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Gioielleria , militaria e varie , dal passato


Legio II Italica

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Il cataclisma distruttivo e di morti causato dall’ eruzione del Vesuvio dell’ anno 79 con la conseguente distruzione di tre citta’ : Pompei , Ercolano e Oplontis dove oggi sorge l’ odierna Torre Annunziata , fece si che oggi possiamo ammirarne i bellissimi resti e parte di quegli oggetti di uso quotidiano che gli antichi cittadini avevano in casa o portavano con se come ornamento personale tra cui i gioielli .

In particolare ci occupiamo di Ercolano e Oplontis ; secondo la leggenda narrata da Dionigi di Alicarnasso nella sua opera Antichita’ Romane , Ercolano venne fondata da Ercole nel 1243 a.C. di ritorno dall' Iberia , antico nome della penisola iberica , mentre storicamente fu fondata dagli Osci nel XII secolo a.C. come sostenuto da Strabone , oppure dagli Etruschi tra il X ed l' VIII secolo a.C.

Venne poi conquistata dai Greci nel 479 a.C. per passare successivamente prima sotto il dominio dei Sanniti e poi sotto quello dei Romani nell' 89 a.C. a seguito della guerra sociale , diventando in seguito un Municipio . La città con il passare del tempo divenne un luogo residenziale per l' aristocrazia romana e visse il suo periodo di massimo splendore grazie al Tribuno Marco Nonio Balbo , il quale l' abbellì facendo costruire nuovi edifici come la Basilica e restaurandone altri ; nello stesso periodo furono costruite anche due Terme e il Teatro . Fu poi gravemente danneggiata dal terremoto di Pompei dell’ anno 62 , premonitore dell’ eruzione del Vesuvio e poi completamente sepolta a seguito dell' eruzione del vulcano del 79 , rimanendo cosi’ nascosta nei secoli avvenire sotto una coltre di fango e materiali piroclastici alta dai dieci ai venticinque metri ; tale strato col passare degli anni si consolido’ formando uno strato di roccia simile al tufo che protesse nei secoli successivi i resti della città .

Nella villa di Lucius Crassius ad Oplontis , nel 1984 , è stata trovata una cassa in legno , una antenata delle casseforti , contenente 170 monete , alcuni gioielli in oro ed argento , una serie di unguentari , stecche in osso e piastrine di vetro per la cosmesi . In un altro ambiente indosso a cadaveri morti durante l' eruzione , sono stati trovati monili in oro , consistenti in varie tipologie di orecchini , collane , braccialetti e anelli .
Tra le collane ne vennero trovate del tipo a giro collo e altre di maggiore lunghezza , sono di particolare interesse quelle lunghe ornate con globetti e anellini in oro , alternati a pietre preziose di smeraldi .
I bracciali sono più frequentemente di tipo tubolare ad interno cavo e pieno , quest' ultimo tipo a forma di serpente simbolo della salute . Spesso erano decorati da gemme , il più delle volte con smeraldi .
Negli anelli erano incastonate gemme o paste vitree lisce o piu’ spesso incise con figure di divinità o animali . Si tratta di una tipologia abbastanza ampia che non si discosta dalle produzioni attestate ad Ercolano e Pompei , comprendente tipi di gioielli di grande diffusione nel mondo romano nella prima età imperiale .
Insomma furono trovate quasi tutte le tipologie di gioielli in voga in quel tempo lontano ed imitati poi nel Rinascimento fino circa alla meta’ circa del XX secolo .

Nelle foto un breve estratto di vari gioielli trovati in queste localita’ ; come curiosita’ anche una culla per bimbo , una cassaforte per conservare monete , gioielli ed altre preziosita’ , seguono uno scriniere e un elmo da gladiatore , un blocco di monete cementate insieme nel tufo , monete varie , un magnifico vaso in calcedonio agata , una coppa in argento , due specchi da toilette in argento e un vaso a cratere in argento .

 

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19 minuti fa, Veridio dice:

Complimenti per l'ennesimo contributo.

Sai dirmi dove sono esposti?

Ciao e grazie , sono al Museo Archeologico di Napoli , ma non so se siano esposti al pubblico .

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Salve Legio II Italica, grazie per le bellissime immagini, questi oggetti sono dei piccoli capolavori artistici e storici! :)

Mi fa sempre una certa impressione pensare al periodo in cui venivano utilizzati, e provo ad immaginare a chi potessero appartenere! Sarà una considerazione banale ma lo penso davvero! :pardon:

Un saluto e buon week end!

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1 ora fa, clairdelune dice:

Salve Legio II Italica, grazie per le bellissime immagini, questi oggetti sono dei piccoli capolavori artistici e storici! :)

Mi fa sempre una certa impressione pensare al periodo in cui venivano utilizzati, e provo ad immaginare a chi potessero appartenere! Sarà una considerazione banale ma lo penso davvero! :pardon:

Un saluto e buon week end!

Ciao @clairdelune , molti degli oggetti esposti rappresentano certamente la ricchezza dell' alta societa' delle tre citta' distrutte dal Vesuvio , infatti come hai notato , ori , argenti , pietre semi preziose e preziose erano sicuramente appartenute a persone facoltose ; la natura nelle sue manifestazioni catastrofiche non fa sconti a ricchi o poveri , purtroppo quando si scatena travolge tutti .  

Un saluto e grazie

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... mi sa che sono affetto di oggettofilia archeologica acuta! :D 

Grazie a @Legio II Italica per le foto.

Potrei passare ore a guardare questi oggetti ed ammirarne la bellezza, la perfezione ed ad immaginare l'abilità artigiana del suo produttore.

Se me ne offrissero uno, io prenderei l'elmo. E  vi assicuro in anticipo che lo conserverei gelosamente! Promesso!

=_=_=_=_=_=_=

Scherzi a parte: se penso a che livello erano arrivati all'epoca, con i mezzi a loro disposizione, certe volte mi chiedo come mai noi non siamo già arrivati alle stelle.

Ciao

Njk

 

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Awards

Non sono mai stato a Pompei  ma ricordo quello che diceva mio padre che dopo essere passato da li in viaggio di nozze ha sempre ricordato e raccontato della bellezza di quei reperti e del favoloso livello raggiunto dagli artigiani romani. Ricordava anche una teca con dei bellissimi aurei romani  che non gli sembravano proprio protetti a dovere....era il 1974.

Modificato da Devant81
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Il ‎10‎/‎12‎/‎2016 at 22:54, massi75rn dice:
Il ‎10‎/‎12‎/‎2016 at 22:54, massi75rn dice:

 

che spettacolo,alcuni li avevo visti,altri no.......comunque ribadisco,siamo noi ad essere 2000 anni indietro

Ciao @massi75rn, l' inarrestabile evoluzione rende l' uomo sempre meno manuale in tutte le sue opere ; ad esempio , chi saprebbe oggi ricavare da un blocco di marmo statue , anche gigantesche , come quelle stupende che vediamo nei Musei ? Un tempo , un tale , chiese a Michelangelo come facesse a scolpire statue di marmo cosi' meravigliose , Michelangelo rispose in modo talmente semplice da lasciare interdetto l' interlocutore : "non faccio altro che togliere il superfluo dalla materia informe"

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Dopo l' aspetto bello dei gioielli trovati a seguito della ricerca archeologica , il rovescio tragico della medaglia , una piccola finestra della tremenda tragedia e conseguente morte degli abitanti , soffocati e sepolti dalla colata piroclastica del Vesuvio .

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Modificato da Legio II Italica
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Salve @Legio II Italica,

spero di riuscire a spiegare la mia impressione e non vorrei cadere nel melenso, ma guardando questo immagini mi viene in mente che, come per i gioielli e gli altri oggetti precedenti, sono anch'esse testimonianza storica, con l'ovvia differenza che qui si tratta di persone vissute tanti anni fa, che il tempo ha conservato in quei momenti drammatici...

E' solo una mia (probabilmente banale) considerazione, ma mi colpisce molto!...

Buona giornata!

Modificato da clairdelune
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Salve, riguardando queste immagini mi è venuto da chiedermi se quelle persone, in quei momenti, si siano rese conto di cosa stesse accadendo… Premetto che non ho ancora letto testi a riguardo, ma cercando su Wikipedia ho trovato queste informazioni sull’eruzione di Pompei che, sicuramente note a molti, cerco di riassumere molto sinteticamente:

Preceduta da alcune scosse di terremoto, l’eruzione inizia con una pioggia di ceneri e lapilli, che si accumulano sui tetti facendoli poi crollare; durante il giorno successivo, ripetuti flussi piroclastici investono la città, causando la morte di tutti quelli che erano sopravvissuti. Il numero di vittime ritrovate si aggira intorno a 1150, tuttavia è da considerare che la maggior parte della popolazione era riuscita a scappare durante le prime fasi dell’eruzione.

Riporto quanto afferma Wikipedia a questo punto:

Delle circa millecentocinquanta vittime accertate, trecentonovantaquattro sono state ritrovate negli strati di lapilli inferiori, morte quasi tutte all'interno di edifici crollati sotto il peso dei materiali vulcanici che si sono depositati sui tetti, mentre altri seicentocinquanta sono stati ritrovati nella parte superiore dei depositi piroclastici, morti esternamente, raggiunti dalle nubi ardenti nella seconda fase dell'eruzione. […] A seguito degli scavi archeologici e con l'utilizzo della tecnica dei calchi è stato possibile ricomporre gli ultimi instanti di vita di alcune persone, come ad esempio quelli di una donna che portava con sé numerosi gioielli, accompagnata da una fanciulla quattordicenne con la testa avvolta in un lenzuolo, quelli di un mendicante con un bastone ed una bisaccia ripiena di generi alimentari, quelli di una coppia di sposi che si tiene per mano, quelli di un uomo, forse un atleta, con in mano un flacone di olio, quelli di un gruppo di tredici persone, tra cui uno schiavo, due bambini ed una donna inferma, quelli dei sacerdoti del tempio di Iside, uno dei quali ritrovato con un carico d'oro, probabilmente il tesoro del tempio e quelli di un gruppo di schiavi ritrovati in una stanza di quattro metri quadrati con ossa spezzate, dopo aver cercato di fuggire tramite una scala dal tetto. Oltre ad esseri umani trovano la morte anche animali: tra gli esempi più eclatanti quello di un cane, che cerca di liberarsi dal suo guinzaglio.

E’ quindi possibile che queste persone abbiano sottovalutato l’eruzione in corso, oppure che si siano trovate impossibilitate, per diversi motivi, a lasciare la città od abbiano preferito rimanere nelle loro case?

Grazie in anticipo per gli eventuali approfondimenti,

Buona serata! :)

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10 ore fa, clairdelune dice:

Salve, riguardando queste immagini mi è venuto da chiedermi se quelle persone, in quei momenti, si siano rese conto di cosa stesse accadendo… Premetto che non ho ancora letto testi a riguardo, ma cercando su Wikipedia ho trovato queste informazioni sull’eruzione di Pompei che, sicuramente note a molti, cerco di riassumere molto sinteticamente:

Preceduta da alcune scosse di terremoto, l’eruzione inizia con una pioggia di ceneri e lapilli, che si accumulano sui tetti facendoli poi crollare; durante il giorno successivo, ripetuti flussi piroclastici investono la città, causando la morte di tutti quelli che erano sopravvissuti. Il numero di vittime ritrovate si aggira intorno a 1150, tuttavia è da considerare che la maggior parte della popolazione era riuscita a scappare durante le prime fasi dell’eruzione.

Riporto quanto afferma Wikipedia a questo punto:

Delle circa millecentocinquanta vittime accertate, trecentonovantaquattro sono state ritrovate negli strati di lapilli inferiori, morte quasi tutte all'interno di edifici crollati sotto il peso dei materiali vulcanici che si sono depositati sui tetti, mentre altri seicentocinquanta sono stati ritrovati nella parte superiore dei depositi piroclastici, morti esternamente, raggiunti dalle nubi ardenti nella seconda fase dell'eruzione. […] A seguito degli scavi archeologici e con l'utilizzo della tecnica dei calchi è stato possibile ricomporre gli ultimi instanti di vita di alcune persone, come ad esempio quelli di una donna che portava con sé numerosi gioielli, accompagnata da una fanciulla quattordicenne con la testa avvolta in un lenzuolo, quelli di un mendicante con un bastone ed una bisaccia ripiena di generi alimentari, quelli di una coppia di sposi che si tiene per mano, quelli di un uomo, forse un atleta, con in mano un flacone di olio, quelli di un gruppo di tredici persone, tra cui uno schiavo, due bambini ed una donna inferma, quelli dei sacerdoti del tempio di Iside, uno dei quali ritrovato con un carico d'oro, probabilmente il tesoro del tempio e quelli di un gruppo di schiavi ritrovati in una stanza di quattro metri quadrati con ossa spezzate, dopo aver cercato di fuggire tramite una scala dal tetto. Oltre ad esseri umani trovano la morte anche animali: tra gli esempi più eclatanti quello di un cane, che cerca di liberarsi dal suo guinzaglio.

E’ quindi possibile che queste persone abbiano sottovalutato l’eruzione in corso, oppure che si siano trovate impossibilitate, per diversi motivi, a lasciare la città od abbiano preferito rimanere nelle loro case?

Grazie in anticipo per gli eventuali approfondimenti,

Buona serata! :)

Ciao @clairdelune, ottime riflessioni .

Storia delle eruzioni precedenti a quella fatale del 79 , non sono note con certezza di datazione , ma certamente avvennero , quindi di conseguenza la pericolosita' del Vesuvio rimase impressa nella memoria degli uomini antichi ; d' altra parte fa parte delle natura dell' uomo sottovalutare la forza distruttiva della Natura e di conseguenza pensare : "proprio in questa generazione deve accadere nuovamente ?" , dimostrazione e' , che l' area intorno al Vesuvio fu ed e' anche oggi una tra le piu' intensamente abitate .

Quello che accadde nel 79 fu la conseguenza mesi prima di violente scosse di terremoto , ma probabilmente nessuno dei pompeiani , degli ercolanesi e di altri centri minori intorno al Vesuvio , pensarono che potesse avvenire in seguito quel cataclisma , cataclisma che si presento' subito in modo violento ed improvviso , infatti questa e' una caratteristica dei Vulcani di tipo esplosivo come il Vesuvio , al contrario dell' Etna che invece e' di tipo effusivo quindi meno pericoloso ; questo fatto non diede molte opprortunita' di fuga alla numerosa popolazione di quei luoghi , molti riuscirono ad imbarcarsi , specialmente quelli che abitavano piu' vicini al mare , ma tutti gli altri cercarono rifugio dentro le case e edifici pubblici oppure negli arsenali navali quando le imbarcazioni per fuggire , finirono . 

Di tutti questi cittadini che sperarono di salvarsi all' interno delle abitazioni , fu invece la fine a causa di crolli , della cenere , dei lapilli e della nube piroclastica rovente che invase tutto , scena che prima della morte di tanta povera gente , dovette apparire infernale , anche a causa del buio quasi totale che avvolse tutto .

In foto  , delle impronte umane di fuggitivi impresse nelle ceneri a causa dell' eruzione del Vesuvio detta delle «pomici di Avellino» , datata tra il 1880 e il 1680 a.C.

Buona giornata

Impronte umane su tufo vulcanico risalenti a circa il 2000 a.C..jpg

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Salve @Legio II Italica, in effetti lo scenario descritto è impressionante!...

Ricordo una lezione alle elementari dove avevamo studiato i vulcani e qualcuno in classe aveva chiesto perché, se possono essere così pericolosi, vi si costruivano (e si costruiscono tuttora) abitazioni nei pressi; la risposta dell'insegnante era stata sbrigativa ma eloquente: "perché il terreno è fertile". Immagino che le ragioni siano molteplici :rolleyes: ma il rovescio della medaglia può essere comunque molto caro... Chiedo scusa per il piccolo OT :P

Grazie mille per la spiegazione, buona giornata!

Modificato da clairdelune
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3 ore fa, clairdelune dice:

Salve @Legio II Italica, in effetti lo scenario descritto è impressionante!...

Ricordo una lezione alle elementari dove avevamo studiato i vulcani e qualcuno in classe aveva chiesto perché, se possono essere così pericolosi, vi si costruivano (e si costruiscono tuttora) abitazioni nei pressi; la risposta dell'insegnante era stata sbrigativa ma eloquente: "perché il terreno è fertile". Immagino che le ragioni siano molteplici :rolleyes: ma il rovescio della medaglia può essere comunque molto caro... Chiedo scusa per il piccolo OT :P

Grazie mille per la spiegazione, buona giornata!

Ciao , quell' Insegnante in effetti rispose in modo molto conciso , ma "scientifico" , perché i prodotti minerali contenuti nella lava , nelle ceneri e nei lapilli , che vengono espulsi dalle eruzioni vulcaniche , rendono i terreni sui quali si depositano estremamente fertili per le coltivazioni a distanza di molti decenni , forse centinaia di anni .

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Salve , tramite due link , vorrei approfondire l' argomento appena accennato da @clairdelune a proposito della fertilita' dei terreni successiva ad un' eruzione vulcanica , il che riesce meglio a far comprendere il motivo per cui l' uomo , da sempre , come nel caso trattato nel post , si ostina a vivere sotto i vulcani anche attivi a rischio della vita ; questa situazione non riguarda solo il nostro Vesuvio o l' Etna , sebbene la concentrazione umana sia qui' piu' alta , ma anche altri vulcani attivi sparsi per il mondo :

http://www.freshplaza.it/article/32808/Argentina-la-cenere-vulcanica-migliora-la-fertilita-dei-terreni

http://www.latelanera.com/grandi-disastri-tragedie/evento-drammatico.asp?id=170

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Salve Legio II Italica, grazie per i link! :)

Vorrei approfittare per chiedere un'altra cosa :rolleyes: Dato che il Vesuvio prima dell'eruzione appariva in modo molto diverso, più come un "monte verdeggiante", è possibile che gli abitanti non sapessero che si trattava di un vulcano?

Grazie ancora, buona giornata!

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58 minuti fa, clairdelune dice:

hissimaalve Legio II Italica, grazie per i link! :)

Vorrei approfittare per chiedere un'altra cosa :rolleyes: Dato che il Vesuvio prima dell'eruzione appariva in modo molto diverso, più come un "monte verdeggiante", è possibile che gli abitanti non sapessero che si trattava di un vulcano?

Grazie ancora, buona giornata!

Ciao , lo sapevano benissimo , perché gia' il nome Vesuvio e' una parola , sembra , di antichissima origine indoeuropea che significa "ardere" , "bruciare" ; inoltre fino all' ultima eruzione del 1944 , che tappo' la bocca del vulcano , era tipico del Vesuvio il pennacchio di fumo che si vedeva salire al cielo , sono anche note nell' antichita' romana ascensioni fino alla bocca del vulcano , come avvenute dai Greci di Sicilia fino ad Adriano anche sull' Etna , quasi tre volte piu' alto del Vesuvio .

 

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Grazie per le informazioni! In effetti rileggendo l'articolo mi sono accorta che Strabone descrive la vetta come sterile e con "caverne di colore fuligginoso", deducendo da ciò precedenti attività vulcaniche ed imputando proprio a queste la fertilità del terreno... Pardon :rolleyes:  :bash:

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