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DE GREGE EPICURI

Vi propongo un argomento su cui anch'io so abbastanza poco: ma forse in modo collaborativo possiamo scoprire qualcosa. Le monete delle Province e Colonie di solito sono collezionate e studiate per il periodo imperiale (v. il Sear, ma direi anche il RPC, che non possiedo e che ora non posso consultare, visto il blocco generale); ma Roma ha avuto delle Province fin dal 3° secolo a.C., e quasi sempre vi ha coniato delle monete specifiche. Faccio solo qualche esempio:

-Sicilia e Sardegna sono state acquisite, a pochi anni di distanza l'una dall'altra, dopo la fine della 1a Guerra Punica. Le coniazioni in Sicilia (Palermo, Siracusa, Entella, ecc.) sono chiamate "del periodo romano" e vengono collocate alla fine delle monete "sicilane greche e puniche". Molte fra quelle di Palermo portano al D il Giano Bifronte, ma sono molto più piccole degli assi repubblicani, e al rovescio non hanno la prua di nave. Seguono gli assi di Sesto Pompeo, molti dei quali coniati sicuramente in Sicilia, e classificati generalmente fra i bronzi del c.d. periodo imperatorio, oppure semplicemente nella Repubblica Romana.

In Sardegna esistono numerosi bronzi repubblicani con lettere caratteristiche al rovescio (C, AV in legame, ecc.), spesso riconiati su monete puniche. Questi riconi sono numerosi anche fra i bronzi repubblicani siciliani, nella serie "spiga": a volte su puniche, a volte su bronzi greci di Siracusa.

-Paestum, pur non essendo certo una provincia, ebbe in periodo repubblicano una monetazione che, da un certo momento, fu controllata da Roma. Vicende simili anche per Lucera, Venusia ed altre città alleate di Roma durante il periodo annibalico: ma convengo che qui non si può parlare di monetazione provinciale.

-La colonizzazione dell'Hiberia è durata molto a lungo, con lunghe guerre e forte resistenza. A partire dal 2° secolo a.C. una parte della monetazione iberica è sicuramente "romana", anche se mantiene caratteri locali ed è quindi difficilmente etichettabile.

-Il caso forse più chiaro è quello della Macedonia. Dopo le guerre macedoniche, vi fu coniata monetazione esplicitamente romana, sia in bronzo che in argento. La moneta più nota (e più bella)  è il grosso pezzo di Ag  di AESILLAS QUAESTOR che qui vi propongo. Ma spero che aggiungiate commenti e foto.

SNGCop_1328.1.jpg


Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Ci sono anche 2-3 monete di bronzo coniate dai romani in Macedonia dopo il 148 a.C,  tutte con legende greche. Questa riporta  (abbreviato) il nome di Gaio Publio Tamio, magistrato. La testa al D è quella di Dioniso.

AMNG_III_208.jpg

Modificato da gpittini

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