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Collezionisti o speculatori? Intervista a Bolaffi.


Betto

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E tutti noi come la vediamo? A giudicare dai nostri post, concordiamo col Sig. Bolaffi, o no?

Poi, come dice @Erdrückt, in parte predica bene e razzola (ma penso che sia normale se uno ci cosrruisde un business sopra)

Che ne pensate?

 

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14 minuti fa, niko dice:

Tra poco tra le sezioni delle aste Bolaffi vedremo anche le sneakers... ?

 

N.

Beh visto le cifre che girano non ci vedrei nulla di strano ..in America aste di questo tipo sono già una realtà. 

L'importante è far soldi e se si fanno vendendo monete , dipinti antichi o scarpe , magliette e mutande poco importa. 

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5 minuti fa, matteo95 dice:

Beh visto le cifre che girano non ci vedrei nulla di strano ..in America aste di questo tipo sono già una realtà. 

L'importante è far soldi e se si fanno vendendo monete , dipinti antichi o scarpe , magliette e mutande poco importa. 

Si certamente, l'appunto era sulle parole del cav. Bolaffi che stigmatizza un tipo di collezionismo del genere quando in realtà nelle sue aste già si occupa di più filoni di collezionismo, più o meno blasonati.

 

N.

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I reseller nel nostro settore sono sempre esistiti sotto il nome meno fashion di bagarini (usato peraltro impropriamente). 

Il collezionismo è moda e lo è sempre stato, anni fa le schede telefoniche oggi le scarpe da ginnastica, non c'è alcuna differenza. Concordo con Bolaffi quando dice che la differenza sostanziale sta nella storicità del prodotto o meglio, a mio avviso, nell'incardinarsi di un prodotto all'interno di un mercato storicizzato (gli euro non sono storici ma sono numismatica che esiste da sempre).

In questo le scarpe da ginnastica non sono una novità, essendo sempre esistito, soprattutto oltre oceano, un importante mercato di cimeli sportivi (di cui queste però perdono attributi essendo nuove di pacca).

Ad ogni modo sgancio una bomba: ritenete Che i reseller facciano bene alla numismatica? Non dico ai commercianti che svolgono la loro attività regolarmente e versando le dovute tasse, ma alla numismatica in quanto tale.

Magari dopo aver letto qualche vostro punto di vista condivido il mio.

Modificato da providentiaoptimiprincipis
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Non fanno ne bene né male. Esistono in quanto la numismatica contiene una componente commerciale. E quindi all interno del mondo numismatico c è chi ci campa traendone profitto, commerciando. Esattamente come avviene in tutte le altre categorie di beni e servizi. Il fatto che esistano re seller nn fa di per se aumentare i prezzi. Sono le pratiche commerciali scorrette che, nella numismatica come in tutti gli altri settori del commercio, sono da denunciare ed estirpare. 

Modificato da refero1980
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17 ore fa, providentiaoptimiprincipis dice:

Il collezionismo è moda e lo è sempre stato, anni fa le schede telefoniche oggi le scarpe da ginnastica, non c'è alcuna differenza.

Si infatti, le schede telefoniche..... Ricordo che quando ero ragazzo, anche nel mio paese, dove non succedeva e non succede mai nulla di nuovo, si organizzavano mercatini in cui la maggior parte della roba erano schede telefoniche, migliaia. E i costi erano esorbitanti e non ti dico le più rare. Lì, vedevi gruppi di ragazzi a sfogliare gli album e a contrattare il prezzo, molta calca e confusione, siamo alla fine degli anni '90, era il bum delle schede telefoniche.

Che fine hanno fatto ora?

Le acquisto ancora oggi, ma i prezzi? Schede a tiratura limitatissima oggi li prendo ad 1 euro o poco più!! Quelle stesse schede all'epoca erano inarrivabili. Questo faccia riflettere sul mercato delle snikers. E anche le parole di Bolaffi sono valide.

Ma però anche loro non sono da meno perché i loro cataloghi hanno prezzi non coerenti col mercato e in contrasto alle parole del Cav. quando dice che chi vuol fare un guadagno subito è un pazzo (ora non ricordo le parole esatte).

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Supporter

Una barzelletta.

Nel breve c'è guadagno per una ristretta cerchia alla lunga il rischio "bulbi olandesi" mi sembra altissimo Tale rischio è comunque il rischio di tutti i mercati di nicchia.

 

 

 

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Supporter

i fenomeni di bolla speculativa relativa al prezzo di un certo bene alla moda seguito da un altrettanto improvviso crollo c'è sempre stato. 

Uno dei primi casi ben documentati è quello dei bulbi di tulipano in Olanda, fenomeno di reselling che creò e distrusse enormi fortune. 

Vi allego la pagina di wikipedia che riassume le vicende, ma online trovate altri interessanti articoli. 

https://it.wikipedia.org/wiki/Bolla_dei_tulipani

Ora ci ritroviamo con la bolla delle snikers, che in tutta onestà mi fa pure ridere, (non avrei mai scommesso un centesimo che potesse esserci una bolla per oggetti di uso quotidiano e individuale). Durerà qualche mese-anno, e poi crollerà facendo molto male ad alcuni ed avendo fatto arricchire altri, come sempre.

Questi fenomeni sono molto interessanti interessanti per capir quali sono le dinamiche sociali e culturali che portano un determinato bene, facilmente reperibile e quasi uguale a milioni di altri a diventare alla moda (perchè sono andate di moda queste scarpe piuttosto che l'orologio swatch in serie limitata o le penne o qualche mouse spaziale?).

Le bolle in generale fanno sempre male al mercato, in quando dopo lo scoppio la gente se ne terrà con attenzione alla larga. 

Pensate proprio al collezionismo di schede telefoniche o di miniassegni. Non sono più risorti dopo il crollo del mercato.

Per nostra fortuna il mercato numismatico è molto più stabile, ci sono le mode, che durano alcuni anni, ma in genere gli aumenti e le diminuzioni di prezzo non sono drammatici e avvengono nell'arco di diverso tempo (vedi diminuzione della diminuzione del prezzo delle lire e del regno in bassa conservazione, processo durato diversi anni). Chiaramente la stabilità dei prezzi darebbe una maggiore serenità a tutti i collezionisti , specie i più giovani. 

 

 

 

Modificato da azaad
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Riguardo le schede telefoniche mi ricordo che persino mia sorella, che è veramente l'ultima persona al mondo interessata al collezionismo, iniziò a collezionarle, ne aveva un botto e comprò addirittua un classificatore :D

Modificato da Erdrückt
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Le schede telefoniche furono il mio primo hobby collezionistico, la malattia me l'attaccarono i miei compagni di scuola (dovevo adeguarmi per essere accettato), in realtà non posso dire di averle mai trovate affascinanti, ora che non sono più un bambino un simile hobby collezionistico non lo avrei più. Collezionare oggetti moderni non mi affascina, compresi gli euro, non ne trovo nemmeno il senso, paiono più delle smanie di possesso che forma di amore verso la storia o l'arte.

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11 ore fa, Ambronummus dice:

Le schede telefoniche furono il mio primo hobby collezionistico, la malattia me l'attaccarono i miei compagni di scuola (dovevo adeguarmi per essere accettato), in realtà non posso dire di averle mai trovate affascinanti, ora che non sono più un bambino un simile hobby collezionistico non lo avrei più. Collezionare oggetti moderni non mi affascina, compresi gli euro, non ne trovo nemmeno il senso, paiono più delle smanie di possesso che forma di amore verso la storia o l'arte.

Non colleziono euro, ma ci sono moltissime persone che collezionano euro o monete contemporanee perché interessate al loro valore storico, culturale o artistico. La smania di possesso c'è in chiunque collezioni monete, che siano antiche o moderne, altrimenti uno si accontenterebbe di studiarle sui libri o di vederle su internet, ai convegni o nei musei, senza bisogno di spenderci un fracco di soldi

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Sì il possesso c'è per entrambi i collezionismi ma non vedo il valore storico, culturale e artistico degli euro. Se l'arte e la storia è incidere l'uomo vitruviano su un pezzo di metallo allora è arte e storia un qualunque gettone o spilla incisa.

Modificato da Ambronummus
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Esatto arte è ciò che è frutto della creatività e manualità dell'uomo, gli euro sono prodotti in serie dai torni controllati da computer, è come dire che un computer dipinge un quadro...suvvia.

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Supporter

ragazzi, credo siate off topic e che gli argomenti siano diventati inutilmente offensivi contro chi colleziona euro. 

la gioventù di una monetazione non la rende automaticamente inferiore alle altre. Nel 1914 si sarebbe potuto dire  che la 5 lire quadriga era solo un pezzo d'argento con dei cavalli sopra. 

La moneta è l'espressione e la rappresentazione dell'arte, della cultura e del contesto storico in cui la moneta è coniata. 

Posso essere d'accordo che gli ultimi tempi dal punto di vista artistico siamo poveri, ma la moneta, deve rappresentar questa povertà, se esiste. 

Direi di tornare all'argomento principale. 

Modificato da azaad
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4 minuti fa, azaad dice:

ragazzi, credo siate off topic e che gli argomenti siano diventati inutilmente offensivi contro chi colleziona euro. 

la gioventù di una minetazione non la rende automaticamente inferiore alle altre. Nel 1914 si sarebbe potutodire altrimenti che la 5 lire quadriga era solo un pezzo d'argento con dei cavalli sopra. 

Direi di tornare all'argomento principale. 

Infatti lo si diceva secondo me, perché la storia è il passato e non il presente, sul concetto di arte si può discutere. Ha ragione il cav. Bolaffi, bisogna che ci sia la componente storica.

Modificato da Ambronummus
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54 minuti fa, Ambronummus dice:

Infatti lo si diceva secondo me, perché la storia è il passato e non il presente, sul concetto di arte si può discutere. Ha ragione il cav. Bolaffi, bisogna che ci sia la componente storica.

Buonasera a tutti,

la componente storica ha la sua bella importanza, gli Euro di oggi tra cento anni avranno la stessa storia delle monete dei primi del novecento, quindi meritano rispetto tutti i giovani collezionisti che non avendo cifre a tre zeri da spendere iniziano ad appassionarsi alla numismatica tramite queste giovani collezioni.

Se trovassi delle scarpe da tennis Nike originali anni 80 in ottime condizioni sarei disposto a pagarle di più di un paio di Nike contemporanee perché hanno più storia alle spalle, come costerebbero di più un paio di stivali in cuoio di fine 800’ rispetto ad un paio di stivali recenti.

Altra questione sono i cimeli sportivi, se per esempio avessimo la possibilità di comprare le scarpe da calcio di Pogba utilizzate nella finale dei mondiali, pagheremmo sicuramente molto anche se sono recenti per via della enorme domanda che potrebbero generare. In America i cimeli sportivi vanno alla grande,  quindi guai a snobbare queste forme di collezionismo.

Tutto ciò che invece viene prodotto per alimentare certe “bolle” del momento lascia il tempo che trova, meglio starne alla larga.

Cordiali saluti

Silver

 

 

 

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3 ore fa, Ambronummus dice:

Infatti lo si diceva secondo me, perché la storia è il passato e non il presente, sul concetto di arte si può discutere. Ha ragione il cav. Bolaffi, bisogna che ci sia la componente storica.

Ma ci vuole anche cultura collezionistica, che si chiama anche rispetto, che da quello che scrivi pare tu ne sia carente.

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Supporter

La numismatica comprende tutte le monetazioni,e di tutte bisogna essere rispettosi,la numismatica per me è  una passione particolare,si tramanda da secoli,questo comunque senza criticare chi fa raccolte meno nobili,chiunque a diritto di collezionare ciò  che gli piace.saluti Aldo.

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Quando si parla di componente storica farei notare che esiste anche la storia contemporanea. Quando Bolaffi parla di "verità storica, scientifica o culturale", non credo proprio che voglia intendere che un oggetto debba essere vecchio di tot anni per avere una sua dignità storica

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12 ore fa, cristianaprilia dice:

Ma ci vuole anche cultura collezionistica, che si chiama anche rispetto, che da quello che scrivi pare tu ne sia carente.

Sì la cultura collezionistica si chiama rispetto, esatto non avevo letto la treccani attentamente, e non sto usando rispetto, non conoscevo questo concetto, mea culpa.

 

46 minuti fa, laguardiaimperial dice:

Quando si parla di componente storica farei notare che esiste anche la storia contemporanea. Quando Bolaffi parla di "verità storica, scientifica o culturale", non credo proprio che voglia intendere che un oggetto debba essere vecchio di tot anni per avere una sua dignità storica

No, mi dispiace la storia contemporanea non è il presente, basti vedere cosa viene trattato come "storia contemporanea" nei libri d istoria a livello scolastico/accademico. Secondo me invece il cav. Bolaffi intendeva proprio che deve appartenere ad un passato (appunto storico).

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