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Inviato

Buongiorno le foto sono di un soldino di Lorenzo Celsi    0,51 gr.     mm15, la sigla del massaro è la "I", il CNI riporta solo un soldino

riferito al massaro in questione con le iscrizioni seguenti: D/ + LAVR • CE   LSI  • DVX

                                                                                                       R/ + S • MARCVS  • VENETI •

Guardando attentamente io vedo al dritto : + LAVR • CE •    • LSI • DVX

                                 e al rovescio                       + • S • MARCVS • VENETI •

Volevo chiedervi se guardando attentamente la moneta anche a voi notate la differenza e se può essere una variante ?

Grazie delle vostre risposte

 

 

90.jpg

89.jpg


Inviato

La variante è interessante e non è riportata dal CNI il quale riporta al n. 8 pag. 88 solo il primo come da te già detto.

Oltre a questo l'interesse è proprio sul massaro. Stahl non riporta nessun massaro dell'arzento con nome I nel periodo del dogado del Celsi.

Esite però uno Iacopo Bollani come massaro dell'oro con una straordinaria carriera, ma eletto il 2 novembre 1365. Lorenzo Celsi muore il 18 Luglio 1365.

A questo punto altro massaro dell'oro è Giovanni Valaresso eletto il 10 novembre 1365. 

E' quindi possibile che il Bollani (che in zecca ha ricoperto molte cariche) sia un massaro dell'argento e che la sua nomina non sia riportata.

Ma senza documenti tutto può succedere o nulla può succedere.

Ciao Fabry

Awards

Supporter
Inviato

Buon pomeriggio

Bello il soldino ed anche la variante!

Si tratta di uno dei tanti casi non censiti di differenti interpunzioni e sono talmente tanti che anche gli editori di libri e cataloghi difficilmente li evidenziano; se lo facessero correrebbero il rischio di dover aggiornare i loro scritti periodicamente, per aggiungere questa o quella variante apparsa sul mercato successivamente alla stampa dei loro lavori.

Per questo motivo si può leggere sui volumi, spesso e relativamente alle monete più piccole e numerose, una postilla in calce alla descrizione delle monete, che avverte dell'esistenza di varianti nelle interpunzioni ed in altri dettagli delle legende.

Riguardo al Massaro, la "I" indica il suo nome (al tempo bastava quello e non veniva riportato il cognome), ma non sappiamo quale sia; mancano scritti che sollevino questa nebbia.

Sappiamo che si verificavano delle sinergie tra il personale della zecca dell'oro e dell'argento e viceversa, quando congiunture improvvise obbligavano lo spostamento di personale; generalmente succedeva quando c'era la necessità di coniare moneta alla svelta di un metallo o l'altro, per assolvere  a scadenze improrogabili; ma poteva essere anche l'assunzione di un nuovo Massaro del quale non ci sono pervenute informazioni.

saluti

luciano


Inviato

Il Papadopoli penso riporti le stesse cose del CNI, comunque mi confermate sia l'autenticità della

moneta e delle iscrizioni che ho scritto all'inizio ? 

Vi ringrazio


Inviato

Moneta autentica e interessante.

Arka

Diligite iustitiam


Inviato

Grazie mille.


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