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IGNORED

Monete Contemporanee Estere (dal 1900 a oggi) parte III


nikita_

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           1936

Svizzera - 5 Franchi

 

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Lituania 5 litai 1936, dedicati a  Jonas Basanavičius  (1851 -1927), attivista, medico, politico lituano che più ha contribuito alla causa nazionale.

E' considerato spesso col titolo di onorificenza informale di Patriarca della Nazione (Tautos patriarchas)

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SVIZZERA - 5 FRANCHI 1936 "PRO PATRIA ARMIS TUENDA"

Traducendo scolasticamente dovrebbe essere " RAFFORZANDO LA PATRIA E LE ARMI", quindi anche la Confederazione si stava riarmando.  Non ho mai capito se la Svizzera, in quei tristi anni che videro l'affermazione del Nazismo, fosse veramente neutrale o in realtà filo-nazista. Lo stesso Hitler non avanzò mai pretese territoriali, pur essendo la maggioranza dei Cantoni di cultura e lingua tedesca. 

Vi sarei grato se qualcuno di Voi mi spiegasse questa presunta "anomalia" storica.

Saluti a Tutti, Beppe 

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5 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

SVIZZERA - 5 FRANCHI 1936 "PRO PATRIA ARMIS TUENDA"

Traducendo scolasticamente dovrebbe essere " RAFFORZANDO LA PATRIA E LE ARMI", quindi anche la Confederazione si stava riarmando.  Non ho mai capito se la Svizzera, in quei tristi anni che videro l'affermazione del Nazismo, fosse veramente neutrale o in realtà filo-nazista. Lo stesso Hitler non avanzò mai pretese territoriali, pur essendo la maggioranza dei Cantoni di cultura e lingua tedesca. 

Vi sarei grato se qualcuno di Voi mi spiegasse questa presunta "anomalia" storica.

Saluti a Tutti, Beppe 

1979901809_SVIZZERA_5FRANCHI_1936_d_resize.JPG.3195b4e4656ac3c6debf86d697fbeac7.JPG226815178_SVIZZERA_5FRANCHI_1936_r_resize.JPG.58439e769c22280d4d5c5632bcbcf55f.JPG

Sa quanto ne so, sembra che gli intrepidi svizzeri ebbero numerosi interessi economico/commerciali con i nazisti tedeschi. Per esempio molte ricchezze sequestrate agli ebrei , furono poi depositate nei caveau delle banche elvetiche,,,,

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47 minuti fa, Saturno dice:

sembra che gli intrepidi svizzeri ebbero numerosi interessi economico/commerciali con i nazisti tedeschi

 

48 minuti fa, Saturno dice:

molte ricchezze sequestrate agli ebrei , furono poi depositate nei caveau delle banche elvetiche,,,,

Sì questo purtroppo è storia. Si sono lavati la coscienza, qualche anno fa, rimborsando poche famiglie ebree, il resto è sempre ben custodito nei mitici caveau delle Banche Svizzere. 

Ma quale era la linea politica a quel tempo, oltre alla loro storica "neutralità" ? 

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         1936

Regno d'Italia - 50 e 20 Centesimi in nickel

 

Due monete trovate in ciotola anni fa a 50 cent/€ mischiate ad altre estere, mentre il 50 centesimi nickel è stato conteggiato alla fine della "pesca" per 50 cent/€ (4 monete = 2 euro), il 20 centesimi nickel, dato il suo stato pietoso, non è stato conteggiato e quindi gratis.

 

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        1936

Regno d'Italia - 1 e 2 Lire in nickel

 

Queste due invece le ho trovate in una ciotola a 3 euro al pezzo (spesa finale 5 euro), anche se in modesta conservazione erano da prendere.

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12 ore fa, giuseppe ballauri dice:

 

Sì questo purtroppo è storia. Si sono lavati la coscienza, qualche anno fa, rimborsando poche famiglie ebree, il resto è sempre ben custodito nei mitici caveau delle Banche Svizzere. 

Ma quale era la linea politica a quel tempo, oltre alla loro storica "neutralità" ? 

Ho trovato un interessante articolo https://www.eda.admin.ch/dam/PRS-Web/it/dokumente/die-schweiz-in-der-zeit-der-weltkriege_IT.pdf

Qui un estratto sulla linea politica svizzera:

Nel periodo precedente e durante la Seconda guerra mondiale, la Svizzera perseguì innanzitutto gli obiettivi di preservare la propria indipendenza e di non essere coinvolta negli eventi bellici. Già negli anni 1930 incrementò il budget destinato alla difesa, intensificò la formazione e l’armamento a lungo trascurati dell’Esercito svizzero e costruì opere di sbarramento per la difesa nazionale. Quando scoppiò la guerra, il 1° settembre del 1939 la mobilitazione generale richiamò 430’000 militari e 200’000 ausiliari. L’Assemblea federale nominò il vodese Henri Guisan generale, vale a dire Comandante in capo dell’Esercito svizzero. Inizialmente la difesa del Paese fu orientata a evitare un possibile attacco di aggiramento dei tedeschi contro la Francia attraverso la Svizzera a sud della linea Maginot francese. Pertanto nel 1939 le postazioni di difesa furono allestite principalmente ai confini settentrionali de Paese, lungo la linea della Limmat.

L’inaspettata e rapida disfatta della Francia nel giugno del 1940 mise la Svizzera in una situazione alquanto delicata: fino alla Francia di Vichy, eccetto un piccolo tratto presso Ginevra, il Paese era completamente accerchiato dalle potenze dell’Asse, Italia e Germania. Durante la campagna di Francia le Forze aeree svizzere furono coinvolte in alcune battaglie con l’aviazione tedesca e registrarono abbattimenti e vittime. In seguito il generale Guisan ordinò di evitare gli scontri per non sollecitare inutilmente Hitler. Nel 1940 e poi di nuovo verso la fine della Guerra, la Svizzera fu vittima di bombardamenti accidentali da parte degli Alleati. La città più gravemente colpita fu Sciaffusa, dove il 1° aprile 1944 in occasione di un attacco aereo americano persero la vita quaranta persone.In seguito alla vittoria tedesca sulla Francia nell’estate del 1940, la maggior parte degli svizzeri era disorientata o demoralizzata. Il Consiglio federale, rappresentato dal presidente della Confederazione Marcel Pilet-Golaz, in un controverso discorso alla radio annunciò al popolo la necessità di adeguarsi alle «nuove circostanze» senza tener conto di «forme superate». In modo contrario venne interpretato il successivo discorso tenuto dal generale Guisan il 25 luglio 1940 sul Rütli davanti ai suoi Alti ufficiali per spiegare il ripiegamento nel ridotto: la maggior parte dell’esercito avrebbe dovuto ritirarsi nella regione alpina e non si sarebbe più dovuto difendere con continuità l’Altopiano, dove risiedeva la maggioranza della popolazione. Questa riflessione fondava sul fatto che la Svizzera garantiva un importante passaggio alpino alle potenze dell’Asse a patto che queste la lasciassero in pace, mentre in caso di guerra il ridotto avrebbe interrotto permanentemente i collegamenti tra Italia e Germania. Il ripiegamento nel ridotto e il trasferimento dell’evento bellico verso l’Europa meridionale e orientale permisero la smobilitazione di numerose formazioni attraverso cui l’economia poté disporre nuovamente di più forza lavoro.

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       1936

Città del Vaticano - Pio XI anno XV - 20 Centesimi

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        1936

Regno d'Italia - 10 Lire

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                   1936

E' una cosa risaputa ma è bene ricordarlo: per il Regno Unito il 1936 è l'anno dei tre Re.

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2014463433_edoadue.jpg.94cb182046b8b6bd6e52e1e80a4c7018.jpg     Edoardo VIII dal 20 gennaio 1936 al 11 dicembre 1936

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Sono state coniate con questa data monete a nome di Giorgio V e di Edoardo VIII, nessuna coniazione per Giorgio VI.

 

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