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IGNORED

Friuli 6 maggio 1976 - 6 maggio 2016


gigetto13

Risposte migliori

esattamente quarant'anni fa un terribile terremoto sconvolse il Friuli. A nord di Udine, in una zona compresa tra Gemona, Venzone e Osoppo, quasi mille persone persero la vita.

 

A Buja (UD) abitavano mia nonna e altri 4 parenti. Pochi giorni dopo, mio papà scattò queste foto della loro casa.

 

Tutti e cinque furono come si dice "miracolati". Una prozia ferita che si ricorda solo di "aver perso le scarpe", la bisnonna che poi per altri dieci anni continuò a vivere in un prefabbricato, mio padre che come architetto si prodigò per ricostruire la casa e un senso di Friulanità generale nella mia famiglia e in genere nelle persone di allora.

Io allora avevo solo due mesi, ma sono figlio di quella terra lacerata.

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Inviato (modificato)

pochi mesi dopo, se non sbaglio, o forse nel 1977, iniziarono a girare in Furlanìe queste specie di medagliette - meglio gettoni o gadget, che però portavano la firma dell'incisore Monassi, figura assai nota in zecca nazionale e proveniente da Buja. Queste medagliette riportano da un lato la personificazione dell'"orcolat" (orco cattivo, in friulano, simbolo del terremoto) che rovina un paese. Dall'altro, il tipico fogolar, nome friulano per il focolare domestico. La legenda spiega che questi gettoni erano distribuiti per dare una mano alla ricostruzione.

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Modificato da gigetto13
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forse nello stesso periodo compaiono anche due altri pezzi curiosi:

 

100 e 200 furlans (!) sempre su disegno di Monassi, e sempre emessi (!) per poter aiutare la popolazione del mio Friuli.

Questi, celebrando da un lato la nascita della "Patria del Friuli" nel 1077, dall'altro rimangono legati al tema del terremoto: la legenda si può intendere come "con un mattone ciascuno torneremo ad essere in linea".

 

 

testimonianze di allora, che al di là di tutto testimoniano un fatto ancora molto presente e pesante nella nostra gente, quindi non ancora storico.

 

 

Un pensiero a tutti i Furlans.

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Supporter

Quello da 100 l'avevo acquistato anch'io ... chissà dov'è finito :pardon:

 

Testimonianza terribile per chi l'ha vissuta sulla propria pelle.

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si , sono gettonetti davvero che sfuggono. Pensa che io li ho dovuti ritrovare nel mio primo album che credo di aver iniziato a 9 anni. Con tanto di mia notazione autografa sul cartellino. Eppure sapevo perfettamente dove erano, nell'album e anche nelle persone ;)

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Questa me la regalò un Alpino ad un loro Raduno Nazionale che ebbe luogo a Bologna parecchi anni or sono : la trovo struggente e bellissima.

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quello raffigurato è un cjavedal, ovvero quella specie di struttura in ferro battuto che serve per tenere la cjalderie per fare la polenta sul fuoco tramite i suoi ganci, uno dei simboli storici della friulanità. grazie per l'immagine, @@sandokan

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si , sono gettonetti davvero che sfuggono. Pensa che io li ho dovuti ritrovare nel mio primo album che credo di aver iniziato a 9 anni. Con tanto di mia notazione autografa sul cartellino. Eppure sapevo perfettamente dove erano, nell'album e anche nelle persone ;)

 

Sì, gettonetti... Perchè i gettoni, in Campania, li ho portati Io!

 

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apollonia

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Aggiungo la medaglia realizzata da PIERO MONASSI, nipote di GUERRINO MATTIA MONASSI capo incisore della Zecca di Stato e autore della famosa " L'orcolàt l'ère vèr " edita dopo appena un mese dal terribile terremoto.

 

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Per gli amici della medaglia, ricordo che a BUJA (UD) è terra di famosi incisori, a cominciare da PIETRO GIANPAOLI capo incisore della Zecca italiana dal 1936 al 1963, CELESTINO GIANPAOLI, TROIANO TROIANI dopo essersi diplomato all'Accademia di Belle Arti di Venezia è emigrato in Argentina. GUERRINO MATTIA MONASSI incisore nella Zecca di stato nel 1963, il nipote PIERO MONASSI ha frequentato la Scuola d'Arte della Medaglia della Zecca di Stato e lavora a Milano esclusivamente nel campo della medaglia artistica, ENORE PEZZETTA e PIETRO GALINA pittore, scultore, medaglista e altri.

Inoltre a BUJA esite un MUSEO D'ARTE DELLA MEDAGLIA con opere dei maestri incisori bujesi, e una esposizione di oltre novanta medaglie di Artisti che hanno realizzato in occasione del sisma del 1976. Oltre ad una sessione didattica di COME NASCE UNA MEDAGLIA, dai disegni preparatori, ai modelli in plastilina, ai negativi e positivi in gesso, alle fusioni in bronzo, sino alla medaglia finita con le varie patine.

 

La medaglia di apertura del MUSEO

 

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  • 5 anni dopo...
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Ottone: 6,8 g, 25 mm

Altro esemplare

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Ottone: 6,9 g, 25 mm

Scheda Pitotto

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L’emissione è stata realizzata nel 1976 per commemorare il terremoto del Friuli che devastò il territorio tra le province di Udine e Pordenone il 06-05-1976.

L'Orcolat ("orcaccio", dispregiativo del friulano orcul, "orco") è un essere mostruoso che la tradizione popolare indica come causa dei terremoti in Friuli. Orcolat è una figura ricorrente soprattutto nei racconti della tradizione popolare. Egli vivrebbe rinchiuso nelle montagne della Carnia; ogni scuotimento improvviso provocherebbe un terremoto.

Secondo la tradizione, Orcolat viveva sulle montagne pascolando maiali e altri animali. Un giorno trovò dei funghi e li mangiò. Ma quei funghi erano velenosi. Così, esausto per il terribile dolore addominale, L'Orcolat cadde in un sonno profondo. Senza l'orco, orde di criminali scesero dalle montagne e distrussero tutto, dando fuoco alle montagne. L'Orco, però, un giorno si svegliò disturbato da quel frastuono e inseguì i briganti.

Gli abitanti di Bordano, quando lo seppero, salirono sulla montagna portando doni per placare l'Orco. Ma trovarono l'Orcolat addormentato, circondato da migliaia di farfalle. Allora gli abitanti di Bordano dipinsero molte farfalle sui muri delle loro case: così l'orco, per non distruggerle, cammina in punta di piedi sulle montagne.

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200 Furlans. Emissione celebrativa del 900° anniversario dell'istituzione della "Patria del Friuli", uno stato ecclesiastico governato dal Patriarca di Aquileia (03/04/1077).

Sul diritto Enrico IV concede la sovranità del Friuli al patriarca Sigeardo di Aquileia.

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Italma: 8,3 g, 26 mm

Scheda Pitotto

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100 Furlans. Emissione celebrativa del 900° anniversario dell'istituzione della "Patria del Friuli", uno stato ecclesiastico governato dal Patriarca di Aquileia (03/04/1077).

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D/ Sedia vescovile e spada: 1077 1977/NASCITE DE PATRIE DAL FRIUL

R/ Uomo lombardo seduto: UN MODON PAR OMP E O' TORNARIN A PLOMB/100/FURLANS

Rame: 7,1 g, 25 mm

Emessa anche in acciaio inossidabile (7,2 g 27 mm).

https://en.numista.com/catalogue/exonumia129471.html

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Salve a tutti,

io mi ricordo quella notte...avevo 3 anni ed ero nel lettone con mamma mentre mio padre si trovava con alcuni colleghi per una cena nella nostra casa nella bassa friulana....Avendo 3 anni mi ricordo solo il lampadario che dondolava in maniera assurda ....Mio padre mi raccontò che prima della scossa ci fu uno strano silenzio e poi un forte boato e subito dopo iniziò a tremare tutto....Per fortuna la nostra casa pur essendo del 1781 non riportò alcun danno anche essendo a parecchi chilometri dall'epicentro... Tra le varie medaglie e gettoni ho trovato questa da 500 furlans

 

 

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  • 5 mesi dopo...
On 5/8/2016 at 1:09 PM, giancarlone said:

Aggiungo la medaglia realizzata da PIERO MONASSI, nipote di GUERRINO MATTIA MONASSI capo incisore della Zecca di Stato e autore della famosa " L'orcolàt l'ère vèr " edita dopo appena un mese dal terribile terremoto.

 

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Soy de Venezuela, un tio Italiano me regaló esta moneda. Quería saber si tiene un valor histórico y so es posible venderla.

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Lo Stato Italiano  provvide a coniare una Medaglia Commerativa portativa che è stata assegnata a Militari e Civili che prestarono opera di soccorso in Friuli in occasione del terremoto del 1976.

Al recto due mani tese e sullo sfondo un campanile lesionato, al verso sul bordo la scritta Commissariato Straordinario del Governo per il Friuli e al centro lo spazio vuoto per incidervi il nome del percettore della medaglia, che veniva accompagnata da un brevetto nominativo.

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Dei Furlans ho visto diverse versioni...i 100 in grande modulo, saranno stati sui 40-45 millimetri e fondo specchio. 

I 200 invece come prova, in argento, venduti all'asta all'epoca per finanziare la ricostruzione. Una foto e la descrizione di questi ultimi sul sito della Società Filologica Friulana. 

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