che formano la figura della Nike è nettamente più scadente (ridicoli poi i suoi piedi) e non si tratta solo di diversa condizione di conservazione (l'usura non è maggiore).

 

Ma se poi guardiamo gli spigoli del bordo (ore 6 del rovescio):

 

post-7204-0-60811500-1459681888.jpg  Gorny

 

post-7204-0-96525100-1459681903.jpg  Hess-Divo

 

notiamo che il conio del rovescio, che è poi quello di martello, risulta pressato con molta maggiore pressione rispetto alla normale battitura a mano, probabilmente a causa dell'impiego di una pressa idraulica.

 

Passando al diritto, anche qui troviamo un bordo più spigoloso nel pezzo di Gorny e sembra quasi che anche il diritto, pur essendo prodotto da un conio di incudine, sia leggermente concavo, in conseguenza dell'eccessiva pressione della moderna pressa.

 

post-7204-0-57759000-1459682357.jpg  Gorny

 

post-7204-0-78133100-1459682375.jpg  Hess-Divo

 

Presi nell'insieme tutti questi particolari, si resta quanto meno molto sospettosi di fronte a una moneta che ha realizzato ben 12.000 euro. 
Se si conferma, come sospetto, che sia un pericoloso falso, allora c'è da recitare il De Profundis....

 

Sospetto anche che queste piccole incrostazioni sferiche nerastre siano un prodotto moderno, per confondere di più le acque e distogliere l'attenzione ai particolari che ho sopramenzionato.

 

 

 

 

 

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Al solito Alberto propone dei rompicapi interessantissimi.

Concordo con le sue acute osservazioni: in particolare il giro posteriore del telaio del carro, che non può essere così difettoso, e propongo un altro pezzo esitato in asta (Peus Nachfolger 392, 2007, base € 2500, realizzo € 2900) che mostra al D/ molti degli stessi difetti nei dettagli già indicati (telaio, zampe dei cavalli, serpente, Nike, ecc.). Interessante notare che mancano le "ossidazioni", che la moneta è chiaramente coniata (vista la sottile crepa passante) e che sembra meno "acuto" il bordo.

Da parte mia aggiungo 3 considerazioni: la moneta in asta Gorny non sembra avere sul contorno i "cracking" talora suggestivi di coniazione a freddo ad alte pressioni; non è visibile alcun occhio nei delfini di contorno al volto di Arethusa (specie in quello in basso a dx, visibile nell'esemplare Hess-Divo) e questo non è un buon segno; inoltre bisognerebbe poterla esaminare in mano per sapere se le concrezioni/ossidazioni siano originali o posticcie. Ritengo che le ossidazioni originali siano dovute il più spesso a solfuri d'argento, ma mi piacerebbe il parere di qualche esperto di metallurgia (@@centurioneamico)

In definitiva pur propendendo per un falso, sono comunque perlesso.

 

Un'ultima considerazione a margine: noto che molte, la maggioranza delle monete di questo tipo, presentano un piccolo cratere/schiacciatura nel punto di attacco tra coda dei delfini e parte terminale del corpo: come mai? Potrebbe trattarsi di una ribattitura di R/  in un esemplare che è servito come template per il "transfer die"?

post-14514-0-91947900-1459696489_thumb.j

Modificato da Giov60
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Ringrazio Giovanni per avere segnalato un altro pezzo (Peus 392/2007, n. 4189), che riprende i dettagli più di Gorny che di Hess-Divo, come si può vedere dai dettagli della ringhiera e ruota (un po' "sgonfia" nei pezzi Gorny e Peus, ambedue seza pedigree, mentre si presenta molto bene disegnata in Hess-Divo, sicuramente autentico):

 

post-7204-0-28852700-1459701679.jpg  Gorny

 

post-7204-0-30653700-1459701793.jpg   Peus

 

post-7204-0-84132900-1459701830.jpg  Hess-Divo

 

Ho notato che solo nei primi due esemplari compare un rigonfiamento (difetto del punzone ?) tra la coda e le chiappe dei cavalli.

 

Se sono stato esplicito a dichiarare falso il didramma di Taras in altra discussione, qui ho solo forti perplessità e si tratta di uno di quei casi in cui il parere può essere meglio formulato solo a un esame diretto della moneta. Tuttavia ci sono alcuni elementi di dubbio, che si ritrovano anche nel pezzo di Peus (anche esso senza pedigree).

Ci sono altri pezzi Beohringer 514 che sono apparsi sul mercato, ma sono di modulo più stretto e con coniazione o conservazione più scadente e quindi poco adatti per i confronti.

 

Servirebbe una buona scansione del pezzo De Nanteuil 336, citato dal Boehringer, che non riesco a reperire....

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Caro Acraf,

 

ho la collezione, ecco la scansione (con scala grigi)

 

post-7579-0-96857000-1459708236_thumb.jp

 

gr.17,10 ex vendita Bunbury Londra 15.06.1896 n.432

 

ciao

 

skuby

Modificato da skubydu
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Ho notato che sia il De Nanteuil 336 sia il Hess-Divo 329/2015, 26 (apparentemente anche il Boheringer 513, ex Gillet , asta Eines Kunstfreundes 1974, ma qui la foto non è chiarissima) hanno una sorta di virgoletta verticale, al rovescio, appena sotto il taglio del collo, a dx.

Questo segno non è presente invece ne' sul Gorny ne' sul Peus.

Grazie Acraf...

ES

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Caro Acraf,

 

ho la collezione, ecco la scansione (con scala grigi)

 

attachicon.gifnanteuil n.336.jpg

 

gr.17,10 ex vendita Bunbury Londra 15.06.1896 n.432

 

ciao

 

skuby

 

Questo esemplare è un Boehringer 513, non 514. Per il D, dunque, fatica inutile.

Posto un altro Boehringer 513, ex asta Stack's Bowers and Ponterio - August 2015 ANA Auction, Lot 30013. La foto è ad alta risoluzione e l'impressione è buona, anche se la moneta è andata via alla base di $ 3500. Ovviamente la comparazione riguarda il solo R/.

post-14514-0-67103700-1459718280_thumb.j

Modificato da Giov60
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Ecco invece in asta Stack's 12 January 2009, The Golden Horn Collection , lotto 2126, un Boehringer 514, che i compilatori del catalogo riferiscono ai conii V272/R365, evidentemente sbagliando. Purtroppo i particolari discriminanti del profilo posteriore del carro e la ruota sono fuori campo, mentre manca il rigonfiamento tra coscia del cavallo e coda. Al R/ non si vedono occhi di delfini ... ma forse è solo un gioco d'ombre.

post-14514-0-28623000-1459720395_thumb.j

Modificato da Giov60
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Io non darei molta importanza agli occhi dei delfini, che sono rilievi minimi e facilmente non visibili a seconda dell'illuminazione e dell'usura.

Più importante e indicativo è il rigonfiamento tra coscia e coda del cavallo che si riscontra solo nei pezzi Gorny e Peus.

A mio modesto giudizio, considerando anche gli altri piccoli difetti già descritti (come la ringhiera del carro e la ruota), si tratta di un difetto dello stampo copiato dall'originale, un difetto che manca nel pezzo originale Hess-Divo. Che in realtà il conio sia sempre ed effettivamente V270 è dimostrato dal fatto che esiste in tutti e tre i pezzi (Gorny, Peus e Hess-Divo) una caratteristica rottura di conio, una linea obliqua, tra le zampe e il mostro marino.

 

post-7204-0-06844900-1459722390.jpg  Gorny

 

post-7204-0-32313100-1459722417.jpg  Peus

 

post-7204-0-86448500-1459722449.jpg Hess-Divo

 

Il rigonfiamento tra coscia e coda del cavallo (che, ripeto, manca nel pezzo Hess-Divo nonostante che il suo conio non sia affatto più stanco visto che la frattura tra zampe e mostro resta simile) costituisce una ulteriore prova che sia il Gorny sia il Peus sono entrambi falsi usando lo stesso stampo copiato. La sola differenza fra Gorny e Peus è che il secondo è stato coniato più a freddo, originando la frattura tipica da differenza termica.

Umanamente posso sbagliarmi, ma sono abbastanza convinto di quanto sostenuto e queste due monete rappresentano un interessante esempio del livello raggiunto dai falsari siciliani.

Ecco perché bisogna sempre esaminare con attenzione e scartare a priori i pezzi che possono dare almeno alcune stranezze o dubbi. In ogni caso appare ingiustificato il realizzo raggiunto dal pezzo Gorny.

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Aggiungo che il pezzo Stack's (complimenti a Giov60 per averlo scovato) è molto più rassicurante e verosimilmente originale.

Si intravvede la solita fratturina tra zampe e mostro, ma per il resto fondi e rilievi congrui e sembra di intravvedere pure linee di espansione nella porzione inferiore del diritto (quello con la quadriga).

Manca il rigonfiamente tra coscia e coda e i piedini della Nike in volo sono correttamente disegnati e non informi come in Gorny.....

 

Non è una moneta di estrema rarità e sicuramente il falsario ha avuto modo di avere tra le mani un pezzo originale dal quale ricavare lo stampo per fabbricare i due pezzi (almeno). Ormai, per questo tipo di monete, non si fanno più cloni uguali fra loro e i tondelli possono apparire ababstanza diversi....

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Da parte mia aggiungo 3 considerazioni: la moneta in asta Gorny non sembra avere sul contorno i "cracking" talora suggestivi di coniazione a freddo ad alte pressioni; non è visibile alcun occhio nei delfini di contorno al volto di Arethusa (specie in quello in basso a dx, visibile nell'esemplare Hess-Divo) e questo non è un buon segno; inoltre bisognerebbe poterla esaminare in mano per sapere se le concrezioni/ossidazioni siano originali o posticcie. Ritengo che le ossidazioni originali siano dovute il più spesso a solfuri d'argento, ma mi piacerebbe il parere di qualche esperto di metallurgia (@@centurioneamico)

In definitiva pur propendendo per un falso, sono comunque perlesso.

 

 

 

Ciao Giovanni, scusa il ritardo...

le tue osservazioni sulle ossidazioni sono molto interessanti ed intelligenti. In effetti la conformazione degli ossidi su questo esemplare sono quantomeno anomali e difficilmente riscontrabili in natura per il semplice fatto che le corrosioni, sebbene possano essere di tipo selettivo, raramente lo sono in questo modo. Mi spiego meglio, osservate le ossidazioni sopra e sotto al serpente, non vi pare strano che nessun ossidulo coinvolge la parte emergente del serpente ma solo le zone circostanti riuscendo addirittura a disegnare "l'ombra del serpente" nel campo?

In passato c'era un falsario discretamente bravo che usava replicare questo tipo di ossidi con un metodo piuttosto semplice e il cui risultato era molto simile a questo. Ovviamente non darò informazioni sul metodo ma è bene memorizzare queste foto per futuri confronti.

post-66-0-75742800-1459956647_thumb.jpg

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