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Inviato

Buongiorno a tutti.

Ho terminato di leggere l'articolo del Manganaro (vedi nota) dove l'Autore avanza l'ipotesi  che il "famoso" tetradramma di Bruxelles sia stato coniato a Mylai, odierna Milazzo, dagli  Zanclei cacciati dai Messeni.

image.png.3fdecc2a67516bfbc5d595b628e07c4f.pngimage.png.b8ee814ff93663ef63f058fca5b35b83.png         Il "famoso" tetradramma di Bruxelles; immagini tratte dalla pubblicazione del Manganaro.

In un post di Piakos, (8 dicembre 2015),  coperto da copyright, corroborato dalle osservazioni di Acraf, viene altresì contestata l'autenticità del suddetto tetradramma. Nella discussione si accenna di dare corpo alla discussione a mezzo di una pubblicazione, visto l'alto interesse scientifico.

Domanda nr. 1: le evidenze della non-originalità del tetradramma sono state poi pubblicate?

Domanda nr. 2: si ipotizza la coniazione di monete in Mylai, prima dell'arrivo dei Romani?

Vi ringrazio immensamente dell'attenzione, l'argomento mi sta a cuore.

Nota: Manganaro G., Metoikismos dei Danklaioi a Mylai. In: Rivista Svizzera di Numismatica 80 (2001)  pp 7-18

 

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Inviato

 Non entro nel merito sulla autenticità o meno del famoso tetradramma di Zankle, che insieme all'altrettanto famoso tetra di Aitna sono custoditi - come ben sapete - presso il Gabinetto Numismatico della Biblioteca Reale di Bruxelles (collezione L. De Hirsch), ma cercherò di rispondere al quesito numero due.

Come aveva  ben evidenziato il prof. Manganaro nel suddetto articolo, con l'occupazione di Zankle da parte dei Messanioi e la conseguente fuoriuscita dei Zanklaioi dalla loro patria, questi ultimi dovettero rifugiarsi in qualche centro della loro chora; che Manganaro identifica "certamente" con Mylai, la quale verrebbe a configurarsi come una vera e propria subcolonia. Lo studioso a tal proposito ricorda infatti il trasferimento di altri greci in diverse città, come gli Aitnaioi che si stabilirono ad Inessa o i Geloi che andarono presso l'Eknomos Falarideo (vicino Licata). Queste comunità (gli Aitnaioi di Inessa e gli Zanklaioi di Mylai) pur trovandosi lontano dalle loro metropoli, mantennero il proprio nome, coniando nominali minori (litrai) tipologicamente affini a quelli delle loro città d'origine, i quali si integravano alla monetazione più pesante delle altre poleis siceliote.

Allo stato attuale delle mie conoscenze, la zona di Milazzo ed in particolare quella del Castello - che come Lei ben sa corrisponde all'acropoli della città antica - è ricchissima dal punto di vista archeologico, infatti so bene che questa zona ha restituito molte monete e reperti che vanno dalla preistoria al periodo medioevale, ma nello specifico non so di che tipo di emissioni si tratta. A mio avviso, il nodo cruciale per rispondere alla sua domanda, è capire: 

- Quante monete dei Danklaioi sono state rinvenute nel sito dell'attuale Milazzo ?

- Si tratta di rinvenimenti sporadici o copiosi ?

Conoscere questi dati sarebbe fondamentale, per poi formulare tutta una serie di ipotesi sulla presenza o meno di una zecca, perchè le emissioni di Zankle, così come quelle di Rhegion si rinvengono principlamente nei territori tra le due sponde dello stretto e anche oltre. 

 

 

 

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Inviato
12 ore fa, Cromio di Aitna dice:

 Non entro nel merito sulla autenticità o meno del famoso tetradramma di Zankle, che insieme all'altrettanto famoso tetra di Aitna sono custoditi - come ben sapete - presso il Gabinetto Numismatico della Biblioteca Reale di Bruxelles (collezione L. De Hirsch), ma cercherò di rispondere al quesito numero due.

Come aveva  ben evidenziato il prof. Manganaro nel suddetto articolo, con l'occupazione di Zankle da parte dei Messanioi e la conseguente fuoriuscita dei Zanklaioi dalla loro patria, questi ultimi dovettero rifugiarsi in qualche centro della loro chora; che Manganaro identifica "certamente" con Mylai, la quale verrebbe a configurarsi come una vera e propria subcolonia. Lo studioso a tal proposito ricorda infatti il trasferimento di altri greci in diverse città, come gli Aitnaioi che si stabilirono ad Inessa o i Geloi che andarono presso l'Eknomos Falarideo (vicino Licata). Queste comunità (gli Aitnaioi di Inessa e gli Zanklaioi di Mylai) pur trovandosi lontano dalle loro metropoli, mantennero il proprio nome, coniando nominali minori (litrai) tipologicamente affini a quelli delle loro città d'origine, i quali si integravano alla monetazione più pesante delle altre poleis siceliote.

Allo stato attuale delle mie conoscenze, la zona di Milazzo ed in particolare quella del Castello - che come Lei ben sa corrisponde all'acropoli della città antica - è ricchissima dal punto di vista archeologico, infatti so bene che questa zona ha restituito molte monete e reperti che vanno dalla preistoria al periodo medioevale, ma nello specifico non so di che tipo di emissioni si tratta. A mio avviso, il nodo cruciale per rispondere alla sua domanda, è capire: 

- Quante monete dei Danklaioi sono state rinvenute nel sito dell'attuale Milazzo ?

- Si tratta di rinvenimenti sporadici o copiosi ?

Conoscere questi dati sarebbe fondamentale, per poi formulare tutta una serie di ipotesi sulla presenza o meno di una zecca, perchè le emissioni di Zankle, così come quelle di Rhegion si rinvengono principlamente nei territori tra le due sponde dello stretto e anche oltre. 

 

 

 

Grazie della risposta, ineccepibile.

 


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