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Scudo della Croce - Francesco Erizzo (Ereizzo)


Risposte migliori

Cari amici venetici buona sera e ben trovati.

Ricorro alle vostre considerazioni in merito a questo SdC di Francesco Erizzo. La moneta di per sè è tra le più comuni, ma il nome del doge riportato al D/ presenta la formulazione di EREIZZO ed è opera di Ottaviano Zorzi (di Alessandro), Massaro all'argento in carica dal 3 settembre 1641 al 9 ottobre 1641 (ho consultato la versione digitale c/o l'archivio di Stato dell'Elenco degli eletti 1362 - 1797 dei Massari all'oro e all'argento).

Incuriosito, ho quindi cercato su internet e parecchi cataloghi, ma non mi sono imbattuto in nessun altro caso uguale. Ho però trovato una possibile analogia, sempre su Erizzo, descritta nel noto sito di R.M. Bordin, laddove viene rappresento - sempre per uno SdC - che il Massaro Alvise Zusto, per un controllo approssimativo, non si accorse di un errore nel conio che riportava il nome ERRZO. Gli Scudi furono distribuiti per alcuni giorni, prima di essere ritirati e riemessi a spese dello stesso massaro (Nota del Senato che lo richiamava e condannava a questo, oltre ad una ammenda per danno di 1000 ducati).

Non ho modo di risalire ad eventuali note del Senato, atti questi che potrebbero eventualmente ben chiarire la cosa. Mi limito però a considerare che i 36 giorni di carica del Zorzi sono un periodo assai breve, quasi inusuale, e che il suo "eventuale errore" avviene qualche anno dopo quello del Zusto (Massaro in carica dall'11 settembre 1634 al 26 febbraio 1635).

Che ne dite?

Intanto grazie ed un caro saluto .

Paolo

Erizzo.jpg

Modificato da Bassi22
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Supporter

Ciao!

Bella particolarità, peraltro non ho evidenze circa il fatto che sia censita .... una storia tutta da raccontare.

I 36 giorni dello Zorzi, sono una curiosità; in assenza di documenti che testimoniano la sua punizione e forse anche l'allontanamento, possiamo fare solo delle congetture, giacché i motivi possono essere parecchi.

Mi associo alla richiesta di Doge92.

ciao

luciano

 

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Ciao Doge92, e ciao Luciano; no non è stata rilevata.

Peraltro, a sua "giustificazione", ti dico che me ne sono accorto anch'io una settimana fa, e l'avrò presa in mano decine e decine di volte (proprio vero che il cervello vuole vedere quello che tu ti aspetti di vedere) e ho realizzato quasi per caso questa "sbavatura"

Ripropongo delle foto, ma non trovo l'equilibrio tra luce e dimensioni; e la plastica proprio non aiuta (mi sa che la tolgo adesso).

Ciao.

Erizzo.JPG

Erizzo1.jpg

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Ciao Paolo

Uno scudo non ha bisogno di perizie, è una moneta eloquente ad un occhio abbastanza esperto.

Dato il caso però, togliere la plastica e fotografare bene la sola EREIZZO potrebbe aiutare a leggere le singole lettere, valutando la loro grandezza e le eventuali anomalie.

La moneta ti pare bombata al rovescio ? 

Doge92  

Modificato da Doge92
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ciao a voi!

un analogo scudo EREIZZO (sempre con iniziali OZ) era presente alla famigerata asta Finarte del 1992 al lotto 367. Quella peraltro aveva anche la dicitura MARCUS con AR in legatura (cosa non presente nel tuo esemplare), ma il conio del lato con la croce mi pare proprio lo stesso. prova a controllare se ti convince:

003.JPG

006.JPG

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12 minuti fa, gigetto13 dice:

ciao a voi!

un analogo scudo EREIZZO (sempre con iniziali OZ) era presente alla famigerata asta Finarte del 1992 al lotto 367. Quella peraltro aveva anche la dicitura MARCUS con AR in legatura (cosa non presente nel tuo esemplare), ma il conio del lato con la croce mi pare proprio lo stesso. prova a controllare se ti convince:

003.JPG

006.JPG

Beh qui hai tirato fuori una chicca, complimenti per la referenza. Hai base d'asta e realizzo dall'epoca ?  Sarebbe curioso sapere il suo prezzo di 25 anni fa..

Doge92 

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era in vendita insieme a uno scudo con DB, stima totale 250-350 (mila lire, si intende! :D ) non so ahimè il prezzo di realizzo... considera comunque che dopo tanti anni molte cose sono cambiate. Se dovessimo rapportarle ad oggi, sarebbero circa 100 euro cadauno: un affarone !

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Buona giornata a tutti voi.

Qui trovate alcune foto dello Scudo (ora "libero") con luce interna e luce esterna.

p.s. Concordo con Gigetto13, il D/ è dello stesso conio del lotto posto in asta a suo tempo. 

Paolo.

IMG_0182.JPG

IMG_0183.JPG

IMG_0180a.jpg

IMG_0181.JPG

Modificato da Bassi22
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Errori sulle monete veneziane sono piuttosto comuni. Comunque è sempre un conio diverso...

Nell'asta Finarte 1992 il lotto 367, comprendente EREIZZO, realizzò lire 360.000 più diritti (15 %).

Arka

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Si Arka hai pienamente ragione, le "sbavature" sono comuni, oltremodo in una zecca come quella di Venezia che poneva prioritaria attenzione (giustamente) al titolo del metallo ed al peso delle sue monete (lo testimoniano le continue attività delle varie magistrature in merito), ma converrai che non tutte le tipologie di errore hanno la stessa valenza o lo stesso grado di, chiamiamolo così, "neutralità" sulla moneta.

in tal senso è quindi mossa la mia curiosità su questo errore stimolata, a maggior ragione, da quanto successo al Massaro Zusto (richiamo, condanna ed ammenda) a seguito del suo (analogo) errore qualche anno prima.

Paolo

Modificato da Bassi22
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Il 21/9/2017 at 23:11, gigetto13 dice:

 

famigerata asta Finarte del 1992 al lotto 367.

 

 

Per chiarezza, per non far confusione,  ... specifica  numero o data dell'asta. La Finarte nel 1992 ha fatto un'altra asta "famigerata", in maggio, la 826.

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Supporter

Ciao!

L'asta è la nr. 843 dell'11/12 novembre; penso che il termine "famigerata" usata da Luigi, si riferisca ala fatto che fu un'asta di sole monete, oselle e medaglie veneziane .... insomma, una pietra miliare per chi è appassionato di questa monetazione, con rarità eccelse.

saluti

luciano

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Supporter

E' singolare che i compilatori, per talune rarità, inserirono un testo che spiegava i motivi della coniazione, con tanto di contesto storico e talvolta anche la collezione dalla quale proveniva.

Di alcune bolle congiunte al documento pergamenaceo, era stato anche descritto il motivo per il quale erano state prodotte. Le oselle erano poi suddivise per doge e di ciascuno era riprodotto il proprio stemma araldico.

Se ai quei tempi ci fosse stata la stessa cura che si pone oggi nella compilazione dei cataloghi d'asta, con foto colorate, in alta definizione e con ingrandimenti dove occorre, dico che avremmo oggi non un semplice catalogo, ma una monografia che non sfigurerebbe in una biblioteca, tra i libri d'arte.

luciano

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7 ore fa, 417sonia dice:

E' singolare che i compilatori, per talune rarità, inserirono un testo che spiegava i motivi della coniazione, con tanto di contesto storico e talvolta anche la collezione dalla quale proveniva.

Di alcune bolle congiunte al documento pergamenaceo, era stato anche descritto il motivo per il quale erano state prodotte. Le oselle erano poi suddivise per doge e di ciascuno era riprodotto il proprio stemma araldico.

Se ai quei tempi ci fosse stata la stessa cura che si pone oggi nella compilazione dei cataloghi d'asta, con foto colorate, in alta definizione e con ingrandimenti dove occorre, dico che avremmo oggi non un semplice catalogo, ma una monografia che non sfigurerebbe in una biblioteca, tra i libri d'arte.

luciano

Parole sante, Luciano.

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  • 4 settimane dopo...
Il 22/9/2017 alle 11:21, Arka dice:

Errori sulle monete veneziane sono piuttosto comuni. Comunque è sempre un conio diverso...

Nell'asta Finarte 1992 il lotto 367, comprendente EREIZZO, realizzò lire 360.000 più diritti (15 %).

Arka

Nel suffragare le considerazioni di @Arka eccone qui un'altro..............in asta Negrini :)

https://negrini.bidinside.com/it/lot/9260/venezia-francesco-erizzo-1631-i-1646-/

 

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