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IGNORED

Una moneta.....infernale


Anniovero

Risposte migliori

586d2b2012ceb_ImageUploadedByLamoneta.it

Buona serata a tutti....mi sono appena aggiudicato in asta questa moneta dal rovescio affascinante e allo stesso tempo molto curioso; trattasi di un asse di Caracalla con la rappresentazione del dio degli Inferi Plutone e del suo cagnolone Cerbero catalogata al numero 569 del RIC

Vi chiedo le vostre impressioni e il "senso" o meglio il motivo di tale coniazione

Grazie Enrico

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È stato il motivo che mi ha spinto all'acquisto infatti...oltre a mio avviso alla bellezza del pezzo....però vorrei saperne di più sul perché di tale tipologia

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La moneta con la rara iconografia di Plutone e' collegata ai Misteri Eleusini ai quali alcuni Imperatori , tra cui Caracalla , vollero essere iniziati , da cui l' emissione .

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Ciao @anniovero, complimenti è un asse molto interessante... da un rapido  e molto parizale controllo, l'abbinamento Plutone e Cerbero, l'ho ritrovato, oltre che con Caracalla,  solo su  provinciali come    Filippo I, Pentassarion - Moesia Inferiore

3324509.m.jpg      

 

Gordiano III

Ancient Coins - Gordian III, Moesia Inferior, Nikopolis ad Istrum Æ27 / Hades-Serapis and Cerberus

Adriano
Ancient Coins - FORVM Hadrian Alexandria Egypt Billon Tetradrachm Serapis with Cerberus 133-134

Saluti Eliodoro

 

Modificato da eliodoro
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1 ora fa, Legio II Italica dice:

La moneta con la rara iconografia di Plutone e' collegata ai Misteri Eleusini ai quali alcuni Imperatori , tra cui Caracalla , vollero essere iniziati , da cui l' emissione .

Vero Claudio,

ma vi è una ipotesi che enuncia una comparazione o quantomeno una simbiosi tra Plutone e Serapis. Infatti Plutone non è rappresentato su alcun esemplare imperiale e si suppone che si tratti in realtà di Serapis, rappresentato da più regnanti.

La trovi su

Patterns in the Representation of Roman Emperors on Imperial Coinage, A.D. 193-284 (2012) di Erika Manders, pag. 138 e segg. (Caracalla and Sarapis: the coins)

Ciao

Illyricum

;)

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1 minuto fa, Illyricum65 dice:

Vero Claudio,

ma vi è una ipotesi che enuncia una comparazione o quantomeno una simbiosi tra Plutone e Serapis. Infatti Plutone non è rappresentato su alcun esemplare imperiale e si suppone che si tratti in realtà di Serapis, rappresentato da più regnanti.

La trovi su

Patterns in the Representation of Roman Emperors on Imperial Coinage, A.D. 193-284 (2012) di Erika Manders, pag. 138 e segg. (Caracalla and Sarapis: the coins)

Ciao

Illyricum

;)

Infatti, per le provinciali si parla di Serapis..

Un caro saluto Illy..buon anno

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1 minuto fa, eliodoro dice:

Infatti, per le provinciali si parla di Serapis..

Un caro saluto Illy..buon anno

Contraccambio calorosamente, Elio!:beerchug:

Ciao

Illyricum

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Su questo bel pezzo coniato ad Alessandria per Antonino Pio, Plutone è seduto all'interno di un tempio.

RöMISCHE PROVINZIALPRäGUNGEN
Antoninus Pius
No: 1162 Schätzpreis/Estimation DM 250.-
Antoninus Pius, 138 - 161. Drachme 144/145, Alexandria. Kopf / Sarapis bzw. Pluton mit Kalathos und Zepter auf Thron neben Kerberos in zweisäuligem Tempel. Dattari 3057; Geissen 1486. 26,11 g.
Braungrüne Patina
Sehr schön

90478.jpg

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Awards

DE GREGE EPICURI

@AnnioveroPer la dracma di Alessandria parlano di "Pluton mit Kalathos", ma siccome non mi risulta che Plutone abbia normalmente in testa il Kalathos, io propendo per Serapide. Anche sulla tua moneta sembra di veder qualcosa in testa alla divinità, se è il consueto copricapo cilindrico (kalathos) io starei per Serapide. Tuttavia, data la presenza di Cerbero (che sicuramente è di Plutone), facciamo che si tratta di Plutone-Serapide!

Bella moneta, non l'avevo mai vista. Bello soprattutto il "cagnolone".

Modificato da gpittini
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Uhm interessante, a parte il fatto che non conoscevo bronzi con questo rovescio, ammetto che sul catalogo per questa sotto veniva scritto "imperatore seduto", ma di certo il fatto che sia Plutone è molto più sensato, nonché intrigante ....

 

1-.jpg

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Uhm interessante, a parte il fatto che non conoscevo bronzi con questo rovescio, ammetto che sul catalogo per questa sotto veniva scritto "imperatore seduto", ma di certo il fatto che sia Plutone è molto più sensato, nonché intrigante ....

 

1-.jpg

Anche perché, pure in questo caso compare il fido cagnolone....e mi chiedo e vi chiedo: anche in questo caso sul capo è presente il Kalathos o si tratta di una escrescenza del metallo? Da cellulare non vedo bene

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4 minuti fa, Anniovero dice:

Anche perché, pure in questo caso compare il fido cagnolone

A volte sono proprio le risposte più semplici che si hanno sotto il naso ad essere le prime a passare inosservate.... cane a tre teste, tale veniva descritta e mai finora mi è venuto in mente potesse trattarsi di Cerbero...

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4 minuti fa, Anniovero dice:

Anche perché, pure in questo caso compare il fido cagnolone

A volte sono proprio le risposte più semplici che si hanno sotto il naso ad essere le prime a passare inosservate.... cane a tre teste, tale veniva descritta e mai finora mi è venuto in mente potesse trattarsi di Cerbero...

 

anche in questo caso sul capo è presente il Kalathos o si tratta di una escrescenza del metallo?

 

 

Direi proprio che non è un'escrescenza!!

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15 ore fa, Illyricum65 dice:

Vero Claudio,

ma vi è una ipotesi che enuncia una comparazione o quantomeno una simbiosi tra Plutone e Serapis. Infatti Plutone non è rappresentato su alcun esemplare imperiale e si suppone che si tratti in realtà di Serapis, rappresentato da più regnanti.

La trovi su

Patterns in the Representation of Roman Emperors on Imperial Coinage, A.D. 193-284 (2012) di Erika Manders, pag. 138 e segg. (Caracalla and Sarapis: the coins)

Ciao

Illyricum

;)

Ciao , probabilmente si tratta di Serapide , pero' mi lascia dubbioso il copricapo della divinita' , in quanto mentre Serapide tiene in testa un moggio di grano , ben visibile nella moneta coloniale ma non nell' altra con Adriano che sembra avere una corona , al contrario Plutone porta in testa un diadema o corona di ebano , oppure un elmo che lo rende invisibile ; nella moneta romana non sembra proprio avere in testa un moggio di grano , bensi una corona o diadema , ma a guardarla meglio pare anche un elmo .

serapide2.jpg

serapide3.jpg

Plutone.jpg

Serapide.jpg

Modificato da Legio II Italica
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Grazie a tutti,risolutivi come sempre...non capivo la motivazione di tale tematica,al di la se stiamo parlando di Plutone o Serapide (gli ultimi interventi mi portano a propendere per il primo,perché comunque Cerbero è iconografico per quando riguarda il regno degli inferi)...

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26 minuti fa, Anniovero dice:

Grazie a tutti,risolutivi come sempre...non capivo la motivazione di tale tematica,al di la se stiamo parlando di Plutone o Serapide (gli ultimi interventi mi portano a propendere per il primo,perché comunque Cerbero è iconografico per quando riguarda il regno degli inferi)...

 

Stando a wikipedia, Cerbero non è da associarsi unicamente a Plutone. Riporto il testo di wiki segnalando in grassetto le parti che potrebbero interessare questa discussione:

"Caratteri della divinità:

Veniva raffigurato barbuto come Zeus e Ade, con un moggio di grano in testa, seduto sul trono, con uno scettro in una mano, spesso con l'altra su Cerbero. L'animale a lui sacro è il toro Api. Alcuni studiosi, basandosi sul racconto di Plutarco (Iside e Osiride, 28), ritengono che il dio, o almeno la sua immagine, provenisse da Sinope. In questa colonia assira ellenizzata sarebbe esistito un tempio ad una divinità semitica, Ea, conosciuta con il titolo di Sar-Apsi ("signore degli abissi"). L'oracolo di questo dio, secondo Arriano (Anabasis, VII. 26), sarebbe stato consultato a Babilonia dai generali di Alessandro Magno malato. L'assonanza dei nomi Sarapsi e Wsr-hp=Osorapis avrebbe spinto Tolomeo I alla scelta del dio per farlo accettare al popolo egizio.

Altri studiosi propendono per un'origine autoctona del dio e lo identificano con la divinità degli inferi Osiride-Api, venerato a Menfi. Qui il tempio di Serapide sorgeva su una collina chiamata Sen-Hapi, che nella trascrizione greca fu resa con Synopion, causando l'omonimia con Sinope. Grazie alla politica religiosa dei Tolomei, l'importanza di Serapide crebbe fino a farne la maggiore divinità egizia, sostituendosi ad Osiride ed associandosi quindi ad Iside, Horo (nella forma di Harpocrate) e Anubi.

Tramite un fenomeno tipico del sincretismo di età ellenistica Serapide fu identificato con molti dèi greci, quali Zeus, in quanto Signore dell'Universo, Ade, come dio dell'oltretomba, Dioniso, in quanto dio della fecondità, Asclepio, come dio guaritore, ed Helios, nell'aspetto solare. Il culto di Serapide si confuse anche col cristianesimo secondo le parole di Adriano:

« Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi Vicari di Cristo »
(Storia Augusta, Vita di Saturnino, 8, 2)

L'importanza di Serapide non fu legata solamente all'Egitto, ma il suo culto fu introdotto in molte città del mondo greco e romano, fino al IV secolo, quando, in seguito ad una serie di editti di Teodosio I, il Serapeo di Alessandria fu distrutto ed i culti pagani vietati. Un importante tempio dedicato a Serapide e a Iside si trova nell'antica città romana di Industria Bodincomagus, ubicata nel territorio dell'attuale Monteu da Po mentre un altro si trova a Maharraqa[1] nella bassa Nubia e risalente ad epoca greco-romana."

 

 

 

Modificato da Afranio_Burro
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Anche se e' :offtopic:, mi sembra interessante approfondire questo "strano" passo :

« Gli adoratori di Serapide sono cristiani e quelli che sono devoti al dio Serapide chiamano se stessi Vicari di Cristo »

(Storia Augusta, Vita di Saturnino, 8, 2)

Il passo citato non e' di Saturnino (uno degli usurpatori o tiranni minori , come li chiama la Storia Augusta) , infatti sebbene sia presente nella Vita di questo usurpatore ,  e' invece tratto da una lunga lettera di Adriano , estratta dall' opera del suo liberto Flegonte e inviata al Console Lucio Giulio Urso Serviano , suo cognato , affinché ben capisse le sue impressioni (di Adriano) avute nel corso di una delle sue tante visite nell' Impero , in questo caso in Egitto .

Il suddetto breve passo , oltre al resto della lettera , rende bene l' idea di come ancora in pieno II secolo la religione cristiana fosse ancora in massima parte oscura ai piu' altolocati dei Romani e forse anche in gran parte del popolo .

 

 

 

 

 

 

 

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