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Grosso agontano DE PERVSIA, secondo esemplare!


Risposte migliori

Buongiorno a tutti!

Solo cinque anni fa veniva pubblicato da Roberto Ganganelli il ritrovamento del primo esemplare noto di grosso agontano di Perugia. L'articolo edito sul Giornale della Numismatica è consultabile online:  Un "unicum" ritrovato, il grosso agontano della zecca di Perugia. - “GdN” n. 3 di marzo 2012, pp. 20-25. Link: http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/?p=13208

Giusto ieri su facebook, nella pagina Monete medievali zecche italiane e straniere gestita da Andrea Keber (a cui va tutto il merito di aver prontamente riconosciuto la moneta) è comparsa una richiesta di classificazione come tante... che presentava il secondo esemplare ad oggi noto di questa rarissima moneta! (Link alla discussione FB: http://www.facebook.com/groups/1479895188938527/permalink/1886702811591094/ ). Sono in attesa di informazioni circa la provenienza della moneta e i dati ponderali.  Dopo aver confrontato i due esemplari con un programma di sovrapposizione d'immagini, posso dire con buona certezza che i due esemplari condividono il R/, in cui compare Sant'Ercolano, provenienti dallo stesso conio. Conii differenti invece per il D/. 

 

Confronto.jpg

Modificato da adolfos
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3 minuti fa, anto R dice:

Ciao @miroita osserva la parte di cerchio interno tra testa del Santo e pastorale...il conio è lo stesso anche a mio parere :)

 

Mi sembra che il volto del santo sia diverso, così la mitria nella parte superiore, così come l'abito che nel caso del 1° sia leggermente più ampio. Poi, bisognerebbe vedere le due monete in mano, le ombre delle foto possono ingannare.

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Siamo d'accordo che l'optimum sarebbe averle de visu o quanto meno avere delle immagini in HD da confrontare... ma in mancanza di queste, ho ricontrollato le immagini che ho scontornato ed in effetti è probabile che il primo esemplare durante la rielaborazione sia rimasto leggermente stirato longitudinalmente, ecco perché l'abito del 1° esemplare può apparire leggermente più ampio. In realtà però se osserviamo i punti in cui i lembi del vestito toccano la mano destra del Santo, coincidono in entrambe le monete, nonostante nel secondo esemplare la linea sia poco visibile. LA parte sommitale della mitra non mi sembra confrontabile dato che nel primo esemplare risulta fuori dal tondello.  Un particolare comune a entrambe le monete che invece mi ha subito incuriosito è stato quel puntino a destra della testa del Santo (per chi osserva). Poi i 3 punti orizzontali della mitra, che sono esattamente allineati al bordo interno in entrambe le monete, così come le lettere delle legende che toccano o si sovrappongono ai contorni rigati in modo uguale su entrambe le monete: osservate ad es. la E e la R, quest'ultima con la base rialzata rispetto alla E... oppure i nodi del Pastorale, quello più in alto esattamente allineato orizzontalmente alla grazia terminale della S... insomma, non voglio convincere nessuno, ma sinceramente più le osservo e più trovo particolari in comune.

Modificato da Luca_AT
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17 minuti fa, Luca_AT dice:

Poi i 3 punti orizzontali della mitra

Io, in quelli verticali, vedo due punti con al centro un trattino, nel 1° esemplare, tre punti nel 2°. Mitria e volto sono diversi, io vedo il volto rivolto a destra nel 1° e leggermente a sinistra nel 2°.  Ma ripeto, sicuramente mi sbaglio.

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Sicuramente verificare se il conio ad incudine è lo stesso per ambedue gli esemplari è importante perchè se così fosse si presenterebbero interessanti spunti di ragionamento.

Comunque se questa discussione fosse avvenuta una decina di anni addietro sarebbe successo il finimondo. Possibile che nulla più ci stupisce? Misteri della vita.

Provo a chiamare in causa @andrearosi e @aemilianus253 e sicuramente dimentico qualcuno.

 

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Grazie mille per avermi coinvolto. Come previsto modestamente quando comparve il primo esemplare, di cui in verità ebbi notizia anni prima dello studio dell'amico Roberto Ganganelli, è uscito un secondo esemplare. Normale e logico. Non era logico, anche se possibile, che rimanesse solo quello. Per quanto coniato per un periodo brevissimo, probabilmente, per poi essere ritirato e rifuso (le motivazioni, come sapete, possono essere varie) era probabile che qualcun altro fosse stato disperso, oppure tesaurizzato e arrivato poi fino a noi. Anche secondo me il conio dalla parte del santo è lo stesso del primo esemplare. Aggiungo, con un po' di sana "invidia" verso il possessore, che mi piacerebbe averlo in collezione, ma non si puo' avere tutto e bisogna accontentarsi. Aggiungo anche che sono certo che ne vedremo prima o poi un terzo. Vedrete. Vedete, sono anni che, vivendo in Umbria, mi sono interessato a "scoprire" notizie su questa particolarissima emissione e so già che fra Umbria e Toscana, custoditi gelosamente, esistono altri esemplari, un paio visionati direttamente (ma deve esisterne almeno un altro paio, visti da un amico e finora non rintracciati da me). Ho tentato di farmi autorizzare dai proprietari di quelli visti di pubblicarne le foto, in un breve articolo, che ritenevo interessante per il mondo numismatico, ma per motivi loro (sicuramente legittimi) non sono stato autorizzato. Quindi qui lo dico e qui lo nego. Potete pure considerarmi un maledetto millantatore. Ecco perché non mi stupisco, rispondo così all'amico Adolfo. 

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@aemilianus253 :hi:

non fare caso ai miei lamenti che non riguardano chi ha scritto in questa discussione ma piuttosto a una situazione più generalizzata che si è venuta a creare.

Concordo in pieno con i tuoi pensieri. Il periodo di conio della moneta è breve e tuttavia, esaminando gli esemplari in oggetto, usura da circolazione e stato di conservazione dei conii evidenziano un utilizzo costante e quindi una produzione da non sottovalutare. Come hai anticipato tu, è probabile un drenaggio forzato dal mercato a vantaggio di nuove emissioni. E sarebbe interessante capire le ragioni (oltre quelle illustrate da Ganganelli nel suo articolo) che hanno contribuito al fallimento del numerario.

Anche io sono convinto che i termini "Unico" e "R5" siano da prendere con le molle :).

Cari saluti

 

Modificato da adolfos
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10 ore fa, adolfos dice:

@aemilianus253 :hi:

non fare caso ai miei lamenti che non riguardano chi ha scritto in questa discussione ma piuttosto a una situazione più generalizzata che si è venuta a creare.

 

Buonasera a tutti,

temo sia una situazione condivisa dai forum di qualunque genere e interesse. Da anni sono amministratore di un forum di botanica e per esperienza posso dire che dopo periodi di grande entusiasmo e partecipazione, purtroppo si assiste inesorabilmente ad un abbandono, spesso dovuto al ripetersi di discussioni, di richieste, sempre le stesse, che portano i navigati da più tempo a stufarsi e allontanarsi. Specie negli ultimi anni, con l'avvento dei social.. lì il flusso di informazioni è decisamente più elevato e apparentemente più stimolante, ma spesso a scapito della qualità delle discussioni stesse. Nel forum che gestisco abbiamo optato per un uso integrato dei due strumenti: una pagina facebook e il forum, nel quale i moderatori spostano le discussioni più interessanti di facebook, in modo da poterle approfondire meglio e con più calma rispetto a quanto non si potrebbe fare sul social, a causa del succedersi continuo e inesorabile di nuovi post... in pratica come ho fatto io ieri per questa notizia.

Detto questo, mi ha risposto il Sig. Riva, dicendomi che purtroppo la moneta non è sua ma di un conoscente che non credeva fosse così raritá... così l'ha postata su facebook per avere conferme. Si informerà su diametro e peso. È stata acquistata presso un rigattiere per poche decine di euro.

Modificato da Luca_AT
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Il 4/11/2017 alle 19:48, Luca_AT dice:

È stata acquistata presso un rigattiere per poche decine di euro.

Propongo un emendamento al regolamento del forum. In caso di monete di grande valore/ rarità/ interesse le frasi come quella dell'amico Luca vanno sostituite automaticamente dal correttore automatico con la seguente "è stata acquistata da un vampiro che gli ha cavato il sangue" oppure con la seguente "l'ha pagata così tanto che la cifra non si può pronunciare in presenza di cardiopatici e donne incinte". :beerchug:

Modificato da mfalier
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