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Cinna74

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Partecipo volentieri a questa interessante raccolta.
Da piccolo consideravo *magici* i draghi volanti e gli eroi in armatura che li combattevano, ogni volta che vedevo l'immagine di San Giorgio a cavallo ed il drago sconfitto ai suoi piedi.... speravo che si animassero.
Poi da grande si apprende che questa magnifica figura è la rappresentazione del bene contro il male e che i draghi sono solo una fantasia.
Che dire, cerco sempre di vederli con gli occhi di un bambino.
 
Le mie monete sono circolate, le colleziono appositamente così.
Impero russo - Caterina IIa -  2 Kopeki 1763

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curiosità:
Nella seconda metà del XVIII sec. Caterina IIa di Russia fondò l'Ordine Imperiale di San Giorgio, veniva insignito di tale onorificenza chi dimostrava un eccezionale coraggio nei campi di battaglia.
Le decorazioni riportavano l'immagine di San Giorgio a cavallo nell'atto di uccidere il drago, poiché era un santo della tradizione cristiana, a metà dell'800 la Zar Nicola II°, per non andare incontro a malcontenti tra gli insigniti non di fede ortodossa, lo sostituì con l'aquila bicipite.

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Un Ordine Equestre importante è dedicato a san Giorgio, il Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, che ebbe Casa in Spagna e nel Ducato di Parma e di cui mostro alcune insegne.

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Ma San Giorgio è anche nelle monete italiane, lo troviamo a Ferrara con Alfonso II d'Este, siamo nel 1597, la moneta è un giorgino .

Al diritto il ritratto estremamente realistico di Alfonso II, un ritratto in età adulta, corazzato, con folta e mossa capigliatura, una barba lunga e un po' incolta, quel naso schiacciato, un ritratto insomma che attira e sorprende.

Ma al rovescio rivediamo la scena di Ercole I, vediamo San Giorgio a cavallo che trafigge il drago ; è una scena che ebbe grande successo nell'arte, anche nel tempo, ovviamente fu raffigurata in modi differenti.

Ma questo compare anche nella monetazione e che rappresenta una leggenda che racconta di un drago che tormentava una città e che gli abitanti dovevano consegnarli ogni giorno un fanciullo da divorare.

E andarono avanti così per un po' così....fino a che un giorno  fu designata la figlia del Re per la terribile sorte, per fortuna arrivò il tribuno Giorgio a Cavallo che uccise però il drago.

Quindi un tribuno Santo che fa giustizia, una scena allegorica, simbolica....

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Una meravigliosa rappresentazione del San Giorgio con il drago è sicuramente l'opera dell'italiano Benedetto Pistrucci (1784-1855).
 
Su questa banconota da un Pound modello 1940/48 l'immagine di San Giorgio ed il drago, seppur ripresa dalla stessa opera, non è proprio il massimo, del resto è solo una stampa, lo vedremo in tutto il suo splendore quando sarà raffigurato sulle monete.

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La banconota proviene dal mio sito personale:

http://nikita58it.altervista.org/banconoteI/nikita58it_inghilterra.html

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Nel 1935 George V° festeggia il suo giubileo, per commemorare l'evento fu emessa una speciale corona d'argento (un quarto di sterlina).
Il San Giorgio fu plasmato dallo scultore modernista Percy Metcalfe’s (1895-1970).

Il design di art deco fu ferocemente criticato, la figura fu accolta negativamente anche dal Re in persona che definì il rigido portamento del cavaliere raffigurato sulla moneta "a damned bad rider" .

Rimase un caso isolato, fortunatamente il San Giorgio con il drago non fu realizzato per sostituire l'opera del Pistrucci.
Personalmente la reputo una delle più brutte rappresentazioni del San Giorgio, cosa ne pensate?
 
(dalla mia collezione)

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Contribuisco anch'io a questa bella discussione con una medaglia.

 

Da anni che mi riprometto di investigare sul suo autore ma non l'ho ancora fatto, la mia ipotesi è che sia stata coniata negli anni '60 con il conio della ditta Pietro Ferrea e figli, noto incisore genovese che operò tra il 1870 e il 1938, poi l'attività passò ad altri che continuano tutt'oggi.

 

La curiosità mi è venuta perché ho visto una medaglia che mi sembra apparentata ma con il santo con postura diversa, ve le posto entrambe, direi che sono dello stesso autore ....oppure padre e figlio?

O, ancora, dei successori?

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Nel 1816, poco dopo la caduta di Napoleone, la zecca britannica decise di abbandonare la coniazione della moneta d’oro in uso. La “Guinea” o “Ghinea” fu indubbiamente la moneta più importante del diciottesimo secolo. La maggior parte degli esemplari circolava però da troppo tempo ed era evidentemente sotto peso.

Inoltre la lunga guerra contro la Francia rivoluzionaria aveva inevitabilmente indotto a tesaurizzare le monete in oro ed il loro posto venne preso dalle banconote da uno e due Pounds


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un esempio di Guinea,fifth head, "spade type" (collezione personale)


Il “Royal Proclamation” del 1 Luglio 1817 diede corso alla nuova sovrana da 20 scellini ed ai suoi multipli, soppiantando definitivamente le ormai scomode guinee da 21 scellini. Questa scossa portò a grandi cambiamenti anche all’interno della zecca reale: a Thomas Wyon fu dato il posto di incisore capo mentre William Wyon divenne secondo incisore.


BENEDETTO PISTRUCCI


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Questo era il quadro in cui Benedetto Pistrucci seppe ritagliarsi il suo ruolo prima e conquistare poi l’immortalità attraverso il proprio lavoro.

Nacque a Roma nel 1784. Considerato valentissimo cammeista e incisore, si trasferì nel 1814 a Parigi per passare, dopo la caduta di Napoleone, a Londra e rimanere in Inghilterra fino alla morte, avvenuta a Windsor nel 1855.

Una lettera datata 19 giugno 1816 fu indirizzata , al Tesoro da W.W.Pole , nominato maestro di zecca già nel 1812. In essa si manifestava il desiderio di impiegare l’italiano, definito artista di grandissima celebrità: “whose work places him above all competion as a gem engraver, to make the models for the dies of the new coinage” e ancora “It is my intention that the models of Mr. Pistrucci should be engraved in Jasper from which our engraver will work in steel and the models will be deposited in the Royal Mint and remain with the Dies and Proof Impression of the several coins”

Pole avrebbe voluto nominare Pistrucci incisore capo immediatamente ma nei fatti egli era uno straniero e non poteva occupare una posizione di vertice. Venne aggirato il problema facendolo figurare ufficialmente come consulente esterno di Thomas Wyon, che continuò ad essere l’incisore capo.

Quando, dopo poco più di un anno, Wyon morì la posizione di incisore capo restò ufficialmente vuota, anche se la totalità dei compiti veniva svolta da Pistrucci.

Già prima della morte di Thomas Wyon egli venne coinvolto, come abbiamo visto, nella preparazione della nuova monetazione. Incise un cammeo della testa del re che doveva servire da modello per sovrana, scellino e sei pence. Incise un secondo cammeo come modello per la mezza corona. Infine produsse il modello in cera del “San Giorgio che uccide il Drago” che servì come modello per il verso della corona. Questi tre lavori gli furono pagati 312 pounds e 8 scellini.

Lo stesso Pistrucci suggerì che lo stesso modello potesse essere utilizzato nella monetazione aurea ed il risultato fu che gli venne chiesto di approntarne i modelli. Per questo ulteriore lavoro ricevette 100 guinee.

Alla fine gli venne chiesto di incidere entrambi i conii, dritto e rovescio in quanto gli incisori fallirono nel copiare i suoi modelli. Fu così che la prima sovrana moderna debba essere interamente accreditata al lavoro ed all’ingegno di Benedetto Pistrucci. L’effige reale sulle sterline evidentemente cambiò col succedersi dei sovrani inglesi, incisa in seguito da altri celebri specialisti, ma il San Giorgio sul rovescio è sempre quello dell’artista romano (sebbene la sua rappresentazione abbia subito nel tempo qualche modifica). In realtà nel 2005 e nel 2012 si è tentato di introdurre delle novità al verso delle sterline d’oro ma con scarsissimo successo


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Sovereign 1820, la prima tipologia di sovrana (collezione personale)


Vediamo chi vorrà postare la versione definitiva del rovescio classico delle sovrane e magari riusciremo a vederne qualcuna anche in versione proof

Buona serata a tutti e buon week end


Fonti : Marsh "The Gold Sovereign"

"A Compagna" anno XXV n.2 1993 art. n.1


Un ringraziamento @@matteo95 per il reperimento delle fonti

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Una corona del 1895 con la Regina Vittoria (busto velato) con la rappresentazione del San Giorgio ed il drago del Pistrucci.
Immagine quest'ultima utilizzata ancora oggi a distanza di due secoli sulle sovrane inglesi.

(dalla mia collezione)

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La moneta più importante.  Si mostra che un drago una femmina.  I petti - Esso fornisce il "latte" per i peccati umani .  

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Modificato da Brios
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San Giorgio con il drago è ricorrente in Russia, non per nulla è il patrono di Mosca.
Lo stemma raffigura un cavaliere con una lancia in mano mentre uccide un basilisco, viene identificato come San Giorgio e il drago.
 
(Particolare ingrandito della moneta che inserisco di seguito)

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L'emblema araldico di Mosca è stato parte integrante dello stemma della Russia sin dal XVI secolo.
Entrambi i simboli (San Giorgio e l'aquila bicipite) sono stati usati in modo alterno fino al 1562, il primo Zar della Russia, Ivan il Terribile, li ha uniti accollando lo scudo araldico con il cavaliere trionfante al petto dell'aquila.
 
(dalla mia collezione - 20 Kopeks 1913)

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All'indomani della rivoluzione del 1917 questo simbolo fu bandito, i soviet di Mosca adottarono un nuovo simbolo costituito da una stella rossa, la falce e martello.
Dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica, la rappresentazione araldica di Mosca ritornò alla versione originale.
La chiesa ortodossa russa non ammette sculture di santi, quindi nessuna statua di San Giorgio e il drago venne eretta a Mosca prima della rivoluzione.
Nel 1993, dopo che l'emblema di stato fu ripristinato, furono inaugurate numerose statue con San Giorgio.

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Una delle più suggestive è posta in cima ad una fontana a cupola nella Piazza del Maneggio a Mosca.

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Modificato da nikita_
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Serbia - Croazia e Slovenia 1920

 

Falso d'epoca (purtroppo.. :mega_shok:)

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Non capisco.

  Tutti scrivono - è il Santo Giorgio.

Cito.


Numismatica Ars Classica NAC AG

  Filippo Spinola, 1616-1688. Scudo PHILIPPVS SPIN COMES TASS Busto corazzato a d. Rv. SPES NON – CONFVNDIT S. Giorgio a cavallo che trafigge un nemico;

Perché? Perché? Perché?


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Modificato da Brios
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Sarà un errore, solitamente è San Demetrio ad essere raffigurato solo a cavallo o mentre sconfigge un nemico (uomo armato a terra).
Anche San Giorgio sconfigge un "nemico" (rappresentato dal drago).

San Giorgio è protettore e patrono della Georgia, lo si raffigura anche senza drago.
curiosità:
*Georgia* non deriva da *Giorgio*, erroneamente viene ricondotto al nome di San Giorgio perché ne è il Santo patrono, le origini sono arabe.
 
Una mia banconota georgiana da 500 Rubli del 1919: http://nikita58it.altervista.org/banconoteG/nikita58it_georgia.html

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@@Cinna74 ciao, ma qualche altra tua San Giorgio? :D
 
Questa è presa da internet, la propongo giusto perché è una cosa inusuale.
La pala del San Giorgio di Carlo Crivelli (1472), riportata nel post iniziale di questa discussione, è stata immortalata nel 2014 su di una "moneta" di Niue (valore simbolico da 2 Dollari - 2 once d'argento placcato d'oro e numerate 001 - 999).
E' stata scolpita al laser, la forma è leggermente curva e ricalca le fattezze dell'opera originale che fu realizzata nel XV° sec. a tempera e oro su tavola lignea.

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Eccomi @@nikita_ . Buon inizio della settimana a tutti.

 

Giorgio Augusto Federico di Hannover figlio di Giorgio III, già principe reggente negli ultimi anni del regno del padre dato che questi aveva mostrato segni di squilibrio mentale, ascese al trono del Regno Unito di Gran Bretagna, Irlanda e Hannover il 29 Gennaio del 1820. Anche in questo caso Pistrucci pone la firma su entrambe le facce della moneta. Disegnò il ritratto del sovrano di modo che somigliasse a Nerone e modificò il conio del suo primo San Giorgio al verso togliendo le scritte presenti all'interno della zigrinatura. Lo stesso soggetto risulta nel complesso molto diverso al confronto di quello apparso sulla prima sovrana. L'arma di San Giorgio non è più una lancia ma un gladio e scompare la bandierina sventolante dietro l'elmo.

 

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Come vediamo nel post precedente di @@1000Coins lo stesso rovescio venne ripreso integralmente solo nel 1871 nel terzo tipo delle sovrane della regina Vittoria (testa giovane e San Giorgio). Dal 1887 nel quarto tipo della stessa sovrana (giubileo) il San Giorgio ritrova nuovamente la bandierina sull'elmo e dal 1891 il cavallo ha una coda più lunga. Il rovescio resterà tale anche nel quinto e ultimo tipo "testa velata" (possiamo vederlo nello stesso post ma anche sulla corona del 1895 postata in precedenza da Nikita). Successive modifiche più o meno significative si vedranno successivamente solo dopo l'incoronazione di Elisabetta  II e riguardano l'inspessimento della stessa coda e della zolla su cui poggia il cavallo (possiamo apprezzarlo nella "corona gotica" postata da @@matteo95)

 

Buona continuazione

E.

Modificato da Cinna74
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Venezia, per quanto strano si possa dire, non ha un occhio di riguardo per San Giorgio a livello di monete. Abbiamo la bellissima Basilica costruita

sull'omonima isola

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ma per quanto riguarda le monete il povero San Giorgio è decisamente latitante.

 

Latitante sì, ma non assente. Bisogna però attraversare l'adriatico ad andare ad Antivari.

 

Ed ecco il bagattino per Antivari

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P.s. monete non mie 

Modificato da fabry61
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