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REGNO DI NAPOLI, FERDINANDO IL CATTOLICO


Risposte migliori

Buongiorno,

ho recentemente acquisito un Ducato d'oro di Ferdinando il Cattolico (1504-1516). Ducato senza sigle (gr. 3.47). P.R 2. MIR 117. Il MIR Napoli attribuisce alla moneta un grado di rarità R4.

Il venditore descrive la moneta come: "Di estrema rarità. Il CNI riporta un solo esemplare (pag. 274 n. 13) presso il Museo Civico Bottacin di Padova".

Dato che non posseggo il CNI, chiedo ai partecipanti del Forum di confermare o meno tale affermazione e di segnalarmi se è a tutt'oggi valida o se a qualcuno risulta la presenza di altre analoghe monete.

Cordialità

 

FERDINANDO IL CATTOLICO DUCATO D.JPG

FERDINANDO IL CATTOLICO DUCATO R.png

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1 ora fa, eliodoro dice:

Grazie per il link del CNI.

Purtroppo mentre la mia moneta corrisponde perfettamente a MIR 117 (R4), non trovo la stessa perfetta corrispondenza con CNI pag. 274 n. 13 nè con le altre varianti lì elencate. Come può essere che il MIR redatto recentissimamente non riporti una variante già individuata in precedenza?

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Che non trovo nel MIR la variante n. 13 descritta a pag. 274 del XIX volume del CNI (con l'annotazione : "un solo esemplare presso il Museo Civico Bottacin di Padova" riportata dalla casa d'aste da cui ho acquistato la moneta). 

Modificato da Creaturo
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13 minuti fa, Creaturo dice:

Che non trovo nel MIR la variante n. 13 descritta a pag. 274 del XIX volume del CNI (con l'annotazione : "un solo esemplare presso il Museo Civico Bottacin di Padova" riportata dalla casa d'aste da cui ho acquistato la moneta, affermazione evidentemente errata). 

Le varianti di legenda e di interpunzione non sono catalogate come specificato alla prima pagina  del mir. c'è, inoltre, una nota esplicativa a pagina 80, basta dargli uno sguardo

Modificato da eliodoro
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33 minuti fa, Creaturo dice:

Che non trovo nel MIR la variante n. 13 descritta a pag. 274 del XIX volume del CNI (con l'annotazione : "un solo esemplare presso il Museo Civico Bottacin di Padova" riportata dalla casa d'aste da cui ho acquistato la moneta, affermazione evidentemente errata). 

Non trova la variante segnalata perchè semplicemente si tratta di una variante, come da lei sottolineato, di legenda.

Sul CNI è riportato: D/ + FERNANDVS ° D  G° R°AR°V°SI e per il R/ FERDINANDVS ° D°G°R°AR°S°

Mentre sul MIR è riportato: + FERNANDVS ° D  G° R°AR°V°S e per il R/ FERDINANDVS ° D°G°R°AR°S°

Quindi con l'unica differenza di una I in più posta nella legenda del D/.

Come le è stato già fatto notare il MIR non riporta le varianti per legenda (ci sarebbero voluti due volumi solo per descrivere i coronati aragonesi) ma comunque la moneta è censita con una rarità di R4 come da lei segnalato al n°117 di pag. 79 riportante come riferimento l'esemplare descritto nel Pannuti Riccio n°2 di pag. 85. Quest'ultimo fa riferimento al Catalogo Filangieri 1973, n°157. 

Credo che ora abbia tutti i riferimenti per poter fare gli opportuni accertamenti su questa rara tipologia di moneta. 

Se le può interessare per aggiornare eventualmente i passaggi d'asta della sua moneta le segnalo che è stata esitata nell'asta Artemide XLIX, lotto n° 489 e nell'asta Artemide L, lotto n° 793. In entrambi i casi invenduta.

Complimenti per il pezzo!

 

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Grazie ancora per le informazioni molto interessanti.

Quindi, se è vera la presenza a tutt’oggi di un esemplare nel Museo padovano, questa è la terza moneta di cui ho contezza (che ci sta con una R4).

Ancora una domanda: la cifra 14.000, che penso sia l’importo commerciale, (ovviamente in lire) è da intendersi in migliaia, ossia 14 milioni di lire? Se fosse così la cifra equivarrebbe a 7.000 euro di oggi e  mi sembra troppo avendola io pagata molto meno, se solo 14.000 lire allora troppo poco... boh!

 

Modificato da Creaturo
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14000 sono lire quindi 14ml; la differenza tra il tuo esemplare @Creaturo e quello del CNI 13 (Bottacin), oltre alla SI di quest'ultimo è anche un'altra: quello del CNI (anche citato NAC 12), ha la D di DGR che è interrotta dal busto di Ferdinando, in pratica segue FERNANDVS mentre nel tuo esemplare e quello che ti ho postato la lettera D di DGR è a sinistra del busto.

1) FERNANDVS D _____ GR-AR-V-SI

2) FERNANDVS ______DGR-AR-V-S

 

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Si, è proprio così.

Certo che o l’inflazione, più o meno dovuta all’euro, è stata ben superiore a quanto si creda o si percepisca oppure i prezzi sono scesi. Effetto crisi (ormai decennale)?

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1 ora fa, Rex Neap dice:

14000 sono lire quindi 14ml; la differenza tra il tuo esemplare @Creaturo e quello del CNI 13 (Bottacin), oltre alla SI di quest'ultimo è anche un'altra: quello del CNI (anche citato NAC 12), ha la D di DGR che è interrotta dal busto di Ferdinando, in pratica segue FERNANDVS mentre nel tuo esemplare e quello che ti ho postato la lettera D di DGR è a sinistra del busto.

1) FERNANDVS D _____ GR-AR-V-SI

2) FERNANDVS ______DGR-AR-V-S

 

Quindi sia la moneta da te postata che la mia (che mi sembrano identiche) non corrispondono alla n. 13 del CNI conservata presso il MCB di Padova (che prima o poi andrò a visitare!). Insomma la descrizione di almeno due esemplari della moneta in alcune aste è a rigore errata, servendo piuttosto ad "enfatizzare" il grado di rarità della stessa piuttosto che a precisarne la classificazione.

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18 ore fa, Creaturo dice:

Quindi sia la moneta da te postata che la mia (che mi sembrano identiche) non corrispondono alla n. 13 del CNI conservata presso il MCB di Padova (che prima o poi andrò a visitare!). Insomma la descrizione di almeno due esemplari della moneta in alcune aste è a rigore errata, servendo piuttosto ad "enfatizzare" il grado di rarità della stessa piuttosto che a precisarne la classificazione.

Bhe....la moneta è comunque rara; le aste, ovviamente, si limitano a classificare il "tipo", credo che di più non possono fare altrimenti ci vorrebbero anni prima che un asta vede la luce; di conseguenza e nel dettaglio, per le varianti dei tipi (in ordine alle diverse legende, punteggiature ecc. ecc.) spetta a noi osservarle, studiarle e magari proporle in futuri cataloghi dove vengono incluse anche queste. Oggi, hanno a disposizione cataloghi, sì validi ma comunque compattati, per tipo, dal Pannuti e Riccio che hanno avuto il merito dopo 10 anni di duro lavoro di fornire un catalogo valido per la classificazione delle monete di Napoli. Classificarle in ordine al Corpus è più complesso e aggiungo che adesso che il Corpus è in rete possiamo fare verifiche, ma fino a poco tempo addietro il Corpus (nei due volumi XIX e XX nello specifico), non tutti potevano averlo.

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