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IGNORED

Imitazione di Aquieia, o...?Ne vogliamo parlare?


Risposte migliori

@chievolan,Nessun sottointeso!

Bene cominciamo a far vedere le mani :)....:

Immagine 4-5: da una vecchia discussione 

Come si può constatare la moneta postata in quella discussione non coincide con quella visionata dal Baumgartner presso il museo di Vienna, la cui descrizione poi inserisce nel suo lavoro.

Modificato da ak72
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La 4-5 immagino sia la moneta considerata da Egon Baumgartner.

Bella.

Inquietante.

Un frisacense decisamente anomalo.

Al R/ notiamo subito delle differenze rispetto alla consueta figura del "tempio".

Il cerchietto che contorna il punto al centro della croce.

I due stranissimi cerchietti sopra le due curve alla base delle colonne, curve che per altro non sono poste quali estremità   di una retta come di consueto. Questa figura "è diversa" anche ad una osservazione sfuggente.

Il D/ è ovviamente il più interessante.

La leggenda retrograda riporta esattamente l'iscrizione ERIACENSIS , ma le lettere RIA sono decisamente diverse rispetto  a quelle presenti nelle monete frisacensi che ben conosciamo.

Ci sono differenze, soprattutto per le estremità, anche per la N e le S.

Una R  così non è certo quella consueta, ma la troviamo in pfennige coevi (ovviamente non retrograda); stessa cosa per la A chiusa.

La figura ci mostra un buffo vescovo con una faccia pacioccona e sorridente; è un volto molto diverso dal consueto. 

Il vescovo impugna con la destra il pastorale; con la sinistra invece non regge il libro che ci aspetteremo di vedere. Impugna una croce ( e qui personalmente metterei una pietra sopra fantasiose ipotesi fatte vedendo una alabarda portando ad una possibile attribuzione di questa moneta alla zecca di Trieste. Se avessero voluto raffigurare una alabarda avrebbero inciso una alabarda! Non sarebbe stato difficile).

Piuttosto noto strani segni appena sopra la croce.

Mi sembrerebbe una moneta autentica. Ma è molto strana e particolare.

Da parlarne.

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14 minuti fa, ak72 dice:

L'autore della vecchia discussione inserendo quella particolare moneta (in questa discussione immagine 1) , fu tratto in inganno dalla presenza della croce con globetti in mano al Patriarca(?) o vescovo. 

L'autore della vecchia discussione ha preso una gran bella cantonata a fare un errore del genere.

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La moneta 1 ....

Era in vendita in asta Rauch 73 del 2004, classificata come  "Muenzstatte Triest?".

Pur con molti dubbi avrei voluto acquistarla, ma è salita ben oltre il limite che mi ero imposto.

Rauch mi aveva poi detto che era stata acquistata da uno studioso tedesco(o austriaco, non ricordo), per cui speravo che nel tempo sarebbe uscita qualche informazione. Ma non ne ho più saputo niente.

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Nella lettura, che stranamente è "buffa" quella fatta nella compilazione del catalogo dell'asta, e che ovviamente non ha rilevato l'autore della su citata discussione, è a mio vedere chiara.

Per me c'è scritto A  QVI .... A , e con un pò di sforzo nel guardare le lettere quasi cancellate, leggo quindi A QVI L EGIA .

La figura del patriarca è piuttosto singolare. Porta al capo una grande mitra biforcuta, ornata da pendenti terminanti in anelli. Sulla destra impugna il consueto pastorale, con la sinistra impugna un'asta con croce, con braccia sottili e terminanti in globetti.

Sul catalogo leggiamo che pesa 1,18 gr.

Buona ... falsa .... boh ... Mi piacerebbe tanto vederla.

Se qualche studioso l'ha vista o comunque studiata, speriamo ce ne parli.

 

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La moneta 2 ? 

Altri ne hanno parlato e che mai dovrei dire io?

A me piace pensarla autentica.

Il patriarca Poppone ci ha lasciato tanto tantissimo, e il suo nome resterà per sempre, non solo per gli studiosi ed appassionati della storia, ma anche per chiunque in Aquileia ammiri la Basilica e il campanile.

Ma che "a memoria dei posteri" ci sia rimasta anche una monetina col suo nome .... lo gradisco ancora di più.

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2 minuti fa, chievolan dice:

Per me c'è scritto A  QVI .... A , e con un pò di sforzo nel guardare le lettere quasi cancellate, leggo quindi A QVI L EGIA .

io ci vedo una legenda retrograda iniziante da ore 12: A Q(?) L (?) P A.

 

4 minuti fa, chievolan dice:

impugna un'asta con croce

io ci vedo un bastone (terminante in croce) che regge un vessillo 

lamoneta.png

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La figura n. 3 ...

Questi nessi tra QVI , LE , li conosciamo in letteratura medievale.

Li conosciamo per alcune monetazioni medievali. Sono belli.

Logicamente gli incisori di quelle che sono tra le più belle monete medievali li abbiano usate.

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12 minuti fa, ak72 dice:

io ci vedo una legenda retrograda iniziante da ore 12: A Q(?) L (?) P A.

 

 

 

Ho provato e riprovato a suo tempo a comporre e ricomporre quelle lettere, ma alla fine sono rimasto sulla impressione primitiva, e ci vedo una A , molto staccata dal resto della leggenda per la presenza del vessillo ricadente sull'asta della croce, poi una Q , di forma strana, certamente, con una lunga gambetta, ma sempre una Q, e subito dopo una V e una I ; non si vede la L , della quale sarebbe rimasto solo un trattino; poi ci vedo il tratto orizzontale superiore di una E di forma latina e subito dopo la curva superiore della G; la I non è visibile; la A finale è pacifica.

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1 ora fa, ak72 dice:

La moneta di Vienna coincide con la n° 80a.

002.jpg

La moneta illustrata da Egon Baumgartner è un altro esemplare, non è la moneta n 4-5 del post 1. E si differenzia soprattutto per una particolarità del R/, dove in esergo ci sono tre punti ( come nei frisacensi col libro ornato da una X , Bernardi 5 ). E c'è la variante senza punti.

Modificato da chievolan
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6 ore fa, chievolan dice:

La moneta illustrata da Egon Baumgartner è un altro esemplare, non è la moneta n 4-5 del post 1. E si differenzia soprattutto per una particolarità del R/, dove in esergo ci sono tre punti ( come nei frisacensi col libro ornato da una X , Bernardi 5 ). E c'è la variante senza punti

no, attento: anche la moneta n. 4-5 è senza globetti, ed è quella inserita da Egon come variante . 80 a che si differenzia anche per i piccoli globetti ai lati delle torri :)

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16 ore fa, ak72 dice:

no, attento: anche la moneta n. 4-5 è senza globetti, ed è quella inserita da Egon come variante . 80 a che si differenzia anche per i piccoli globetti ai lati delle torri :)

Appunto. La moneta 4-5 ha tre punti in esergo, come anche la monete 80a del Baumgartner. La 80 si differenzia per non avere i tre punti in esergo. 

Non sembra che B. Abbia tratto il disegno dalla 4-5, per cui ci dovrebbero essere più esemplari di questa tipologia. 

 

Modifica : è il contrario ........ 80 con tre punti; 80a e 4-5 senza punti in esergo.

Modificato da chievolan
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6 ore fa, ak72 dice:

no, attento: anche la moneta n. 4-5 è senza globetti, ed è quella inserita da Egon come variante . 80 a che si differenzia anche per i piccoli globetti ai lati delle torri :)

I punti lateralmente alla base delle torri e appena sopra le estremità arcuate della base. 

O ti riferisci ai puntini messi nel disegno 80 a sotto le cupole triangolari? In questo caso penserei più a un 'errata interpretazione di sbavature del conio e non a punti voluti dall'incisore. 

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 Provo ad entrare in questa discussione anche se mi ritengo molto meno competente di voi due.

Riguardando il discorso ALABARDA , che giustamente porterebbe la moneta verso Trieste, mi sembra  che la n. 4 della foto ci possa assomigliare molto, mentre la n. 1 con i 3 punti la vedrei di più come una ALABARDA stilizzata. Dico questo perchè guardando le lettere A , quella della n. 4 è molto più arquata dell'altra, quindi potrebbe essere stata coniata in un periodo successivo ( come per le monete di Verona ).

L' ho buttata li', sicuramente ne sapete più voi.

Ciao

 

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