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IGNORED

Una (in)significante monetina del III secolo


grigioviola

Risposte migliori

Oggi vi propongo questa insignificante - a prima vista - monetina del III secolo... sia chiaro: nessuna scoperta del secolo né tanto meno un pezzo di estrema rarità! :D

Tuttavia, un "poverissimo" antoniniano che, almeno per me, ha degli aspetti alquanto interessanti e offre alcuni spunti di discussione e riflessione:

Ecco le immagini:

gall01.thumb.jpg.b1f93ee3a0dbeeeb165ff657d9777bb3.jpggall02.thumb.jpg.3fbe68fc6ad8325cc3dde6d236c44157.jpg

Le foto sono ancora quelle dell'inserzione di vendita in quanto la monetina non mi è ancora arrivata.

I dati fisici provengono dal venditore: 20 mm per circa 2 gr.

E ora a voi i commenti, i pareri, le impressioni e... la classificazione! :)

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Sembra un ibrido Claudio II a D. e Gallieno al R.

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Esattamente! Un antoniniano ibrido Claudio II/Gallieno... le legende non sono visibili, ma senza dubbio alcuno al dritto non c'è Gallieno come ci si aspetterebbe dal rovescio ma, con una sicurezza del 99%, Claudio II.

Ora i quesiti - di non facile risposta - sono:

1) produzione ufficiale con errato accoppiamento di due conii (realizzazione di un ibrido) presumibilmente nell'officina XII di Roma?

2) produzione di natura fraudolenta fatta con l'uso di due conii ufficiali trafugati dalla zecca di Roma? ...inserimento nel calderone delle monete di bassa qualità della zecca di Roma (a partire dalle ultime serie di Gallieno fino alla serie di Divinizzazione di Claudio II) riconducibili alla rivolta delle maestranze zecca di Roma (vedi vicenda di Felicissimo)?

3) produzione imitativa locale (italiana o gallica) ottenuta riprendendo il dritto di un pezzo di Claudio II e il rovescio di un pezzo di Gallieno mantenendo uno stile decisamente buono da risultare sovrapponibile alle emissioni ufficiali (ottenimento per fusione)?

...io ho una mia opinione ma al momento non la esprimo... a prescindere da tutto rimane un pezzo "povero" ma "ricco" di interrogativi e fascino :)

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Monetina interessante! :) Testimone del caos, anche monetario, della metà del III secolo.

La mia impressione dalla foto è che sia fusa. Fusione di un ibrido ufficiale? Forse più probabile uan fusione di una  imitativa gallica.

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Ciao @grigioviola

gli ibridi con dritto di Claudio e con rovesci di Gallieno  pur non essendo comuni non sono infrequenti: Andrea Markl nel Numismatische Zeitschrift no.16 del anno 1894 menziona un esemplare con cervo tra gli ibridi (lui lo classifica tra le primissime emissioni assieme ad altri ibridi con rovescio di Gallieno) con legenda al rovescio DIANAE CONS AVG (cervo stante a destra) e al dritto zecca di Roma  legenda IMP C CLAVDIVS AVG busto tipo radiato, drappeggiato, corazzato, visto da 3/4 dietro. In esergo Z.

La tipologia con il cervo  è descritta anche nel "vecchio" RIC V parte I al nro 29.

Alcune altre tipologie menzionate di rovescio di Gallieno/Salonina con dritto di Claudio (sempre  zecca di Roma)

FECUNDITAS AVG (SALONINA) - ABUNDANTIA AVG - FID MILITUM - FORTUNA REDUX - IOVI CONS AVG - IOVI FULGERAT - IOVI PROPUGNAT - LAETITIA AVG - LIBERAL (ITAS) AVG - LIBERO CONS AVG - MARTI PACIFERO.

Una particolarità hanno tutti conio molto grezzo e frettoloso.

Nella sua opera datata 1884, Markl sostiene che quando Claudio ascese al potere, solo 6 delle 12 officine esistenti entrarono in produzione. Tale ipotesi si basava sul fatto che quando veniva acclamato un nuovo Imperatore c’era la necessità di “innondare” l’Impero con monete con la sua effige. Per accelerare i tempi si usavano i coni con il rovescio delle ultime emissioni dell’Imperatore precedente. Nel caso di Claudio per esempio i temi della sua ultima emissione sono ripresi dall’unica emissione romana di Quintillo e nella prima di Aureliano.

Non fu però possibile utilizzare questa prassi per le prime emissioni di Claudio II perché le ultime emissioni di Gallieno furono i cosiddetti “bestiari” e di certo non era un soggetto che poteva essere utilizzato per il Gotico, considerata la situazione politica, sociale esistente e che necessitava di messaggi urgenti di tutt’altro genere. Pertanto Markl sostiene che mentre 6 officine producevano le prime monete con i coni utilizzabili di Gallieno (non a caso  "gli afferma" che la I emissione di Claudio contempli tutte  monete con rovescio di Gallieno), le altre 6 officine lavoravano per fare nuovi coni.

Tale tesi sembra però un po’ azzardata ed in effetti sia Gricourt che Bastein e Pflaum considerarono tali presunti primi esemplari, spesso di cattiva fattura, come meri ibridi, di produzione assolutamente non seriale.  In tali esemplari peraltro spesso al dritto compariva anche la legenda breve, considerata non compatibile con le prime fasi di un regno. Infatti per prassi si può notare che le titolature lunghe sono le prime ad essere utilizzate, per subire poi un processo di semplificazione.

Alla stessa conclusione arrivarono anche studiosi successivi che basandosi sulle tipologie delle monete rinvenute nei vari ripostigli, considerando che un’officina romana di norma produceva sempre uno specifico tipo di rovescio, confermarono che le officine operanti dovevano essere necessariamente 12 sin dall’inizio delle coniazioni delle monete di Claudio.

Quindi la tesi di Markl viene un po' a cadere.............

 

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Si, il tipo è noto: un esemplare apparentemente analogo (manca foto) è presente anche nel Cunetio Hoard.

A mio avviso si tratta di produzioni di natura fraudolenta realizzate da quelle maestranze infedeli della zecca di Roma che lucravano sulle operazioni di coniazione in maniera sempre più spinta fino ad arrivare a sottrarre il metallo prezioso destinato alla "Moneta" e a portare la situazione sull'orlo della guerra civile con la sanguinosa repressione attuata da Aureliano.

@Flavio_bo meno male che non sei l'esperto di Claudio II del forum :D

 

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15 ore fa, grigioviola dice:

Si, il tipo è noto: un esemplare apparentemente analogo (manca foto) è presente anche nel Cunetio Hoard.

A mio avviso si tratta di produzioni di natura fraudolenta realizzate da quelle maestranze infedeli della zecca di Roma che lucravano sulle operazioni di coniazione in maniera sempre più spinta fino ad arrivare a sottrarre il metallo prezioso destinato alla "Moneta" e a portare la situazione sull'orlo della guerra civile con la sanguinosa repressione attuata da Aureliano.

@Flavio_bo meno male che non sei l'esperto di Claudio II del forum :D

 

Quindi il fatto di coniare degli "ibridi" rendeva più difficile individuare i responsabili di queste coniazioni fraudolente?

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Credo che il loro intento fosse quello di creare moneta con minore quantità di fino e usando meno metallo (per fare guadagno) e, ovviamente, far sì che il prodotto finale fosse spendibile senza destare sospetto. Ecco che il poter disporre di conii ufficiali rendeva tutto questo più semplice.

Qui le legende sono in buona parte fuori tondello il che significa che il dischetto da coniare era inferiore dimensionalmente a quello previsto dai conii e quindi è un ulteriore indizio che porta verso le mie considerazioni.

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Potrebbe essere una emissione fatta in area Gallica, ma proprio per le vicende che interessavano la zecca di Roma durante il periodo lo ritengo, seppur possibile, meno probabile.

Fosse una emissione non centrale i conii sarebbero con più probabilità non ufficiali ma realizzati in loco.

Certo, non è da escludere il traffico su lunga distanza dei conii trafugati

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2 ore fa, grigioviola dice:

Potrebbe essere una emissione fatta in area Gallica, ma proprio per le vicende che interessavano la zecca di Roma durante il periodo lo ritengo, seppur possibile, meno probabile.

Fosse una emissione non centrale i conii sarebbero con più probabilità non ufficiali ma realizzati in loco.

Certo, non è da escludere il traffico su lunga distanza dei conii trafugati

Grazie per avermi risolto il dubbio! :D

Comunque è affascinante come monetina, specialmente ricca di mistero riguardo la coniazione. :)

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