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Risposte migliori

Inviato

Cari amici,

vorrei chiedervi qualche chiarimento su come venisse controllato il peso dei tondelli (e quindi delle monete) nel periodo 1600-1700, in particolare per il caso delle monete d'oro, dove si doveva rispettare un preciso rapporto peso/titolo.

Qual'era la tecnologia produttiva ?

Qual'era la variabilità di peso che si poteva avere?

Ed infine,

venivano apportate correzioni manuali ai tondelli al fine di riportarli al peso voluto?

Un saluto

Almineo


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ciao almineo, leggo solo ora questo tuo interessante post...

Non ho monete in oro del periodo XVII-XVIII secolo in quantità tali da poter fare una statistica veritiera sulla variabilità di peso, anche perchè mi interesso esclusivamente di monetazione papale e non conosco le altre realtà.

Quei pochi esemplari che ho, tutti del XVIII secolo inoltrato, vedo che si discostano di pochi centesimi di grammo dal peso nominale... massimo 3-4 centesimi (di cui qualcosa è imputabile anche ad un minimo di usura); da cui è chiaro che ci fosse un'attenzione ben più alta rispetto alle coniazioni in metalli meno nobili....

Quanto alle verifiche di peso mi viene in mente l'esempio delle monete napoletane del '700, i cui tondelli venivano controllati, ed eventualmente aggiustati di lima, prima della coniazione, parte dei pesanti graffi rimane poi in bella vista su alcuni esemplari.... <_< , vedi allegato.

Ciao, RCAMIL B)

post-35-1170606807_thumb.jpg


Inviato

Grazie della bella risposta RCamil,

ormai temevo il post lasciato nel dimenticatoio da tutti... forse anche per la specificità della questione.

Vorrei illustrare la situazione specifica che mi ha portato a creare la discussione.

Sono recentemente entrato in possesso di uno scudo d'oro di Clemente XI di inizio 700, in conservazione molto alta (diciamo tranquillamente FDC).

Ho avuto numerose perplessità su qualche parte del contorno che poteva sembrare riparato.

La perplessità non è stata solo mia ma anche di persone di maggiore autorevolezza, anche se la moneta è stata sigillata e certificata da un perito di indiscussa fama valdostana.

Ora,

la mia domanda era mirata a capire se era pratica applicata all'epoca una piccola ripresa sui bordi dei tondelli al fine di garantirne il peso o se era possibile che certe irregolarità di bordo derivassero dalla tecnologia produttiva.

Infine, per quanto riguarda i pesi di tali monete, a quale fonte conviene fare riferimento? Il Munt. non li riporta.

Grazie

Almineo


Inviato
Sono recentemente entrato in possesso di uno scudo d'oro di Clemente XI di inizio 700, in conservazione molto alta (diciamo tranquillamente FDC).

Ho avuto numerose perplessità su qualche parte del contorno che poteva sembrare riparato.

la mia domanda era mirata a capire se era pratica applicata all'epoca una piccola ripresa sui bordi dei tondelli al fine di garantirne il peso o se era possibile che certe irregolarità di bordo derivassero dalla tecnologia produttiva.

197284[/snapback]

Ciao, ho letto solo ora la tua risposta.....

Che io sappia non era pratica comune fare aggiustamenti di peso sul tondello già coniato, sarebbe interessante vedere una foto del bordo della tua moneta, ma se è sigillata capisco che non sia agevole.... :rolleyes:

Infine, per quanto riguarda i pesi di tali monete, a quale fonte conviene fare riferimento? Il Munt. non li riporta.

197284[/snapback]

I pesi teorici dei singoli nominali, con riferimento ai decreti che li stabilivano ed al titolo del metallo, sono nelle tavole del primo volume del Muntoni (EVOLUZIONE METROLOGICA DEI SINGOLI NOMINALI, dalla pagina XXXII a XLVIII).

Quanto ai pesi reali, ad esempio per Pio VI, ho trovato delle tabelle che fanno riferimento ai pesi rilevati (max e min) sugli esemplari del Medagliere Vaticano, pubblicati negli "Annali della zecca di Roma" del Martinori (fascicolo 20-21 del 1921), al momento non so se esistono tabelle similari per gli altri pontefici dato che ancora non ho avuto modo di acquistare gli altri fascicoli.

A titolo informativo, per Pio VI la variabilità dei pesi tra max e min dei singoli nominali non supera i 5-10 centesimi di grammo per l'oro, arriva fino a 3 decimi di grammo per l'argento e anche oltre il mezzo grammo per il rame...

In ogni caso per avere qualche riferimento di peso, puoi fare riferimento ai cataloghi d'asta, dove molto spesso, e soprattutto per le monete in oro, i pesi sono riportati al centesimo di grammo ;) .

Ciao, RCAMIL B)


Inviato

Grazie infinite per le tue precisazioni.

Non saprei cosa dire altro se non che è un piacere, ma veramente un piacere parlare con te.

Ciao

Almineo


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