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Inviato

Buon giorno, ultimamente ho seguito un post nel quale si parlava di monete spianate per essere ribattute. E' vero, ne ho vista anch'io più di una con strani segni di raspa, ma questa....!  Non sembra che i segni, essendo essa in rame, svelino un tentativo di recuperare metallo nobile. 2,60 grammi per mm.22. Inspiegabile.

SOLDO LIMATO..jpg


Supporter
Inviato

Buona Domenica Luigi

Un bel "lavoretto", non c'è che dire ....

Sicuramente questa operazione non poteva servire per frodare sul valore recuperando un po' di metallo, peraltro non prezioso; soprattutto se si tosava una moneta per frodare, lo si faceva raschiando il bordo, non le superfici.

Non credo che si tratti di un "lavoretto" fatto nella zecca di Venezia; che risparmio ci poteva essere ad incettare queste monete di poco valore ed incaricare del personale per metterle in morsa, una dopo l'altra, rasparle, forse scaldarle e ribatterle. Quante persone doveva incaricare, quanto tempo ci voleva? Il gioco valeva la candela?

Personalmente  non ho letto nulla al riguardo nella zecca di Venezia, ma questa procedura potrebbe essere stata benissimo adottata da una zecca meno "ricca e strutturata" di quella di Venezia; anzi, a pensarci bene, per una zecca di un altro Stato (forse limitrofo alla Serenissima e con monete simili), che aveva l'opportunità di avere parecchie di queste monete entrate nel suoi territori per via dei commerci minuti, ci sarebbe stata più economicità.

Ribattendo queste monete con una sua impronta, risparmiava sul metallo che già aveva, non aveva spese di fusione, non doveva fustellare le lamine per preparare i flaoni .....

Ovviamente è solo un'ipotesi, la mia, non suffragata da prove.

saluti

luciano


Inviato

Ciao Luciano, secondo me hai fatto centro. I segni profondi che si notano sulla figura del santo sono vecchie, quindi la seconda ipotesi che mi era venuta in mente, cioè che l'intenzione vera fosse quella di scartavetrare la superficie per  liberarla dal verderame e incrostazioni varie, perde quota. Anche l'ipotesi che si sia lavorato per trasformarla in peso, ma sarebbe bastato limarne il bordo.

Buona salute a tutti. Luigi. 


Inviato

A me sembra semplicemente il risultato di una maldestra pulizia pratica con spazzola di ferro e/o punteruolo. A ben guardare si possono notare un paio di punti in cui la traccia lasciata dalla spazzola attraversa anche quel che resta di un paio di  concrezioni.

Purtroppo sono casi frequenti e ben conosciuti da chi frequenta le ciotole dei mercatini...

Ciao

Mario

 


Inviato

Per ribattere una moneta non serviva "limarla" ma era sufficiente scaldare il tondello per renderlo malleabile. Questo spiega perché spesso, nelle veneziane ribattute ma non solo, spesso si intravvedono particolari del tondelli originale. Concordo con Luciano, sarebbe stato un lavoro superfluo in zecca, al di là della perdita di metallo quindi di peso.

Lo stesso dicasi per le monete contromarcate, un po' di forno e via.


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