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IGNORED

Postumo e la Gallia , prima “exit” della storia


Legio II Italica

Risposte migliori

Oggi si parla tanto di Unione Europea spesso nel bene , ma non mancano i mugugni ed anche i contrari , perche’ i problemi sono ancora tanti e non facili da risolvere ; ma non e’ questo il luogo ne’ il motivo conduttore del Post .

Quello che e’ accaduto recentemente con l’ uscita della Gran Bretagna dall’ Unione non e’ una novita’ in campo europeo in quanto un episodio simile avvenne gia’ al tempo dell’ Impero romano quando , fatto unico nell’ antichita’ in cui tutti i cittadini della prima Europa unita e appartenenti ad un blocco unito ed unico , una parte importante di questo blocco , tento’ di staccarsi dall’ Impero e per quasi un decennio ci riusci .

Certamente il contesto antico era ben diverso da quello di oggi , quindi il paragone potrebbe sembrare esagerato e inappropriato , pero’ il concetto era lo stesso : un distacco , cioe’ una diserzione ; la Gallia tento’ di staccarsi dall’ Impero perche’ per una serie di motivi , Roma non garantiva piu’ il benessere e la sicurezza del confine renano ; circa XVIII secoli fa uno scollamento di una Provincia , oltre tutto ricca come la Gallia , non era ammissibile , non era consentita la decisione individuale di una Provincia , non si poteva autonomamente e impunemente decidere di staccarsi dal potere imperiale centrale ; Roma manifestava verso i sudditi un potere permissivo in tanti aspetti della vita comunitaria , ma una defezione di una Provincia ricca come la Gallia , Roma non poteva tollerarla e alla fine poco dopo la morte di Postumo la Provincia gallica venne riunita all’ Impero .

Postumo fu il promotore di questo tentativo di Gallexit , ma chi era Postumo e per quale motivo la Gallia tento’ di uscire dall’ unione imperiale ? di lui non si conosce molto , fu il fondatore e il primo Imperatore dell' Impero delle Gallie dal 260 alla morte ed e’ incluso nella lista dei Trenta Tiranni della Historia Augusta . Le origini di Postumo sono oscure ma si ritiene che fosse un Gallo di umili origini che salì la gerarchia dell' esercito romano sino a diventare il Governatore della provincia della Germania Superior o Inferior . Per altre notizie della sua vita dobbiamo affidarci a quanto ci ha tramandato uno degli scrittori della Storia Augusta : Trebellio Pollione , leggiamolo :

 

“Era un uomo prode in guerra , equanime in tempo di pace , serio in ogni circostanza della vita . Fidando in queste sue qualita’ , Gallieno , quando mando’ in Gallia suo figlio Salonino , lo affido’ proprio a Postumo perche’ vegliasse sulla sua vita e controllasse i suoi costumi e le sue azioni . Ma secondo quanto asseriscono i piu’ , egli (Postumo) sarebbe venuto meno alla parola data e avrebbe assassinato Salonino per assumere il potere . Un simile comportamento non si accorda pero’ con il carattere di Postumo ed e’ percio’ piu’ verosimile l’ altra versione secondo cui i Galli , che odiavano Gallieno , non potevano tollerare di essere governati da un bambino (Salonino) , fecero uccidere Salonino dai soldati per acclamare poi Imperatore colui che gia’ esercitava funzioni da reggente . E’ certo comunque che Postumo una volta eletto con il favore dell’ esercito e della popolazione gallica , si prodigo’ per sette (circa dieci) anni dedicandosi a migliorare la condizione della Gallia , mentre Gallieno passava il suo tempo nelle osterie , immerso nei bagordi , precocemente invecchiato dall’ amore per una donna barbara . Alla fine Gallieno si decise a scendere in campo contro il rivale ma fu ferito da una freccia . Postumo comunque nonostante l’ amore e la stima di cui godeva presso i Galli per essere riuscito a riportare l’ Impero romano all’ antica sicurezza stornando la minaccia dei Germani , a causa delle mene di Lolliano , fu ucciso . Lo assassinarono per la sua eccessiva severita’ e anche perche come e’ noto , i Galli sono sempre avidi di rivolgimenti politici . Chi desidera leggere i meriti di Postumo , legga il giudizio che Valeriano Imperatore da di lui in una lettera indirizzata ai Galli : <  Ho nominato Generale del confine trans renano e preside della Gallia , Postumo , un uomo che dovrebbe essere all’ altezza della situazione che , come sai , richiede grande impegno e serieta’ . Sotto il suo governo non mancheranno i soldati negli accampamenti ne’ verranno meno le leggi del Foro , la giustizia nei tribunali o la dignita’ della Curia . Egli dara’ a ciscuno il suo . Io stesso lo ammiro piu’ di ogni altro e sono convinto che meriti l’ incarico di primissimo piano che gli ho conferito , spero me ne sarete grati . Se poi l’ opinione che mi sono fatta di lui si mostrera’ errata , ricordate che sulla faccia della Terra non si potra’ mai trovare un uomo perfetto in tutto . A suo figlio , un giovane che si chiama anch’ egli Postumo e che si dimostrera’ degno dei costumi paterni , ho dato il Tribunato dei Vaconzii >”

 

Facendo delle considerazioni fuori tema del Post e analizzando quanto letto nella vita di Postumo a proposito di Gallieno , si rimane un po’ sconcertati leggendo alcuni passi su Gallieno ; qui Gallieno si mostra come un padre attento e premuroso nei confronti del figlio Salonino quando lo affida a Postumo perche’ lui si doveva recare nel fronte renano contro i Germani , infatti prega Postumo di vegliare sui costumi e sulle azioni del figlio affinche’cresca sotto una guida sana e retta come Postumo , al contrario la Storia Augusta nella vita dedicata a Gallieno parla di lui quasi come un “mostro” di perversita’ ; quale sara’ stata la vera identita’ di Gallieno , difficile dirlo ; d’ altra parte , ricordando la frase del passo citato di Valeriano nella vita di Postumo , che dice : “Se poi l’ opinione che mi sono fatta di lui si mostrera’ errata , ricordate che sulla faccia della Terra non si potra’ mai trovare un uomo perfetto in tutto” , non ci si puo’ aspettare l’ impossibile dal carattere di un uomo .

In foto due Antoniniani emessi da Postumo della serie Restitutor e  Salus delle Gallie

Postumo , RIC82.jpg

Postumo , RIC87.jpg

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Certamente Postumo fu un abile politico. In un periodo in cui gli usurpatori finivano spesso per essere vittime delle loro stesse ambizioni e si riducevano a figure transitorie, il nostro fu effettivamente per molti anni il sovrano di un "impero" di tutto rispetto, e questo depone a favore delle sue capacità, anche al netto delle molte difficoltà del governo centrale.

Sicuramente parte del suo successo è dovuto alla contemporanea necessità dei legittimi imperatori di operare su fronti diversi e lontani, ma Postumo fu un amministratore capace e accorto (cosa a cui probabilmente doveva la sua precedente carica di governatore provinciale), dotato di fiuto politico e militare.

Riguardo Gallieno sono del parere che le testimonianza storiografiche non gli rendano giustizia. La descrizione dei suoi vizi è un po' quella classica del tiranno indolente e incapace, mentre il suo regno fu sicuramente un punto di svolta per un impero malridotto. Se poi consideriamo che fu un uomo segnato anche da vari lutti personali, la sua capacità di mantenere un certo polso in un periodo di caos, impostare riforme e condurre truppe, ne fa un imperatore sicuramente da annoverare fra i buoni.

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Bel post interessantissimo come sempre complimenti al curatore:good:.

Avevo letto anche io delle due tesi su gallieno si dice che la verità stia nel mezzo. L'unica cosa che oso dire è che in quel periodo fu uno dei pochi che riuscì a regnare per 15 anni forse tanto inetto non era

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13 ore fa, Garbo92 dice:

Bel post interessantissimo come sempre complimenti al curatore:good:.

Avevo letto anche io delle due tesi su gallieno si dice che la verità stia nel mezzo. L'unica cosa che oso dire è che in quel periodo fu uno dei pochi che riuscì a regnare per 15 anni forse tanto inetto non era

Concordo su questa tua ultima affermazione, che spesso ho fatto anch'io pensando per esempio a Commodo, descritto come sentina di ogni vizio; se è sfuggito a tante congiure (prima di quella fatale!) e ha regnato per una dozzina d'anni, beh, forse tanto stupido e incapace non era...!

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In alcuni dei grandi bronzi , Sesterzi e doppi Sesterzi , emessi da Postumo , compaiono ad un certo momento delle coniazioni in corso in diverse zecche galliche , le classiche SC , Senatus Consultum , probabilmente questo avvenne quando la situazione della scissione da Roma si stabilizzo’ e nella Provincia gallica si istauro’ una sorta di Parlamento o Senato locale in opposizione , forse di sfida , a quello legale di Roma . Postumo da questo momento governo’ la Gallia autonomamente e da Augusto ufficialmente riconosciuto nella Provincia . Alcuni Sesterzi  senza e con le lettere SC , come esempi delle emissioni , tre senza SC e tre con SC .

Postumo , RIC123.jpg

Postumo , RIC143.jpg

Postumo RIC132.jpg

Postumo , RIC144.jpg

Postumo , RIC167.jpg

Postumo , RIC180.jpg

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Salve , a proposito dei Sesterzi emessi da Postumo , senza o con le SC dei quali alcuni esempi sono illustrati sopra , vorrei sentire qualche parere per quello che riguarda i pesi estremamente variabili di questa tipologia di moneta postumiana .

Se si sfogliano i vari cataloghi d' asta o si visitano i siti di Numismatici professionisti , si nota che i pesi dei Sesterzi di Postumo possono variare da circa 15 grammi fino alla soglia dei 39 grammi , fin qui nulla di strano essendo emissioni non controllate da Roma ma uscenti dalle zecche galliche "ribelli" , il problema invece nasce dalla divisione che diamo in Sesterzi e doppi Sesterzi in funzione del peso ; secondo voi quale e' il peso limite che divide i due Sesterzi ? questa domanda nasce dal fatto che alcuni pongono il peso limite intorno ai 16/17 grammi oltre il quale chiamano doppio Sesterzio , mentre altri ai pesi intorno ai 23/24 grammi chiamano ancora Sesterzi , come si concilia questo ? esiste un metodo identificativo , di peso o di altro , ufficiale che stabilisca il peso limite tra Sesterzio e doppio Sesterzio ?

 

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Riguardo quel che scrivevi prima, @Legio II Italica, da quel che ricordo oltre che di un Senato "parallelo", Postumo si dotò anche di altre magistrature tradizionali, eleggendo consoli e creando veri doppioni delle cariche dell'Impero centrale.

Per quel che attiene alla questione dei sesterzi, credo che dovremmo sentire il parere di un esperto di Imperium Galliarum come @grigioviola!

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9 minuti fa, Druso Galerio dice:

Riguardo quel che scrivevi prima, @Legio II Italica, da quel che ricordo oltre che di un Senato "parallelo", Postumo si dotò anche di altre magistrature tradizionali, eleggendo consoli e creando veri doppioni delle cariche dell'Impero centrale.

Per quel che attiene alla questione dei sesterzi, credo che dovremmo sentire il parere di un esperto di Imperium Galliarum come @grigioviola!

Ciao @Druso Galerio, perfetto e grazie dell' iniziativa ; la voce di un esperto numismatico della sorella Sezione Imperiale e' senz' altro gradita ed utile allo scopo di cercare di chiarire il problema dei pesi . Problema che esiste solo per i Sesterzi di Postumo in quanto per quelli di Traiano Decio la divisione tra Sesterzio e doppio Sesterzio e' ben evidente fisicamente oltre al peso , nel Sesterzio le testa e' laureata nel doppio e' radiata , mentre in Postumo una testa radiata puo' avere un peso di 15/16 grammi ed essere chiamato doppio Sesterzio . 

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Fare un po' di chiarezza sulla variabilità dei pesi dei grandi bronzi di Postumo non è cosa da poco!

In realtà non si sa moltissimo e quello che si sa è frutto solo di ricerche "numismatiche" in quanto non esistono testimonianze storiche dirette sulle riforme monetarie messe in atto da Postumo.

Di sicuro si sa che lui tentò di mantenere il sistema trimetallico nella monetazione del suo impero (Bronzo, argento, oro).

In particolare cercò di mantenere viva la circolazione dei grandi bronzi fronteggiando invano la progressiva sparizione e necessità di poter disporre di materia prima a sufficienza per batter moneta spicciola (antoniniani, che necessitavano di una parte in AE) e di poter contare su un flusso monetario adeguato per garantire i traffici e gli scambi quotidiani.

Questo portò in breve tempo a tentare una ritariffazione dei bronzi trasformando il sesterzio in doppio sesterzio e tale riforma di natura principalmente fiduciaria si accompagnò a una progressiva riduzione di peso.

Accadde quindi una progressiva e rapida sparizione di sesterzi di buon peso e modulo (anche dell'Impero Centrale) che venivano fusi e riutilizzati in ambito locale sia per produrre sesterzi aderenti al tipo riformato (ridotti in peso e dimensione non solo rispetto ai bronzi ufficiali di vecchio valore, ma anche rispetto ai cosiddetti nuovi doppi sesterzi) che per produrre antoniniani d'imitazione: pensate quanti antoniniani potevano ricavarsi da un sesterzio di 20/25 grammi a fronte del peso di 2/3 grammi di un antoniniano d'imitazione!

In più la stessa scelta di ritariffare il sesterzio raddoppiandolo di valore e mantenendolo pressoché invariato di peso e dimensione (se non addirittura riducendolo) contribuì alla sparizione del divisionale in questione.

Sostanzialmente nei bronzi di Postumo si nota quindi una progressiva riduzione del peso dovuta a questi ed altri fattori oltre che un'oscillazione altalenante anche all'interno delle varie fasi produttive.

A ogni modo con Postumo il discorso va affrontato non tanto (o non solamente) in termini stretti di peso ma anche in termini di presenza/assenza della corona radiata nel busto al dritto che "dovrebbe" essere indicatore e spartiacque tra le emissioni iniziali e quelle riformate (cosiddetto doppio sesterzio).

Un intervento interessante l'aveva fatto F. Pilon qualche anno fa al convegno organizzato per il ripostiglio di Biassono, se volete leggere un piccolo sunto (non ero presente e quindi ho fatto un sunto di una bozza d'intervento che mi era stata girata a suo tempo) potete ripescare questa vecchia discussione: 

 

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Grazie @grigioviolaper l' ottima e ponderata risposta ; argomento complesso e di non facile soluzione , quanto esposto mi sembra la soluzione migliore che puo' adattarsi alla realta' dell' epoca di Postumo .

Questo problema dei pesi dei bronzi postumiani ben si adatta anche alla figura storica di Postumo del quale si ignora l' origine come uomo , infatti si tende a darlo come nativo della Gallia , pero' questa nativita' gallica poco si adatta al suo lungo nome piu' tipico di una origine latina italica : C M CASS LAT POSTVMVS , che dovrebbe corrispondere come riportato dai testi a : Caio (Claudio) Marco Cassian(i)o Latin(i)o Postumo , forse un latino italico nato in Gallia .

Purtroppo di piu' non e' dato sapere , anche la Storia Augusta tace circa la sua origine ; comunque dovette essere una persona molto conosciuta in ambito imperiale per essere citato espressamente da Valeriano .

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