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I Catafratti


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La piu’ micidiale e temibile cavalleria dell’ antichita’ , sia per le cavallerie nemiche e tanto piu’ per le fanterie avversarie , fu quella dei Catafratti . Essere un Catafratto equivaleva a dire : “essere protetto o coperto fino in fondo” , infatti in base ad alcune sculture sopravvissute e ad un unico testo che descrive minuziosamente l’ aspetto di un Catafratto , si vede e si legge che un cavaliere catafratto era completamente rivestito di un elmo e di una corazza di ferro , ma non basta , anche il suo cavallo era rivestito di una corazza di ferro , le armi offensive erano una lunga lancia e le terribili frecce con particolari punte che lanciate a lunga gettata da grandi archi perforavano le armature avversarie e laceravano le carni , queste frecce erano come pericolosita’ e mortalita’ seconde solo all’ altra terribile e temuta arma dei Daci , la falce da battaglia , capace con un solo colpo di tagliare arti e teste .

Normalmente si pensa che la cavalleria catafratta , incubo dei Romani , sia stata inventata dai Persiani , infatti famosa fu l’ esperienza negativa che fecero i Romani di Crasso a Carre e in altre occasioni successive , invece sembra che questa cavalleria corazzata fosse tipica dei popoli dell’ est europeo fin dal IV secolo a. C. , in particolare dei Sarmati , Alani e Roxolani , come ben si evince da un pannello della Colonna Traiana .

Una bella e rappresentativa immagine di un cavaliere catafratto ci giunge sotto forma di scultura da un pannello su roccia dove si vede un Re persiano vestito da catafratto della dinastia sasanide , scultura trovata a Kermanshah in Iran ; mentre una bellissima descrizione letteraria ci arriva da uno scrittore greco di nome Heliodoro vissuto a cavallo del III – IV secolo , ecco il suo racconto integrale di un Catafratto :

<……..sono (i Catafratti) i migliori soldati dell’ esercito persiano e la loro formazione di battaglia un muro incrollabile . Ecco la forma del loro armamento . L’ uomo e’ scelto e deve possedere un vigore eccezionale . Ha la testa coperta da un elmo chiuso tutto di un pezzo che come una maschera rappresenta esattamente un volto umano e copre completamente la testa dalla cervice al collo , salvo gli occhi in modo da poter vedere . La mano destra e’ armata di un Kontos (lancia) piu’ lungo di una lancia ordinaria , mentre la mano sinistra rimane libera per tenere le redini . Al fianco e’ sospesa una sciabola . Il petto e tutto il corpo sono corazzati . Ecco come e’ fatta la corazza : delle placche di bronzo e di ferro quadrangolari e di una medesima misura , sono legate tra loro per le estremita’ e si incastrano come embrici le uno sotto le altre sia nel senso della lunghezza che in quello dell’ altezza in modo da formare una superficie ininterrotta .Esse sono nella parte interna attaccate insieme mediante lacci morbidi . Se ne ricava come una veste di scaglie che aderisce al corpo senza impedirlo e lo fascia completamente , coprendo separatamente ciascuna gamba senza impacciare i movimenti perche’ puo’ bene articolarsi . L’ armatura e’ provvista di maniche e va dal collo alle ginocchia , e’ aperta soltanto all’ altezza delle cosce per consentire all’ uomo di montare a cavallo . Su tale corazza le frecce rimbalzano , ne c’e’ da temere alcuna ferita , il gambale va dalla punta del piede al ginocchio e s’ attacca alla corazza .Una simile armatura protegge il cavallo , le sue zampe sono avvolte in schinieri e la sua testa protetta da placche frontali , mentre dal suo dorso pende lungo ciascun fianco un tessuto di lame di ferro che lo protegge lasciando tuttavia llibera la pancia per non infastidirlo nella corsa . Il cavaliere cosi armato e cosi per dire incassato , inforca il cavallo , ma non vi si issa da solo , bisogna che a causa del suo peso lo si sollevi . Al momento dello scontro abbandona le redini , da di sprone e si lancia di gran carriera e con grande frastuono sul nemico simile ad un uomo di ferro o ad una statua tagliata in un solo blocco che si mette in movimento . Il Kontos (lancia) puntano orizzontalmente , spinge lontano la cuspide ; dalla parte del ferro esso e’ sostenuto da un laccio attaccato al collo del cavallo ; mentre l’ impugnatura e’ fissata alla sua groppa . In tal modo esso non cede all’ urto anzi aiuta la mono del cavaliere che altro non fa se non dirigere il colpo . Egli si piega e si inarca per procurare una piu’ profonda ferita e il suo slancio e’ cosi’ impetuoso che egli trapassa tutto quello chi si trova davanti , spesso trapassa con un solo colpo due nemici alla volta>

Questa la descrizione completa di un cavaliere catafratto , fatta evidentemente da qualcuno che ebbe modo di osservare da vicino questo tipo di soldato ; facile immaginare da parte di un fante il timore di vedersi venire contro un simile cavaliere che aveva l’ aspetto terrificante di un "blocco di ferro" come dice il nostro scrittore .

In foto bassorilievi persiani con un catafratto , cavalieri catafratti nella colonna traiana , ricostruzione di un catafratto .

 

Catafratto , scultura di Knight in Iran.jpg

Catafratto , cavalieri Sarmati Roxolani della Colonna Traiana.jpg

Catafratto , probabile ricostruzione moderna.jpg

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Fu una cavalleria talmente efficace in battaglia tanto che l'idea verrà ripresa anche dai Romani, creando così i corpi di cavalleria pesante degli "equites clibanarii". :)

Risultato immagini per equites clibanarii

Modificato da Xenon97
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Staff

Ancor più impressionante se si pensa alle temperature in certe aree di quei territori.

In merito ai clibanarii, il nome clibanus veniva utilizzato non solo per indicare la loro particolare armatura, ma anche un tipo di forno portatile... facile immaginare che sotto a tutto quel metallo non vi fosse un comfort termico ottimale.

Si pone l'accento sempre sui cavalieri, ma degni di nota sono anche i cavalli utilizzati, animali ben più imponenti rispetto a quelli europei.

Modificato da Rapax
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Forse il punto debole dei Catafratti era , per contraddizione , proprio il loro punto di forza , cioe' la pesante armatura ; immaginate infatti se un cavaliere fosse stato disarcionato dal suo cavallo , in questo caso avrebbe avuto ben poche possibilita' di sopravvivenza in quanto sarebbe stato facilmente sopraffatto da un piu' agile fante .

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Buongiorno a tutti, innanzitutto faccio i complimenti a tutti per le interessanti notizie storiche... 

Volevo fare una domanda :si è a conoscenza di quanto pesassero queste armature?... 

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41 minuti fa, gennydbmoney dice:

Buongiorno a tutti, innanzitutto faccio i complimenti a tutti per le interessanti notizie storiche... 

Volevo fare una domanda :si è a conoscenza di quanto pesassero queste armature?... 

…...bella domanda , purtroppo no , si puo' solo ipotizzare che pesassero molto poiché il testo greco dice che il cavaliere non poteva salire da solo sul proprio cavallo ma doveva essere sollevato , in che modo e da quante persone non e' detto , ma considerando che un uomo "di vigore eccezionale" pesa non meno di 80/85 chilogrammi e presupponendo che completamente ricoperto di corazza in ferro e bronzo pesasse almeno 40/50 chilogrammi in piu' , si puo' ragionevolmente supporre che per aiutarlo a mettersi in sella al cavallo occorressero almeno tre persone .

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