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Inviato (modificato)

Buongiorno a tutti,

ero intenzionata ad aprire un negozio online di numismatica per vendere su ebay e su un sito personale monete non classiche.

Ho visto che in giro c'è un po di confusione.... 

che tipo di licenza va chiesta?

solo quella per l'e-commerce o anche quella per le cose antiche e usate ex art 126 TULPS?

 

 

Modificato da laura78

Inviato
Il 1/6/2017 at 06:34, laura78 dice:

Buongiorno a tutti,

ero intenzionata ad aprire un negozio online di numismatica per vendere su ebay e su un sito personale monete non classiche.

Ho visto che in giro c'è un po di confusione.... 

che tipo di licenza va chiesta?

solo quella per l'e-commerce o anche quella per le cose antiche e usate ex art 126 TULPS?

 

 

Dipende, che monete vuoi vendere ? Nuove (comprate da zecche e rivendute) o usate (comprate da collezionisti, colleghi, aste ecc ecc) ? Usate serve la licenza beni usati.
Solo in metello non prezioso, o anche in oro argento ecc ecc ? Se preziose serve anche licenza preziosi usati.
PS: La licenza preziosi se non hai un negozio fisico a norma TULPS la questura non te la da.
 

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Inviato
25 minuti fa, Monetaio dice:

Solo in metello non prezioso, o anche in oro argento ecc ecc ? Se preziose serve anche licenza preziosi usati.
PS: La licenza preziosi se non hai un negozio fisico a norma TULPS la questura non te la da.
 

E sull'argento si aprono vaste praterie di italianità visto che di monete d'argento anche di infima lega ne esistono e girano a palate... :D 

Saluti

Simone

PS Alla fine quanto viene a costare in totale tale licenza? Ho letto velocemente della tassa di concessione governativa e mi pare che già solo quella siamo sui duecento euro in altri ambiti. 

http://www.poliziadistato.it/articolo/208-Licenza_in_materia_di_oggetti_preziosi/

 


Inviato
6 ore fa, uzifox dice:

E sull'argento si aprono vaste praterie di italianità visto che di monete d'argento anche di infima lega ne esistono e girano a palate... :D 

Saluti

Simone

PS Alla fine quanto viene a costare in totale tale licenza? Ho letto velocemente della tassa di concessione governativa e mi pare che già solo quella siamo sui duecento euro in altri ambiti. 

http://www.poliziadistato.it/articolo/208-Licenza_in_materia_di_oggetti_preziosi/

 

CIao SImone.

No, non ci sono dubbi su cosa sia prezioso. Se contiene argento, la moneta é considerata preziosa. Punto.
I costi per le varie richieste delle licenze, oltre ai bolli, me li ricordo come poche decine o centinaia di euro. Insomma, non son quelli i problemi. :)
Avere i locali a norma, già fa cambiare un po' la musica.

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Inviato
9 minuti fa, Monetaio dice:

CIao SImone.

No, non ci sono dubbi su cosa sia prezioso. Se contiene argento, la moneta é considerata preziosa. Punto.
 

Sì lo so. Intendevo che tra la chiara teoria e la italica prassi ci sono poi molteplici sfaccettature e molti se ne sbattono allegramente della licenza preziosi soprattutto quando ci sono di mezzo "solo" monete d'argento... I mercatini e ebay sono pieni.

Saluti

Simone


Inviato
13 ore fa, uzifox dice:

Sì lo so. Intendevo che tra la chiara teoria e la italica prassi ci sono poi molteplici sfaccettature e molti se ne sbattono allegramente della licenza preziosi soprattutto quando ci sono di mezzo "solo" monete d'argento... I mercatini e ebay sono pieni.

Saluti

Simone

Ah beh.
Ma li é facile da vedere anche per i non addetti: se chi vende non ha un negozio fisico a norma, non può avere la licenza preziosi e non potrebbe vendere monete "usate" con contenuto prezioso. Che poi lo faccia anche alla luce del sole, vedi ebay, é un altro discorso.
Non a caso anche i NIP negli ultimi 3/4 anni, hanno reso vincolante il possesso della licenza preziosi per poter presentare domanda di affiliazione.

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Inviato
2 ore fa, Monetaio dice:

Non a caso anche i NIP negli ultimi 3/4 anni, hanno reso vincolante il possesso della licenza preziosi per poter presentare domanda di affiliazione.

Mi sembra corretto.


Inviato
Il 4/6/2017 at 12:14, uzifox dice:

E sull'argento si aprono vaste praterie di italianità visto che di monete d'argento anche di infima lega ne esistono e girano a palate... :D 

Saluti

Simone

PS Alla fine quanto viene a costare in totale tale licenza? Ho letto velocemente della tassa di concessione governativa e mi pare che già solo quella siamo sui duecento euro in altri ambiti. 

http://www.poliziadistato.it/articolo/208-Licenza_in_materia_di_oggetti_preziosi/

 

Ciao ho letto quanto indicato nel link che hai postato.

Si parla di oggetti.

A mio avviso gli oggetti so quelli tipo monili, orologi, vasi ecc.....

Le monete sono considerate oggetti????

Hanno avuto un corso legale.

in più possono essere considerate usate?

Gli oggetti usati, sono quelli che a causa dell'usura perdono il proprio valore, ma comunque ancora ne hanno rispetto al nuovo della stessa tipologia.

Se compro una moneta, non la uso nel senso lato e quindi quando la rivendo è nelle medesime condizioni in cui l'ho comprata.

 


Inviato

Perdonami ma a quelli che devono far rispettare le leggi dell' "a tuo avviso" o dell' "a mio avviso" o dell'avviso di qualcun'altro non importa nulla: la legge è molto chiara, non ammette ignoranza ed è quella che ti è stata prospettata anche da un commerciante professionista che queste cose le sa e bene.

Se poi vuoi interpretarla a modo tuo e in virtù del tuo ragionamento vuoi avventurarti nelle "vaste prateria di italianità" a cui accennavo sopra liberissima di farlo... Ma attenta agli sceriffi, agli indiani e ai banditi... ;)

Saluti

Simone


Inviato

per quanto invece concerne la tenuta dei registri per i rivenditori di oggetti usati?

è ancora obbligatorio nonostante l'articolo di legge che li regolamentava è stato abrogato?

 


Inviato

Fai così, ti prendi una mezza mattinata, vai nella questura della polizia di stato della tua città, ufficio licenze, e poni le tue giuste domande.
Vedrai che saranno chiarissimi, soprattutto su cosa rischi se non fai come ti dicono loro, a prescindere da come stanno le cose e da quello che riteniamo giusto e meno giusto noi. ;)

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Inviato

Comunque Pino sei stato ottimista: mezza mattina.....direi prenditi una giornata e spera di trovare persone competenti e disponibili. Prendi bene nota di quello che ti dicono e poi puoi iniziare a muoverti secondo le regole.


Inviato
8 ore fa, Monetaio dice:

Fai così, ti prendi una mezza mattinata, vai nella questura della polizia di stato della tua città, ufficio licenze, e poni le tue giuste domande.
Vedrai che saranno chiarissimi, soprattutto su cosa rischi se non fai come ti dicono loro, a prescindere da come stanno le cose e da quello che riteniamo giusto e meno giusto noi. ;)

L'ente autorizzato per il rilancio delle autorizzazione inerenti oggetti usati e antichi, dal novembre 2016 non è più la Questura ma il comune:-)


Inviato
2 ore fa, laura78 dice:

L'ente autorizzato per il rilancio delle autorizzazione inerenti oggetti usati e antichi, dal novembre 2016 non è più la Questura ma il comune:-)

E va beh, allora aspetta che siano loro a venire a spiegartelo. Se sei più contento così...

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Inviato
Il 4/6/2017 at 11:53, Monetaio dice:

Dipende, che monete vuoi vendere ? Nuove (comprate da zecche e rivendute) o usate (comprate da collezionisti, colleghi, aste ecc ecc) ? Usate serve la licenza beni usati.
Solo in metello non prezioso, o anche in oro argento ecc ecc ? Se preziose serve anche licenza preziosi usati.
PS: La licenza preziosi se non hai un negozio fisico a norma TULPS la questura non te la da.
 

Ciao, che signififica negozio fisico a norma TULPS? Quali requisiti deve avere? Si potrebbe far, per esempio, coincidere con l'indirizzo di residenza o meglio, di una parte di quest'ultima cambiando naturalmente la destinazione d'uso della zona da adibire a questo scopo?


Inviato (modificato)
2 ore fa, Monetaio dice:

E va beh, allora aspetta che siano loro a venire a spiegartelo. Se sei più contento così...

Sicuramente mi informerò meglio prima di avviare l'attività. :-)  Ho voluto solo precisare che non più è la Questura a rilasciare l'autorizzazione per la vendita di beni antichi e usati (ex art. 126 TULPS) bensì il Comune. Quest'ultimo è competente ai fini del rilascio di dette autorizzazione dal novembre 2016, data di abrogazione del citato articolo 126.

Il mio dubbio, che volevo avere chiarito, era in merito alla tenuta o meno del registro per chi commercia cose antiche o usate ( art. 128 TULPS).

Prima dell'abrogazione dell'art 126 era obbligatorio, ma ora non si sa..... non è chiaro...

I commercianti hanno l'obbligo della tenuta del registro???

Al contrario, soggetta ad autorizzazione del Comune e  della P.S. (Questura) è invece l'autorizzazione per il commercio di beni preziosi (art 127 TULPS), che ai sensi dell'art. 128, prevede l'obbligo della tenuta del registro per le transazioni di acquisto e vendita di preziosi usati (es. compro oro)

Modificato da laura78

Inviato
9 ore fa, laura78 dice:

Sicuramente mi informerò meglio prima di avviare l'attività. :-)  Ho voluto solo precisare che non più è la Questura a rilasciare l'autorizzazione per la vendita di beni antichi e usati (ex art. 126 TULPS) bensì il Comune. Quest'ultimo è competente ai fini del rilascio di dette autorizzazione dal novembre 2016, data di abrogazione del citato articolo 126.

Il mio dubbio, che volevo avere chiarito, era in merito alla tenuta o meno del registro per chi commercia cose antiche o usate ( art. 128 TULPS).

Prima dell'abrogazione dell'art 126 era obbligatorio, ma ora non si sa..... non è chiaro...

I commercianti hanno l'obbligo della tenuta del registro???

Al contrario, soggetta ad autorizzazione del Comune e  della P.S. (Questura) è invece l'autorizzazione per il commercio di beni preziosi (art 127 TULPS), che ai sensi dell'art. 128, prevede l'obbligo della tenuta del registro per le transazioni di acquisto e vendita di preziosi usati (es. compro oro)

Ti hi già risposto a tutto. 

I registri li devi tenere e seguire le regole. Quali registri dipendono da cosa vendi. Siccome non credo che non venderai mai una monetina d'argento di vecchia emissione, se vuoi essere in regola ti tocca anche la licenza preziosi. Se non la farai, sarai a rischio penale come molti che coscientemente o meno fanno l attività di commercio monete. Ripeto che andar in questura a domandare costa solo poco tempo, e si parla direttamente con coloro che possono venire a farti il mazzo in caso di irregolarità. Andar online o in pubblico a vender preziosi senza la licenza è a mio avviso da pazzi viste le sanzioni. Anche se non ti controllano, basta la segnalazione di uno a cui stai sulle scatole o dai fastidio, e sei nella melma.

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Inviato
16 ore fa, laura78 dice:

Il mio dubbio, che volevo avere chiarito, era in merito alla tenuta o meno del registro per chi commercia cose antiche o usate ( art. 128 TULPS).

Prima dell'abrogazione dell'art 126 era obbligatorio, ma ora non si sa..... non è chiaro...

Ciao.

Non so se conosci il recente parere (2.3.2017) che il Ministero ha reso sul punto alla Regione Friuli Venezia Giulia, che chiedeva un chiarimento in merito all'obbligo di tenuta del Registro, dopo l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS.

http://www.asaps.it/downloads/files/parere_min_interno.pdf

Il Ministero, pur rilevando che "l'interpretazione del complesso normativo...presenta "obbiettivi margini di opinabilità", ritiene che "pare doversi propendere per la tesi per cui l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS (...) abbia sottratto gli esercenti contemplati da tale articolo dall'obbligo di tenuta del Registro indicato".

Per quanto invece attiene all'autorizzazione di P.S. per la compravendita di preziosi, mi pare corretta la considerazione di Pino/monetaio che la ritiene necessaria per chi intenda commerciare in monete anche in platino, oro ed in argento, aventi più di 50 anni.

E' poi vero che molti operatori professionali che trattano abitualmente  queste monete, ne sono sprovvisti.....ma questa è una delle tante "anomalie" che ha fatto grande questo nostro strano Paese.:D

Saluti.

Michele   

  • Mi piace 2

Inviato
8 minuti fa, bizerba62 dice:

Ciao.

Non so se conosci il recente parere (2.3.2017) che il Ministero ha reso sul punto alla Regione Friuli Venezia Giulia, che chiedeva un chiarimento in merito all'obbligo di tenuta del Registro, dopo l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS.

http://www.asaps.it/downloads/files/parere_min_interno.pdf

Il Ministero, pur rilevando che "l'interpretazione del complesso normativo...presenta "obbiettivi margini di opinabilità", ritiene che "pare doversi propendere per la tesi per cui l'abrogazione dell'art. 126 del TULPS (...) abbia sottratto gli esercenti contemplati da tale articolo dall'obbligo di tenuta del Registro indicato".

Per quanto invece attiene all'autorizzazione di P.S. per la compravendita di preziosi, mi pare corretta la considerazione di Pino/monetaio che la ritiene necessaria per chi intenda commerciare in monete anche in platino, oro ed in argento, aventi più di 50 anni.

E' poi vero che molti operatori professionali che trattano abitualmente  queste monete, ne sono sprovvisti.....ma questa è una delle tante "anomalie" che ha fatto grande questo nostro strano Paese.:D

Saluti.

Michele   

Ciao, rigiro le domanda a te, non mi è chiara una cosa riguardo ai requisiti che deve avere un negozio a norma TULPS:

 Si potrebbe far, per esempio, coincidere l'attività commerciale con l'indirizzo di residenza o meglio, di una parte di quest'ultima cambiando naturalmente la destinazione d'uso della zona da adibire a questo scopo?


Inviato
3 minuti fa, Falaride dice:

Ciao, rigiro le domanda a te, non mi è chiara una cosa riguardo ai requisiti che deve avere un negozio a norma TULPS:

 Si potrebbe far, per esempio, coincidere l'attività commerciale con l'indirizzo di residenza o meglio, di una parte di quest'ultima cambiando naturalmente la destinazione d'uso della zona da adibire a questo scopo?

Ciao.

Il luogo ove si svolge l'attività di compravendita dei preziosi deve rispondere a determinati requisiti di sicurezza, che vengono verificati dalle Autorità preposte ai controlli prima del rilascio dell'autorizzazione.

Se vengono rispettati tali requisiti, in linea di principio non vedrei ostacoli a svolgere l'attività in un locale, distinto formalmente dall'abitazione ma ad essa adiacente.

Fermo restando, ovviamente, il rispetto urbanistico della destinazione d'uso.

M.

  • Mi piace 1

Inviato
7 minuti fa, bizerba62 dice:

Ciao.

Il luogo ove si svolge l'attività di compravendita dei preziosi deve rispondere a determinati requisiti di sicurezza, che vengono verificati dalle Autorità preposte ai controlli prima del rilascio dell'autorizzazione.

Se vengono rispettati tali requisiti, in linea di principio non vedrei ostacoli a svolgere l'attività in un locale, distinto formalmente dall'abitazione ma ad essa adiacente.

Fermo restando, ovviamente, il rispetto urbanistico della destinazione d'uso.

M.

Grazie della delucidazione, gentilissimo....

Un saluto...


Inviato (modificato)
12 minuti fa, Falaride dice:

Grazie della delucidazione, gentilissimo....

Un saluto...

E' comunque difficile che te la rilascino, a meno che il locale che intendi proporre non sia "separato" dall'abitazione, sia "su strada" ed ovviamente risponda a tutte le norme di sicurezza richieste (vetri blindati, porta blindata con apertura a richiesta, impianto videosorveglianza, ecc ecc).

L'ho vista rilasciare in rarissimi casi a "taverne" trasformate alla bisogna, ma MAI a studi casalinghi e non comunque al piano o, peggio, camere e camerette.

Anche qui, l'ufficio che controlla é lo stesso di cui sopra. Una chiacchierata preventiva direttamente con loro ti aiuta a capire cosa vogliono loro stessi.
E' uno step imprescindibile, viste le molte "opinabilità" a cui faceva riferimento Michele prima, presenti sul territorio!
;)

In bocca al lupo!

 

Modificato da Monetaio
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Inviato
4 minuti fa, Monetaio dice:

E' comunque difficile che te la rilascino, a meno che il locale che intendi proporre non sia "separato" dall'abitazione, sia "su strada" ed ovviamente risponda a tutte le norme di sicurezza richieste (vetri blindati, porta blindata con apertura a richiesta, impianto videosorveglianza, ecc ecc).

L'ho vista rilasciare in rarissimi casi a "taverne" trasformate alla bisogna, ma MAI a studi casalinghi e non comunque al piano o, peggio, camere e camerette.

Anche qui, l'ufficio che controlla é lo stesso di cui sopra. Una chiacchierata preventiva direttamente con loro ti aiuta a capire cosa vogliono loro stessi.
E' uno step imprescindibile, viste le molte "opinabilità" a cui faceva riferimento Michele prima, presenti sul territorio!
;)

In bocca al lupo!

 

Chiarissimo! Grazie....


Inviato

conviene che ti trasferisci all estero ! 

l italia non e` un paese per chi ha buona volonta`


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