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Moneta Moderna da Investimento


piergi00

Risposte migliori

Quale fra le monete degli [color="blue"]ultimi 30 anni [/color]( ho inserito questo limite temporale per evitare che vengano segnalate monete gia' "affermate " oggi) considerate possa rivelarsi un buon investimento economico per il futuro ?

ciao
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Se consideriamo l'investimento, quindi il solo valore economico, dal basso, anzi dal profondo, della mia non conoscenza, credo che negli ultimi 30 anni si possano salvare solo le emissioni in metalli preziosi, in oro e argento.

Anche perchè per le altre monete, anche in tirature limitate, considerato il costo all'origine, ci vedo ben pochi margini di guadagno in futuro, anzi.... Euro e Vaticano docet........

Credo quindi che monete in oro e argento, se trovate ad un prezzo giusto, possano avere possibilità economiche. Lasciando perdere, credo, monete coniate solo ed esclusivamente per i collezionisti.....

Io sono fissato, ma credo comunque che i cari vecchi dollari d'argento o le sterline in oro (nel 2005 è uscita una nuova emissione con un nuovo rovescio, credo che abbia buone possibilità di realizzo in futuro, come quella del 2002), alla fine abbiano sempre il loro valore.

Certo poi magari la moneta più o meno rara a un prezzo abbordabile la pi può sempre trovare, ma qui credo si va più nel campo della fortuna che in quello della "ricerca".

ciao
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Domanda molto interessante la tua!

Innanzitutto bisogna considerare che il mercato è un po' pazzerello e soggetto a mode varie. Ed indovinare le mode che verranno risulta notevolmente difficile!

Si potrebbe dire che le monete che possono trovare un certo mercato sono quelle che appaiono anche più belle(in connessione quindi all'altro tuo thread sulle monete da esposizione) o quelle emesse in tirature molto basse ma senza fini troppo speculativi comeVaticano o San Marino.. :ph34r:
Ad esempio le monete da 1/2 c finlandesi, al di là della moda improvvisa, secondo me avrebbero potuto essere una buona idea di investimento..

Per quanto riguarda le monete da collezionisti, non so quanto effettivamente possono prendere piede com moneta da investimento, a molte persone piacciono le monete create per circolare, non monete che rimarranno probabilmente sempre chiuse nei loro clips in plastica..A meno che, come ho detto nell'altro forum, non siano talmente belle da far impazzire il mercato che comuqnue a mio parere sarebbe simile a quello delle medaglie.
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Per investire vanno sicuramente bene le sterline, e anche i marenghi, che si possono portare via sui 70-80 Euro cadauno (le sterline costano un pò di più, ma hanno anche più oro).
Fra i marenghi ci sono quelli francesi, col galletto, quelli italiani di Umberto I e Vittorio Emanuele II, occhio a quelli di Vittorio Emanuele III, sono rari!


Se ti interessa roba più grossa, ci sono i Krugerrand sudafricani e le Maple Leave canadesi, contengono un oncia troy d'oro (grammi 31.1), fra le cosiddette monete di borsa mi sembrano le più economiche, ci sarebbero i 20$ e i 50$ americani, stesso peso, ma li ho sempre visti più cari.

Per l'argento, ci sono sicuramente i dollari, tipo Morgan, coniati dal 1878 al 1921, i tipo Peace, coniati dal 1921 al 1934, peso 26 grammi circa e titolo .900 e i "Walking Liberty", titolo Ag 999 e peso 31.1 grammi coniati recentemente.
Non trascurerei le monete messicane, ma occhio al titolo, avolte di .720, ma comunque è facile accorgersene, è scritto sulla moneta!
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spero Piergi che non ti dispiaccia se pongo una domanda all'interno della tua discussione.

secondo voi quali monete del regno o della repubblica aumenteranno considerevolente il loro valore economico???
questa è una previsione difficile, ma azzardate pure :D


cuti87 B)
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Domanda ardua....credo che i conii di Vittorio Emanuele III saranno ancora in cima alle classifiche, di contro, nutro scarsa fiducia sulle monete della Repubblica, hanno, secondo me, già prezzi alti rispetto alla tiratura e alla diffusione.

Senza contare il fatto che le monete di Vittorio Emanuele III sono fra le più belle emesse in Italia.

Anche se è leggermente OT, tengo sempre d'occhio le monete preunitarie
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Riportando le impressioni di un amico più esperto, vado oltreTevere.

Lui infatti ritiene che in caso di scomparsa del Santo Padre ci potrebbe essere sull'onda dell'emozione una forte richiesta delle serie annuali di Giovanni Paolo II e delle sedi vacanti precedenti!

Se sarà così io non lo so, ma di certo sono sicuro che anche in questo caso le speculazioni non mancheranno....
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[quote name='aleroit2000' date='25 gennaio 2005, 19:43']Riportando le impressioni di un amico più esperto, vado oltreTevere.

Lui infatti ritiene che in caso di scomparsa del Santo Padre ci potrebbe essere sull'onda dell'emozione una forte richiesta delle serie annuali di Giovanni Paolo II e delle sedi vacanti precedenti!

Se sarà così io non lo so, ma di certo sono sicuro che anche in questo caso le speculazioni non mancheranno....
[right][post="12466"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

Sì, s'è già sentita questa teoria, che francamente ritengo senza fondamento. Quando sono morti gli altri Papi non mi risulta ci sia stata nessuna fluttuazione delle valutazioni... di solito queste voci sono abbastanza tendenziose, nel senso che c'è qualcuno che VORREBBE che le valutazioni aumentassero. Ma il fatto è che se io (e altri) non colleziono le divisionali del Vaticano adesso, perchè mai dovrei collezionarle quando morirà il Papa? Può darsi che qualche furbone ci proverà, ma se non c'è una genuina richiesta del mercato dubito fortemente che ci possano essere degli aumenti di valutazione...
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Rispondendo alla domanda di cuti87 ritengo che il Regno d' Italia in particolare Vittorio Emanuele III sia la collezione su cui puntare ad occhi bendati
E' una collezione che in passato si e' sempre dimostrata vicente dal punto di vista dell' investimento e cosi' sara' sicuramente in futuro
Naturalmente i grossi moduli in argento e oro sono quelli che si sono rivalutati di piu' essendo i piu' richiesti ma secondo me non bisogna trascurare le piccole monete in argento e anche quelle in bronzo e rame (le date piu' rare) che diventano di anno in anno assai ricercate

Vi cito i dati del Catalogo Alfa a dimostrazione della variazione di prezzo negli ultimi 40 anni per il famoso 100 Lire oro (Fascio) 1922-1923 in FDC:

nel 1960 100 euro
nel 1970 400 euro
nel 1980 1000 euro
nel 1990 1500 euro
nel 2004 4750 euro

Per quanto Riguarda la rep. Italiana solo i pezzi piu' rari (con basse emissioni)sono destinati ad avere un forte incremento
Si tratta di quelle monete che gia' oggi costano molto , vedi ad esempio le serie del 1946 ,del 1947, del 1968, o il 5 ldel 56 e via dicendo
Le innumerevoli emissioni commemorative in oro e in argento degli ultimi 30 anni temo che riserveranno poche sorprese positive
Mi spiego meglio, sicuramente con il tempo aumenteranno lievemente il loro valore ma non raggiungeranno mai grossi picchi

ciao
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Non ritengo che l' eventuale scomparsa del Santo Padre posso far innalzare pesantemente la richiesta delle monete del suo pontificato
Almeno per quanto mi ricordo non e' successo ne' con Paolo VI ne' Giovanni Paolo I e neppure con Giovanni XXIII
Per quanto riguarda le sedi vacanti almeno per quelle che colleziono dello Stato della Citta' del Vaticano (dal 1929) non hanno mai avuto un grosso successo fra i collezionisti ; lo dimostra il loro prezzo veramente basso


ciao
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Piergi, a proposito delle fluttuazioni di mercato, volevo chiedere una cosa a te, che hai lunga esperienza :)
Il mese scorso a un mercatino mi è capitato per mano un catalogo/prezziario datato 1972, che ho sfogliato con curiosità. Riportava i prezzi (ovviamente dell'epoca di diverse monete del regno e della repubblica. Mi sono fatto un piccolo calcolo di rivalutazione (basandoli sul salrio di un operaio del tempo e paragonadnolo a quello di oggi), e ho visto che la maggior parte delle monete, anche quelle di buona rarità (es. 2 lire 58, 5 lire 56) sono in proporzione aumentate pochissimo. Le monete comuni invece sono addirittura crollate di prezzo, perchè allora erano tutte discretamente carucce (ricordo che la più a buon mercato costava 500 lire, che potrebbero essere paragonabili a circa 5€ di oggi; oggi però le monete meno care si comprano con 50 cent o max 1€...).
La domanda allora è: in generale, una VERA rivalutazione c'è stata? Ossia, quando si parla di aumento di quotazioni (ovviamente escludendo i pezzi grossi e grossissimi, ma parlando solo di medie rarità), ci si deve accontentare di vedersi rivalutare l'inflazione che c'è stata negli anni, o c'è un effettivo guadagno che superi l'inflazione?
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Ti ringrazio per avermi attribuito una lunga esperienza , ma e' solo questione di eta' e vedo che anche tu non sei proprio un pivello :)
Per quanto ho letto da piu' parti le monete numismatche a detta di molti economisti hanno sempre dimostrato in periodi di forte inflazione di riuscire quasi sempre ad annularla regalando anche qualche soddisfazione all' investitore stesso
Per tal motivo vengono fatte rientrare fra i beni rifugio , inoltre il gran vantaggio consta nel fatto di poter essere commerciate (mantenendo il loro valore) in qualsiasi parte del mondo
Ovviamente questo e' un discorso in generale , bisognerebbe studiare ogni singola moneta e l' evoluzione del suo valore in un determinato arco di tempo
Inoltre io ritengo che tutte le statistiche vanno prese con le pinze , a volte si possono ottenere risultati opposti
Gia' il metodo utilizzato per misurare l' inflazione e' discutibile : i beni rientranti nel paniere sono stati variati nel tempo e la loro scelta e' assai discutibile
Paragonare uno stipendio attuale con uno dell' epoca e' sempre difficile e rischioso, tieni conto che i beni che si comprano oggi non esistevano nel 70
Tornanando a considerazioni piu' concrete io ritengo che le monete di una certa rarita' si sono dimostrate quelle piu' redditizie Non di certo quelle comuni
Sicuramente gli argenti e gli ori di Vittorio Emanuele III sono stati un ottimo investimento nel lungo termine , non i centesimi comuni in linea di massima
Per quanto riguarda la Rep. Italiana , io la considero una collezione ancora troppo "giovane" per considerarla un sicuro investimento , certo alcune monete come ho osservato precedentemente hanno dimostrato ottime prospettive nonostate l' emissioni copiose

il 2 L del 1958 in nel 1974 (catalogo Bobba) era valutato 50.000 in FDC e 30.000 in BB
Oggi 2005 (catalogo Gigante) vale 390 euro in FDC 150 in BB
Non mi pare malaccio (tenendo conto che per anni la sua valutazione non era variata molto )
Due osservazioni , primo l' interesse per questa moneta e' aumentato solo nell' ultimo decennio , a lungo e' stata C per poi giungere ad R2
Pensa che quando ho iniziato a collezionare la si trovava facilmente nei cassetti , tanto che non ho dovuta comprarla , avendone reperite ben 5 senza grande sforzo (erano altri tempi)
Seconda considerazione paga di piu' una moneta in bella conservazione , guarda il differente aumento del FDC rispetto al BB
Come dice spesso il mio numismatico di riferimento e' sempre meglio(ovviamente potendo permetterselo) comprare prima una moneta rara e in bella conservazione che tante monete comuni e mal conservate

Hai pienamente ragione una moneta comune della rep. italiana difficilmente ha riparato l' investitore dall' inflazione
Il 2 Lire del 1953 (sempre nel 1974) valeva 2000 Lire in FDC e 1000 L in BB
nel 2005 vale 6 euro in FDC , il BB non e' neanche quotato
Anche qui e' evidente che la moneta comune interessa al mercato solo se in FDC (forse fra 50 anni anche il BB )

Unico appunto nel 74 nel catalogo bobba le quotazioni si riferivano solo al BB e al FDC (netta era la distinzione) ; oggi la valutazione del prezzo di una moneta e' a piu' ampio spettro spalmato sulle diverse condizioni della stessa


ciao
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Ciao a tutti,
ho una domanda sul valore dei Marenghi.
Su Cronaca Numismatica di dicembre c'è una pagina INVESTIMENTI dove sono riportate le valutazioni paragonate ad un anno fa.
Vedo il marengo da 20 lire che valutato 72,30€ (+1.82%)
i 20 franchi belgi a 65,07 (-5,63%)
e via discorrendo.

Ma come fanno ad attribuire valori così precisi ad una moneta da investimento??
Chi e cosa stabilisce il prezzo?
Dipende solo dal valore dell'oro?

Grazie!
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Penso che l'articolo si riferisse esclusivamente ai marenghi di borsa. Queste monete si comportano pari pari come le azioni, e il loro valore è dato dall'incontro della domanda e dell'offerta.
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[quote name='piergi00' date='25 gennaio 2005, 22:57']Ti ringrazio per  avermi attribuito una lunga esperienza , ma e' solo questione di eta' e vedo che anche tu non sei proprio un pivello  :)
[...][/quote]

Beh, numismaticamente parlando lo sono, visto che la mia esperienza nel settore è molto limitata (è solo un paio d'anni che colleziono, sono uno dei tanti figli dell'€uro :) ). Cmq il tuo interessante discorso conferma alcune idee che mi ero fatto, raro e in alta conservazione si rivaluterà sempre, il resto sarà già tanto se recupera l'inflazione <_<
Cmq se rivaluti i 50mila del 2 lire 58 FDC del catalogo 74, credo che fai fatica anche a recuperare l'inflazione... 50 mila lire nel 74 erano un bel mucchietto di soldi... inoltre, a quello che ho visto in questi 2 anni, la rivalutazione di questa moneta è stata cosa recentissima, solo l'anno scorso un FDC si trovava facilmente per 250€ (ho a casa cataloghi di vendite a prezzi netti del 2003), oggi si va appunto sui 350, a volte anche 400 (visti coi miei occhi su eBay). C'è però anche da dire che oggi a tirare su i prezzi ci sono anche le perizie, su una moneta del genere rappresentano un plusvalore da calcolare. A proposito io ho stimato che, visto l'altissimo numero di falsi che ha invaso il mercato, in futuro una perizia potrebbe rivalutare una moneta più della rarità stessa del pezzo.
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E' vero quello che dici il 2 Lire del 1958 negli ultimi anni osservando i cataloghi d' asta e i listini ha subito una impennata , quando per anni era stato stabile
Mi sono sempre stupito dello scarso valore attribuito precedentemente a questa moneta rispetto al 5 L del 1956 (decisamente conosciuto anche al di fuori degli appassionati numismatci)
Leggendo le quantita' emesse risultano quasi un quarto del piu' noto 5 L
Mistero <_< , le spiegazioni lette a tal riguardo non mi hanno mai convinto del tutto

Per quanto riguarda l' osservazione di Besa sui marenghi concordo con Joker
Le valutazioni che hai letto riguardano i marenghi di borsa legati unicamente all' andamento dell' oro ; ogni giorno nei quotidiani sulle pagine relative alla finanza e borsa puoi trovare i listini di vendita e acquisto delle principali monete auree
Nulla vieta di estrapolare statistiche sull' andamento di tali monete con assoluta precisione
Ovviamente il prezzo dei marenghi numismatici non ha alcun legame con l' andamento dei primi
Poco tempo fa dovendo regalare una moneta ho comprato un vitt.eman. II 1882 70 Euro (quotazione di quel giorno) in condizioni BB , qualche giorno dopo volevano un euro in piu' :)
Oggi e' assai difficile recuperarlo SPL a quel prezzo , quelli in buona condizioni pur essendo date di borsa ti chiedono 10-20 euro in piu' da un numismatico


ciao Modificato da piergi00
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Vediamo se ho capito..... :rolleyes:
I marenghi che non sono in ottimo stato di conservazione (FDC, SPL) vengono considerati "di borsa" e quindi valgono solo l'oro che pesano, è corretto?
E allora mi spiegate come mai alcuni si sono rivalutati e altri hanno perso valore? :blink:

Grazie!
p.s.: quante cose ci sono da imparare!
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  • 6 anni dopo...
[quote name='piergi00' timestamp='1106344313' post='11957']
Quale fra le monete degli [color="blue"]ultimi 30 anni [/color]( ho inserito questo limite temporale per evitare che vengano segnalate monete gia' "affermate " oggi) considerate possa rivelarsi un buon investimento economico per il futuro ?

ciao
[/quote]


assolutamente nessuna
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Io la penso come Pier e parlo di alta conservazione:

[color="#ff0000"][i]...........Per quanto Riguarda la rep. Italiana solo i pezzi piu' rari (con basse emissioni)sono destinati ad avere un forte incremento
Si tratta di quelle monete che gia' oggi costano molto , vedi ad esempio le serie del 1946 ,del 1947, del 1968, o il 5 ldel 56 e via dicendo...
[/i]
[/color][color="#000000"]Pier ha ragione. Io veramente non capisco questo pessimismo ingiustificato sulle monete della Republica. Se il prezzo cade, benissimo! ben cada! e' tempo di comprare.
Non si giudicano le azioni nello stock market nelle loro momentanee fluttuazioni, ma nel loro incremento di valore a lungo termine. [/color][color="#000000"]Il periodo Republica e' un periodo ben delimitato nel tempo ed ora chiuso. Non si potrebbe chiedere di piu' alla storia. Le tipologie possono piacere o meno, ma sono interessanti come pure sono interessanti i materiali usati e gli errori di conio che vi sono stati. L'attrazione a questo periodo storico aumentera' inevitabilmente con il tempo. Le date difficili voleranno a punti tali da far rimpiangere di non aver comprato oggi per 2000,00 quello che fra non molto costera' 10,000 . Se conoscete una serie 1947 a prezzo basso di caduta vi prego di farmelo sapere....:)


[/color] Modificato da lgmoris
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