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Condivido con voi la gioia della mia prima Civetta!


lacivettadiatena

Risposte migliori

4 ore fa, lacivettadiatena dice:

Cari amici del Forum,
condivido con voi la gioia della mia prima Civetta, moneta che da tempo speravo di aggiungere alla mia collezione di greche e a cui ho persino dedicato il mio nickname. Spero vi piaccia! Un caro saluto a tutti, vi auguro un 2020 strepitoso e ricco di soddisfazioni numismatiche e non! ;)

P.S.: la moneta era anche tra quelle scelte nelle slide "di copertina" dalla casa d'aste.

 

tetradramma atene.jpg

asta tetradramma atene.jpg

Bellissima!! 

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Non colleziono monete greche (ho collezionato per qualche anno le romane imperiali), ma ho sempre pensato che una civetta bisogna averla, anche se si colleziona altro, e prima o poi... :rolleyes:

Intanto, complimenti per la tua, bellissima :wub:

petronius :)

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@Foxred66 si, si può ma sono necessari alcuni accorgimenti. Ti consiglio di leggere le discussioni nella sezione “Questioni legali” per avere un’idea più chiara in materia.

@lacivettadiatena complimenti per il traguardo raggiunto ;) Molto bella. Ce la fai vedere anche con luci più naturali? :) 

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Awards

Il 3/1/2020 alle 16:25, apollonia dice:

Ciao @apollonia:) No, quella che hai linkato e di chi chiesi info era una asta eBay e veniva dalla Germania. Quella che ho acquistato viene da Madrid: asta Ibercoin #32 lotto 5. Perché? Non ti sembra buona?

Modificato da lacivettadiatena
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15 ore fa, Matteo91 dice:

@Foxred66 si, si può ma sono necessari alcuni accorgimenti. Ti consiglio di leggere le discussioni nella sezione “Questioni legali” per avere un’idea più chiara in materia.

@lacivettadiatena complimenti per il traguardo raggiunto ;) Molto bella. Ce la fai vedere anche con luci più naturali? :) 

Certamente @Matteo91! Adesso è in viaggio: appena arriva la fotografo e la posto qui! ;) 

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15 minuti fa, lacivettadiatena dice:

Ciao @apollonia:) No, quella che hai linkato e di chi chiesi info era una asta eBay e veniva dalla Germania. Quella che ho acquistato viene da Madrid: asta Ibercoin #32 lotto 5. Perché? Non ti sembra buona?

Ciao. No no, era per curiosità. Complimenti in ogni caso per l'acquisto.

apollonia

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29 minuti fa, apollonia dice:

Ciao. No no, era per curiosità. Complimenti in ogni caso per l'acquisto.

apollonia

Grazie! Per chi fosse interessato alla cifra (dato pubblico): 601 euro.

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Complimenti per l'acquisto. 

Concordo con @petronius arbiter, una civetta andrebbe inserita, ove possibile, nella collezione di chiunque. Le civette sono uno dei simboli della cultura e dell'epoca greca. Hanno rappresentato un'epoca fondamentale per la nostra civiltà.

Penso che, accontentandosi parecchio, intorno alle 300 si possa trovare qualcosa.

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2 minuti fa, coinzh dice:

Bella, molto simile alla mia che pagai molto di piu'. ?

bisognerebbe paragonarle dal vivo ma credo che in alcune cose e' meglio la tua, in altre la mia....

Ciao! Grazie! Sicuramente ognuna ha il suo perché: la mia mi soddisfa molto dal lato civetta, decisamente meno dal lato Atena. Ma è sicuramente degna della spesa :) Aspetto una foto della tua, mi farebbe piacere vederla, se vuoi!

A presto!

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Se ricordo postero' una foto della mia ma devi pazientare a lungo perche' non ce l'ho dove sono ora.

la mia sul lato atena ha un 'buco' sulla guancia, che pero' secondo me non disturba. Altrimenti davanti e' molto bella (per me). La mia civetta e' paragonabile alla tua, nella tua le foglie di olivo sono meglio delle mie (che pero' sono buone). La pagai 1500 franchi svizzeri 15 (?) anni fa se ricordo correttamente.

per me e' difficile trovare una moneta di atene bella, ne fecero molte e la qualita' non era spesso granche' secondo me.

Modificato da coinzh
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15 ore fa, coinzh dice:

per me e' difficile trovare una moneta di atene bella, ne fecero molte e la qualita' non era spesso granche' secondo me

Innanzitutto complimenti a @lacivettadiatena per la moneta acquistata!


Sono d’accordo che molti tetradrammi di Atene siano di stile crudo, e di sicuro battuti in grandissimo numero, tant’è che non vi è uno studio dei conii veramente esaustivo (lo Starrnel suo studio ha censito alcuni conii, suddividendoli in periodi, per aiutarci nella classificazione di massima...).

Allego sotto la tipologia che prediligo (mio gusto personale). Si tratta del tipo Starr II.C, assimilabile per stie ai famosi e rari decadrammi:

Per completezza, la provenienza è CNG 111, 29/5/2019, lotto 144 (stima 1.800 usd, realizzo 13.000 usd), e la moneta non è mia... ?


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Segnalo il ‘mio’ tetradramma Starr group II C, 68, mio nel senso di documentazione in archivio della moneta che alla NAC 59 è stata aggiudicata a un hammer di 140.000 CHF.

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Starting price: 40.000 CHF - Estimate: 50.000 CHF -Result: 140.000 CHF

Lot 591. Greek Coins
Attica, Athens
Tetradrachm circa 465, AR 17.12 g. Head of Athena r., wearing crested Attic helmet with three olive leaves over visor and spiral palmette on bowl. Rev. AΘE Owl, with closed wings, standing r. with head facing; in upper l. field, olive twig with two leaves and one berry; all within incuse square. Warren 812 (this coin). Seltman 425a (this coin). Boston 1063 (this coin). Starr group II C, 68 (this coin).
Rare and among the finest tetradrachms known of the “decadrachm” series. Well struck
in high relief with an old cabinet tone and extremely fine
Ex NFA 8, 1980, 157; Sotheby’s 4 December 1990, Hunt part III, 10 and Leu 81, 2001, 208 sales. From the Warren collection and the duplicates of the Fine Art Museum of Boston.
The style of the “transitional” Athenian tetradrachms from the late 470s through the early 450s B.C. – Starr’s groups II through V – are considered the high mark of Athenian coinage for all but those who have a particular favouritism for the occasional masterpiece of the Archaic period. This coin offered here fits firmly within that chronological frame.
Starr group II C, to which this coin belongs, is the subgroup to which the Athenian decadrachms are assigned. Starr observed what he considered to be a discernible impact on the regular coinage due to the introduction of the decadrachm: “...it is almost as if the Athenian mint had obtained new die-cutters, or those already at work were liberated by the challenge of the decadrachms. The point of departure was the pattern already established, but the designers felt free to mould it in strikingly different ways. For the tetradrachms the results were generally felicitous...”
He comments extensively on this particular coin, listed and illustrated as no. 68 in his survey, as it was of particular importance: “Tetradrachm no. 68 is generally agreed to be quite close in style to the decadrachms. This is a handsome— but misleading—coin; for if one took it by itself one might be induced to think No. 68 followed very closely after No. 19 of Group II.A. Actually No. 19 was nearly a decade earlier; and the reverse of No. 68 shows in minor respects the evolution which had occurred.”

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Anche questo tetradramma di stile arcaico tipo Seltman 215-b è stato aggiudicato a un hammer di tutto rispetto nella stessa asta NAC 59.

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Starting price: 20.000 CHF - Estimate: 25.000 CHF - Result: 57.500 CHF

Lot 590. Greek Coins
Attica, Athens
Tetradrachm circa 525-510, AR 16.01 g. Head of Athena r., wearing crested Athenian helmet and disc earring; at base of crest, dots in triangles of zigzag pattern. Rev. AQE Owl, with closed wings, standing r. with head facing; in upper l. field, olive twig with three leaves and one berry; all within partially incuse square. Svoronos pl. IV, 31-33. Seltman 215-b (this coin).
A wonderful example of late Athenian archaic style with an outstanding pedigree.
Old cabinet tone and extremely fine.
Ex Hoffmann - Paris 19-23 May, 1890, Photiadès Pacha, 506; Rollin & Feuardent 9-11 May, 1910, Duruflé, 399 and NFA 5, 178, 102 sales. From the collection of Charles Gillet
For a coinage that might appear straight-forward at first glance, there are some thorny debates associated with the issues of Athens. Some of the greatest points of contention include the chronology of the heraldic “wappenmünzen,” the “owl-type” tetradrachms of the Archaic period, the decadrachms, and the “new style” owls of the Hellenistic Age.
The date for the introduction of the “owl” tetradrachm has been subject to wide-ranging views that have evolved significantly over the last century. Barclay Head, publishing in the late 19th Century suggested the period c.594/90-527/25 B.C.; J. Svoronos, whose work on Athens was published posthumously in 1923, narrowed that period to c.594-560; and Charles Seltman, in his 1924 corpus, favoured a slightly later date beginning in c.561.
Their views incorporated the idea that Athenian coinage was introduced by Solon, who became Archon of Athens in 594/3. This was based upon literary references of Aristotle and Plutarch to payments that subsequently have been read with less accepting eyes.
These texts are not definitive, and as Melville Jones notes in the second volume of his Testimonia Numaria: “...we must assume either that these payments were made in drachma weights of silver or, more probably, that the texts of these laws were modified or enlarged at a later date, or even falsely attributed to Solon to give them greater authority.”
Since the 1960s there has been a spate of research conducted on Athenian coinage which has benefited from new and significant hoard evidence, that has been studied in a scientific manner. Consequently, Wallace argued for 510 B.C., upon the overthrow of Hippias; Starr, in his seminal work of 1970, suggested the first owls were struck c.525; Kraay favoured a date no later than c.520; and Kroll proposed sometime between 520 and 510.
Whether as early as 525 or as late as 512, by which time Athens had lost its Pangaean mine to the Persians, the modern consensus is that the first owls – including the present coin – were introduced by Hippias, who ruled as tyrant of Athens from 527 to 510 B.C.

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Consiglio di fare le foto di monete d'argento semplicemente con luce esterna dalla finestra, al meglio della,mattina col sole basso o della sera e non con luce artificiale diretta per evitare i riflessi.

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Fa impressione il numero di tetradrammi con lo stesso riferimento bibliografico dell’esemplare Ibercoin (Kroll 8; Dewing 1591-8; SNG Copenhagen 31.) che da acsearch.info risulta venduto nelle aste Roma Numismatics.

Ho dato un’occhiata qui per vedere le aggiudicazioni più recenti.

https://www.sixbid.com/en/roma-numismatics-ltd/6926/page/1/perPage/100?term=attica&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false

No comment!

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11 ore fa, apollonia dice:

Fa impressione il numero di tetradrammi con lo stesso riferimento bibliografico dell’esemplare Ibercoin (Kroll 8; Dewing 1591-8; SNG Copenhagen 31.) che da acsearch.info risulta venduto nelle aste Roma Numismatics.

Ho dato un’occhiata qui per vedere le aggiudicazioni più recenti.

https://www.sixbid.com/en/roma-numismatics-ltd/6926/page/1/perPage/100?term=attica&orderCol=lot_number&orderDirection=asc&priceFrom&displayMode=large&auctionSessions=&sidebarIsSticky=false

No comment!

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@apollonia scusa l’ignoranza da neofita quale sono, ma cosa implica esattamente la tua osservazione? Insomma: “tradotto”? :)

Che non si prendono la briga di identificare correttamente (e precisamente) la moneta ed usano una “formula standard” anche per monete che avrebbero diversi riferimenti bibliografici?

Ti ringrazio anticipatamente per la risposta! Un cordiale saluto :) 

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La mia osservazione voleva segnalare lo stato di scombussolamento creatomi dai risultati dell’ultima asta dell’anno 2019 della Roma Numismatics. Premetto che non intendo criticare nessuno, perché se queste sono le leggi di mercato…

I riferimenti bibliografici che accompagnano la didascalia di una moneta sono una fonte d’informazione primaria per il collezionista e il mio consiglio a chi vuol avventurarsi in questo mare è quello di consultarli prima di “aprire la caccia”. Prendendo a titolo di esempio i tre riferimenti citati nella didascalia della tua moneta, nel Kroll 8 (The Athenian Agora Results of Excavations conducted by the American School of Classical Studies at Athens, Volume XXVI The Greek Coins, Princeton, New Jersey 1993) sono illustrati otto esemplari (da 8a a 8h), come otto sono pure gli esemplari riportati dal Dewing nel suo Collection of Greek Coins, numerati da 1591 a 1598. Il terzo riferimento rimanda alla Sylloge Nummorum Graecorum, Danish National Museum. Copenhagen. 1942-1979. No 31.

Oltre a informazioni dirette su iconografia, zecca, data, ritrovamenti, ecc. della moneta di interesse, i riferimenti bibliografici servono anche a prendere visione della diffusione di una particolare tipologia sul mercato numismatico, che nel caso specifico è rappresentata da un numero non indifferente di esemplari messi in vendita dalla Roma Numismatics. Da qui a prendere atto della quotazione di queste monete sul mercato numismatico il passo è breve, come si può vedere dai risultati di questa (e di altre) casa d’aste che si sono susseguite dal 20 gennaio al 28 novembre dello scorso anno.

Il fatto è che l’ultima asta del 19 dicembre mi ha letteralmente scombussolato perché, a differenza delle precedenti, gli esemplari proposti a prezzi di partenza nella norma, generalmente sui 400 GBP, a quanto risulta hanno avuto prezzi di aggiudicazione bassissimi, dell’ordine di qualche sterlina o di qualche decina di sterline. Non credo che questo faccia piacere ai collezionisti che qualche mese prima hanno sborsato centinaia di GBP per l’acquisto di monete in analogo grado di conservazione. Che dire poi al neofita che ti chiede: “Ma qual è il valore di queste ‘civette’ ateniesi?”. E stando ai risultati dell’E-Sale 65 Roma del 19 dicembre, “È vero che a Londra le porta Babbo Natale?”.

Cordialmente,

apollonia

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