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Grana legale quaderni


Risposte migliori

Se posso darle un consiglio @Reficul, non rinunci a nessuna iniziativa puramente culturale-divulgativa di natura totalmente volontaristica, perchè farebbe solamente il gioco dei tanti pontificatori italici che, in realtà, sono mossi esclusivamente da loro tornaconti di natura economica.

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@Sirlad faremo di tutto, ma sempre nel rispetto della legge e delle nostre risorse.

Comunque ho chiesto ad un collega amministratore di un forum di "scrittori" e mi ha risposto in questo modo:

Cita

A)- se opti per il POD (Print on Demand), col quale le opere vengono stampate e consegnate a casa dell'autore, secondo le disposizioni del "Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all'uso pubblico" (DPR 3 maggio 2006 n. 252 - link alla Gazzetta Ufficialehttp://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2006-08-18&atto.codiceRedazionale=006G0272&elenco30giorni=false) previsto dalla Legge n. 106 del 15 Aprile 2004, si deve procedere in questo modo:
- una copia alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, Viale del Castro Pretorio, n. 105 – 00185 Roma
- una copia alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Piazza dei Cavalleggeri, n. 1 – 50122 Firenze
- due copie alla alla Biblioteca della Provincia/Regione di appartenenza incaricata di svolgere questo compito dal decreto del Ministero dei Beni Culturali. (vedi l'elenco allegato).

Però per tirature inferiori a 200 copie l'adempimento del deposito legale avviene in misura ridotta con:
1 copia ad una delle due Biblioteche Nazionali
1 copia alla biblioteca provinciale/regionale di competenza;

B)- se opti invece per il POS (Print on Sale), col quale il cartaceo viene reso disponibile su Amazon ma la copia fisica viene stampata soltanto nel momento in cui viene acquistata da qualcuno, allora non è richiesto il deposito legale.

La fonte è un'azienda italiana che stampa on demand. 

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Awards

E quindi noi siamo comunque nel caso B, ma io vado veramente oltre ci crediamo veramente in questa divulgazione fatta senza lucro da parte di divulgatori fatta per tutti o non ci crediamo, io sto pensando per esempio al Quaderno di Lamoneta fatto dagli articoli dei giovani numismatici di Parma, ci crediamo ancora nella divulgazione senza alcun interesse fatta per tutti o no ? Questo e' il tema ....

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3 ore fa, dabbene dice:

E quindi noi siamo comunque nel caso B, ma io vado veramente oltre ci crediamo veramente in questa divulgazione fatta senza lucro da parte di divulgatori fatta per tutti o non ci crediamo, io sto pensando per esempio al Quaderno di Lamoneta fatto dagli articoli dei giovani numismatici di Parma, ci crediamo ancora nella divulgazione senza alcun interesse fatta per tutti o no ? Questo e' il tema ....

io quando faccio una cosa non mi chiedo se gli altri credano in me:la cosa la faccio e se devo proporla agli altri studio come fare affinché gli altri ne siano interessati fattivamente.Se si aspetta che gli altri ti diano l'ok per fare le cose non si arriva a fare mai nulla.

nel 1994 quando iniziai a fare il venditore(non di monete)non mi chiesi cosa pensassero gli altri a riguardo del mio lavoro.Quando iniziai a lavorare nel 1994 la gente aveva pregiudizi negativi sui"rappresentanti".Ho fatto del mio lavoro una professione ed ho speso tutti i miei guadagni in Numismatica,ho diverse collezioni completate e questo solo perché io e solamente io ho creduto in me fottendomene del giudizio degli altri.Sono partito da un portafoglio di 0 clienti ed oggi effettuo spedizioni della merce che vendo in tutta Italia.

Bisogna continuare a fare ciò che si stava facendo:a scrivere ed a pubblicare i Quaderni de Lamoneta,si invia una copia alle tre istituzioni citate sopra e si va avanti.Se si vuol vendere le monete a prezzi che le rendano giustizia e rispetto c'è bisogno che si legga di Numismatica e c'è bisogno che s'invoglino i collezionisti a leggere di Numismatica e ad appassionarsi a questo hobby  

Salutoni

odjob

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Capisco, tu parli però di un lavoro, Lamoneta non e' lavoro, i Quaderni sono opera di divulgatori privati senza fine di lucro e certo non li motivi per quanto siano appassionati e motivati con post tipo quello che ho letto....

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In risposta al post di Reficul mi rendo conto che è utile fare alcune precisazioni. 

1) non critico assolutamente gli sforzi editoriali di associazioni, circoli , società etc. Anzi sono una delle linfe vitali dell'associazionismo che riuscendo ad esprimersi attraverso una pubblicazione o un periodico e' in grado di lasciare una traccia oltre che una guida per gli altri. In questo gli sforzi de La Moneta - così come di altre Associazioni - vedi ad esempio Il Cordusio / sono encomiabili ed io stesso mi ritrovo ad essere  acquirente di alcuni Quaderni. Spero quindi - caro Reficul - che non vi siano proprio più fraintendimenti in proposito :) 

2) quello che invece critico e mi ha fatto risentire e' stato quando leggo che una disposizione - ben precisa - sull'editoria sia stata non solo criticata ( è fino li passi) ma addirittura dileggiata. Ora sarebbe come se uno decidesse di correre in Formula1 ma fregandosene delle norme FIA , anzi sminuendole. Ogni gioco alle sue regole e bisogna conoscerle se si desidera giocare. Ogni libro che ha un ISBN in Italia è' soggetto a precise regole che non sono affatto stupide ( che poi i Quaderni ricadano in una fattispecie che ne è' esente tanto meno fastidio per chi li produce - ma non si può denigrare la regola che esiste e che - per fortuna- viene rispettata - dagli editori). 

Dobbiamo essere un minimo coerenti : o le regole si rispettano - pensate che se su questo Forum uno parla male ad esempio delle disposizioni in tema di metaldetector ( perfettamente legale in UK) come minimo si prende due scariche di taser

- ok - ma allora allo stesso tempo si deve esigere rispetto per le altre disposizioni - come il deposito presso le due biblio nazionali - senza che tali regole vengano definite inutili, parassite e addirittura si inciti alla loro elusione. 

3) terzo e ultimo punto e qui vengo al commento 'alla carlona' che non era ceto riferito ai Quaderni in se - che ripeto trovo un'iniziativa utile, divertente  e stimolante - si riferisce specificamente  al caso del sottoscritto un cui contributo che era destinato ad una  divulgazione informale e didattica se lo e' ritrovato - senza saperlo ? - pubblicato su uno dei Quaderni. Quel contributo non era pronto per la pubblicazione, tanto meno in una pubbl. ISBN. ho trovato il modo di procedere un po' bizzarro - magari bastava strutturarsi un po' meglio - tutto qui .

Quindi nel mio post facevo riferimento sia ad un'osservazione di carattere generale ( ma non sui quaderni ! bensì sul commento fatto alla norma con il quale non ero d'accordo); sia ad un caso di specie che riguardava il trattamento di un mio scritto, pubblicato senza che lo sapessi. Spero quindi di aver chiarito il mio pensiero e il senso del post espresso sopra. 

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Ciao Fabrizio,

sul punto del permesso dato o non dato solo @incusopuò dire qualcosa  se intervenuto qualcosa tra voi in privato essendo il cooordinatore dei Quaderni.

Vediamo di raccontare quello che per fortuna ricordo ancora bene, ma ci sono le discussioni plurime a poter anche dire di più.

Racconto quello che so, solo quello, siamo nel 2014, nasce il Portale Numismaticamente dove vengono inseriti diversi articoli o già presenti o nuovi, vengono nominati Responsabili Scientifici del Portale 4 utenti, dabbene, numa numa, acraf e picchio.

Si fa uno step in più i Quaderni cartacei , coordinatore incuso ma anche rapax partecipo' attivamente, vennero scelti 8 contributi già presenti sul Portale che avevano le caratteristiche per formare il primo Quaderno, e stiamo parlando di primo con quello che comporta questa parola.

Venne fatta dai due coordinatori una discussione plurima in cui si chiedeva il permesso agli 8 autori, io aderii subito, ricordo che fioccavano i consensi poi i particolari tra singoli non li so.

Si passo' all' editing , ricevetti la bozza, ricordo che corressi qualcosa, mi fu rimandata corretta, mi chiesero un profilo curriculum specifico, glielo mandai, furono pubblicati di tutti e 8 gli autori.

I Quaderni continuarono con pagine importanti, Parma e i giovani su tutti, ma mandai altri contributi volontari di cui rimasi contento, feci pubblicare anche una monografia da Massimo che passo' una decina di notti per impaginare la bozza che ritorno' indietro sette o otto volte.

Io mi domando, sono passati quattro anni, suppongo che tu e Massimo nel frattempo vi siate chiariti, c'era bisogno di tornare su questo così tutto d'un tratto ? Non so, non tocca a me, chiaritevi ora allora ma in privato se non lo avete fatto in 4 anni.

Depositare, non depositare ? Quanto riportato mi sembra chiaro, siamo nel 2000 nell'epoca globale, mondiale, nel you can print, tutto cambia e io leggo sulla mia copia Produzione Amazon stampata in Germana in ...il ..., le direttive sopra ricordate mi sembrano altrettanto chiare.

Ma io amo il cartaceo, amo anche le regole, sono per il tramandare, sono per le Biblioteche, non mi toccava nulla e non mi tocca nulla, ma da divulgatore visto che di Milano sono, mi compravo a mie spese perché Amazon non regala nulla a nessuno neanche agli autori sempre una copia in più e zitto zitto questa copia comprata coi miei soldi la depositavo ogni volta nella grande Biblioteca della Societa' Numismatica Italiana che tu ben conosci per la sua importanza.

Chi vorrà potrà trovare lì nel tempo una copia di tutti i Quaderni da leggere o portare a casa da leggere, invito chi interessato a farlo.

Resta comunque sia l'importanza di una opera , un prodotto divulgativo fatto con i sistemi innovativi e moderni che abbiamo a disposizione fatto da un gruppo come Lamoneta che non ci ha guadagnato nulla , da tutti divulgatori che lo hanno fatto per sola passione senza lucro e che e' disponibile per tutti in ogni parte del mondo a prezzi veramente esigui.

Mi sembra che Lamoneta e chi ha lavorato gratuitamente per tutti meriti solo apprezzamenti, pur essendo io un solo e semplice testimone di questi Quaderni, non credo si voglia da parte di Lamoneta altro , ma il rispetto, se non il grazie e' dovuto, poi ripeto i casi personali , se ci sono stati, non devono intaccare il valore dell'iniziativa, ma trattati in altre sedi come dicono sempre tutti i giorni i nostri bravi moderatori vero @petronius arbitere @luke_idkche scrisse anche lui in quel primo numero ?

Modificato da dabbene
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Caro Mario

ho espresso tre punti nel mio intervento, il piu chiaramente possibile ,

ad apprezzamento e sostegno di iniziative quali i Quaderni e altre;

e di critica nei confronti di chi ' critica' e trova inutile una legge che invece utile e'. 

Altre letture diverse da queste chiarite sopra sono francamente pretestuose, non mi interessano, e sono lesibevdel mio pensiero. 

Il terzo punto l'ho espresso seguendo la richiesta di Reficul. Credo sia inutile polemizzare oltre   e preferisco astenermi dall'intervenire oltre in discussione. Grazie

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6 ore fa, dabbene dice:

i casi personali , se ci sono stati, non devono intaccare il valore dell'iniziativa, ma trattati in altre sedi come dicono sempre tutti i giorni i nostri bravi moderatori vero @petronius arbitere @luke_idkche scrisse anche lui in quel primo numero ?

Ciao Mario.

Sì, diciamo questo :D ma in questo caso mi sembra che @numa numa abbia chiarito col suo ultimo post il perché del riferimento al caso personale, in risposta a una precisa richiesta di Reficul. Ho partecipato anch'io ai Quaderni, secondo numero, e naturalmente non posso che essere d'accordo con te sul fatto che chi ha messo in piedi tale iniziativa, così come chi vi ha partecipato a titolo completamente volontario e gratuito, meriti rispetto, e mi pare di poter dire che questa sia anche l'opinione di numa, che forse non è stata inizialmente capita, ma sappiamo bene quanto sia facile essere fraintesi quando si scrive su una tastiera piuttosto che confrontarsi de visu, come sono sicuro farete voi alla prima occasione.

Maurizio

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19 minuti fa, petronius arbiter dice:

Ciao Mario.

Sì, diciamo questo :D ma in questo caso mi sembra che @numa numa abbia chiarito col suo ultimo post il perché del riferimento al caso personale, in risposta a una precisa richiesta di Reficul. Ho partecipato anch'io ai Quaderni, secondo numero, e naturalmente non posso che essere d'accordo con te sul fatto che chi ha messo in piedi tale iniziativa, così come chi vi ha partecipato a titolo completamente volontario e gratuito, meriti rispetto, e mi pare di poter dire che questa sia anche l'opinione di numa, che forse non è stata inizialmente capita, ma sappiamo bene quanto sia facile essere fraintesi quando si scrive su una tastiera piuttosto che confrontarsi de visu, come sono sicuro farete voi alla prima occasione.

Maurizio

No c'è un equivoco , ma io ho nulla da chiarire e' @incusoe @numa numache eventualmente hanno da chiarire quello che fu ai tempi....

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4 minuti fa, dabbene dice:

No c'è un equivoco , ma io ho nulla da chiarire e' @incusoe @numa numache eventualmente hanno da chiarire quello che fu ai tempi....

Allora a quanto pare anch'io ho frainteso, ti chiedo scusa.

A questo punto però, direi di lasciare a loro, se non l'hanno già fatto, questo compito, e riprendere a parlare del tema della discussione.

Con stima.

Maurizio

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  • ADMIN
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Il 10/6/2017 at 23:28, numa numa dice:

3) terzo e ultimo punto e qui vengo al commento 'alla carlona' che non era ceto riferito ai Quaderni in se - che ripeto trovo un'iniziativa utile, divertente  e stimolante - si riferisce specificamente  al caso del sottoscritto un cui contributo che era destinato ad una  divulgazione informale e didattica se lo e' ritrovato - senza saperlo ? - pubblicato su uno dei Quaderni. Quel contributo non era pronto per la pubblicazione, tanto meno in una pubbl. ISBN. ho trovato il modo di procedere un po' bizzarro - magari bastava strutturarsi un po' meglio - tutto qui .

 

Ricordo bene il caso in questione. Personalmente avevo dato per scontato che fosse chiaro che si sarebbe trattata di una pubblicazione stampata. Evidentemente non era così e me ne scuso ancora.

M.

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Ho riflettuto ancora ( la notte porta consiglio :))

la mia reazione principale è stata dovuta alla passione sconfinata che ho per i libri e l'editoria che mi ha fatto reagire d'istinto. Siamo fatti anche di cuore, non solo di cervello - e questo nel be e nel male - :pardon:

 Non voglio pero' che per questo ne abbia a soffrire il Forum che stimo e cui tengo molto. 

Mi sono accorto che - anche se involontariamente - le mie parole potevano essere equivocate.

Continuo a creere fermamente in quanto ho affermato. Mi interessa però relativamente che qualcuno mi dia o meno ragione mentre mi preme molto di piu' che non vada a detrimento del Forum. Essendomi accorto di questo rischio preferisco fare un piccolo passo indietro e chiedere all'ottimo Petronius di cancellare tutti i miei post se possibile e ristabilire lo status ante mio intervento iniziale . 

Per me il caso è chiuso e mi scuso con Incuso, il cui impegno nei Quadrrni apprezzo moltissimo, per l'impulsivo accenno ad una vicenda chiusa e gia' definita.

grazie a tutti. 

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  • ADMIN
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Grazie del chiarimento Numa per me è più che sufficiente.

Con l'occasione vorrei precisare che non sono assolutamente contro la legge che tutela la conservazione delle pubblicazioni nelle nostre biblioteche nazionali e regionali è giusto che ci sia, il mio intervento più che altro si riferiva al mancato aggiornamento di questa disposizione.

Ci sono casi particolari che non erano nemmeno ipotizzabili nel momento in cui fu redatta la legge.

Comunque "hablamos parlem" è una soluzione che funziona anche su questo forum.

Buona Domenica.

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Awards

30 minuti fa, numa numa dice:

preferisco fare un piccolo passo indietro e chiedere all'ottimo Petronius di cancellare tutti i miei post se possibile e ristabilire lo status ante mio intervento iniziale

Dopo l'ultimo intervento di @Reficul, non penso ce ne sia più bisogno.

Buona domenica :)

Maurizio

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Scusate, se entro in punta di piedi su una discussione di cui non conosco in toto i passaggi

@incuso correggimi se sbaglio. Mi sembra di aver capito che le pubblicazioni in oggetto sono "Native Digitali" e che vengono stampate in POS.

Essendo voi i responsabili legali della pubblicazione (quindi suppongo abbiate il file), avete provato a chiedere alla BNCF se con il deposito legale in formato digitale possiate assolvere all'obbligo di legge.

In questo caso i costi sono pressoché nulli e la BCNF si prenderà i file da sola quando li carierete in uno spazio che voi comunicherete

Gabriele

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Buongiorno, vorrei dare un contributo a questa discussione, esprimendo ciò che credo sia d'obbligo dire, in qualità di giovane ragazzo che conosce i quaderni e ne stima il suo contenuto ed il suo spirito. Purtroppo, dinanzi a delle difficoltà, specialmente quando si è soli, è dura doversela cavare, in particolar modo quando come in quaso caso, l'opera è a fin di bene e totalmente gratuita e priva di ritorni economici. I quaderni nascono con l'obiettivo di far conoscere a chi vuole approfondire o solo avvicinarsi ad un certo tipo d'interesse, con particolare riguardo ai giovani. Avendo 22 anni, è logico pensare che questo progetto sia stato messo in piedi anche per me, e per gente come me. Forte della mia età e di quello che dovrebbe essere la mia voglia di fare (che non manca), so per certo che se vicende come questa dovessero capitare a me, avrei difficoltà a superarle. Il gentilissimo autore, fortunatamente è gagliardo, e so che ha il carisma sufficiente per superare anche questo ostacolo. Se può servire a qualcosa, ti chiedo semplicemente di non mollare. Io ho partecipato come autore nel gazzettino di Quelli del Cordusio nel primo numero, e sto lavorando per altre pubblicazioni, e pensare che accadono vicende come questa, mi fa venir voglia ulteriore di impegnarmi in questo contesto. Non è corretto che qualche cretino debba far passare la fantasia agli editori, di divulgare a scopo fin di bene e sapienza. La risposta è continuare in questo progetto, e non piegarsi. Mi rendo conto che è semplice scrivere quattro righe ed affermare buone parole di sostegno e conforto, specialmente quando i casini poi li passano gli altri, ma in questo io ci credo e mi dispiacerebbe che saltasse tutto per aria. Ne risentiremmo tutti. Forza non mollare. Davide.

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  • 5 mesi dopo...

Se ben ricordo gli adempimenti per gli “editori” sono diversi, tra i quali anche la comunicazione delle statistiche. Converrebbe verificare se è il caso di inviare una istanza per l’esenzione dagli adempimenti annuali (che facilmente concedono, per quanto ne sappia, ma se non hanno richiesto alcunché fino ad ora forse è meglio non muoversi) ed insistere sul deposito delle copie esclusivamente in forma digitale (ovviamente via pec o raccomandata)

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Letta la discussione, posso esprimere un parere personale, il primo e che la legge a mio parere è giusta, oltre a conservare la memoria di quello che viene pubblicato per i posteri fa si che anchi chi non ha i mezzi economici per poter leggere certi libri possa farlo, da questo punto ritengo che sia ineccepibile, poi ci vorrebbe una distinzione oltre al numero di copie stampate, che implica il numero di copie da trasmettere alle biblioteche, ci dovrbbe anche essere una postilla dove quando la pubblicazione è gratuita o senza scopo di lucro le librerie dovrebbero rimborsare le spese di stampa di queste pubblicazioni, altrimenti si rischia che coloro i quali si impegnano per la divulgazione non solo di numismatica ma anche in altri campi abbiano a sostenere dei costi non indifferenti per pubblicazioni con scopi solo di studio o divulgativo, quindi una legge si giusta ma che a mio avviso richiederebbe degli accorgimenti.

Detto cio, bisogna solo lodare chi si impegna per la conoscenza della numismatica e lo fa per passione senza introito alcuno, infatti penso a una numismatica oggi senza le pubblicazioni, i falsari sarebbero i primi a sfregarsi le mani, oppure una numismatica in Italia senza il forum La moneta.it, ormai non concepibile, infatti se uno cerca non solo un parere, una discussione, una pubblicazione o anche un consiglio amichevole su come comportarsi in certe situazioni o di segnalare ipotetiche truffe, si passa da qua, quindi una numismatica moderna senza il forum e senza le pubblicazioni, sia solo un enorme danno per tutto il settore anche commerciale.

Poi rispettare la legge sicuramente, ma poterla criticare ed apportare correzioni anche.

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  • 2 settimane dopo...

@Reficul  @incuso  @dabbene  @Alberto Varesi  @uzifox  @odjob  @numa numa @petronius arbiter  @bizerba62 

Scusate se intervengo solo adesso…   forse fuori tempo. La discussione mi era sfuggita completamente, nonostante odjob mi abbia taggato (ma non ricordo di aver ricevuto la notifica). Ad ogni modo ecco quello che ho da dire…

Al vertice del sistema italiano delle biblioteche statali ci sono le due Nazionali “Centrali” di Roma e Firenze che, tra le altre cose, hanno il compito di raccogliere, conservare e rendere disponibile per l’uso pubblico tutto quanto si pubblica in Italia, nonché di documentare quanto si produce all’estero riguardo il nostro Paese e, nel limite del possibile, la produzione straniera in generale.

Nulla di strano, perciò, che la legge imponga agli editori di consegnare allo Stato (nelle modalità ricordate più su nella discussione, e quindi anche alle Nazionali Centrali) copie dei loro prodotti a titolo di deposito legale per diritto di stampa.

La vera anomalia, tutta italiana peraltro, sta nel fatto che siamo l’unico Paese ad avere 2 Biblioteche Nazionali “Centrali” e non una sola, come sarebbe logico e normale. Ma questa è una circostanza che esula dal nostro ragionamento e perciò la tralascio.

Al post #42 Alberto Varesi si chiede che fine fa questo materiale inviato per deposito legale. Come ha correttamente risposto numa numa al post#45, viene catalogato e messo a disposizione. E ne è una riprova proprio il fatto che la stessa BNC di Firenze, dopo aver ricevuto e catalogato il numero 1, si è preoccupata di recuperare le uscite successive, scrivendo al nostro incuso.

Due considerazioni a questo proposito: da un lato ciò spiega (per rispondere alla domanda di bizerba del post #26) perché non volessero il numero 1… ce l’avevano già; dall’altro mi sento di spezzare una lancia in favore dei colleghi di Firenze. Forse non lo si sa, perché purtroppo le biblioteche stanno a cuore a pochi, ma quella importante e fondamentale Istituzione è gravemente sotto organico (ecco qui a titolo esemplificativo un articolo del 2015 apparso su Repubblica).  Stando così le cose credo che sia piuttosto da ammirare la professionalità di chi, nonostante tutto, sta cercando di fare bene il proprio lavoro sollecitando le copie di un prodotto, tutto sommato, di nicchia come «I Quaderni di Lamoneta», anziché trincerarsi dietro recriminazioni, pur sacrosante, per non fare il proprio dovere nel miglior modo oggettivamente possibile.

Se vogliamo, in ultima analisi, in questa vicenda ci sono due esempi di “buone pratiche”: quella dell’italiana Youcanprint, che – come ha ricordato incuso al post #28 – ha correttamente inviato a Firenze la copia legale, e appunto quella della stessa Nazionale Centrale che, sia pure in difficoltà, non ha accantonato la copia in qualche scantinato, ma anzi l’ha catalogata (infatti risulta nell’OPAC di SBN) preoccupandosi pure di provare a garantirsi i numeri successivi.

Dunque quando dabbene – in vari post, e in particolare al #41 – se la prende un po’ con la burocrazia e difende un lavoro, come questo dei Quaderni, dietro il quale ci sono volontariato, generosità, divulgazione e altruismo e dice espressamente “a volte bisognerebbe pensare all’interlocutore”, ha ragione in linea generale e da un punto di vista “morale”; ma spero che, alla luce di quanto ho cercato di spiegare sopra, sia chiaro a lui e a tutti che, almeno in questa circostanza, forse non siamo dinanzi all’ennesimo cavillo burocratico, bensì in presenza di un coscienzioso tentativo di lavorare come si deve e per il bene pubblico.

Ad ogni modo, nel post #52 Reficul ha chiarito che, trattandosi di un caso di “Print on Sale”, non c’è obbligo di deposito legale e questo dovrebbe tranquillizzare chi temeva di andare incontro a costi che avrebbero potuto portare perfino a rinunciare a un’iniziativa meritevole, come appunto la pubblicazione dei Quaderni.

Io però, a questo punto, mi permetto di allargare un po’ il discorso e di provare a fare un appello: se non siamo obbligati “legalmente” potremmo però valutare l’idea di sentirci impegnati almeno “emotivamente” a dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura numismatica. Se è vero, come è vero, che la molla che spinge molti di noi è quella della divulgazione, quale mezzo migliore di quello di “adottare” in qualche modo una Biblioteca, una istituzione, donando una copia dei nostri lavori?

Il nostro rispettivo editore farà la sua parte, consegnando le copie legali a chi di dovere; ma ciascuno di noi potrebbe aggiungerci del suo donando un esemplare dei suoi lavori ad una Biblioteca che gli sta a cuore (magari una di quelle dove ha condotto ricerche) oppure, quando compra lavori altrui, prendendone una copia in più da regalare alla sua Biblioteca preferita.

Sarebbe un bel gesto innanzitutto a favore della Numismatica, poi degli Autori (almeno quelli che non pubblicano per vedere il proprio nome su una copertina ma per raggiungere il maggior numero possibile di lettori), e infine anche nei confronti dei tanti bibliotecari che, ogni giorno, e molte volte tra pregiudizi e scarsa considerazione, si “sbattono” per fare al meglio il proprio dovere, nonostante debbano fare i conti con le riduzioni di organico e lo spaventoso aumento delle difficoltà burocratiche.

Non voglio tediarvi con questioni che non riguardano direttamente questa discussione, ma vi assicuro che oggi, per una Biblioteca, comprare libri è diventato veramente complicato. E questo sia a causa dei continui tagli ai finanziamenti, che per una serie di pastoie e procedure che – sia pure concepite per rendere la gestione del denaro pubblico più trasparente – hanno finito per rendere il nostro lavoro più lento e meno efficace.

 

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a questo punto sarebbe interessante sapere cosa intende fare @Reficul, se il quaderno già pronto da un anno sarà pubblicato o se possiamo  ritenerci liberi di ritirare gli articoli inviati ed eventualmente, poterli inviare ad altri periodici.

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