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C.COLOMBO e gli UFO


Liamred00

Risposte migliori

e anche quello delle torri cosi come è scritto:


“In Italia, fra Terracina ed il tempio di Feronia, cessarono di essere costruite torri in tempo di guerra civile,  nessuna di esse NON fu distrutta dal fulmine.”

In pratica Plinio il Vecchio ci dice che tutte le torri che fungevano da fortificazione militare, non furono più erette durante la guerra civile perchè ogni volta venivano distrutte da un misterioso “fulmine”. A questo punto viene chiaramente da chiedersi: cos’era quel fulmine che distruggeva esclusivamente e sistematicamente tutte le torri erette dai romani fra Terracina e il tempio di Feronia? Da dove proveniva quel misterioso fulmine? Potremmo ipotizzare che il “fulmine”, forse era il termine con cui i romani chiamavano un certo tipo di arma (o l’effetto di un’arma) che veniva lanciata da uno dei “carri celesti”. Chiaramente questa è solo una semplice interpretazione.

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Il ‎04‎/‎09‎/‎2017 at 15:40, Liamred00 dice:

e anche quello delle torri cosi come è scritto:


“In Italia, fra Terracina ed il tempio di Feronia, cessarono di essere costruite torri in tempo di guerra civile,  nessuna di esse NON fu distrutta dal fulmine.”

In pratica Plinio il Vecchio ci dice che tutte le torri che fungevano da fortificazione militare, non furono più erette durante la guerra civile perchè ogni volta venivano distrutte da un misterioso “fulmine”. A questo punto viene chiaramente da chiedersi: cos’era quel fulmine che distruggeva esclusivamente e sistematicamente tutte le torri erette dai romani fra Terracina e il tempio di Feronia? Da dove proveniva quel misterioso fulmine? Potremmo ipotizzare che il “fulmine”, forse era il termine con cui i romani chiamavano un certo tipo di arma (o l’effetto di un’arma) che veniva lanciata da uno dei “carri celesti”. Chiaramente questa è solo una semplice interpretazione.

Ciao @Liamred00, la frase di Plinio il Vecchio , di cui pero' non ho il testo : "In Italia fra Terracina ed il Tempio di Feronia..........."  potrebbe comprendere un territorio molto vasto perché i luoghi sacri dedicati all' antica dea Feronia erano molti :  Scorano , oggi frazione di Capena dove sorge il Lucus Feroniae il santuario principale dedicato alla dea del Lazio antico , poi segue Trebula Mutuesca , attuale Monteleone Sabino , Terracina , Preneste , attuale Palestrina , Etruria e l' area sacra di Largo di Torre Argentina Tempio C  , a Roma . Come vedi Plinio non ci dice a quale Tempio di Feronia fa riferimento , io suppongo al Tempio principale di Capena ; questo pero' lascia invariato il mistero del "fulmine" , rispetto al quale non azzardo ipotesi fantascientifiche , come anche sui fatti dell' epoca di Mario ed in generale su tutti i Prodigi raccontati dagli antichi . Rispetto a questi Prodigi e' impossibile dare spiegazioni postume , comunque i piu' , presi razionalmente , sono imputabili ad effetti metereologici , meteoriti , stelle cadenti , stelle nove , supernove , ecc. , altri eventi , come nei due casi da te esposti , lasciamoli alla fantasia di ognuno di noi , tanto , nessuna e tutte , sono possibili .

Un saluto

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10 ore fa, ART dice:

Già , lasciamole alla fantasia e scriviamoci sopra dei bei libri di fantascienza.

Non essere mai cosi' categorici nelle decisioni , meglio lasciare un piccolissimo spazio anche all' imponderabile .

Un esempio che potrebbe rappresentare una semplice alterazione del cranio , ma anche ................

 

Alieno.jpg

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All'apparenza non c'è verso di capire che se il "ma anche" non può essere di certo escluso a priori prima dev'essere dimostrato.

"Ma anche" un'alterazione tradizionale del cranio? La conseguenza di una malattia deformante? Un falso? Un alieno? Non capisco cosa spinga molti a scegliere arbitrariamente l'ultima ipotesi senza aver verificato niente e avere in mano niente. Boh... alla fine nulla di male a volersi pigliare per il c... da soli se questo è piacevole.

Modificato da ART
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1 ora fa, Liamred00 dice:

Egitto i famosi geroglifici di Abydos a.c. dicianovesima distania

images egitto.jpg

Ciao @Liamred00, ben conosciuti nell' ambiente ; il problema e' che l' occhio vede quello che vuole vedere , cioe' a noi moderni sembra di vedere elicotteri , carri armati , dischi volanti , forse una portaerei  , ecc. , gli antichi egizi rappresentarono invece oggetti usuali della loro epoca .

Lo stesso dicasi per le cosi' dette , lampade di Dendera  

dendera.jpg

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Il 28/8/2017 at 17:33, Theodor Mommsen dice:

Trovo assai più credibile che il Figlio di Dio sia salito al Cielo, piuttosto che dei mostriciattoli sbiaditi vadano scorrazzando per l'universo emoji52.png

 

Che tecnicamente sarebbe un extraterrestre, quindi tutto torna :D

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5 ore fa, Gallienus dice:

Che tecnicamente sarebbe un extraterrestre, quindi tutto torna :D

No mi dispiace il figlio di Dio per la religione cattolica non è un ET ,anche se davanti a Pilato alla domanda di questi se fosse re,Gesu risponde "il mio regno non è di questo mondo ,se il mio regno fosse di questo mondo,i miei servitori avrebbero combattuto perchè non fossi consegnato ai Giudei,ma il mio regno non è di quaggiu'"

Gesu parla di servitori e regno di quaggiu', no di soldati o pianeti lontani o flotte stellari. Rimaniamo con l'affermazione della chiesa espressa dal papa ,<< il buon Padre in universo cosi immenso non si è limitato solo con l'uomo sulla terra>>.Piu plausibile per eventuali et nati qualche miliardo di anni  prima della formazione del nostro sistema solare.

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593 A.C.: Ezechiele descrisse un evento che alcuni scrittori sostengono somigli ad un moderno avvistamento di un UFO. Josef Blumrich, ex ingegnere della NASA, cercò di confutare tali supposizioni, tuttavia, dopo un'attenta analisi dei dati disponibili, concluse che il veicolo descritto nella Bibbia era realmente un UFO.

 

[1]Il cinque del quarto mese dell'anno trentesimo, mentre mi trovavo fra i deportati sulle rive del canale Chebàr, i cieli si aprirono ed ebbi visioni divine. [2]Il cinque del mese - era l'anno quinto della deportazione del re Ioiachìn - [3]la parola del Signore fu rivolta al sacerdote Ezechiele figlio di Buzì, nel paese dei Caldei, lungo il canale Chebàr. Qui fu sopra di lui la mano del Signore.

Visione del carro del Signore

[4]Io guardavo ed ecco un uragano avanzare dal settentrione, una grande nube e un turbinìo di fuoco, che splendeva tutto intorno, e in mezzo si scorgeva come un balenare di elettro incandescente. [5]Al centro apparve la figura di quattro esseri animati, dei quali questo era l'aspetto: avevano sembianza umana [6]e avevano ciascuno quattro facce e quattro ali. [7]Le loro gambe erano diritte e gli zoccoli dei loro piedi erano come gli zoccoli dei piedi d'un vitello, splendenti come lucido bronzo. [8]Sotto le ali, ai quattro lati, avevano mani d'uomo; tutti e quattro avevano le medesime sembianze e le proprie ali, [9]e queste ali erano unite l'una all'altra. Mentre avanzavano, non si volgevano indietro, ma ciascuno andava diritto avanti a sé

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Con tutto il rispetto per la Bibbia, mi chiedo in base a quali "analisi dei dati disponibili" alcuni scrittori, e perfino un ingegnere della NASA, possano aver concluso che le apparizioni di cui sopra fossero degli UFO, e non effetto di qualcosa che il profeta si era fumato :rolleyes:

Lo ripeto, non vorrei apparire irriverente nei confronti delle Sacre Scritture, non è questa la mia intenzione, ma alla fine si torna sempre al solito discorso, si può credere a queste cose, ma riscontri scientifici oggettivi, qui come in tanti altri casi, non ce ne sono proprio.

petronius :)

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Napoli   8/1/1966 d.c.  dopo le 18.00.    Oggetto luminoso globulare che emette luce arancio violacea. 

Respinge con una forza invisibile uno dei due caccia NATO decollati da Capodichino. Black out e animali agitati.

 
Queste sono le parole del console Carlo Alberto Perego dal suo libro "gli extra terresti sono tornati" :La notte seguente al discorso di Papa Paolo VI ,in quattro regioni dell'Italia meridionale si verifico' una misteriosa sospensione dell'energia elettrica.

Alle 17.20 un oggetto che emanava luce arancione con contorni violacei apparve su Napoli.Scese verticalmente rimanendo poi immobile per pochi minuti all'altezza di circa mille metri tra Napoli e Capri.

Contemporeneamente alla presenza dell'oggetto ,la luce elettrica si abbasso',continuando ad affievolirsi fino a mancare del tutto,quando l'oggetto era rimasto immobile nel cielo.

Due aerei NATO si levarono in volo tentando di avvicinarsi all'oggetto, che pero' si allontano' velocemente verso Posillipo.Durante i pochi minuti in cui l'oggetto si fermo' in cielo,gli animali da cortile di tutta la citta' manifestarono un certo nervosismo.

Scriveva il Corriere della Sera (9/1/1966):"il misterioso globo si è allontanato all'arrivo dei due reattori della NATO. Segni di panico e nervosismo tra gli animali".

Il" Lavoro " di Genova pubblico':Marziani bloccano l'energia elettrica?Un globo luminoso apparso prima dell'oscuramento nel Sud Italia (11/1/1966)

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Ma voi, lo ricordate Peter Kolosimo ?

Da wiki:

Negli anni sessanta si dedicò alla divulgazione scientifica. Secondo i Wu Ming, suoi estimatori, "Kolosimo intercettò la voglia di viaggio e di mistero che pervadeva tutto l'occidente (gli UFO, il triangolo delle Bermude, Uri Geller [...]) e la "dirottò" in una direzione inattesa. Camuffando da saggi divulgativi le sue narrazioni fantascientifiche, [...] creò un grande fenomeno di costume."[2] Nel 1969 Kolosimo vinse il Premio Bancarella con il libro best seller Non è terrestre. Le sue opere sono state diffuse o tradotte in 60 paesi, tra i quali Russia, Giappone, Cina, ed è stato all'epoca uno degli scrittori italiani più conosciuti al mondo.[2]

L'editrice SugarCo di Milano pubblicò i maggiori successi dello scrittore nell'apposita collana "Universo sconosciuto".[3] Dal novembre 1972 all'ottobre 1973, sempre le edizioni Sugar pubblicarono la rivista Pi Kappa (dalle iniziali del nome dello scrittore, che ne fu ideatore e direttore responsabile), che riprendeva i temi da lui sviluppati nei suoi libri, tra cui archeologia misteriosa, parapsicologia, astronautica, ecologia ed esobiologia.[4]

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  • 2 settimane dopo...

"Ignoriamo i segnali degli alieni. Ci tratterebbero come Colombo con gli indiani

Da una galassia nana lontana 3 miliardi di anni luce sarebbero arrivati 15 segnali radio misteriosi. E potrebbero essere stati emessi da una civiltà extraterrestre. A dirlo è Stephen Hawking, professore di astrofisica a Cambridge, la stessa cattedrale che appartenne a Isaac Newton. Lo scrive oggi La Stampa, ma non è la prima volta in realtà che Hawking lo sostiene. Certo, questi 15 segnali sarebbero un indizio in più, e con un avvertimento che lascia inquieti: ignoriamoli, non rispondiamo a quei messaggi, “Avrebbero per noi - ha detto - lo stesso interesse che noi abbiamo per i batteri, e se ci andasse bene ci tratterebbero come Cristoforo Colombo trattò gli indigeni che incontrò nel nuovo mondo”

Scrive Vittorio Sabadin: “In questo caso, un incontro appare del tutto improbabile. I segnali radio viaggiano alla velocità della luce e quelli appena captati sono stati dunque emessi 3 miliardi di anni fa, quando la Terra aveva 2 miliardi di anni e ospitava solo forme di vita unicellulari. Se un alieno li ha inviati è morto da un pezzo e, se invieremo una risposta, la nostra civiltà sarà ridotta in polvere quando verrà recapitata”

 

 

Da dove potrebbero arrivare questi segnali 

 

Ma da dove potrebbero arrivare? “Potrebbero essere dovuti, si ipotizza, a fonti di energia utilizzate dagli alieni per muovere i loro veicoli, ma si sta studiando anche l’ipotesi che provengano da una stella di neutroni, uno dei corpi celesti più strani dell’Universo”.  Hawking ha voluto dedicare questi anni alla ricerca di forme di vita. E’ sicuro che esistano, da qualche parte, nelle galassie. Ma è convinto anche che qualora le dovessimo scoprire, sarebbe meglio non farci scoprire di conseguenza. “Gli alieni potrebbero venire a trovarci, e non ci piacerebbe per niente”

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Scrive Vittorio Sabadin: “In questo caso, un incontro appare del tutto improbabile. I segnali radio viaggiano alla velocità della luce e quelli appena captati sono stati dunque emessi 3 miliardi di anni fa, quando la Terra aveva 2 miliardi di anni e ospitava solo forme di vita unicellulari. Se un alieno li ha inviati è morto da un pezzo e, se invieremo una risposta, la nostra civiltà sarà ridotta in polvere quando verrà recapitata”

Infatti e' proprio cosi' , a meno che non si scopra una velocita' di trasmissione dei segnali superiore a quella della luce , cioe' di 300.000 Km. al secondo , non si potra' mai comunicare con gli extraterrestri di altre galassie , forse potrebbe avvenire solo con quelli della nostra galassia , ma i segnali in uscita e di ritorno sarebbero comunque percepibili a distanza di generazioni . Chi lo dice che se arrivassero gli Alieni avrebbero intenzioni ostili ? civilta' piu' antiche della nostra avrebbero sviluppato anche livelli spirituali ben piu' nobili dei nostri ; si ragiona sempre con la nostra mentalita' primitiva che il diverso e' ostile .

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Il 10/9/2017 at 17:13, Polemarco dice:

Ma voi, lo ricordate Peter Kolosimo ?

Da wiki:

"Kolosimo intercettò la voglia di viaggio e di mistero che pervadeva tutto l'occidente (gli UFO, il triangolo delle Bermude, Uri Geller [...]) e la "dirottò" in una direzione inattesa. Camuffando da saggi divulgativi le sue narrazioni fantascientifiche, [...] creò un grande fenomeno di costume."[2] 

Ho letto un paio di suoi libri, interessanti solo se presi per quel che realmente sono, come da definizione di Wikipedia.

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2 minuti fa, ART dice:

Ho letto un paio di suoi libri, interessanti solo se presi per quel che realmente sono, come da definizione di Wikipedia.

La singolarità era che lo scrittore in questione si era laureato a Lipsia in filologia germanica moderna.

La deriva verso la "fantarcheologia" era quindi una scelta voluta.

I suoi testi (e ne ha scritti tanti e tantissimi ne ha venduti) ricoprivano un ambito ormai lasciato libero dalla trascendenza, dalla metafisica e dal desiderio di mistero.

Si consideri che "Non è terrestre" è del 1968. 

Non voglio dire che con la "morte" di Dio c'era spazio per gli extraterrestri perché una simile ricostruzione sarebbe offensiva sia per i credenti che per chi postula l'esistenza e i contatti con altri mondi abitati.

Ma il bisogno iniziale, ormai insoddisfatto o considerato tale, doveva necessariamente sfociare in qualcosa, un qualcosa in linea con le conoscenze tecniche attuali.

Insomma, un sovrannaturale che, ormai, viaggiava in astronave.

Ovviamente è solo una opinione.

Cordialità

Polemarco 

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37 minuti fa, Polemarco dice:

La deriva verso la "fantarcheologia" era quindi una scelta voluta.

Su questo non c'è dubbio, e anche se non sono sicuro del motivo (comunque la tua spiegazione mi sembra plausibile) è chiaro che questa trovata ha dato origine a un misto fra un culto e una corrente letteraria. Secondo me fra gli altri autori moderni - basta citare su tutti Zecharia Sitchin, Robert Bauval o Graham Hancock - solo una piccola parte scrive per convinzione personale in quelle teorie, piuttosto lo fa perchè lo ritiene un modo per riuscire ad emergere nella galassia della letteratura fantascientifica. Loro scrivono, e si divertono a farlo, lasciando al lettore la decisione se credere o meno alle lampade elettriche dei faraoni o gli aerei a reazione dei Maya. Personalmente preferisco la fantascienza narrata, ma tutti i gusti son gusti...

Modificato da ART
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Bisogna tenere conto del fattore di contemporaneità. Affinchè due civiltà possano comunicare è necessario che ambedue abbiano raggiunto, più o meno, un grado di civiltà. Nei tempi dell'Universo, stimati in miliardi di anni, ci saranno state pure civiltà evolute tecnologicamente, mentre l'uomo ancora non esisteva.

D'altra parte la tecnologia umana di ricerca spaziale ha iniziato da pochi anni, se paragonata ai tempi cosmici, è in battito di ciglia.

 

saluti

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13 ore fa, Polemarco dice:

La singolarità era che lo scrittore in questione si era laureato a Lipsia in filologia germanica moderna.

La deriva verso la "fantarcheologia" era quindi una scelta voluta.

I suoi testi (e ne ha scritti tanti e tantissimi ne ha venduti) ricoprivano un ambito ormai lasciato libero dalla trascendenza, dalla metafisica e dal desiderio di mistero.

Si consideri che "Non è terrestre" è del 1968. 

Non voglio dire che con la "morte" di Dio c'era spazio per gli extraterrestri perché una simile ricostruzione sarebbe offensiva sia per i credenti che per chi postula l'esistenza e i contatti con altri mondi abitati.

Ma il bisogno iniziale, ormai insoddisfatto o considerato tale, doveva necessariamente sfociare in qualcosa, un qualcosa in linea con le conoscenze tecniche attuali.

Insomma, un sovrannaturale che, ormai, viaggiava in astronave.

Ovviamente è solo una opinione.

Cordialità

Polemarco 

Assodata l'esigenza da parte dell'uomo del mistico, della fede nel sovrannaturale cui rivolgersi nei momenti di debolezza e paura;
Verificato storicamente che quando le religioni diventano insufficenti (di solito a fronte dell'aumentata conoscenza del credente) vengono sostituite da altre, più "aggiornate";
Preso atto che le attuali religioni monoteistiche e creazionistiche stanno cominciando a mostrare i loro limiti (per me li hanno abbondantemente superati);

sono veramente affascinato dal tentare di intuire quale potrebbe essere la prossima fede.

Mi piace l'ipotesi di Polemarco, gli alieni nuovi Dei: ma la trovo debole, gli alieni sono troppo materialmente vicini a noi, non hanno sufficente "distacco divino".

PS: spero che il modo con cui ho descritto le mie convinzioni non risulti offensivo per chi crede: liberissimo costui di considerarmi un povero imbecille.

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5 ore fa, cabanes dice:

Assodata l'esigenza da parte dell'uomo del mistico, della fede nel sovrannaturale cui rivolgersi nei momenti di debolezza e paura;
Verificato storicamente che quando le religioni diventano insufficenti (di solito a fronte dell'aumentata conoscenza del credente) vengono sostituite da altre, più "aggiornate";
Preso atto che le attuali religioni monoteistiche e creazionistiche stanno cominciando a mostrare i loro limiti (per me li hanno abbondantemente superati);

sono veramente affascinato dal tentare di intuire quale potrebbe essere la prossima fede.

Mi piace l'ipotesi di Polemarco, gli alieni nuovi Dei: ma la trovo debole, gli alieni sono troppo materialmente vicini a noi, non hanno sufficente "distacco divino".

PS: spero che il modo con cui ho descritto le mie convinzioni non risulti offensivo per chi crede: liberissimo costui di considerarmi un povero imbecille.

In questo universo l'unica certezza è che siamo fatti tutti di polvere di stelle,tutti e tutto della stessa materia. Nella bibbia si parla che il Creatore ci abbia impastato con della polvere e alla fine della nostra esistenza ritornavamo polvere , quindi a me no che questa polvere provenga da un altro universo è sempre la polvere di stelle presente dal primo istante del big bang.Eventuali ET sono anche essi polvere di stelle.:pleasantry:

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9 ore fa, cabanes dice:

Assodata l'esigenza da parte dell'uomo del mistico, della fede nel sovrannaturale cui rivolgersi nei momenti di debolezza e paura;
Verificato storicamente che quando le religioni diventano insufficenti (di solito a fronte dell'aumentata conoscenza del credente) vengono sostituite da altre, più "aggiornate";
Preso atto che le attuali religioni monoteistiche e creazionistiche stanno cominciando a mostrare i loro limiti (per me li hanno abbondantemente superati);

sono veramente affascinato dal tentare di intuire quale potrebbe essere la prossima fede.

Mi piace l'ipotesi di Polemarco, gli alieni nuovi Dei: ma la trovo debole, gli alieni sono troppo materialmente vicini a noi, non hanno sufficente "distacco divino".

PS: spero che il modo con cui ho descritto le mie convinzioni non risulti offensivo per chi crede: liberissimo costui di considerarmi un povero imbecille.

In verità, la trascendenza non sembra essere una caratteristica indispensabile, sempre e in ogni cultura, della divinità.

Considerate, anche per quella cristiana (in una interpretazione più vasta del concetto di divino sino a rasentare quello della religiosità), gli angeli (il mio, quello Custode, mi guarda con riprovazione da anni) o i santi.

Immaginate l'immanenza del Pantheon dei greci (e ancor più quello dei Romani): pensate a Zeus/Giove e ai suoi molteplici figli avuti da donne mortali, alle ninfe, ai semidei.

E, già che siamo in un forum di monete, ai Dioscuri (nella tradizione che non li collega a Tindaro ma a Zeus che innamorato si trasforma in cigno per congiungersi con Leda)

Ma è solo una opinione (rispettosa del credo altrui)

Polemarco 

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Il 10/9/2017 at 17:13, Polemarco dice:

Ma voi, lo ricordate Peter Kolosimo ?

Da wiki:

Negli anni sessanta si dedicò alla divulgazione scientifica. Secondo i Wu Ming, suoi estimatori, "Kolosimo intercettò la voglia di viaggio e di mistero che pervadeva tutto l'occidente (gli UFO, il triangolo delle Bermude, Uri Geller [...]) e la "dirottò" in una direzione inattesa. Camuffando da saggi divulgativi le sue narrazioni fantascientifiche, [...] creò un grande fenomeno di costume."[2] Nel 1969 Kolosimo vinse il Premio Bancarella con il libro best seller Non è terrestre. Le sue opere sono state diffuse o tradotte in 60 paesi, tra i quali Russia, Giappone, Cina, ed è stato all'epoca uno degli scrittori italiani più conosciuti al mondo.[2]

L'editrice SugarCo di Milano pubblicò i maggiori successi dello scrittore nell'apposita collana "Universo sconosciuto".[3] Dal novembre 1972 all'ottobre 1973, sempre le edizioni Sugar pubblicarono la rivista Pi Kappa (dalle iniziali del nome dello scrittore, che ne fu ideatore e direttore responsabile), che riprendeva i temi da lui sviluppati nei suoi libri, tra cui archeologia misteriosa, parapsicologia, astronautica, ecologia ed esobiologia.[4]

Si che me lo ricordo,quando ero bambino seguivo un suo programma su una rete minore,non so se Antenna nord o tv Capo d'Istria o era la tv Svizzera :blush: (pensate un po' che scelta...)ed era un mio "eroe",poi sono cresciuto.

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15 ore fa, Polemarco dice:

In verità, la trascendenza non sembra essere una caratteristica indispensabile, sempre e in ogni cultura, della divinità.

Polemarco, rispondo non per rimbeccare, ma perchè lei mi ha trascinato in una discussione troppo attraente, non posso non continuare.

Ora, se guardiamo all'evoluzione delle religioni, notiamo che tale caratteristica (la trascendenza) cresce al crescere della conoscenza del credente:
andando dall'animismo, ove la divinità era un'entità fisica,
agli dei greci, sovraumani ma molto simili agli uomini, anche per difetti e desideri,
all'attuale Dio che, pur dotato di una grande barba bianca, deve comunque utilizzare una trinità (struttura non disponibile per l'uomo) per avvalorare la sua natura extraumana, vi è un progressivo allontanamento da ciò che è nella nostra sfera sensibile.

Se, come diceva Leibniz, natura non facit saltus, dobbiamo aspettarci dalle prossime religioni un distacco ancora maggiore dalla nostra materia, no?

Sempre sperando di non apparire offensivo, trattando un argomento così delicato
Cabanes

 

Modificato da cabanes
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4 ore fa, cabanes dice:

Polemarco, rispondo non per rimbeccare, ma perchè lei mi ha trascinato in una discussione troppo attraente, non posso non continuare.

Ora, se guardiamo all'evoluzione delle religioni, notiamo che tale caratteristica (la trascendenza) cresce al crescere della conoscenza del credente:
andando dall'animismo, ove la divinità era un'entità fisica,
agli dei greci, sovraumani ma molto simili agli uomini, anche per difetti e desideri,
all'attuale Dio che, pur dotato di una grande barba bianca, deve comunque utilizzare una trinità (struttura non disponibile per l'uomo) per avvalorare la sua natura extraumana, vi è un progressivo allontanamento da ciò che è nella nostra sfera sensibile.

Se, come diceva Leibniz, natura non facit saltus, dobbiamo aspettarci dalle prossime religioni un distacco ancora maggiore dalla nostra materia, no?

Sempre sperando di non apparire offensivo, trattando un argomento così delicato
Cabanes

 

La ringrazio, non mi sta affatto rimbeccando: sono della stessa sua opinione, se consideriamo il fenomeno religioso sotto un profilo diacronico.

In effetti, il motore immobile è il massimo della trascendenza ma, probabilmente, i rematori delle triremi, nello stesso torno di tempo, durante le battaglie si raccomandavano a Zeus e non a quell'ente che "pensava a se stesso pensante".

Le propongo questo rapporto: la trascendenza è direttamente proporzionale al livello di conoscenza categoriale.

Per conoscenza categoriale intendo la capacità di astrazione e, quando si astrae, il risultato si allontana sempre dal concreto dal quale è dedotto.

Il vero e unico triangolo equilatero è quello che abbiamo nella mente e non quello che disegniamo (che non sarà mai perfettamente equilatero).

Se al tutto aggiungiamo l'attuale fortuna del pensiero debole (è un termine tecnico, non è offensivo) e l'abbandono delle categorie dell'essere, non è detto che le prossime religioni siano più trascendentali o che accanto a religioni trascendentali non vi siano religioni "immanenti"

Non è proprio detto che, con il passare del tempo, aumenti la conoscenza nel senso in cui la intendo (non sto rimpiangendo i bei tempi andati).

E non sto certo dicendo che questa conoscenza sia migliore o più utile di un sapere concreto e (sempre in termini tecnici) empirico come quello odierno.

 

Cordialità.

Polemarco 

P.S.

Tanto per dare conto della mia parziale immanenza.

Quello rappresentato nel mio avatar è "Kairòs", che è il tempo opportuno, il momento adatto. Ha ali sulle spalle e ai piedi perchè è velocissimo, ha i capelli soltanto sulla fronte perchè bisogna afferrarlo al volo mentre passa e quando è passato non si prende più. 

Ha una bilancia in mano, ma ne falsa la regolarità con un coltello, quasi un falcetto, abbassando un piatto.

Nell' Ecclesiaste, quando si legge "c'è un tempo per nascere e uno per morire", il termine usato nella versione dei settanta è kairòs (l'incontro tra l'essere e il divenire) e non krònos (che indica soltanto lo scorrere del tempo e non "l'attimo fuggente").

Non penso che qualcuno possa dire di vivere soltanto nella trascendenza. 

  

Modificato da Polemarco
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