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Carlo V° - Carlino


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Carlino di Carlo V° -  la zecca dovrebbe essere L'Aquila se non erro.

Carlo V° 1519/1556

Carlino zecca dell'Aquila (attendo vostre di conferma) peso grammi 3 . diametro mm. 25

D; carolus (sigla) IIIII:ro:im° 

R;:arago.utrivs:sicil r

ecco quello che mi interesserebbe sapere e il significato esatto di quella lettera A dietro la testa del sovrano

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Modificato da roman de la rose
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Complimenti è un carlino molto raro. se fosse l' Aquila. l"aquiletta dovrebbe seguire Carolvs..ma non la vedo bene, mi sembra più la sigla di Ram che la condurrebbe a Napoli Mir 148/1. riguardo la lettera A, la riferirei al "cugnatore"..la legenda è un po' diversa da come l'hai scritta tu.saluti Eliodoro

 

 

 

 

 

 

 

 

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9 minuti fa, eliodoro dice:

Complimenti è un carlino molto raro..l"aquiletta dovrebbe seguire Carolvs..ma non la vedo bene.. riguardo la lettera A, la riferirei al "cugnatore"..la legenda è un po' diversa da come l'hai scritta tu.saluti Eliodoro

 

 

 

E si, è sabato ed è stata una settimana pesantissima e qualche errore come d'uso lo faccio ma correggo subito.

Ecco qui mi piacerebbe avere delucidazioni, tra aquiletta e sigla ram, un'amico mi parlo un tempo appunto di questa sigla ram

provo ad ingrandire foto ma sembra ci sia una sorta di R.

.IMG_20180203_115650.jpg.8c5ea039da7a50f1a011baf0618c2934.jpg

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Ciao,

complimenti per la moneta, i carlini con testa coronata e sigla A (mastro di zecca reggente Albertino) sono piuttosto rari...

In un libro piuttosto recente il monogramma viene ricondotto alla Regia Corte e dunque la moneta sarebbe da assegnarsi a Napoli...

 

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Ciao,
complimenti per la moneta, i carlini con testa coronata e sigla A (mastro di zecca reggente Albertino) sono piuttosto rari...
In un libro piuttosto recente il monogramma viene ricondotto alla Regia Corte e dunque la moneta sarebbe da assegnarsi a Napoli...
 

Interessante.. è possibile sapere il titolo del libro? grazie... Saluti Eliodoro
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Quindi rimane il dubbio di attribuzione tra Aquila e Napoli, vediamo come si sviluppa intanto la discussione, per il momento ho lasciato il Tag Abruzzo, pronto però nel caso a cambiare ...sentiamo se ci sono altre voci 

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Buongiorno a tutti non mi sono assentato ma seguo con estremo interesse lo svolgersi della discussione, grazie a tutti.

Modificato da roman de la rose
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@roman de la rose

bel carlino,

 nel volume The Italian Coinage of Charles V,  abbiamo assegnato la moneta a L'Aquila, R4,

non ci risultano esemplari con il simbolo aquiletta, infatti riportiamo l'esemplare CNI  XVIII n.103-104 che non presenta l'aquiletta ma una escrecenza di metallo,

dai documenti d'epoca sappiamo che a L'Aquila  si ebbe una seconda fase di produzione dal 16 giugno 1547 con concessione 

del vicerè don Pedro De Toledo  che permise la coniazione di tari,carlini,mezzi carlini,cavalli, a patto che venisse apposto sulle monete un segno distintivo per

discernerle da quelle di Napoli, il  " monogramma " o R stilizzata, che troviamo dopo CAROLUS ,

 

ciao @dabbene   il tag è ok, solo se puoi spostare in regno di Napoli

Modificato da santone
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Il volume è: "Aspetti politico-monetari all'epoca di Carlo V en el Reyno de Napoles; gran bel libro .... di Simonluca Perfetto - Gennaio 2012

Insieme al Tarì con questo simbolo, sono emesse dal Toledo per conto della Regia Corte, emesse a seconda delle esigenze sia a Napoli che all'Aquila.

Questo con la A, è abbastanza Raro. 

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Cortesemente potrei chiedervi quale documento ci testimonia con certezza che al privilegio del 1547 siano seguite coniazioni? Se le monete dell'Aquila dovevano avere un segno distintivo, come può questo ravvisarsi nel contrassegno della Regia Corte già in uso da qualche anno?

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7 ore fa, Rex Neap dice:

Il volume è: "Aspetti politico-monetari all'epoca di Carlo V en el Reyno de Napoles; gran bel libro .... di Simonluca Perfetto - Gennaio 2012

Insieme al Tarì con questo simbolo, sono emesse dal Toledo per conto della Regia Corte, emesse a seconda delle esigenze sia a Napoli che all'Aquila.

Questo con la A, è abbastanza Raro. 

Cortesemente, potrebbe indicarmi i riferimenti documentali a sostegno del testo in grassetto?

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20 ore fa, Filippo1948 dice:

Cortesemente, potrebbe indicarmi i riferimenti documentali a sostegno del testo in grassetto?

Lessi il volume tempo fa; ho riportato in grassetto per evidenziare che in quel volume è scritto quello. Dovrei rileggerlo e riportare qui.

Lei lo ha il libro in questione ?

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Non a portata di mano: lo lessi appena edito, ma non trovai risposta alla mia domanda.

Il 11/2/2018 alle 15:01, Rex Neap dice:

Il volume è: "Aspetti politico-monetari all'epoca di Carlo V en el Reyno de Napoles; gran bel libro .... di Simonluca Perfetto - Gennaio 2012

Insieme al Tarì con questo simbolo, sono emesse dal Toledo per conto della Regia Corte, emesse a seconda delle esigenze sia a Napoli che all'Aquila.

Questo con la A, è abbastanza Raro. 

 

Modificato da Filippo1948
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13 ore fa, Rex Neap dice:

Sul riferimento alla Regia Corte sono d'accordo; è come possa ascriversi a L'Aquila che non mi è chiaro, visto che il privilegio è posteriore all'introduzione del contrassegno.

Modificato da Filippo1948
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Ciao a tutti,

quello che mi sembra di avere capito, correggetemi se sbaglio, è che il "famoso" simbolo sia da ricondursi alla Regia Corte indipendentemente dalla zecca di coniazione. Come dice @santone L'Aquila ha sì coniato, ma complice il fatto che il privilegio sia posteriore all'introduzione del simbolo (@Filippo1948), non è appunto quel simbolo discriminante per discernere le due coniazioni. Che era quello che diceca @Rex Neap qualche post fa.

Dunque sull'attribuzione della moneta in questione c'è ancora incertezza...

Però, aggiungo io, ho memoria di un tarì che, al posto della cosiddetta "R stilizzata", presenta una vera e propria R (nel giro della legenda).... nel fine settimana provo a recuperare le immagini e mi rileggo il capitolo del libro di Perfetto.

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Il documento raccomanda “et, perché ditta moneta essere stata cugnata in la sopraditta città de l’Aquila, volimo che in quella se faczia alcuno signo per cognoscere essere stata cugnata in ditta città”, quindi è alquanto improbabile che il monogramma possa riferirsi tanto a monete di Napoli quanto a monete dell'Aquila.

Modificato da Filippo1948
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43 minuti fa, aleale dice:

Ciao a tutti,

quello che mi sembra di avere capito, correggetemi se sbaglio, è che il "famoso" simbolo sia da ricondursi alla Regia Corte indipendentemente dalla zecca di coniazione. Come dice @santone L'Aquila ha sì coniato, ma complice il fatto che il privilegio sia posteriore all'introduzione del simbolo (@Filippo1948), non è appunto quel simbolo discriminante per discernere le due coniazioni. Che era quello che diceca @Rex Neap qualche post fa.

Dunque sull'attribuzione della moneta in questione c'è ancora incertezza...

Però, aggiungo io, ho memoria di un tarì che, al posto della cosiddetta "R stilizzata", presenta una vera e propria R (nel giro della legenda).... nel fine settimana provo a recuperare le immagini e mi rileggo il capitolo del libro di Perfetto.

E alla luce dei nuovi studi quali sarebbero questi segni discriminanti? Se il simbolo discriminante non è il monogramma, allora ascriviamo indistintamente a Napoli e a l'Aquila anche le monete (posteriori al 1547) che il monogramma non ce l'hanno?

Modificato da Filippo1948
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Il 10/2/2018 alle 20:48, roman de la rose dice:

Carlino di Carlo V° -  la zecca dovrebbe essere L'Aquila se non erro.

Carlo V° 1519/1556

Carlino zecca dell'Aquila (attendo vostre di conferma) peso grammi 3 . diametro mm. 25

D; carolus (sigla) IIIII:ro:im° 

R;:arago.utrivs:sicil r

ecco quello che mi interesserebbe sapere e il significato esatto di quella lettera A dietro la testa del sovrano

IMG_20180203_115650.jpg.238a31e65a737f104c62e294c8e3802b.jpg   IMG_20180203_115702.jpg.3e37a0d8ff2abfc60618d5fc0c123c9e.jpg

 

la soluzione si trova qui

https://www.academia.edu/35546070/Instrucciónes_para_la_cecca_dela_moneda_de_Nápoles_ann_1543_1546_1561._Edizione_commentata

ciao

 

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