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7 maggio 2019 - Al CCNM: Tra sacro e profano: iconografia numismatica del Santo Chiodo


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DE GREGE EPICURI

Al CCNM (Milano, via Terraggio 1)  martedì 7 maggio 2019 Alessandro Toffanin terrà una conferenza su: "Tra sacro e profano: iconografia numismatica del Santo Chiodo conservato nel Duomo di Milano".

La reliquia milanese,le sue origini, la simbologia che assume nel tempo e le sue rappresentazioni in ambito numismatico saranno al centro della serata.

Il Sacro Chiodo, secondo la tradizione ambrosiana, rappresenta un simbolo cristiano posto al servizio del potere fin dal tardo impero romano (Elena, il figlio Costantino, il rinvenimento della Croce). Il tema viene ripreso nel periodo signorile, dai Visconti agli Sforza; si trasforma poi in epoca borromea nell'oggetto sacro, venerato tutt'oggi a protezione della città intera. Verranno illustrate ed analizzate una moneta di Francesco Sforza ed una medaglia con San Carlo Borromeo ed il Sacro Chiodo.

Modificato da gpittini
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  • 2 settimane dopo...

DE GREGE EPICURI

Il Sacro (o Santo) Chiodo viene calato in basso una volta all'anno, in occasione della festa del "Rinvenimento  (ma il termine antico è: "Invenzione") della Santa Croce" da parte di S.Elena. Di che giorno si tratta?

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Il giorno del "Ritrovamento della Santa Croce" è il 3 maggio. Almeno lo era secondo l'antico calendario liturgico. Oggi con il nuovo calendario liturgico è stato spostato al 14 settembre (o al sabato più vicini).

 

 

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DE GREGE EPICURI

I cultori di numismatica milanese avranno capito che la moneta di Francesco Sforza che verrà presentata è quella che contiene l'impresa "del morso"; mi sembra che la più comune sia una trillina. Ma l'impresa del morso (che si richiama a Costantino) mi sembra comparire anche su altre monete milanesi, che io però non ricordo con sicurezza. Chi ne sa di più?

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Supporter

Grosso da tre soldi di Gian Galeazzo Maria Sforza, sotto tutela (per modo di dire) dello zio Ludovico (1481-1494)

 

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DE GREGE EPICURI

Sicuramente, le "imprese" della monetazione viscontea e sforzesca (il morso, i tizzoni ardenti, i secchi, i semprevivi...) sono una delle vette più alte dell'arte numismatica del Quattrocento: secondo lo stile del primo umanesimo, esprimono qualcosa ma "per enigmate", simbolicamente, in modo che il significato sia palese solo a chi lo può intendere. Per di più, sono espresse in uno stile incisorio eccezionale, che sta alla pari con le statue, i bassorilievi e le miniature dell'epoca.

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