grigioviola Posted June 20, 2016 Share #1 Posted June 20, 2016 Oggi volevo mostrarvi un recente acquisto (da venditore professionale inglese) che devo ancora ricevere. Si tratta come di consueto di una moneta imitativa (sapete che mi sono care) rinvenuta in Inghilterra (altro aspetto che generalmente attira la mia attenzione), ma che, a differenza delle monete che propongo di solito, è di un periodo storico che di solito non frequento: Quanto a dati fisici ho solamente il diametro: 25 mm mentre mi manca il peso. Date le dimensioni ipotizzo un dupondio (ma potrei essere tranquillamente smentito!). Le legende, sia al dritto che al rovescio, sono assolutamente incoerenti e composte quasi in prevalenza di "V" appaiate e talvolta capovolte. Le condizioni sono quel che sono e l'impressione è che possa trattarsi anche di un fuso. Il ritratto al dritto, girato verso sinistra, mi fa pensare a Claudio mentre il rovescio mi rimanda a un dupondio di Antonia: Che ve ne pare? Altre idee? Come datazione siamo nel primo secolo d.C., ma volendo essere più precisi direi verso la fine della prima metà (37-50 d.C.?). 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
gpittini Posted June 20, 2016 Supporter Share #2 Posted June 20, 2016 DE GREGE EPICURI Molto bello e direi per niente comune, rispetto alle imitative del 3° e 4° secolo. Il rovescio non è poi diversissimo dalla CONSTANTIAE e forse anche dalla LIBERTAS di Claudio, per non dover pensare ad Antonia, che è certamente più rara e in Britannia non si sarà vista moltisimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 20, 2016 Author Share #3 Posted June 20, 2016 (edited) Grazie per queste due imbeccate @@gpittini! Ho cercato le immagini (non avevo preso in considerazione l'ipotesi dell'asse... ma viste le dimensioni direi che ci potrebbe stare benissimo). Tra le due: 1) CONSTANTIAE AVGVSTI - SC ric 111 2) LIBERTAS AVGVSTA - SC ric 97 ci vedo meglio la prima. Nel database del PAS (ritrovamenti in UK) ho trovato anche questo esemplare, ma senza riferimenti RIC che presenta delle similitudini (oltre ad avere il rovescio del medesimo tipo del pezzo a nome di Antonia): D\ TI CLAVDIVS CAESAR [AVG PM TR P IMP R\ [TI CLAVD]IVS CAESAR AVG PM TR P IMP SC Edited June 20, 2016 by grigioviola Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
eliodoro Posted June 20, 2016 Share #4 Posted June 20, 2016 (edited) Oggi volevo mostrarvi un recente acquisto (da venditore professionale inglese) che devo ancora ricevere. Si tratta come di consueto di una moneta imitativa (sapete che mi sono care) rinvenuta in Inghilterra (altro aspetto che generalmente attira la mia attenzione), ma che, a differenza delle monete che propongo di solito, è di un periodo storico che di solito non frequento: dupondio imitativo.jpg Quanto a dati fisici ho solamente il diametro: 25 mm mentre mi manca il peso. Date le dimensioni ipotizzo un dupondio (ma potrei essere tranquillamente smentito!). Le legende, sia al dritto che al rovescio, sono assolutamente incoerenti e composte quasi in prevalenza di "V" appaiate e talvolta capovolte. Le condizioni sono quel che sono e l'impressione è che possa trattarsi anche di un fuso. Il ritratto al dritto, girato verso sinistra, mi fa pensare a Claudio mentre il rovescio mi rimanda a un dupondio di Antonia: antonia confronto.jpg Che ve ne pare? Altre idee? Come datazione siamo nel primo secolo d.C., ma volendo essere più precisi direi verso la fine della prima metà (37-50 d.C.?). Ciao a tutti, moneta estremamente interessante...anch'io opterei per Antonia... Saluti Eliodoro Edited June 20, 2016 by eliodoro Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 20, 2016 Author Share #5 Posted June 20, 2016 Tramite il venditore sono riuscito a ricostruire a grandi linee i passaggi di mano della moneta. Prima di essere rilevata dal venditore professionale faceva parte di una vecchia collezione di monete di un fattore della zona di Peterborough. Collezione accumulata nel corso degli anni e ceduta dalla moglie del proprietario. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Illyricum65 Posted June 20, 2016 Share #6 Posted June 20, 2016 (edited) Ciao, imitativa assolutamente strepitosa. Questa sì decisamente "barbarica" e a mio avviso prodotta da maestranze (locali?) assolutamente a digiuno del latino. Se al dritto non mi ci raccapezzo, al rovescio paragonandola alla legenda di Antonia ci vedrei una ...CAESAR... molto degradata con la prima A rappresentata solo da una retta diagonale, la S appena accennata e la seconda A senza la barra orizzontale. R senza la parte superiore. Prima una VIS che potrebbe esser la corruzione di CLAVDIVS . Suggestioni? Mah... chissà! Ciao Illyricum ;) Edited June 20, 2016 by Illyricum65 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sator Posted June 20, 2016 Share #7 Posted June 20, 2016 Non posso che ribadire lo stupore di quanti mi hanno preceduto, mi limito a dire che concordo con gpittini sul fatto che di Antonie se ne saranno viste poi molte in quei lidi :D .... questo è il fascino misterioso delle imitative, non si può dire nulla di certo e nemmeno smentire ogni ipotesi fin qui avanzata. Al diritto io vedo un busto maschile rivolto a sinistra con un fiocco dietro la nuca (?)..... 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 21, 2016 Author Share #8 Posted June 21, 2016 Concordo pienamente con tutte le vostre osservazioni. Quando l'ho vista è stato amore a prima vista :) Spero che in mano riveli qualche dettaglio in più. Di certo non ho memoria di altre imitative di questa tipologia. Generalmente le imitative britanniche di Claudio sono di altra tipologia e (come @@Illyricum65 ha in più discussioni sviscerato) hanno altra origine e storia. Qui siamo lontani anni luce da una possibile produzione militare. L'origine è marcatamente locale, frutto di una produzione clandestina destinata alla circolazione in ambito quasi sicuramente rurale... nei medio/grossi centri britannici sarebbe stata subito bollata come falsaccio di bassa lega. Certo è curiosa la scelta del tipo che non doveva essere tra i più diffusi, come anche sembra guardando le risultanze del PAS. ora attendo che mi arrivi, scortata da una regina Elisabetta I Tudor e da un Edoardo I ;) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
anto R Posted June 21, 2016 Share #9 Posted June 21, 2016 Non posso che ribadire lo stupore di quanti mi hanno preceduto, mi limito a dire che concordo con gpittini sul fatto che di Antonie se ne saranno viste poi molte in quei lidi :D .... questo è il fascino misterioso delle imitative, non si può dire nulla di certo e nemmeno smentire ogni ipotesi fin qui avanzata. Al diritto io vedo un busto maschile rivolto a sinistra con un fiocco dietro la nuca (?)..... Anche io come @@Sator vedo un busto maschile rivolto a sinistra, con un qualcosa (laccio della corona?) dietro la nuca. E poi leggo tre lettere al diritto, o forse semplicemente le immagino...in caso fossero veramente presenti porterebbero verso clavDIVs. Tutto detto da un profano eh :pardon: Saluti, Antonio 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 21, 2016 Author Share #10 Posted June 21, 2016 Tutto detto da un profano eh :pardon: post-8339-0-08007600-1466407973.jpg Saluti, Antonio Questi sono i casi in cui l'occhio del profano è migliore di quello dell'appassionato allenato! Il profano non sapendone nulla, non si fa tradire dalle aspettative, non vede quello che "vorrebbe vedere" ma quello che effettivamente c'è! :) Grazie mille Antonio! Piuttosto chiedo agli esperti del periodo se il pezzo da me riportato nel post 3 quale terzo confronto è catalogato o meno. Parlo di quello con legenda: D\ TI CLAVDIVS CAESAR [AVG PM TR P IMP R\ [TI CLAVD]IVS CAESAR AVG PM TR P IMP SC Che sembrerebbe avere il rovescio in comune con l'esemplare battuto a nome di Antonia. Si tratta forse di un mule? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mazzarello silvio Posted June 21, 2016 Supporter Share #11 Posted June 21, 2016 Ciao innanzitutto bellissima e interessantissima moneta, visto che è quasi assodato per Claudio io al retro ci vedo la Spes , effige molto in voga nelle barbariche. Silvio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 22, 2016 Author Share #12 Posted June 22, 2016 Partiamo dall'ultima ipotesi formulata. Le SPES note di Claudio sono: 1) SESTERZIO - RIC 99 2) SESTERZIO - RIC 115 Il peso del pezzo analizzato tuttavia richiama maggiormente un valore inferiore (troppo scarto per riprendere un sesterzio) e quindi, grazie anche alla lunghezza della legenda, l'eventuale prototipo ha più probabilità di esistere all'interno dei dupondi. In questo caso balza all'occhio inevitabilmente quelli battuti a nome di Antonia: 1) DUPONDIO - RIC 92 2) DUPONDIO - RIC 104 Ma il pezzo analizzato porta il ritratto a sinistra e non verso destra. A questo punto sono doverose alcune ulteriori precisazioni: a) trattandosi di una imitativa l'orientamento delle immagini destra/sinistra è spesso arbitrario ed è il risultato della errata percezione dell'incisore in fase di realizzazione del conio/stampo della moneta. Qui in più ci troviamo di fronte a un incisore che non conosceva assolutamente la lingua latina (perlomeno quella scritta) b) non è detto che il ritratto sia attribuibile con certezza a Claudio piuttosto che a Antonia dato lo stato di conservazione non eccellente del dritto. In più sembra esserci qualcosa dietro la nuca a destra: i capelli raccolti a coda di Antonia? Concrezioni? Tuttavia la legenda del dritto, sebbene fortemente degradata e incoerente, sembra avere rimandi al nome di Claudio. Ad avvalorare la tesi di Claudio/Antonia vi è infine questo esemplare (già presentato in sordina in precedenza): 26,07mm; 9,92 gr E' un pezzo non repertoriato nel RIC e ha un orientamento del ritratto compatibile con il pezzo qui in analisi. L'esemplare proviene dalla zona di Owermoigne nel Dorset e, cosa alquanto interessante, appartiene a un piccolo hoard di quindici esemplari dalla curiosa composizione: Summary of hoard: Iron Age staters c. 60-20 BC 4Roman Republic 2M. Furius Philus (119 BC)P. Servilius Rullus (100 BC)Tiberius (AD 14-37) 1Claudius (AD 41-54) 8Total 15 Same find? Roman Republican coins circulated for a long period in Britain due to their high silver content. It is certainly not unusual for them to occur in a hoard with Iron Age or Roman silver coins. Similarly, Iron Age coins do occur in first century ADhoards. The coins in this find could have all been in circulation at the time of deposition at some time in the early first century AD (the latest coin found in this hoard dates to 50 AD) and may represent a mixed hoard (one comparative example is the hoard found at Nunney, Somerset, in 1860, containing Iron Age and Roman gold, silver and bronze coins). Such a combination of denominations and metal types found together is unusual but is supported in this case by the close proximity within which they were found. Given the fact that the coins are of different denominations and metals, it is also possible that they may represent separate episodes of deposition as part of the same activity at the site (possibly with a ritual function). Da notare come in questo piccolo deposito vi sia anche un dupondio "regolare" di Claudio a nome di Antonia: 26,16 mm; 9,65gr a testimonianza di come anche questa tipologia di monete circolava in ambito britannico sebbene in probabile misura minore rispetto alle altre emissioni maggiormente diffuse oltremanica di Claudio. In conclusione ritengo che si tratti con buona probabilità di un'imitativo ibrido del Dupondio Claudio/Antonia di cui l'esemplare repertoriato in precedenza potrebbe essere un mule originale not in RIC oppure (ma come ipotesi marginale) a sua volta un'imitazione del tipo regolare eseguita con uno stile molto aderente all'originale e risultato ibrido a seguito della errata interpretazione del prototipo da parte del falsario. Alternativamente potrebbe trattarsi di una "più semplice" imitazione del dupondio regolare di Antonia fortemente degradato nella ritrattistica al dritto e riproposto girato a sinistra a causa delle scarse capacita realizzative/interpretative dell'autore. 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mazzarello silvio Posted June 22, 2016 Supporter Share #13 Posted June 22, 2016 Ciao i sesterzi imitativi di Claudio con la Spes come peso variano dai 11 ai 25 gr . e oltre Te ne posto alcuni Silvio 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 22, 2016 Author Share #14 Posted June 22, 2016 Bella carrellata di imitazioni di SPES! Tuttavia le vedo differenti e marcatamente riconducibili alla SPES, sia per raffigurazione che per legende nonostante siano degradate e quasi prive di senso compiuto. Non escludo possa trattarsi di una SPES, ma la ritengo un'ipotesi meno forte dell'altra che ho formulato. A ogni modo, ripeto, è una pista più che valida anche quella della possibile SPES. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
mazzarello silvio Posted June 22, 2016 Supporter Share #15 Posted June 22, 2016 Ciao con questo tipo di monetazione tutto è possibile, l'unica cosa certa come detto in precedenza che al dritto la testa sia di un Uomo per il laccio della corona. Silvio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 22, 2016 Author Share #16 Posted June 22, 2016 E se invece del laccio della corona fosse la coda di Antonia? Era/è il dubbio che esponevo nella mia analisi. Con le imitative tutto è vero e tutto può essere smentito... in fin dei conti è questo il bello del seguire tale tipo di monetazione! La mia conoscenza si basa principalmente sulle imitative galliche, mentre su quelle dei primi due secoli e sulle costantiniane ho conoscenze minori. Tuttavia il pezzo in questione mi ha colpito molto e credo si discosti dalle consuete imitazioni di Claudio. Apparentemente, dovessi scommetterci qualcosa, direi anch'io che al dritto c'è una testa maschile... ma teniamo a mente che Antonia non era proprio la Belen del I secolo, anzi, viene presentata con tratti abbastanza mascolini e, appunto, gli pseudo-lacci della corona (che non è ben visibile sul capo) potrebbero essere una degenerazione della treccia di Antonia. Secondo me le sole cose certe sono: 1) la non conoscenza del latino scritto da parte dell'autore 2) una limitata capacità tecnica generale Su di una cosa non ci si è ancora pronunciati: fusa o coniata? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
grigioviola Posted June 30, 2016 Author Share #17 Posted June 30, 2016 Aggiornamento dell'ultima ora. Cerca e ricerca, ho trovato questo pezzo: Unique ID: SF-9071E6 Weight: 7.47 g Diameter: 25 mm Obverse description: head r. Badly corroded and concreted; although definitely a copy this does not look like Antonia or Claudius Reverse description: Stg l, poorly executed, copy, stg l, arm outstretched holding ? l, holding robe to r. Reverse inscription: ---A?IorT?O --- Status: Contemporary copy Esistono altri precedenti di imitazioni per questo dupondio in area Britannia, anche se ancora non ne ho trovato nessuno con il volto a sinistra come il pezzo in questione. (per inciso: che bellezza il PAS! è un archivio che si rivela sempre una miniera di informazioni!!!) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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