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Regnum Italicum 1918 - Delucidazioni


Risposte migliori

Buongiorno a tutti voi,

come tanti mi trovo a "studiare" sul vostro sito che capire che monete mi trovo per le mani.

Spesso, a seguito di varie richieste di utenti, leggo "replica". Capisco che esistano falsi in giro e replica ma non riesco ad imparare come si distinguono

Un esempio è il post che riporto sotto. Anch'io ho moneta simile (anzi, varie) . L'unica differenza è che non riporta quella piccola lettera R impressa vicino al bordo. Poi, cercando altre informazioni, mi imbatto su un tentativo di vendita su ebay di una moneta simile, con la R, con un prezzo richiesto di 210 €.... quasi quanto una sterlina d'oro...

Queste le mie domande:

1) Come faccio a stabilire se la mia è autentica?

2) Esiste un sistema empirico per capire se una moneta è d'argento?

3) C'è un forum per capire cosa guardare nelle monete per sapere se sono false, repliche o semplici patacche? (Oltre all'esperienza)

Ringrazio chi ha avuto la pazienza di leggere o darmi dei suggerimenti.

Marco

PS le sto catalogando con peso e diametro e foto.

 

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47 minuti fa, Marco73 dice:

Come faccio a stabilire se la mia è autentica?

Di questa moneta, purtroppo, esistono molte riproduzioni, e certo non tutte riportano la R. E pur non trattandosi di una moneta particolarmente rara, il fatto che tu ne abbia "varie" senza esser sicuro della loro autenticità, è già di per se un indizio preoccupante.

Ad ogni modo, la prima cosa da fare è pesarla e misurare il diametro, se l'uno o l'altro, o entrambi, non corrispondono, puoi metterti l'animo in pace, la moneta è falsa e, quasi sicuramente, nemmeno in argento. Qui puoi vedere quali debbono essere le misure esatte, e anche diverse foto di monete autentiche, da confrontare con la tua

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERV/0

Superato questo primo scoglio, cioè se peso e diametro corrispondono, fai una bella foto della moneta (entrambe le facce, e possibilmente anche il contorno) e postala in questa stessa discussione, non ci vorrà molto perché qualcuno ti risponda dissipando tutti i tuoi dubbi.

petronius :)

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Ti ringrazio per il tempo dedicatomi ed i consigli.

Per ora ho provato a fare il confronto e... sembrano identiche. Diametro 40mm Peso 27gr 

Inizierò a catalogare le varie monete che ho e cercherò di capire cosa ho per mano. 

Queste le foto della moneta.

Grazie ancora

Marco

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IMG_2282 (2).jpeg

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11 minuti fa, Marco73 dice:

Ti ringrazio per il tempo dedicatomi ed i consigli.

Per ora ho provato a fare il confronto e... sembrano identiche. Diametro 40mm Peso 27gr 

Inizierò a catalogare le varie monete che ho e cercherò di capire cosa ho per mano. 

Queste le foto della moneta.

Grazie ancora

Marco

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IMG_2283 (2).jpeg

IMG_2282 (2).jpeg

Mi dispiace per te ma non è autentica,   tra le tante cose, il taglio ( spessore della moneta) che nella tua è rigato, nell'originale  sono ripetuti per tre volte il motto FERT   in rilievo tra ornati e  stellette,

ti allego la scheda dell'originale del catalogo del forum:

https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ERV/0 

saluti

TIBERIVS

Modificato da TIBERIVS
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Posto un Tallero 1918, così descritto su un cartellino da un noto Numismatico degli anni '60: "Buon Falso d'epoca. Da tenere !! " Tanto per curiosità... Moneta non Rara che è stata stranamente molto falsificata. 

1447732940_VITTEMIII_ERITREA_TALLERO1918_FALSOd195_resize.jpg.0700de4e047de5deeab54b8e0d08f795.jpg392154816_VITTEMIII_ERITREA_TALLERO1918_FALSOr195_resize.jpg.f7cb44a74a46f52ac66037c5be637f9d.jpg

 

 

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11 ore fa, giuseppe ballauri dice:

Posto un Tallero 1918, così descritto su un cartellino da un noto Numismatico degli anni '60: "Buon Falso d'epoca. Da tenere !! " Tanto per curiosità... Moneta non Rara che è stata stranamente molto falsificata. 

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Buongiorno, 

interessante, però permettimi di fare alcune considerazioni, in merito al "cartellino di "un noto Numismatico degli anni '60: "Buon Falso d'epoca" 

questa moneta, cito il catalogo Gigante, "venne coniata in 510.000 esemplari, queste monete furono coniate su richiesta di privati... "

Sicuramente è una moneta che è stata falsificata, dubito tantissimo all'epoca dell'emissione, ma piuttosto in anni molto più recenti a noi ( anni 60/70/80) per turlupinare gli sprovveduti ( in Numismatica) o chi era alla ricerca dell'affare a tutti i costi.

Mi pare alquanto improbabile che  il falsario di turno, si sia impegnato a falsificare una moneta già rara all'emissione, che ebbe scarsissimo successo, e circolò quasi per nulla, oltre la difficoltà di approntare il falso, avrebbe dovuto smerciare una moneta pochissimo conosciuta e tra l'altro non circolante in Italia,  è come  si fosse impegnato a falsificare il 5 lire del '14, i falsari ( d'epoca) falsificavano di norma la monetazione più diffusa ed abbondante di quel dato periodo storico, non certo pezzi rari e poco conosciuti, non avevano interesse a porsi sotto i riflettori.....

saluti

TIBERIVS

 

Modificato da TIBERIVS
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Infatti la questione onestamente non mi ha mai convinto e sono d'accordo con Te. Il Numismatico in questione ( di cui taccio il nome sia per rispetto alla sua memoria, sia perchè era amico di mio padre ), pur essendo un buon esperto, era piuttosto "estroso". Il cartellino non è datato ma presumibilmente risale ai primi anni '70. La storia della moneta non la conosco perchè mio padre, pur comperando qualche falso " per studio", li odiava e li metteva da parte...lontano dalla collezione. Una delle sue frasi era questa. "Basta un falsone per sputt.... tutta la collezione!" . Potrebbe essere che il Numismatico considerasse la moneta un "falso d'epoca" perchè coniata nel Dopoguerra e quindi non recente, chissà... In effetti il falso è di buona fattura, migliore di altri che ho visto nel corso degli anni. 

Per confronto posto l'originale che ho in collezione in conservazione BB ( che non ho mai cambiato perchè è un segno che il Tallero Italiano, tanto vituperato e poco gradito agli indigeni, aveva comunque circolato ).

Ciao e grazie 1031837387_VITTEMIII_ERITREA_TALLERO1918d195.jpg.0f0e1d31b40c37d04687df13252ad3f5.jpg2078895826_VITTEMIII_ERITREA_TALLERO1918r206.jpg.61b440204cac7586da33027ff6756c12.jpg

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6 minuti fa, giuseppe ballauri dice:

 In effetti il falso è di buona fattura, migliore di altri che ho visto nel corso degli anni.

 

E' proprio questo che fa escludere definitivamente la balzana ipotesi del falso d'epoca... oltre a tutto quello che è già stato detto, la fattura dei falsi d'epoca è sempre molto più rozza, i materiali usati molto poveri.

Probabilmente il numismatico con d'epoca intendeva davvero un falso "vecchio" per collezionisti e non uno coevo per la circolazione... d'altronde non so nemmeno se negli anni '60 ci fosse ancora la finezza di assegnare il termine "falso d'epoca" solo a quelli prodotti per circolare.

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21 minuti fa, Paolino67 dice:

Probabilmente il numismatico con d'epoca intendeva davvero un falso "vecchio" per collezionisti e non uno coevo per la circolazione

E' quello che penso anch'io.

 

1 ora fa, TIBERIVS dice:

questa moneta, cito il catalogo Gigante, "venne coniata in 510.000 esemplari, queste monete furono coniate su richiesta di privati... "

Caro Tiberivs, mi permetto di "fare le pulci" a questa frase. Direi che è più corretto dire: " queste monete furono coniate ANCHE su richiesta di privati ". Probabilmente "privati" erano pochi collezionisti ed un certo numero di commercianti coloniali. Bisogna valutare il contesto storico. Il Tallero venne autorizzato con Regio Decreto del 21 Maggio 1918 quando l'Italia era ancora in guerra con l'Impero Asburgico. Penso che al Governo Italiano rodesse non poco il fatto che l'unica moneta di scambio nelle Colonie fosse il Tallero di Maria Teresa, da qui il tentativo di sostituirlo con il Tallero Italico. Quindi motivi politici e di immagine. Che poi il tentativo sia abortito per i noti fatti descritti da Lanfranco è cosa nota a tutti i numismatici. Era una moneta non di "ostentazione" ma che doveva circolare; non piacque ( nonostante il titolo di Ag fosse lievemente superiore ) e si sospese la coniazione. 

Un ultima considerazione: la moneta autentica presenta delle varianti poco comuni per la monetazione "sabauda", quasi sempre piuttosto precisa: in alcune monete manca la scritta "MOTTI" sotto il busto2055316700_TALLERONEGRINI_d_1968D.thumb.jpg.ca453598562676fde90b82155b903e41.jpg648385719_TALLERONEGRINI_r.thumb.jpg.67bf0e8c42eb8e6ba9ebb15e96dec480.jpg, altre presentano il bordo liscio, altre parti di perlinatura, tutte imperfezioni che potevano creare sconcerto nel collezionista e spiegare come molti siano stati "fregati". 

Posto un tallero in vendita all'Asta Negrini n.43 ( FDC - prezzo base: 600 - venduto a 700 ) che ha un bordo  inusuale che non avevo mai visto. 

Ciao

 

 

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