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negozi (e case d'asta) che rilasciano certificati di lecita provenienza


ciollissimo

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Supporter

Non vorrei essere stato frainteso ma il mio post era a sfottere chi dopo aver comprato una lavatrice in un centro commerciale chiede oltre la fattura, la garanzia sulla bontà della lavatrice è sottintesa, di sapere in quale stabilimento è stata fatta, il nome degli operai e le scuole che frequentano i loro figli.

Se compro una moneta in un negozio con sede legale, italiano si intende, il commerciante è obbligato a dare, oggi come venticinque anni fa, un "foglio" con descrizione di quel che è stato venduto, quel foglio che deve essere accompagnato da foto servirà da garanzia a chi compra , il mitico certificato di lecita provenienza mi sembra tanto una paranoia inutile.

Inutile visto che il negoziante ti ha già dato una garanzia.

PS

Un commerciante di numismatica per quanti anni conviene conservi il registro del materiale posseduto/venduto ?

 

 

 

 

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2 minuti fa, laguardiaimperial dice:

Giusto per essere meno ignorante, quanto antiche dovrebbero essere le monete perché sia necessario dimostrarne la lecita provenienza? 

Questo nessuno di "loro" lo ha mai detto....

E' richiesta per tutti i beni archeologici. "Cronologicamente, sebbene i confini siano labili, ci si riferisce a quelle civiltà la cui documentazione storica le colloca dal VI secolo a.C. circa, fino alla caduta dell'Impero romano d'Occidente (476 d.C.)." (fonte wikipedia)

Purtroppo non abbiamo certezze in merito

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"il mitico certificato di lecita provenienza mi sembra tanto una paranoia inutile" Da un lato hai ragione, non è certo quel pezzo di carta a dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio che la moneta è "pulita". Però è un obbligo di legge (in Italia)

"Un commerciante di numismatica per quanti anni conviene conservi il registro del materiale posseduto/venduto ?"

I registri di PS devono essere conservati, per legge, per 5 anni.

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Supporter

In pratica si obbliga un commerciante pulito a una ulteriore rottura e non si aggiunge niente che al cliente non era già dato.

 

 

 

 

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Ormai, siamo arrivati al punto, che alcuni collezionisti sono molto più interessati al certificato di lecita provenienza che alla moneta.
La moneta risulta essere un "di più".

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2 minuti fa, NoNmi4PPLICO dice:

Ormai, siamo arrivati al punto, che alcuni collezionisti sono molto più interessati al certificato di lecita provenienza che alla moneta.
La moneta risulta essere un "di più".

la stai facendo fuori dal vaso...ti pare tanto strano che qualcuno voglia essere tutelato A NORMA DI LEGGE ? Se a te non interessa, continua come vuoi, nessuno te lo impedisce

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Quindi se riassumo bene parliamo di....

scontrino che serve solo per un discorso fiscale e dimostra che l'hai comprato

cartellino 5 x 5 che rappresenta un pò la carta d'identità dove ci sono i dati di peso,materiale,stato di conservazione,nome moneta ecc... Ma non ha firme,è facilmente duplicabile ed e ti evita solo di scrivertelo da solo per catalogare la moneta

perizia che può essere più o meno completa dove c'è la descrizione della moneta fronte retro, sempre i dati ,il codice identificativo del prodotto,il perito che dice se è vera o no,ma è presente il logo ,la firma è la foto ( da come ho capito i NIP mettono anche un codice per visualizzarla in internet )

certificato di autenticità e lecita provenienza altro documento con foto,logo,firma ecc.. Dove però ci sono i registri ,i numeri di transizione di acquisto e vendita, i decreti di leggi e qualcosa che mi dimentico sicuro.( quest'ultimo è necessario per le monete ritenute dallo stato ' antiche ' per tracciarne l'origine..se non c'è l'hai puoi averla trovata con uno scavo )

 

è così??

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1 minuto fa, rubber dice:

Quindi se riassumo bene parliamo di....

scontrino che serve solo per un discorso fiscale e dimostra che l'hai comprato

cartellino 5 x 5 che rappresenta un pò la carta d'identità dove ci sono i dati di peso,materiale,stato di conservazione,nome moneta ecc... Ma non ha firme,è facilmente duplicabile ed e ti evita solo di scrivertelo da solo per catalogare la moneta

perizia che può essere più o meno completa dove c'è la descrizione della moneta fronte retro, sempre i dati ,il codice identificativo del prodotto,il perito che dice se è vera o no,ma è presente il logo ,la firma è la foto ( da come ho capito i NIP mettono anche un codice per visualizzarla in internet )

certificato di autenticità e lecita provenienza altro documento con foto,logo,firma ecc.. Dove però ci sono i registri ,i numeri di transizione di acquisto e vendita, i decreti di leggi e qualcosa che mi dimentico sicuro.( quest'ultimo è necessario per le monete ritenute dallo stato ' antiche ' per tracciarne l'origine..se non c'è l'hai puoi averla trovata con uno scavo )

 

è così??

di solito perizia e lecita provenienza solo un unico certificato con tutti i dati essenziali

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9 minuti fa, NoNmi4PPLICO dice:

Ormai, siamo arrivati al punto, che alcuni collezionisti sono molto più interessati al certificato di lecita provenienza che alla moneta.
La moneta risulta essere un "di più".

Qui parliamo di migliaia di monete tenute nascoste perchè si ha la paura che vengano sequestrate

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2 minuti fa, ciollissimo dice:

di solito perizia e lecita provenienza solo un unico certificato con tutti i dati essenziali

Io li ho separati,forse parli del certificato di ' autenticità e lecita provenienza' 

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14 ore fa, ciollissimo dice:

ciao ragazzi, un aiuto...

Egregio sig. ciollissimo 

Lei ha chiesto all'inizio chi rilasciava la documentazione ecc.

Quando vede una moneta che le interessa chieda a chi la vende se rilascia ...ecc. Se le rispondono di no eviti di comprare. Mi pare ovvio che lei voglia tutelarsi. Altri non sono così "pignoli" (io sono uno di questi). Affari nostri.

La discussione sta diventando ridicola e assurda.

Cordiali saluti.

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la stai facendo fuori dal vaso...ti pare tanto strano che qualcuno voglia essere tutelato A NORMA DI LEGGE ? Se a te non interessa, continua come vuoi, nessuno te lo impedisce


@Ciollissimo è chiaro dalle domande che fai, che non ci hai capito niente.
Ma nonostante le tue numerose lacune,
punti il dito e fai un elenco di buoni e cattivi su un forum pubblico.

Mi sai che sei tu che la stai facendo fuori dal vaso...
Simone
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Supporter

Carissimi la discussione e ' impostata sulla paura di essere svegliati alle sei.

Il resto , mi sbagliero', da una scarsa conoscenza del mondo numismatico.

State sereni che anche senza garanzie doppie non mi han mai svegliato presto.

 

 

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43 minuti fa, luigi78 dice:

Carissimi la discussione e ' impostata sulla paura di essere svegliati alle sei.

Il resto , mi sbagliero', da una scarsa conoscenza del mondo numismatico.

State sereni che anche senza garanzie doppie non mi han mai svegliato presto.

 

 

Tutte queste manie non le capisco. Se voglio collezionare lo faccio per divertimento e per passare il tempo e studiare la storia e per un sacco di altre ragioni. Se devo vivere la numismatica come un qualcosa che potrebbe darmi dei fastidi allora è meglio lasciar perdere. Si possono collezionare un sacco di altre cose senza crearsi dei problemi e senza vivere nell'angoscia.

Perizie ( c'è un'altra discussione che sta diventando un "pollaio") garanzie, certificati, cartellini, rivetti e ...appena ricevo quel che ho comprato all'asta lo porto a periziare ....ma scherziamo ?

Boh !  ri-Boh!....

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3 ore fa, Alberto Varesi dice:

Qualcosa di fotografico dobbiamo sempre averlo, se si tratta di monete antiche (greche e romane, per intenderci)

Che si tratti di un catalogo d'asta, di un listino, di una pagina del sito del venditore o di una fattura con allegata (e timbrata) la fotografia della moneta, ma una riproduzione fotografica del bene dobbiamo averla; uno scontrino/ricevuta fiscale senza la descrizione analitica del bene vale ZERO

infatti questo è un'altro "problemone", io ho monete acquistate in negozio ( e penso molti di noi) accompagnate solamente da scontrino o al massimo un certificato standard abbastanza insignificante, senza riferimento specifico. inoltre, senza la foto della moneta, sarebbe pure nuovamente inutile anche uno con descrizione, visto che le monete stesse sono dei multipli.

le monete antiche hanno un enorme vantaggio rispetto a quelle moderne: ogni pezzo è unico e facilmente riconoscibile, pertanto una foto permette l'impossibilità di scambiare la moneta o produrre un multiplo di certificato.

diciamocelo, questo è effettivamente attuabile in modo sistematico solamente ai nostri giorni, e mi auguro che con il tempo avvenga, forse anche senza volerlo, lo stiamo già facendo, digitalizzando con il tempo tutte le monete, è già possibile ritrovare più volte in rete la stessa moneta e ricostruire una storia, anche se "nuova" ma è già qualcosa.

 

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I commercianti  nominati in questa discussione rilasciano tutti ricevuta e certificato di autenticità e lecita provenienza su richiesta, A volte può capitare che nel caos di un convegno non si riesca a consegnare il certificato, ma viene sempre consegnata la ricevuta ed il certificato spedito a casa senza oneri aggiuntivi.

Paura di essere svegliato alle sei? Perchè mai ?  La numismatica è una passione bellissima con delle regole da seguire (condivisibili o no) , queste sono imposte per cercare di tutelare il patrimnio storico ed artistico del nostro paese, se ci affidiamo a venditori autorizzati seri ( e quelli nominati lo sono certamente) non abbiamo nulla da temere.

Se qualcuno dovesse venire a svegliarmi alle sei, gli offrirò serenamente un buon caffè!

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2 ore fa, rorey36 dice:

Tutte queste manie non le capisco. Se voglio collezionare lo faccio per divertimento e per passare il tempo e studiare la storia e per un sacco di altre ragioni. Se devo vivere la numismatica come un qualcosa che potrebbe darmi dei fastidi allora è meglio lasciar perdere. Si possono collezionare un sacco di altre cose senza crearsi dei problemi e senza vivere nell'angoscia.

Perizie ( c'è un'altra discussione che sta diventando un "pollaio") garanzie, certificati, cartellini, rivetti e ...appena ricevo quel che ho comprato all'asta lo porto a periziare ....ma scherziamo ?

Boh !  ri-Boh!....

Una cosa è voler dormire tranquilli...un'altra è fare lo struzzo e mettere la testa sotto la sabbia...collezionare  monete, specialmente se antiche( e non intendo pre o post 476, ma con più di 70 anni)  è un hobby fortemente regolamentato, inutile far finta di nulla o non volerlo accettare...anzi, più lo si metabolizza e minori "problemi" si avranno...trovo comico  se non peggio, che nel 2017, quasi 18, dopo migliaia di pagine di discussioni sulle regole che vigono per il settore ancora ci sia qualcuno che si rifiuta di accettare la situazione per come è e, anzi, fa un vanto di non volercisi adattare...con i rischi che questo comporta...questo non è collezionismo, è pressappochismo...o incoscienza...fate voi

Modificato da Tinia Numismatica
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Supporter

@Tinia Numismatica

Non è vantarsi ma avere ben chiara la situazione, non da oggi ma da quando ho iniziato a collezionare.

Tutti le mie monete sono rintracciabili, dal 1993 ad oggi.

Dimmi, negli ultimi cinque anni ho comprato monete pre 1800 non in Italia,ma all'estero da commercianti con sede legale e con cataloghi online, seguendo alcune paranoie dovrei temere qualsiasi cosa, invece non credo proprio.

Sto foglio di carta aggiuntivo, lecita provenienza , è semplicemente una rottura di scatole per voi commercianti ma che non aggiunge niente al collezionista, poi se qualcuno mi dice che in questo modo le monete sporche son più difficili da piazzare, allora meglio credere alle favole, altri canali si usavano prima altri canali si usano oggi, mentre il mercato legale ha sempre visto il mercante di antichità scrivere tutto sul suo registrone allora come oggi

Magari il problema andrebbe ricercato nei commercianti che vendono senza rilasciare niente, ma questi lo sappiamo , non esistono.

 

 

 

 

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6 minuti fa, luigi78 dice:

@Tinia Numismatica

Non è vantarsi ma avere ben chiara la situazione, non da oggi ma da quando ho iniziato a collezionare.

Tutti le mie monete sono rintracciabili, dal 1993 ad oggi.

Dimmi, negli ultimi cinque anni ho comprato monete pre 1800 non in Italia,ma all'estero da commercianti con sede legale e con cataloghi online, seguendo alcune paranoie dovrei temere qualsiasi cosa, invece non credo proprio.

Sto foglio di carta aggiuntivo, lecita provenienza , è semplicemente una rottura di scatole per voi commercianti ma che non aggiunge niente al collezionista, poi se qualcuno mi dice che in questo modo le monete sporche son più difficili da piazzare, allora meglio credere alle favole, altri canali si usavano prima altri canali si usano oggi, mentre il mercato legale ha sempre visto il mercante di antichità scrivere tutto sul suo registrone allora come oggi

Magari il problema andrebbe ricercato nei commercianti che vendono senza rilasciare niente, ma questi lo sappiamo , non esistono.

 

 

 

 

Contento tu , della tua situazione e delle tue credenze, contenti tutti...auguri.

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1 ora fa, danielealberti dice:

queste sono imposte per cercare di tutelare il patrimnio storico ed artistico del nostro paese, se ci affidiamo a venditori autorizzati seri ( e quelli nominati lo sono certamente) non abbiamo nulla da temere.

Non credo proprio che con questa burocrazia inutile tuteliamo il patrimonio numismatico di questo paese, direi invece esattamente il contrario. Le monete vanno sempre di più all'estero dove tutte queste "pippe" non se le fanno, ma hanno un visione più pragmatica delle cose e dove nessuno viene svegliato alle sei di mattina perchè ha una collezione di monete regolarmente acquistata in asta o da commericanti. 

Credete veramente che un certificato di lecita provenienza possa attestare relamente la provenienza di una moneta ?

 

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Supporter

Fammi capire allora @Tinia Numismatica

Non bisogna comprare legalmente all'estero ?

Le monete che ho comprato in Italia pre-2010 sono a rischio avendo solo la fattura con descrizione e foto della moneta ? In pratica dimostrare di aver comprato e non trovato una moneta non basta?

Se le mie convinzioni sono sbagliate sarò contento di cambiarle.

 

 

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