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IGNORED

Speriamo bene....


Liutprand

Risposte migliori

Secondo la Russia tra Usa e N.Corea sta per accadere qualcosa. Speriamo si sbagli.....

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53 minuti fa, Liutprand dice:

Secondo la Russia tra Usa e N.Corea sta per accadere qualcosa. Speriamo si sbagli.....

Purtroppo la vedo grigia. Certo che come sempre l'ONU fa la solita bella figura: vieta alla Nord Corea di fare test missilistici e loro ne fanno a iosa tanto non ci sono ritorsioni.  E allora parte lo zio Bill che non vede l'ora di fare la voce grossa anche perché tutti gli altri sono buoni solo a parlare. In che mani siamo.......

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Secondo me non accadrà proprio nulla.

Trump aveva bisogno di un diversivo per sviare l'attenzione dal Russiagate.

Chi meglio del rotondetto quanto patetico dittatore di Pyongyang? 

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10 ore fa, rorey36 dice:

L'ONU è un carrozzone inutile buono soltanto a spendere denaro. Basti dire che a capo della commissione per i diritti umani ci hanno messo l'Arabia Saudita.....

Vero

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34 minuti fa, Paolo.29 dice:

Secondo voi SE ci fosse una guerra l'italia entrerebbe e con chi enterrebbe "SICURAMENTE USA"

Un'allenza tra l'Italia e la Corea del Nord tenderei ad escluderla......

E non tanto per ragioni politiche.

Non ci potremo mai alleare con un dittatore che si veste in quel modo ed ha un simile parrucchiere......

M.

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56 minuti fa, Paolo.29 dice:

A fine legislatura chi voterete? IO....

Io credo che per quei giorni......... avrò un impegno indifferibile.......probabilmente mi dovrò recare proprio in Corea del Nord......o in Siberia....ancora non lo so di preciso.

Motivi di lavoro....ovviamente.....sennò... per nulla al mondo mi perderei una consultazione elettorale italiana.

M.

Modificato da petronius arbiter
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1 ora fa, bizerba62 dice:

Non ci potremo mai alleare con un dittatore che si veste in quel modo ed ha un simile parrucchiere......

Beh, quanto a parrucchiere anche l'altro non scherza :lol:

La mia impressione è che stiano entrambi facendo la voce grossa più per motivi interni che altro. Kim deve costantemente tenere alta la tensione, e compattare il suo popolo contro un nemico, reale o immaginario che sia, altrimenti i nordcoreani potrebbero incominciare a rendersi conto che mentre loro muoiono di fame, e di freddo in inverno, il caro leader, oltre a vivere con tutti i comfort, spende tutto in armamenti che alla prova dei fatti sarebbero quasi inutili, non potendo ovviamente competere col gigante americano. Quanto a Trump, concordo con @min_ver, gli serviva qualcosa per sviare l'attenzione dal Russiagate, che sta arrivando sempre più vicino a lui.

Coinvolgimento dell'Italia? vorrebbe dire coinvolgimento di tutta la NATO, sarebbe la terza guerra mondale, non voglio nemmeno pensarlo.

petronius

 

@Paolo.29, ho editato le tue intenzioni di voto, e anche la citazione delle stesse da parte di Michele, perché non c'entrano nulla con l'argomento in discussione, e rischiano di innescare l'ennesima polemica.

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Mi faccio (e vi faccio), in tutta onestà, una domanda: speriamo bene, sì...ma cosa speriamo?

Che il popolo della Corea del Nord continui a """vivere""" in una distopia comunista che ha distrutto il paese, magari dopo gli ennesimi accordi che sono solo una mascheramento dello status quo e che permettono a noi di continuare a ignorare una situazione dall'altro capo del mondo? Si può fare, e non sarebbe la prima volta. Nessuno di noi, alla fine, non ci dormirà la notte.

Oppure speriamo in un cambio di regime provocato dall'esterno (omicidio o scomparsa su commissione del dittatore, rivolta dei generali, evento a scelta), che disinneschi il pericolo di un governo ostile, ma che per l'ennesima volta dimostri come certi paesi sono - piaccia o meno - vasi di coccio fra vasi di ferro (E più duro di tutti, che ci vogliamo fare, sono gli USA)?

Altrimenti, come addirittura sperano alcuni, a mio parere fuori dalla realtà, la Corea del Nord dovrebbe "umiliare" gli Stati Uniti in qualche maniera, perchè alle elites progressiste/mondialiste ( fra cui girano molti riciclati del filone ideologico della famiglia Kim, fra l'altro...) Trump non piace per nulla?

O cos'altro? Che i Nord coreani - alla fame dopo tre generazioni di negazione di ogni senso della realtà, si ribellino "spontaneamente" stile rivoluzione colorata, e depongano Kim cantando Imagine?

Affrontare la questione, da parte di alcuni, come una contesa fra stati paritari in termini di legittimità internazionale, e di mero protagonismo dei rispettivi capi (con Trump presentato al pari del dittatore, ridicolo!) secondo me rende arduo "sperare bene".

La Corea del Nord e il suo regime non meritano niente, nessun rispetto, nessuna pace. Non sono stati distrutti in passato per opportunità politica nei rapporti con la Cina e per una utopica speranza che megalomani come i membri della famiglia Kim accettassero una qualche transizione. Se una guerra annienterà un regime malvagio come quello che tormenta la Nord Corea, sarò felice, per quanto dispiaciuto per le eventuali vittime. Temo ovviamente il disordine che potrebbe nascere da questa situazione, ma se Cina e Usa si accordano per bene prima su cosa fare dei "resti", avremo una sana real politik che porterà stabilità in tutta la regione.

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È uno film  già visto, il sistema coreano è al collasso e per ovvi motivi pyongyang non può più tornare in dietro, sarebbe come ammettere il fallimento di un progetto iniziale in cui tutti hanno creduto, la strategia che stanno seguendo è quella di provocare gli USA per farsi attaccare e distruggere ed affidare così ad altri il compito di liberare  la nazione dal ginepraio in cui si sono infilati, ed uscirne così da eroi seppur sconfitti. Visione semplicistica la mia? Probabilmente si ma credo sia possibile. Speriamo che il focoso Trump non abbocchi.

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Se un popolo segue un dittatore secondo me la risposta è guardare al passato e a quelli che ci sono stati prima,generalmente chi è al potere ha il consenso del popolo e il popolo segue  i suoi ideali e sete di potere ,i dittatori fanno sempre leva su quello che il popolo desidera e vuole sentire.Poi si sa i mezzi di comunicazione mettono in evidenza quello che tutti vogliono sentire c'è il lupo cattivo che mangia le pecore e il buon cacciatore armato fino ai denti che fa giustizia,naturalmente ammazzando il lupo e i lupacchiotti , ma cappuccetto rosso e la nonna dove sono?  

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Il dittatore cerca un nemico esterno cui appioppare la colpa di tutto quello che non va.

Per "bellicapelli" sono gli USA.

Per Maduro che è fin troppo maduro e sta marcendo, idem.

Per il Sultano Ottomano è un vecchietto che trama dagli USA ed è il responsabile del colpo di stato che il sultano si è fatto da solo per poter eliminare tutti quelli che dissentono.

Se non lo conoscete cercatevi il romanzo "La fattoria degli animali" di George Orwell.   Un capolavoro che per molti anni così come gli altri suoi romanzi-saggi ha dato fastidio a una certa parte politica ed è stato messo all'indice. ( La Fallaci idem, oggi si comincia a rivalutarla e ci si rende finalmente conto che aveva ragione...)

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8 ore fa, bizerba62 dice:

Si. Ma se invece la situazione non dovesse migliorare?

Ho sentito che se il prestito non fosse rimborsato verrà convertito in azioni della compagnia petrolifera.

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1 ora fa, rorey36 dice:

Ho sentito che se il prestito non fosse rimborsato verrà convertito in azioni della compagnia petrolifera.

Ciao Roberto.

Si, però prestare quasi un miliardo di dollari ad un Paese sull'orlo di una guerra civile (anzi, probabilmente la guerra civile è già in corso...) è un bel rischio.

Salvo pensare che la CIA, come è già accaduto per altri Paesi del centro-sud America,  sia già all'opera per organizzare in Venezuela un "golpe" militare che deponga Maduro ed insedi a Caracas una sorta di novello Noriega, che poi si presti a favorire le industrie e le banche U.S.A. in Venezuela.

Altrimenti, c'è il rischio concreto che se salta Maduro e si insedia qualche soggetto ostile agli interessi U.S.A., Goldman Sachs si ritrovi con un pugno di mosche in mano e con quasi un miliardo di dollari in meno nelle casse.

M.

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Sarà una mia fantasia ma ho l'impressione che una certa parte del "mondo" senta la necessità di un ritorno alla situazione della guerra fredda, tensioni continue, terrori continui .. e mega spese militari e mascherare i problemi reali .. poi all'apice della tensione un po' di distensione magari (tra i grandi eh, non con le "formichine" spettinate)..

Poi penso alla posizione geografica della Nord Corea, incistata proprio tra le spalle di due giganti "ex comunisti" ormai convertiti al "libero mercato".. se il tarchiatello alza troppo la cresta credo che per convenienza Cina e Russia potrebbero fare solo un po' di pressione e spiaccicare la Nord Corea perché se piovessero missili americani a pochi chilometri da Cina e Russia i due giganti non potrebbero fare finta di niente, sarebbe un colpo troppo grande alla loro immagine, un chinarsi all'Ira dei tanto odiati USA.. 

Quindi a mio modo di vedere gli USA verosimilmente non si sporcheranno le mani stavolta, a meno che a Trump non crescano baffetti squadrati..

e anche lì, vedendo la relativa "pacatezza" della reazione presidenziale ai fatti di Charlottesville ci sarebbe molto da riflettere..

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7 ore fa, bizerba62 dice:

Ciao Roberto.

Si, però prestare quasi un miliardo di dollari ad un Paese sull'orlo di una guerra civile (anzi, probabilmente la guerra civile è già in corso...) è un bel rischio.

Salvo pensare che la CIA, come è già accaduto per altri Paesi del centro-sud America,  sia già all'opera per organizzare in Venezuela un "golpe" militare che deponga Maduro ed insedi a Caracas una sorta di novello Noriega, che poi si presti a favorire le industrie e le banche U.S.A. in Venezuela.

Altrimenti, c'è il rischio concreto che se salta Maduro e si insedia qualche soggetto ostile agli interessi U.S.A., Goldman Sachs si ritrovi con un pugno di mosche in mano e con quasi un miliardo di dollari in meno nelle casse.

M.

qualsiasi cosa faccia la "Spectre" la fa perchè ha la sua bella convenienza. A quelli un miliardo in meno fa soltanto un poco di solletico.

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Il 12/8/2017 at 11:01, petronius arbiter dice:

Beh, quanto a parrucchiere anche l'altro non scherza :lol:

La mia impressione è che stiano entrambi facendo la voce grossa più per motivi interni che altro. Kim deve costantemente tenere alta la tensione, e compattare il suo popolo contro un nemico, reale o immaginario che sia, altrimenti i nordcoreani potrebbero incominciare a rendersi conto che mentre loro muoiono di fame, e di freddo in inverno, il caro leader, oltre a vivere con tutti i comfort, spende tutto in armamenti che alla prova dei fatti sarebbero quasi inutili, non potendo ovviamente competere col gigante americano. Quanto a Trump, concordo con @min_ver, gli serviva qualcosa per sviare l'attenzione dal Russiagate, che sta arrivando sempre più vicino a lui.

In linea di massima condivido il tuo ragionamento, anche se a mio avviso Trump non ha preso iniziative ma solo colto l'occasione che Cicciobello Kim gli ha gentilmente fornito per motivi suoi. Non dimentichiamo poi che la situazione non è facile come la si dipinge comunemente: è vero che Ciccio non reggerebbe a lungo in uno scontro totale contro USA/Corea del sud/Giappone ma è anche vero che le sue forze armate hanno almeno in certi settori dimensioni e capacità rilevanti. Questo è valido specialmente per l'artiglieria, che nel caso nordcoreano è formata da circa 20-25.000 pezzi fra mortai, lanciarazzi e cannoni trainati o semoventi, più un buon numero di missili a corto e medio raggio di vari tipi. In base a quanto osservato durante il bombardamento di Yeonpyeong del 2010 è stato fatto un calcolo di massima e si ritiene che immediatamente all'apertura delle ostilità i nordcoreani potrebbero sparare fino a 2.700 colpi al minuto su Seul, facendo danni e vittime in gran quantità. Tutto questo per dire che sebbene il risultato della guerra sarebbe scontato il costo potrebbe essere elevato per tutti, in primo luogo per la Corea del sud.

Quanto alla situazione degli USA in caso di conflitto vedo che nei media si omette di dire che esistono già missili in grado di raggiungere il cosiddetto CONUS, ovvero gli Stati Uniti continentali  (e anche il "CONEU", giusto per averlo presente), i Taepodong 2: il problema è che per arrivare a gittata sufficiente il playload (carico utile) dev'essere inferiore a 500 kg, quindi insufficiente al trasporto di una testata nucleare non evoluta. Per questo stanno sviluppando i più potenti Hwasong-13 e Hwasong-14, senza contare gli SLBM (missili lanciabili da sottomarino) Pukkuksong-1 e Pukkuksong-2. Non c'è accordo sulla questione della capacità nordcoreana di produrre già testate nucleari integrabili sui missili, comunque l'ultimo test nucleare è stato stimato in 20-25 Kiloton di potenza, livello discreto per chi è "agli inizi", per cui si potrebbe arrivare in breve tempo a testate operative di potenza sufficiente per combinare un bel casino ovunque cadano. Non dimentichiamo poi che la Corea del nord dispone anche di un consistente arsenale biologico e chimico, questione a mio avviso da non trascurare.

Insomma, Ciccio sta cominciando a diventare realmente pericoloso. Anche se per ora da tutte le parti in causa si abbaia... i cani hanno sempre più bava alla bocca.

Modificato da ART
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13 ore fa, ART dice:

Insomma, Ciccio sta cominciando a diventare realmente pericoloso.

Eh già :rolleyes:

Kim Jong Un ha ordinato a tutti i cittadini maschi di copiare il suo taglio di capelli.

“Una fonte di Pyongyang”  ha detto al Chosun Ilbo (Daily News) della Corea del Sud che le autorità hanno emesso un’ordinanza richiedendo agli uomini di mantenere i capelli non più lunghi di 2 centimetri e richiedendo alle donne di tenere i capelli a lunghezza caschetto.

Agli uomini è stato detto di modellare i capelli ispirandosi all’acconciatura di Kim Jong Un, il cui taglio è definito come “ambizioso” in Corea del Nord.

Se dovesse vincere, dovremo tutti pettinarci come lui :(

 

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Il 12/8/2017 at 11:01, petronius arbiter dice:

mentre loro muoiono di fame, e di freddo in inverno, il caro leader, oltre a vivere con tutticomfort...

Tornando seri:

"Anche se non è chiaro quanta ricchezza Kim Jong Un abbia maturato, nel 2012, anno del suo insediamento, la spesa annuale in beni di lusso è cresciuta da 300 milioni di dollari a 645,8 milioni. Sono state identificate oltre una dozzina di residenze del leader, ma Kim Jong Un vive principalmente in quella di Ryongsong, da poco rinnovata. Una delle residenze ha un cinema da mille posti, dove il dittatore vede film come “Godzilla.”

Mentre il Paese non ha la certezza della disponibilità di cibo, Kim Jong Un gusta piatti pregiati e beve alcolici molto costosi, avendo importato un totale di 1 milione di dollari in questo tipo di bevande nel 2016. L’ex chef privato del padre ricorda che per cena Kim Jong Un vuole a disposizione diverse bottiglie di vino e molti tipi di formaggi pregiati.

Secondo la propaganda di partito, che promuove un culto della personalità esteso ai componenti della famiglia del leader, Kim Jong Un ha imparato a guidare a tre anni. Si dice che la sua marca preferita di automobili sia la Mercedes. Si muove inoltre su un lussuoso yacht da 30 metri, del valore stimato di 6 milioni di dollari.

L’ex atleta della NBA Dennis Rodman, che si considera amico di Kim Jong Un, ha detto che il dittatore si ritira periodicamente in un’isola privata simile “alle Hawaii o a Ibiza”.

Negli anni Kim Jong Un ha condotto un’esistenza molto confortevole, nonostante le sanzioni internazionali. Come la CNN ha recentemente dichiarato, la maggior parte dei suoi fondi personali provengono da attività illegali come traffico di droga, di armi, falso in bilancio, e da operazioni bancarie sospette."

Per tutti gli altri, invece <_<

"Il World Food Programme informa che il 70% dei 25.1 milioni di abitanti è “a rischio fame” e che la malnutrizione è endemica. La Corea del Nord è 120.538 chilometri quadrati, ma meno del 20% della sua terra è coltivabile, un’area più o meno grande come il New Hampshire. Solo il 19,5% dei terreni della Corea del Nord è coltivabile, il che ammonta a circa 23.309 chilometri quadrati. La Lombardia è 23.863 chilometri quadrati.

Ci sono 25.554 chilometri di strade in Corea del Nord, ma solo 724 chilometri sono asfaltati. Ovvero solo il 2,83% di tutte le strade. I 724 km di strade asfaltate non sono abbastanza per coprire la distanza tra Milano e Napoli."

petronius

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