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Imitative del IV secolo Britanniche


grigioviola

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Volevo condividere con voi il frutto di "lavoro" di una piovosa domenica pomeriggio di inizio febbraio.

Da un po' di tempo avevo una quindicina di imitative del IV secolo di provenienza britannica che necessitavano di una catalogazione e di qualche approfondimento.

Le ho divise in due macro-gruppi per modulo (dimensioni "standard" e minimi).

 

GRUPPO A: Modulo normale

1)  1,85 gr - 17 mm - tipo: FTR (ribattuto su "GLORIA EX.")

IMG_8492.JPGIMG_8494.JPG

2) 1,55 gr - 15 mm - tipo: FTR (ribattuto su ...?)

IMG_8496.JPGIMG_8497.JPG

3) 2,58 gr - 19 mm - tipo: VOTA (legende degenerate, imit. Costantino?)

IMG_8499.JPGIMG_8500.JPG

4)  1,20 gr - 18 mm - tipo: FTR (legenda degradata, esergo con leg. retrograda?)

IMG_8503.JPGIMG_8504.JPG

5) 1,18 gr - 15 mm - tipo: FTR? (ribattuto, legenda esemplare prec. "...IVNN..."?)

IMG_8506.JPGIMG_8507.JPG

 

GRUPPO B: 11 minimi

Di questi vi posto due foto cumulative (i dritti e i rovesci). Per la maggior parte si tratta di FTR, uno ha il rovescio compromesso del tutto per l'identificazione e dimensionalmente andiamo dagli 8 mm per 0,78 gr fino ai 13 mm per 0,93 gr.

IMG_8525.JPGIMG_8526.JPG

Devo ringraziare (o maledire? :D) @Illyricum65 per avermi spinto ancora un bel po' di tempo fa ad approvvigionarmi di materiale proveniente dall'Inghilterra e @gpittini per avermi "moralmente" e "materialmente" spinto verso le imitative del IV secolo.

 

 

 

Si tratta di "ninnoli" su cui non ho la stessa competenza e conoscenza delle antenate galliche del III secolo, ma ho iniziato a documentarmi e sto cercando di organizzare il materiale in maniera quanto più possibile organica.

E' interessante vedere come alla fine nel campo delle imitative prevalga, in Inghilterra, la cosiddetta serie delle FTR sia a livello di moduli maggiori che di minimi. Tuttavia non sono le uniche e, altra cosa altrettanto interessante da evidenziare è il fenomeno delle imitative ribattute su esemplari ufficiali precedenti.

A voi un po' di commenti a caldo!

Modificato da grigioviola
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2 ore fa, grigioviola dice:

Volevo condividere con voi il frutto di "lavoro" di una piovosa domenica pomeriggio di inizio febbraio.

Da un po' di tempo avevo una quindicina di imitative del IV secolo di provenienza britannica che necessitavano di una catalogazione e di qualche approfondimento.

Le ho divise in due macro-gruppi per modulo (dimensioni "standard" e minimi).

Devo ringraziare (o maledire? :D) @Illyricum65 per avermi spinto ancora un bel po' di tempo fa ad approvvigionarmi di materiale proveniente dall'Inghilterra e @gpittini per avermi "moralmente" e "materialmente" spinto verso le imitative del IV secolo.

Si tratta di "ninnoli" su cui non ho la stessa competenza e conoscenza delle antenate galliche del III secolo, ma ho iniziato a documentarmi e sto cercando di organizzare il materiale in maniera quanto più possibile organica.

E' interessante vedere come alla fine nel campo delle imitative prevalga, in Inghilterra, la cosiddetta serie delle FTR sia a livello di moduli maggiori che di minimi. Tuttavia non sono le uniche e, altra cosa altrettanto interessante da evidenziare è il fenomeno delle imitative ribattute su esemplari ufficiali precedenti.

A voi un po' di commenti a caldo!

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Devo ringraziare (o maledire? :D) @Illyricum65 

Tu quoque... devi ringraziarmi per averti sedotto con il richiamo di questi "ninnoli"! :D:D:D:D:D Ti ho introdotto a un campo interessantissimo...

Bei lotticini.. e interessanti soprattutto le ribattute! Chi li ha creati per ovviare alla scarsità monetale? Capisci qualcosa della moneta originale? Erano antoniniani se c'hanno ribattuto su... Costantino(?)?

Ciao

Illyricum

;)

 

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DE GREGE EPICURI

Caro Alberto, sono bellissime monete, piene di fascino e di interrogativi. Direi che stimolano fortemente ad una serie di pensamenti e di ricerche. Ad esempio:  1) Che senso aveva fare delle ribattiture? Poteva essere utile praticamente solo se si prendevano monete di maggiori dimensioni, si tagliavano (es. a scalpello)  e poi si ribattevano le singole parti. Ma non sembrerebbe quello che succede qui. O sì?  Oppure c'era il bisogno di cancellare il nome dell'imperatore emittente? Sarebbe strano, ma è possibile.  2) Penso che sarebbe interessante studiare le iconografie, e vedere se ci sono forme di passaggio fra le monete ufficiali, le imitative e quelle di epoche successive, sia del V secolo che dei c.d. regni barbarici. Occorre naturalmente vedere un gran nuero di monete.  3) E la quantità delle coniazioni imitative? Io ho sempre pensato che quelle del 3° secolo fossero abbondantissime, e quelle del 4° molto meno. Ma è vero?

Devo aggiungere anche qui che non mi sono aggiornato con la bibliografia, forse da 4-5 anni a questa parte sono usciti contributi importanti.

 

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9 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Caro Alberto, sono bellissime monete, piene di fascino e di interrogativi. Direi che stimolano fortemente ad una serie di pensamenti e di ricerche. Ad esempio:  1) Che senso aveva fare delle ribattiture? Poteva essere utile praticamente solo se si prendevano monete di maggiori dimensioni, si tagliavano (es. a scalpello)  e poi si ribattevano le singole parti. Ma non sembrerebbe quello che succede qui. O sì?  Oppure c'era il bisogno di cancellare il nome dell'imperatore emittente? Sarebbe strano, ma è possibile.  2) Penso che sarebbe interessante studiare le iconografie, e vedere se ci sono forme di passaggio fra le monete ufficiali, le imitative e quelle di epoche successive, sia del V secolo che dei c.d. regni barbarici. Occorre naturalmente vedere un gran nuero di monete.  3) E la quantità delle coniazioni imitative? Io ho sempre pensato che quelle del 3° secolo fossero abbondantissime, e quelle del 4° molto meno. Ma è vero?

Devo aggiungere anche qui che non mi sono aggiornato con la bibliografia, forse da 4-5 anni a questa parte sono usciti contributi importanti.

 

Hai completamente ragione, @gpittini . Soprattutto quando affermi che sono monete piene di fascino e di interrogativi. Che necessiterebbero di ricerche approfondite. Ma la domanda seguente è: perchè sono così poco studiate anche in ambito anglosassone? Semplicemente perchè è un periodo poco chiaro e senza testimonianze scritte che sulla Britannia sono lacunose pressochè sempre, non solo in questo periodo tardo. La separa dal continente un braccio di mare ma è come se fosse un oceano. Detto ciò, gli inglesi parlano di "dark age" a partire dalla caduta del dominio romano isolano ma se vai a pensarci su scopri che dai Severi in poi le cronache sono molto scarse (eccettui magari Costanzo Cloro ma spesso "riletto" da parte romana).

Di mio ti direi:

1) nel periodo tardo romano in Britannia circolava un po' di tutto: antoniniani centrali, antoniniani gallici, antoniniani non ufficiali (imititivi), monete costantiniane e monete posteriori (Costanzo II piuttosto che Magnentius). Forse le costantiniane avevano un valore maggiore e si ribatteva antoniniani per ottenere delle imitative costantiniane; oppure a parità di valore sic et simpliciter  in un ambiente soggetto a scarsità di circolante si cercava di immettere nel flusso monetale dei bronzi ribattuti che riprendevano quelli costantiniani più prossimi cronologicamente e quindi meglio accettati. Tra l'altro non è da escludere che le ribattute siano del periodo 330-350 (quindi si rifanno a modelli costantiniani in circolazione) mentre le FTR sono chiaramente successive (dopo il ritorno dell'isola sotto Roma e quindi sotto Costanzo II post riforma FTR A2 -> A3).

2) sembra che nel periodo post Magnenzio si sia avuto un boom delle imitative minime/minimissime con rovescio FTR con tendenza alla riduzione del diametro.

Di questi due aspetti abbiamo trattato nella discussione

che tratta questo periodo

3) l'impressione che hai tu è quella che avevo anch'io ma sembra (a parlare con gli inglesi) che le imitative del IV-V secolo siano tutt'altro che infrequenti. Spesso però rimangono ai margini dell'offerta numismatica sia per le dimensioni ridotte che per la loro ripetitività e non raggiungono un'alta visibilità. Non so però quantificarti in numeri la loro presenza.

Ciao

Illyricum

;)

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La cosa interessante che necessita di indagini approfondite (già tra l'altro intraprese da Hill) è che si tratta di pezzi (FTR) ribatutti su precedenti monete costantiniane e non su antoniniani.

Il che evidentemente testimonia come a un certo punto dovevano essere state bandite dalla circolazione (io cmq deprezzate) le monete emesse in precedenza della serie FTR e quindi ecco che per ovviare alla cosa, in ambito rurale e nei circuiti di pagamento spiccioli dove le imitazioni erano accettate, si ribattevano i vecchi (ma non vecchissimi) tondelli... segno che questo editto doveva in qualche modo essere rispettato.

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32 minuti fa, grigioviola dice:

La cosa interessante che necessita di indagini approfondite (già tra l'altro intraprese da Hill) è che si tratta di pezzi (FTR) ribatutti su precedenti monete costantiniane e non su antoniniani.

Il che evidentemente testimonia come a un certo punto dovevano essere state bandite dalla circolazione (io cmq deprezzate) le monete emesse in precedenza della serie FTR e quindi ecco che per ovviare alla cosa, in ambito rurale e nei circuiti di pagamento spiccioli dove le imitazioni erano accettate, si ribattevano i vecchi (ma non vecchissimi) tondelli... segno che questo editto doveva in qualche modo essere rispettato.

Beh, indipendentemente dalla data effettiva di emissione ( e del senso) assai dibattuti delle varie FTR ufficiali, il loro conio se non sbaglio venne accompagnato dall'ennesima riforma monetaria che tra l'altro sostituiva il follis costantiniano da 1,67 grammi con 3 nuove monete di bronzo, quindi la ribattitura di di FTR su precedenti pezzi costantiniani potrebbe essere un tentativo di "aggiornamento" delle imitative a questo nuovo stato di cose, considerata anche la cronica mancanza di metallo...aggiornamento invece se vogliamo tutt'altro che necessario dal punto di vista iconografico, visto che continuava a circolare un po' di tutto.

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Proviamo, se avete voglia, a fare un'analisi puntuale di quelle che appaiono come ribattute.

Iniziamo dalla numero 1: allego le foto opportunamente schiarite e ruotate per far apprezzare meglio i residui di legenda del tondello primigenio.

Questo è il rovescio della ribattuta che dovrebbe corrispondere al dritto della originaria.

ruotata01.jpg

Partendo da ore 12 (la rotazione in realtà non corrisponde alla posizione originale della moneta - che andrebbe ruotata ulteriormente di altri 90° circa in senso orario - ma è stata ruotata parzialmente perché così la legenda superstite risulta più apprezzabile) io leggo "NVS MAX(?)". Ho qualche dubbio sulla composizione del MAX ma parrebbe comunque coerente.

Analizziamo ora l'altra faccia della moneta questa volta ruotata correttamente):

ruotata02.jpg

Sempre circa da ore 12 io leggo "A EXE" quindi mi verrebbe da pensare a un tondello di partenza di Costantino I (Gloria Exercitus) del periodo Reece 16 (317/330) utilizzato per produrre un Fel Temp Reparatio nel periodo Reece 18  (348/364). Per i periodi individuati da Reece, potete consultare questo link: https://finds.org.uk/romancoins/reeceperiods

Prima di proseguire con gli altri pezzi, volevo sentire voi per conferme e/o possibili ulteriori attribuzioni.

Modificato da grigioviola
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6 ore fa, grigioviola dice:

Proviamo, se avete voglia, a fare un'analisi puntuale di quelle che appaiono come ribattute.

Iniziamo dalla numero 1: allego le foto opportunamente schiarite e ruotate per far apprezzare meglio i residui di legenda del tondello primigenio.

Questo è il rovescio della ribattuta che dovrebbe corrispondere al dritto della originaria.

ruotata01.jpg

Partendo da ore 12 (la rotazione in realtà non corrisponde alla posizione originale della moneta - che andrebbe ruotata ulteriormente di altri 90° circa in senso orario - ma è stata ruotata parzialmente perché così la legenda superstite risulta più apprezzabile) io leggo "NVS MAX(?)". Ho qualche dubbio sulla composizione del MAX ma parrebbe comunque coerente.

Analizziamo ora l'altra faccia della moneta questa volta ruotata correttamente):

ruotata02.jpg

Sempre circa da ore 12 io leggo "A EXE" quindi mi verrebbe da pensare a un tondello di partenza di Costantino I (Gloria Exercitus) del periodo Reece 16 (317/330) utilizzato per produrre un Fel Temp Reparatio nel periodo Reece 18  (348/364). Per i periodi individuati da Reece, potete consultare questo link: https://finds.org.uk/romancoins/reeceperiods

Prima di proseguire con gli altri pezzi, volevo sentire voi per conferme e/o possibili ulteriori attribuzioni.

Dalle foto non è chiarissimo al diritto ma probabilmente a moneta in mano si dipana un po' la nebbia. Interessante il post #5; era una opzione non contemplata tra le mie e questo esemplare ne sarebbe la prova tangibile. Mi indichi il testo di Hill al quale fai riferimento?

Ciao

Illyricum

;)

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THE WORLE CAMP (SOMERSET) HOARD, Philip Victor Hill

Ma anche qui:

BARBAROUS IMITATIONS OF THE "FEL. TEMP. REPARATIO" TYPE, J. W. E. Pearce

 

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Dalla lettura dell'articolo di Pearce (datato 1941) si evince che:

Cita

The type of the overstrikes "soldier spearing fallen horseman" is that final variety of the Fel Temp Reparatio series wich alone was struck in aes during the first two years after Julian's accension [...] the understrikes are always the coinage of the preceding ten or twenty years, including the earlier varieties of the Fel Temp Reparatio series itself.

Quindi un ben preciso tipo ribattuto solamente su esemplari precedenti all'introduzione dello stesso.

Cita

Early in Julian's reign, in AD 356, a rescript was issued demonetizing all coinage except the "pecuniae in usu publico constitutae" i.e., undoubtedly, the "soldier spearing fallen horseman" type. All earlier coins, hitherto current, became scrap-metal [...]

In definitiva il fenomeno in questione viene spiegato come una necessità dei piccoli risparmiatori di correre al riparo e di convertire in moneta buona le coniazioni che questa riforma avrebbe virtualmente messo fuori corso. Non essendoci più zecche attive in Inghilterra, evidentemente il cambio doveva essere più complesso e lento rispetto al continente ed ecco quindi il perché di questa maggior diffusione del fenomeno delle ribattute in Inghilterra che in altre zone dell'impero dove, tuttavia, afferma Pearce, era comunque presente sebbene in misura minore proprio grazie alla maggior concentrazione di zecche attive e conseguentemente alla maggior facilità di riconvertire i propri risparmi.

In definitiva:

Cita

They may be essentially a contemporary phenomenon, produced by local reaction to government regulations.

Nel 357 il tipo FTR è stato rimpiazzato dal tipo Spes Reipublice quindi la produzione di questi esemplari dovrebbe collocarsi quindi immediatamente dopo l'editto del 356 per perdurare fino all'arrivo in quantità sufficienti del nuovo tipo S. R. che evidentemente non raggiunse immediatamente l'Inghilterra. Direi che ragionevolmente questi esempi di ribattute dovrebbero essere datati 356-358 e sicuramente il fenomeno dovette permanere per qualche tempo nelle zone più rurali e meno monetizzate e quindi dovette coesistere con l'introduzione e la diffusione del tipo S. R.

Certo, queste considerazioni sono il frutto di una lettura serale dell'articolo citato e, ricordo, si tratta di uno scritto alquanto datato quindi va cercata anche bibliografia più recente per valutare se vi siano altri ragionamenti applicabili a queste particolari emissioni specialmente alla luce della creazione del PAS e di tutti gli studi effettuati in questi anni sul fenomeno dell'hoarding britannico.

In più un altro dato che non mi convince è quello delle date: l'introduzione del FTR è stata progressiva? non era stata introdotta in un'unica soluzione attorno al 348 con tutti i vari tipi di FTR e poi mantenuta solamente con il tipo del cavaliere? ...ricordo male io?

A ogni modo, per il momento, proseguiamo l'analisi dei pezzi. Un altro chiaro esempio è l'esemplare numero 5 dove è palese al rovescio la rimanenza della precedente impronta:

IMG_05-2.JPG

si vede molto bene il profilo del volto e di parte del busto (ancora Costantino?) e un residuo di legenda che però non riesco a interpretare: "[...]I(?)V(?)NN[...]".

Invoco l'aiuto dell'esperto di costantiniane @Nikko per cercare di recuperare il tipo precedente!

...e ovviamente attendo le vostre interpretazioni e considerazioni su quanto detto ?

Modificato da grigioviola
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A me fa pensare a un possibile Costantino II "CONSTANTINVS IVN NOB C"

Ma circa il possibile rovescio non ho idea... un vota o una gloria ex.? mah!

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Cercando in bibliografia ho trovato altro materiale. 

Pierre Bastien – Imitations of Roman Bronze (ANSMN 30, 1985)

Riporta i dati delle rilevazioni di Pearce condotte nel 1939 su una serie di hoards britannici circa queste emissioni ribattute della serie FTR (fallen horseman):

[…] the Fel Temp Reparatio fallen horseman type were overstruck on the following official coins:

- GLORIA EXERCITVS (uno stendardo): 17
-  VICTORIAE DD AVGQ NN: 17
- GLORIA EXERCITVS (due stendardi): 7
- FEL TEMP REPARATIO (altre tipologie): 6
- URBS ROMA: 5
- CONSTANTINOPOLIS: 3
- PIETAS ROMANA: 1
- Non Identificate: 8

A marcare la diffusione del fenomeno interviene il rinvenimento del Heslington hoard che, ci dice sempre Bastien:

[…] It contains 297 overstrikes made in irregular mints. One of them, of the Fel Temp Reparatio fallen horseman type, is struck on an imitation of the Victoriae Dd Avggq Nn type, the remaining 296 being struck on official coins.

Gli esemplari sono tutti ribattuti su emissioni del IV secolo (precedenti all’introduzione del riformato FTR fallen horseman) con la sola eccezione di un antoniniano di Tetrico I.

Anche Bastien concorda con Pearce e afferma che questo fenomeno:
[…] can be explaned by a law enacted by Constantius II on March 8, 354 (Cod. Theod., 9. 23. Mar. 8, 356, I2)
 

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Continuo con l'analisi di questi pezzi e più in generale del fenomeno delle ribattute riportandovi la catalogazione dei 297 pezzi del ripostiglio di cui parlavo ieri:

2017-02-09 13_19_49-Heslington Hoard.pdf - Adobe Acrobat Reader DC.png

Come potete vedere la tipologia che va per la maggiore (quasi la sola) e proprio la serie FTR Fallen horseman e dalla lettura dei tipi sottostanti si può anche ipotizzare come fosse composta la massa circolante messa fuori corso dalla riforma monetaria.

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DE GREGE EPICURI

A questo punto, direi che non ci sono più dubbi almeno su una questione: le monete sono state riconiate perchè messe fuori corso dalla riforma monetaria, e per riconiarle si è usata la nuova tipologia, cioè la "uccisione del cavaliere caduto" FEL TEMP REPARATIO. Anche in Britannia, cioè, si sono adeguati.

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E' interessante inoltre evidenziare un altro dato: come queste coniazioni ribattute su precedenti emissioni regolari coesistessero con un'altra serie (o meglio due!) che, come già accennato da @Illyricum65 è stata discussa in precedenza qui: 

le cosiddette emissioni a nome di "CENSERIS" e di "CARAUSIO II".

Il ripostiglio di Heslington infatti contiene ben 3 monete attribuibili (?) a questi due gruppi di emissioni:

589dba6f28bad_2017-02-0913_19_49-HeslingtonHoard.pdf-AdobeAcrobatReaderDC2.png.81e479d85f9e373915a1c69448a84e64.png

In questo caso non si tratterebbe di overstrickes, ma di coniazioni vere e proprie. Chiudendosi il ripostiglio in questione poco dopo la nomina a Cesare di Giuliano II avvenuta nel 255, si può rafforzare ulteriormente il periodo di realizzazione di queste monete (ribattute e serie coniate su nuovi tondelli): dopo l'editto emanato da Costanzo II nel marzo del 254.
Nel ripostiglio, non sono evidenziati minimi, la cui produzione evidentemente dev'essere successiva al 255 (ma su questo aspetto mi devo ancora documentare in maniera più approfondita). Nei prossimi mesi (spero prima possibile) dovrei riuscire a venire in possesso delle immagini dei 297 pezzi oggetto di questa piccola discussione e - spero - anche delle tre monete CENSERIS/CARAUSIUS II (questo grazie all'enorme disponibilità del museo in cui il ripostiglio è custodito e che, proprio in questi giorni, ha avviato la schedatura dettagliata dei pezzi).
La mia idea, è quella di continuare a portare avanti questa discussione concentrandomi sullo studio delle FTR imitative sia di dimensioni regolari (come fatto finora) che dei derivati minimi. Ogni vostro ulteriore contributo (possibilmente corredato da fonti reperibili!) è ovviamente ben accetto oltre che sperato!

 

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  • 8 mesi dopo...

Oggi recupero brevemente questa discussione per dirvi che, dopo essere entrato in contatto con la curatrice del museo in cui è conservato l'Heslington Hoard, qualche settimana fa, la stessa, mi ha inviato (omaggiandomi!) via posta in alta definizione tutte le immagini dei 297 pezzi imitativi appartenenti al ripostiglio.

Che dire... come sempre grande disponibilità, professionalità e cortesia da parte delle istituzioni museali britanniche! Disponibilità che vorrei condividere con voi riportandovi una moneta simbolo (per me!) presente in questo deposito che rappresenta un po' la sintesi della mia passione per le monete imitative in genere e per le monete dell'Impero Gallico.

Si tratta di un antoniniano di Tetrico I (dai residui di corona potrebbe trattarsi di un pezzo ufficiale) usato come tondello balnk per coniare una imitazione del tipo FEL TEMP REPARATIO (cavaliere disarcionato):

YORYM_2014_395_2509-1.thumb.jpg.72e4f1eea65b1c2ac4f4e469a7ab2a7d.jpgYORYM_2014_395_2509-2.thumb.jpg.ccad23951429b71eae205c20d52c0211.jpg

(Foto proprietà dello Yorkshire Museum)

E' la prima volta che vedo un esempio di riuso del genere ed essendo rimasto a bocca aperta di fronte a tanta bellezza e a tanta storia, ho pensato di condividerlo con voi!

 

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DE GREGE EPICURI

Bellissima. Un tondello riutilizzato (direi del tutto a freddo, senza scaldarlo minimamente) dopo circa 80 anni.

Si dice tanto male delle emissioni dei Tetrici, ma in questo caso era tecnicamente più accurata la prima emissione che non la seconda!

Modificato da gpittini
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