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Inviato

Buonasera a tutti,

Finalmente, dopo un lungo periodo di assenza qui sul forum rientro in punta di piedi, mostrandovi questo mio mezzo Filippo 1694 coniato a nome di Carlo II per Milano. Ebbene, da collezionista ed appassionato di numismatica vicereale napoletana questa per me è un'enorme novità, iil primo alto nominale della zecca di Milano che mi ritrovo tra le mani... E'sempre interessantissimo operare un confronto tra due monetazioni tanto simili e al contempo diverse. 

Di conseguenza non mi dilungo oltre, mi piacerebbe sapere un pò di più di questo esemplare da voi esperti (conservazione, rarità, ogni ocsa), che certamente ne saprete più di me, ditemi tutto su di essa perchè nelle mie condizioni di impreparazione su questa tipoloigia nulla è da darsi per scontato, anche considerazioni banali!

Cari saluti e mille grazie a chi interverrà.

$_57.JPG

_57.JPG

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Inviato

Al momento sono lontano dai sacri testi, comunque andando a memoria il 1694 è un R2. 

Certo che a Milano il ritratto era proprio uguale uguale a quello inciso a Napoli :D:P

Un caro saluto,

Antonio 


Inviato (modificato)

Ciao, si è un R/2 per Crippa quindi moneta che non trovi spesso, monete tosate come d'altronde la tua, dopo la data tre globetti e uno prima, probabile segni identificativi di emissione, i globetti e la loro disposizione possono variare.

Moneta interessante e già importante.

 

Modificato da dabbene

Inviato

Vi ringrazio dei vostri interventi chiarificatori, e dire che non immaginavo che fosse anche molto rara...
Il discorso dei ritratti di Carlo tra Napoli e Milano merita certamente un'approfondimento, non appena oggi riesco a mettere mano ad alcuni esemplari della mia collezione ne verrà fuori un bel confronto.
Carissimi saluti, ci riaggiorneremo più tardi, e grazie ancora!

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Inviato

Eccoci qui, finalmente di ritorno!
Tra tutte le monete, ho selezionato questo esemplare qui, molto simile per nominale e valore alla Neo-Milanese: trattasi di un mezzo ducato 1693 dello strsso sovrano per Napoli, coniata quindi appena un anno prima, di conseguenza due esemplari similissimi e coevi: conosco bene questa raffigurazione, pertanto lascio a voi il bel compito di tracciare un parallelismo, se vi va, stilistico e non solo tra le due monete, chissà magari ne verranno fuori descrizioni ed interpretazioni diverse... [emoji6]


Inviato (modificato)

Beh, bello non era ma certamente in questa moneta risulta decisamente meglio ...

Il nasone c'è però sempre, la capigliatura a Milano e' ridondante, qui e' poi coronato ed e' più curata l'immagine...sono comunque molto interessanti questi confronti iconografici sullo stesso regnante in zecche  però diverse, bisognerebbe farli più spesso.

Modificato da dabbene

Inviato

In effetti gli incisori Napoletani tentarono in tutti imodi di abbellire un volto così sgraziato qual è quello di Carlo il tal caso.... Sarebbe interessante capire perchè da zecca a zecca vi sono delle differenze tutt'altro che minime, perchè secondo voi non c'è uniformità nello stile dei conii?


Inviato

Il Ducato di Milano aveva una sua struttura e le sue regole.

Il Re demandava al Governatore che aveva poteri non solo per la politica finanziaria ma anche monetaria.

C'era poi una struttura col Magistrato delle Entrate Ordinario, il Maestro di Zecca, 

venivano emanati bandi e grida firmate dal Governatore.

Quindi si rispondeva tutti al Re ma le strutture era diverse e quindi anche le monete.

 

 

 

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Inviato
Il 10/6/2017 at 14:04, Alex0901 dice:

In effetti gli incisori Napoletani tentarono in tutti imodi di abbellire un volto così sgraziato qual è quello di Carlo il tal caso.... Sarebbe interessante capire perchè da zecca a zecca vi sono delle differenze tutt'altro che minime, perchè secondo voi non c'è uniformità nello stile dei conii?

L'uniformità non può esserci per tanti fattori.

Pur essendo lo stesso regnante, gli incisori erano diversi, le zecche pure, il metodo di coniazione anche.

Ne concerne che:

Per fedeltà ritrattistica, Milano si avvicina maggiormente alle sembianze del regnate.

Per qualità incisoria il nominale Napoletano sembra sovrastare quello Milanese, agevolato anche dalla  tecnica di battitura ( in questo caso a bilanciere), oltre che a quella incisoria, e noto che il Regno di Napoli annoverò illustri rappresentanti di quest'arte, e questo ne è solo un piccolo esempio.

 Vuoi anche la grazia incisoria e stilistica del ritratto, addolcito, aggraziato, e splendidamente omaggiato... 

Difficile fare confronti sempre fra due tecniche di battitura, quella a bilanciere a primo acchito ne esce quasi sempre vincente, ma dal punto di vista espressivo, la coniazione a martello non teme confronti, più calda, più vicino all'estro e alle capacità incisorie, infatti per quest'ultima tecnica entrano in gioco anche altri fattori, vedi il tondello, e la mano del battitore, che riproducono ogni volta un'unicum con diverse e piacevoli chiavi interpretative...

 

Eros 

 

p.s. Il vicereame Napoletano ne è un chiaro esempio...

 

  • Mi piace 2

Inviato

Indubbiamente i confronti iconografici, artistici, portano a molte riflessioni, partirei da un ritratto di Carlo II e poi procederei per vedere quale monetazione segue maggiormente le fattezze reali.

Juan_de_Miranda_Carreno_002[1].jpg


Inviato

Ora posterei un altro mezzo filippo della zecca di Milano di Carlo II, anno 1694, asta Varesi 66

2438678.m[1].jpg


Inviato

Qui vediamo direi bene le differenze tra Milano e Napoli, più realistica la zecca milanese, ma anche più cruda nella veridicità delle fattezze, e più idealizzata quella di Napoli dove come dice Eros Carlo II sembra risparmiato e reso più gradevole.

Quindi direi però lascio a voi le riflessioni, realistico o idealizzato, sommario o curato e artistico, un po' le differenze sono queste, certo poi ci sono a Milano le coniazioni a martello poco curate e approssimate, nel contempo anche col loro indubbio fascino.

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Inviato

Mi sono fin ora limitato a semplice lettore perché era proprio il quadro ideale che volevo che fosse tracciato, le differenze sostanziali sono l'abbelimento del sovrano a Napoli (molto vistoso) e la veridicità delle fattezze presenti a Milano.

Perdonate l'ignoranza, a Milano c'erano emissioni coeve o precedenti coniate al bilanciere come a Napoli (sebbene non tutte fossero prodotte così, fino ad un certo punto)? E se sì, quali valori?

 

 


Inviato

Milano arriva molto tardi con la produzione  di monete a macchina, ci vorrà Maria Teresa con la sua riforma del 1778 a cambiare le coniazioni, la zecca e quindi anche le monete.


  • 1 mese dopo...
Inviato (modificato)

Questo è stato venduto qualche anno fa.

1295D.jpg

1295R.jpg

 

 

 

 

Modificato da Filippo1948
  • Mi piace 1

  • 2 anni dopo...
Inviato (modificato)

Bel ritratto, bella patina, sono monete per quanto coi difetti della monetazione a martello, sempre estremamente affascinanti e belle da tenere in mano.

Modificato da dabbene

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