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Al CCNM: sesterzi visti dal Rinascimento.


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DE GREGE EPICURI

Per l'ultima conferenza prima dell'estate (martedì 12 giugno alle 20.45, a Milano in via Terraggio 1) al CCNM avremo un argomento complesso, ma molto interessante: come venivano visti durante il Rinascimento gli imperatori romani e le loro monete. Ce ne parlerà il nostro socio Gerarluigi Rinaldi, che ha approfondito il tema lavorando alla Univ. Federico II di Napoli; il titolo esatto é: "Antichità classiche e rinascimento italiano: l'uso documentario delle fonti numismatiche nel manoscritto dell'Historia Augusta *Vittorio Emanuele 1004*".

Composta nella tarda antichità, l'Historia Augusta è una raccolta di biografie che continuano i "DodiciCesari" di Svetonio: il pensiero comune sulle figure imperiali del 2° e 3° secolo, con gli stereotipi, ad es., del bonus princeps per Antonino Pio o Alessandro Severo, del folle tyrannus per Commodo o Elagabalo, ecc. Tra le copie pervenute dalla tradizione manoscritta, il codice "Vittorio Emanuele 1004", oggi alla Biblioteca Nazionale di Roma, fu vergato nella seconda metà del Quattrocento, probabilmente alla corte dei Gonzaga, e venne illustrato con un ricco apparato iconografico. Questo è costituito da miniature, che per ogni biografia riproducono il diritto di una moneta, a documentazione della fisionomia del personaggio, e uno o due rovesci, che documentano la propaganda imperiale. Ci sono anche alcuni errori o fraintendimenti (pochi), che testimoniano lo stato di avanzamento degli studi antiquari  e numismatici in età umanistica: forse sono proprio questi la parte più curiosa e interessante del manoscritto.

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Spero di riuscire ad essere presente, l'argomento mi interessa molto anche per motivi di studio personale (a dire il vero sono più concentrato sulla riscoperta dei modelli monetari classici in area milanese, dai ritratti sforzeschi alle opere del grandissimo Leone Leoni, ma non si può studiare "col paraocchi" ;)).

Antonio

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DE GREGE EPICURI

@Filippo1948Molte grazie per il link, che permette di accedere a una scheda molto ricca e utile. Quindi il copista dovrebbe essere Bartolomeo Sanvito; e la rilegatura sarebbe stata eseguita non a Napoli, ma ad Urbino. Inoltre, si scopre che grazie alla Hoepli il prezioso manoscritto, che era proprietà di un collezionista francese, è rientrato in Italia negli anni '30, ed è stato poi donato al patrimonio dello Stato.

Si tratta evidentemente di un codice di alto livello artistico, e di grande interesse storico.

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Sembrerebbe che per il corredo iconografico del codice non siano stati utilizzati solo sesterzi: qui vedo una moneta provinciale.

Catturadksdkwqj.JPG

Modificato da Filippo1948
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Un altro bel codice umanistico con miniature numismatiche è il Vitt. Em. 1005, con la traduzione latina di  Poliziano delle "Historiae de imperio post Marcum" di Erodiano.

https://manus.iccu.sbn.it//opac_SchedaScheda.php?ID=67844

In allegato alla scheda ci sono alcune immagini.

 

Modificato da Filippo1948
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Argomento interessantissimo 

complimenti Gianfranco per il sempre elevato livello delle vs conferenze. I manoscritti ornati , della seconda metà del Quattrocento , al pari dei primi  incunaboli  dei prototipografi specislmente quelli operanti in Italia ( Pannartz e Sweynheim, Vindelino da Spira, Nicolas Jenson etc ) sono opere sublimi. Segnata data in calendario, se sono a milano non posso mancare :)

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13 minuti fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

@Filippo1948Sai perchè questi due codici (1004 e 1005) portano il nome di Vittorio Emanuele?

È il nome del fondo: Vittorio Emanuele II è il nome della Bibl. Naz. Centrale di Roma.

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Supporter

Complimenti per l'interessantissimo argomento. Spero di riuscire a partecipare.

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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

L'incontro si avvicina, e sarà bene rinfrescare i nostri ricordi della Historia Augusta (argomento trattato da Wikipedia in modo abbastanza esteso ed esaustivo). Si tratta di una storia degli imperatori che si estende da Adriano a Numeriano (c'è però una lacuna dal 244 al 253 d.C.). Nelle varie dediche ad augusti e cesari della tetrarchia, gli Autori della Historia si presentano e si firmano: sarebbero 6 persone diverse. Tuttavia nell'800 un valente storico e filologo tedesco, notando uniformità di stile e altri elementi (una vita ricopiata da Eutropio, ecc.) ipotizzò che i 6 nomi fossero tutti finti, e che l'autore fosse uno solo, di epoca dioclezianea-costantiniana. Altri, naturalmente, non furono d'accordo; il grande T.Mommsen  assunse una posizione intermedia. La data di compilazione sembra essere stata intorno al 330 d.C.

Ma soprattutto, le notizie sono affidabili? Si notano molte esagerazioni, una certa tendenza al feuilleton, diciamo a romanzare le cose; però su molti punti ci sono concordanze con altri AA, epigrafi, documentazione varia. Ma vorrei sentire le opinioni di storici e archeologi, oggi che cosa se ne pensa, @Legio II Italica, @Filippo1948?

Modificato da gpittini
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Ciao @gpittini, grazie della considerazione ma non essendo uno storico professionista ma solo un dilettante , posso fare solo delle supposizioni a proposito della Storia Augusta come valida opera storica ; la prima considerazione e' che siamo molto fortunati che sia sopravvissuta , capirai bene il perché , la seconda e' che la Storia Augusta fino all' epoca di Eliogabalo e' certamente affidabile in quanto gli autori di questo periodo presero spunto dall' opera di Mario Massimo , militare , Senatore e scrittore storico dell' epoca di Settimio Severo vissuto circa tra il 158 e il 230 , che prosegui' l' opera di Svetonio partendo da Nerva fino a Eliogabalo , opera originale purtroppo perduta ; la prova della presenza attiva di Mario Massimo nella Storia Augusta e' testimoniata dal fatto che viene spesse volte citato nell' opera , appunto fino all' epoca di Eliogabalo . 

Oltre Eliogabalo nascono i problemi in quanto gli autori della Storia Augusta sembrano parlare e scrivere per se stessi senza fare riferimenti a fonti antiche , come se fossero contemporanei dei fatti trattati , il che fa ritenere , ma senza prove certe , che tutta l' opera risalga all' epoca di Diocleziano , scritta probabilmente dopo il 305 quando Diocleziano si ritiro' , quasi in ozio , nel suo Palazzo fortezza di Spalato , in questo frangente potrebbe aver dato disposizione di redigere l' opera che termina con Numeriano .

 

Palazzo di Diocleziano a Spalato.jpg

Modificato da Legio II Italica
Foto
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DE GREGE EPICURI

E' anche interessante il fatto che le monete riprodotte nelle miniature non sono solo romane imperiali, ma anche provinciali. Al post n.5, uno dei rovesci di Clodio Albino è una rara moneta con rovescio CΙΛΗΤΟΝ...non so se autentica o inventata o falsa! Ovviamente, trattandosi di miniature quattrocentesche, l'aspetto delle monete risente dello spirito del tempo, che le rende un po' diverse dalle monete "reali" che noi prendiamo in mano.

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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Ormai quasi ci siamo, e con questa serata il CCNM concluderà le sue conferenze prima dell'intervallo estivo. Per l'autunno si profilano: Bisanzio, e l'uso rituale delle monete.  Ma per ora restiamo sulla Historia Augusta, e sul modo in cui il Rinascimento ha "risuscitato" e rivissuto la classicità;  che è poi anche l'inizio del nostro collezionismo odierno.

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DE GREGE EPICURI

Verso la fine del Medioevo (che poi significa: agli albori dell'Umanesimo), cominciò ad aumentare il gusto di raccogliere e a volte accumulare testimonianze antiche: oggetti vari, statue ed anche monete. Petrarca fu uno dei più noti collezionisti di aurei romani; ma le notizie sono molto frammentarie, e non conosciamo nè le dimensioni della sua collezione, nè i livelli, da parte sua,  dello studio e dell'approfondimento numismatico. Sicuramente, a fine '400 e nel '500 venne studiata l'epigrafia latina del periodo classico, e si cercò di imitarne i canoni, abbandonando abbastanza rapidamente i caratteri gotici o goticizzanti usati in precedenza.

Nel Cinquecento, abbiamo testimonianze pittoriche significative di monete antiche, collocate singolarmente o in gruzzoli sui tavoli o sui tappeti, nei ritratti di personaggi colti e importanti. Questo ci fa pensare alla presenza già diffusa di forme di collezionismo, o almeno di raccolta e conservazione di monete classiche.

E' in questo contesto, credo, che vanno inquadrate le miniature di monete del Cod. Vittorio Emanuele 1004.

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Grazie Gianfranco

riportiamo un po’ a galla questo evento che merita di essere condiviso per l’interesse e il fascino dei  temi trattati 

 

molti erano i collezionisti gia’ in epoca medioevale purtroppo ne sappiamO pochissimo. Dell’epoca rinascimentale invece abbiamo notevoli testimonianze e anche precisi elenchi di colkezionisti visitati da uno dei padri della numismatica - Goltzius - vissuto nel 1500.  

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Supporter

Su questo interessantissimo argomento, vi segnalo questo libro di Federica Missere Fontana: Testimoni Parlanti-  Le monete antiche tra Cinquecento e Seicento.

Testimoni parlanti1.jpg

Testimoni parlanti2.jpg

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23 ore fa, quattrino dice:

Su questo interessantissimo argomento, vi segnalo questo libro di Federica Missere Fontana: Testimoni Parlanti-  Le monete antiche tra Cinquecento e Seicento.

Testimoni parlanti1.jpg

Testimoni parlanti2.jpg

Prefazione di Andrew Burnett, una garanzia. Ne ho ordinato una copia.

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Ottimo testo quello della Missere Fontana, grande studiosa del collezionismo ‘antico’, sul quale ha scritto questo volume e numerosi articoli molto interessanti.  E’ un settore molto privilegiato che apre squarci di luce su come il collezionismo, ma anche la scienza numismatica hanno mosso i primi passi mell’epoca di affermazione della stampa e diffusione dell’antiquaria.

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Lasciamo un po’ di spazio anche alle altre iniziative. Tutte hanno bisogno di essere sostenute. 

Riporto in alto l’ interessante conf. di stasera  presso il CCNM 

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Ottima serata ieri al CCNM 

pochi ( colpa anche del meteo) ma buoni :)

argomento sofisticato e molto interessante. Abbiamo appreso che anche i manoscritti , precedenti i libri a stampa , hanno parlato delle monete seppur da un punto di vista esclisivamente storico. Molto bravo davvero il relatore Gerarluigi Rinaldi , archeologo, storico e numismatico. 

Modificato da numa numa
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DE GREGE EPICURI

Rinaldi è un pozzo di scienza, e ci ha riportati magicamente in pieno umanesimo, con tutto il gusto, la raffinatezza estetica, la scelta dei colori (che non era mai casuale), le simpatie/antipatie per i personaggi antichi  che si respiravano a quell'epoca.  Ovviamente, con la numismatica erano agli inizi, e non si facevano alcun problema a chiamare (sulle monete) Caracalla ed Eliogabalo con questi appellativi!

Poi, abbiamo scoperto un sacco di cose: che Avito Cassio fu ingannato dalla falsa notizia della morte di M.Aurelio (fake news anche a quei tempi!), che la pergamena migliore era fatta nel Quattrocento con pelle di vitello, che la Historia Augusta va post-datata forse di 1 o 2 secoli...

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Qualche immagine della interessantissima serata, tutti affascinati dal manoscritto miniato del 1400, personalmente mi ha stupito l'alto livello pittorico delle miniature.

Grazie Gerarluigi

IMG_0144.thumb.JPG.6f8708581c11265d4b4df782971ba78b.JPG

L'originale e pregevole coperta in pelle del manoscritto miniato.

IMG_0145.JPG.cb5a0431302b5641afe93d6add9afcfa.JPG

 

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