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“Tecnici” della politica economica nell' antica Roma


Legio II Italica

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Oggi in politica vengono chiamati , per fortuna solo a volte al governo della Nazione , dei personaggi altamente qualificati definiti “Tecnici” perche' operanti al di fuori della politica attiva , nell' ambito dell' Economia per risolvere questioni nazionali legate alle loro professioni personali private , cio' avviene quando i politici non riescono , per vari motivi , a trovare soluzioni economiche nazionali adeguate .

Questa pratica dell' avvento di “Tecnici” , non e' comunque una “invenzione” moderna , fu invece in voga anche nell' antica Roma imperiale , con la sola differenza che l' Imperatore “Tecnico” di turno , nei tempi antichi eletto dal Senato o per volonta' delle Legioni oggi invece su chiamata del Presidente , risolto il problema economico con provvedimenti tecnici sulle monete e con l' introduzione di nuove tasse o inasprimenti di quelle gia' esistenti , rimaneva comunque saldamente al governo dell' Impero , mentre oggi risolti i problemi , i “Tecnici” generalmente vengono “licenziati” al termine del mandato , riaffidando il governo dello Stato , dopo nuove elezioni , alla rinnovata classe politica .

Uno dei primi “Tecnici” dell' antica Roma fu l' Imperatore Vespasiano che in relazione alle manovre economiche adottate , cosi' lo definisce Tacito negli Annali , libro III , 55 , 2 : “La spinta piu' forte a regole di sobrieta' venne da Vespasiano , esempio lui stesso di vita austera , secondo gli antichi dettami ; inoltre il rispetto verso quel Principe (Augusto) e il vivo desiderio di emularlo , si rivelarono piu' validi della pena comminata dalle Leggi e dalla paura di esse”

Vespasiano per arrivare al governo dell' Impero dovette battersi con Vitellio e vincerlo ; anche per Vitellio ascoltiamo le dure parole di Tacito nelle Storie , libro II , 95 , 2 e 3 : “Non c' era nessuno alla sua corte che si facesse valere per rettitudine e operosita' ; una sola invece la strada della potenza : saziare con dispendiosi banchetti e folli bagordi la voracita' senza fondo di Vitellio . Il quale convinto che bastasse godere il presente senza pensare al domani , pare abbia dilapidato in pochissimi mesi novecento milioni di Sesterzi “

Su parere della Dott.ssa Silvana Balbi de Caro , la cifra enunciata da Tacito circa la spesa in banchetti , fatta in pochi mesi , da Vitellio e stimata in 900 milioni di Sesterzi , e' una cifra assolutamente enorme , se paragonata con il bilancio annuale medio dello Stato romano al tempo di Augusto , calcolato in circa 400 milioni di Sesterzi annui .

Da cio' si comprende come Imperatori senza scrupoli eletti per vie militari dilapidassero l' economia dello Stato per ottenere il favore delle truppe e del popolo .

Vespasiano , come un moderno “Tecnico” , quando divenne Imperatore riformo' l' economia dello Stato romano ; ma in quale modo poteva operare un riformatore dell' economia in epoca romana oltre che inasprendo le tasse o crearne di nuove , oppure nel ridurre il peso delle monete e la percentuale di fino nelle monete in argento , risparmiando cosi' lo Stato in metalli e svalutandoli ?

Per un autorevole parere leggiamo quanto scrive Silvana Balbi de Caro : “Una volta prese in mano le redini del governo , Vespasiano cerco' di risanare il bilancio decisamente deficitario . I problemi erano molti . Alcuni avevano radici profonde . Inizialmente pare che le previsioni del nuovo Princeps fossero disastrose . Svetonio , Vespasiano , XVI , 3 , parla di una stima di 40 miliardi di Sesterzi fatta da Vespasiano per far fronte alle immediate necessita' dello Stato . L' indicazione e' ritenuta concordemente eccesssiva dagli studiosi moderni . Essa da comunque la misura del disastro che incombeva su Roma . Ma Vespasiano aveva le carte in regola per rimettere ordine nel bilancio dello Stato . Proveniva egli infatti da una famiglia di operatori finanziari . Il nonno paterno T. Flavio Petro , dopo Filippi , aveva esercitato la professione di coactor argentarius a Rieti e il padre T. Flavio Sabino era stato esattore in Asia e in seguito aveva prestato denaro a interesse agli Elvetii .

I punti focali del suo intervento si incentrarono da un lato nel recupero dei beni del demanio …....che furono venduti al miglior offerente ….....e dall' altro nel riordinamento dell' amministarzione finaziaria centrale . Sembra infatti che proprio all' eta' flavia vada attribuita la riorganizzazione del Fisco , il quale in quanto cassa imperiale venne ad acquistare una posizione sempre piu' importante nell' amministrazione finanziaria romana , a fronte di un ridimensionamento dell' antico Erario , la cassa del Popolo Romano . Anche la pressione fiscale aumento' notevolmente in eta' flavia . Vespasiano infatti : “non contento di aver richiesto l' esazione delle imposte non pagate sotto Galba , ne aggiunse delle nuove ancora piu' gravose e aumento i tributi delle Provincie” . Ma si disse fosse stato spinto a tanto : “dalla immensa poverta' dell' Erario e del Fisco , poverta' che aveva reso di pubblico dominio quando appena assunto il principato aveva affermato che erano necessari 40 milioni di Sesterzi perche' lo Stato potesse sopravvivere”

Ora , senza tediare oltre i lettori della Sezione , la Balbi de Caro ricorda anche che Vespasiano dopo i positivi provvedimenti economici presi , tra cui anche la inedita tassa sui bagni pubblici , gli urinatoi , riusci' infine a risollevare l' economia dello Stato e pote' riportare il fino di argento dei Denari al 98% contro una media precedente attestata sul 93/94% ed anche il suo peso torno' ad essere quello dei valori precedenti alla riforma di Nerone .

Concludendo , i “Tecnici” economici pronti a risollevare le finanze di uno Stato con disposizioni odiose , ma semplici ed efficaci , sono sempre esistiti ; Vespasiano , in ambito romano imperiale , fu probabilmente il capostipide dei “Tecnici” anche per professione civile familiare , ma nel corso della storia romana ne vennero altri …...fino a qualche anno fa .

Il problema finanziario dello Stato romano , dovuto a svariati motivi , fu una delle cause piu' importanti della sua caduta .

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Anche un recentissimo decreto dell' attuale governo , con le dovute differenze delle epoche , trova un simile riscontro al tempo di Traiano e Nerone , i "Congiarium" o la "Liberalitas" dell' Imperatore , leggiamo ancora cosa scrive la Dott.ssa Balbi de Caro quasi 30 anni fa : "Alle necessita' della plebe urbana , inoltre , Traiano , come d' altra parte avevano gia' fatto i suoi predecessori , provvide ampiamente con distribuzioni in natura o in denaro che venivano periodicamente concesse ai cittadini iscritti negli elenchi degli indigenti . E anche queste provvidenze imperiali sono ampiamente ricordate sulle monete dell' epoca .

Ma , poiché era chiaro che facendo ricorso esclusivamente alla pubblica carita' le condizioni di vita della popolazione non ne avrebbe tratto un giovamento duraturo , i consiglieri finanziari di Traiano dovettero in qualche modo prospettare all' Imperatore la necessita' di aumentare l' occupazione , creando nuovi posti di lavoro . Tanto piu' che gli enormi proventi del bottino rastrellato in Dacia , oltre dai guadagni tratti da altre campagne militari fortunate in Oriente , aspettavano di essere messi a frutto . E Traiano vide come lo sviluppo da lui impresso all' attivita' edilizia di Roma e provincia oltre a dare prestigio alla sua amministrazione poteva diventare un mezzo obiettivo di ripresa economica e , se ben pilotato , un formidabile strumento di propaganda politica "      

Nella terza foto una distribuzione di Adriano di denari al popolo .

TRAIANO , RIC460.jpg

NERONE , CONGIARIUM.jpg

DSCN2705.JPG

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FOTO 3
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Un bellissimo aureo di Antonino Pio con la distribuzione di Denari tramite una cornucopia alle classi povere del popolo .

DSCN2707.JPG

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Salve , un caloroso grazie agli amici che hanno apposto un like , pero' sinceramente quando ho scritto questo articolo pensavo che , dato l' argomento trattato , avrebbe avuto diversi interventi per discutere insieme il post che ritenevo interessante anche per gli accostamenti storici con il periodo attuale , ma in particolare perché riportava considerazioni storiche di una autorevolissima studiosa in materia numismatica , evidentemente mi sono sbagliato , peccato , forse la Sezione si sta impoverendo di contenuti .

Saluti 

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2 ore fa, Legio II Italica dice:

Salve , un caloroso grazie agli amici che hanno apposto un like , pero' sinceramente quando ho scritto questo articolo pensavo che , dato l' argomento trattato , avrebbe avuto diversi interventi per discutere insieme il post che ritenevo interessante anche per gli accostamenti storici con il periodo attuale , ma in particolare perché riportava considerazioni storiche di una autorevolissima studiosa in materia numismatica , evidentemente mi sono sbagliato , peccato , forse la Sezione si sta impoverendo di contenuti .

Saluti 

Caro Legio II Italica,

mi dispiace sentire un po’ di scoramento nelle tue parole.

Con i posts e’ un po’ così, alcuni “acchiappano” di più, altri di meno. Ma ci sta.

Devi considerare che il tuo ultimo e’ stato pubblicato solo lunedì e che tutti noi non siamo sempre on line e che spesso lo siamo in orari magari tardi, in cui anche la concentrazione e l’attenzione calano, obbligandoci, quasi inevitabilmente, a leggere e rileggere quanto abbiamo davanti. Inoltre, alcuni argomenti sono più complessi di altri e meritano magari risposte più articolate che richiedono più tempo e più riflessione (pensa che ancora oggi pensavo al post sull'Editto di Tessalonica…).  Non dimenticare poi che alcuni argomenti richiedono competenze e conoscenze che non tutti hanno.

Io mi sono avvicinato a Storia e archeologia” da molto poco, ma sono stato sin da subito colpito piuttosto dalla ricchezza e dalla cura dei contenuti, nonché dalla competenza di chi scrive abitualmente (e penso a te e a Illyricum in particolare, senza fare torto a nessun altro ovviamente) mantenendo viva la sezione. Non mi sembra vero: ho trovato qualcuno con cui parlare di storia antica (i miei amici e i miei familiari, quando lo faccio, quasi neanche mi ascoltano)!

Pertanto, non essere deluso e non pensare di avere sbagliato.

Quando si esprimono idee, concetti, problematiche in modo chiaro e competente (nonché garbato), non si sbaglia mai, al di la’ del riscontro ricevuto.

Ciao.

Stilicho

Modificato da Stilicho
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Per me @Legio II Italicavai alla grande, per contriburire ne dovrei sapere di piu' . Non sapevo neanche la differenza tra fisco ed erario. Oggi mi hai insegnato qualcosa.

Rigurado al parallelo con le situazioni del giorno d'oggi, aggiungo che ai tempi dell'alto impero le liberalita' venivano elargite nei tempi di vacche grasse non quando le casse erano vuote! (come succede oggi)

  • Grazie 1
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12 ore fa, Stilicho dice:

Caro Legio II Italica,

mi dispiace sentire un po’ di scoramento nelle tue parole.

Con i posts e’ un po’ così, alcuni “acchiappano” di più, altri di meno. Ma ci sta.

Devi considerare che il tuo ultimo e’ stato pubblicato solo lunedì e che tutti noi non siamo sempre on line e che spesso lo siamo in orari magari tardi, in cui anche la concentrazione e l’attenzione calano, obbligandoci, quasi inevitabilmente, a leggere e rileggere quanto abbiamo davanti. Inoltre, alcuni argomenti sono più complessi di altri e meritano magari risposte più articolate che richiedono più tempo e più riflessione (pensa che ancora oggi pensavo al post sull'Editto di Tessalonica…).  Non dimenticare poi che alcuni argomenti richiedono competenze e conoscenze che non tutti hanno.

Io mi sono avvicinato a Storia e archeologia” da molto poco, ma sono stato sin da subito colpito piuttosto dalla ricchezza e dalla cura dei contenuti, nonché dalla competenza di chi scrive abitualmente (e penso a te e a Illyricum in particolare, senza fare torto a nessun altro ovviamente) mantenendo viva la sezione. Non mi sembra vero: ho trovato qualcuno con cui parlare di storia antica (i miei amici e i miei familiari, quando lo faccio, quasi neanche mi ascoltano)!

Pertanto, non essere deluso e non pensare di avere sbagliato.

Quando si esprimono idee, concetti, problematiche in modo chiaro e competente (nonché garbato), non si sbaglia mai, al di la’ del riscontro ricevuto.

Ciao.

Stilicho

Ciao @Stilicho , ti ringrazio per la bella risposta ; dici bene , quando tutti noi ci "tuffiamo" in questa Sezione , come in altre del Forum , e' perché nella vita privata non abbiamo molte occasioni , anzi quasi nessuna , per dedicarci in compagnia di altri appassionati al nostro hobby se cosi' si puo' chiamare ; molto difficile condividere con parenti o amici questa passione , i piu' o hanno altri interessi o non ne hanno affatto , quindi ecco perché il nostro Forum e' un' ancora di salvezza a cui aggrapparsi per discutere con amici , anche se virtuali , i nostri interessi .

Concludendo ecco il motivo di quanto ho scritto , una semplice "amarezza" come ho spiegato .

Un caro saluto

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