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IGNORED

monete.... scritte


Alessandro C.

Risposte migliori

Buonasera e buon sabato a tutti,

sicuramente la domanda farà sorridere a molti di voi ma non riesco proprio a spiegarmelo. Mi capita spesso di vedere nelle aste monete con numeri o con sigle scritte sopra tipo questa

237R.jpg

che senso hanno tali sigle? è una "deturpazione" dovuta a qualche classificazione? o magari la scritta è sulla bustina di plastica che però dalla foto non sembra esserci?

Modificato da Alessandro C.
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Nell'800 e anche dopo i collezionisti scrivevano sulle monete il numero di riferimento della loro collezione. Il guaio è che lo scrivevano con inchiostro di china..........

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In questo caso è andata anche bene perché in alcuni esemplari i numeri erano anche a tre cifre, inoltre alcuni collezionisti facoltosi apponevano un loro simbolo con un punzone direttamente nei campi della moneta o anche sul taglio... 

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21 ore fa, rorey36 dice:

Nell'800 e anche dopo i collezionisti scrivevano sulle monete il numero di riferimento della loro collezione. Il guaio è che lo scrivevano con inchiostro di china..........

Questa davvero non la sapevo...

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1 ora fa, gennydbmoney dice:

In questo caso è andata anche bene perché in alcuni esemplari i numeri erano anche a tre cifre, inoltre alcuni collezionisti facoltosi apponevano un loro simbolo con un punzone direttamente nei campi della moneta o anche sul taglio... 

che abominio!!!

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Ci sono anche contrassegni che nobilitano, come questa aquila che identificava la collezione Gonzaga. Venduta anni fa da CNG per 16.500 dollari. Ci ho lasciato il cuore.

 

824296.jpg

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3 ore fa, FlaviusDomitianus dice:

Ci sono anche contrassegni che nobilitano, come questa aquila che identificava la collezione Gonzaga. Venduta anni fa da CNG per 16.500 dollari. Ci ho lasciato il cuore.

sì effettivamente in questo caso può anche essere considerato un valore aggiunto.

Continuo con le domande che potrebbero suscitare risa:
i Gonzaga signori di Mantova?  anche perché l'aquila mi farebbe pensare a ciò...

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DE GREGE EPICURI

Nella prima moneta postata, mi pare che si tratti di un prezzo (c'è anche un punto, dopo il 5, e un trattino per dire: niente centesimi). E' difficile dire se la scritta sia sulla moneta, o su un invisibile contenitore di plastica.

I numeri ottocenteschi erano molto più sottili, scritti sia in china bianca che, più di rado, in china nera.

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2 ore fa, Alessandro C. dice:

 

sì effettivamente in questo caso può anche essere considerato un valore aggiunto.

Continuo con le domande che potrebbero suscitare risa:
i Gonzaga signori di Mantova?  anche perché l'aquila mi farebbe pensare a ciò...

Proprio loro.

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1 ora fa, gpittini dice:

E' difficile dire se la scritta sia sulla moneta, o su un invisibile contenitore di plastica.

Guardandola ben ingrandita direi che la scritta è sulla moneta.

E visto cosa c'è scritto direi che è il prezzo di vendita posto, da uno scellerato venditore, direttaemente sulla moneta con un bel pennarello indelebile. :-(

@FlaviusDomitianus Io personalmente, per quanto possa "accettare" il Gonzaghesco punzone, continuo a preferire le monete "intonse"! :-)

Ciao e buona serata.

TWF

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Sì sì è proprio scritta sulla moneta, si vede una differenza di tono tra legenda e campo. E mi avete convinto sia il prezzo, chissà in quale valuta e di quando. Incredibile. Aggiungo che molte scritte riportano la classificazione Cohen , spesso preceduta da una C. 

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Spesso ho visto queste scritte con codici alfanumerici anche su monete di collezioni museali, credo fosse una pratica utilizzata in piccole collezioni di musei locali alla fine dell'ottocento.

Qui un esempio di un asse di Tito con una scritta in china bianca in un lotto ora da Elsen:

http://www.elsen.eu/Auction-136/-1-348-MONNAIES-ANTIQUES-ANCIENT-COINS/-126-226-LOTS/emodule/2816/eitem/63792

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Come dice Pittini è sicuramente un prezzo, la notazione con il punto è il trattino successivo è tipica di un prezzo. Probabilmente voleva indicare 5 sterline, 5 dollari, 5 euro ....Da quello che si capisce potrebbe essere benissimo scritta con un pennarello direttamente sulla moneta....

Notazioni ottocentesche moooooolto improbabili

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