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Metodo scientifico in numismatica


Aristarco

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Buona sera e buona domenica. 

La metodologia scientifica negli studi numismatici quali vertici tocca?

Negli studi numismatici come viene applicato il metodo scientifico? Viene sempre applicato?

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Da Treccani enciclopedia on-line

numismatica Disciplina che studia la moneta in tutti i suoi aspetti (tecnici, metallografici, metrologici, artistici, epigrafici, legislativi ecc.) e nei suoi rapporti con la cultura, l’arte e l’economia.

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3 ore fa, Aristarco dice:

Buona sera e buona domenica. 

La metodologia scientifica negli studi numismatici quali vertici tocca?

Negli studi numismatici come viene applicato il metodo scientifico? Viene sempre applicato?

Mancano di applicarlo coloro che danno per scontato ciò che hanno la pretesa di dimostrare, spesso arrampicandosi sui vetri.

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Supporter

E' una domanda complessa.

In primo luogo andrebbe definito cosa si intende per metodo scientifico, che ha applicazione differente sulla base della disciplina su cui si fa un esperimento. A rigore considero metodo scientifico il metodo deduttivo. 

La numismatica è un settore scientifico a cavallo tra più discipline. l'approccio chimico/fisico segue ovviamente totalmente il metodo scientifico, così come l'approccio archeologico (uso di stratigrafia, studio delle ribattiture per datare le monete, ecc.).

L'approccio più squisitamente letterario alla numismatica spesso è al limite del metodo scientifico, facendo spesso uso di schemi interpretativi di testi letterari che spesso dipendono dal contesto culturale del momento più che si solide basi scientifiche.

In generale su una data moneta o monetazione è noto un numero limitato di informazioni, per cui l'applicazione del metodo scientifico può non portare a conclusioni certe, ma esclusivamente ad ipotizzare ipotesi di lavoro, in attesa che ulteriori informazioni chiariscano il quadro.

La mancanza di alcune di queste informazioni rischia di non poter arrivare a conclusione certe su quella data moneta.

 Ci sono monete note esclusivamente a livello letterario: Possiamo dire che esistono (e non sono arrivati esemplari a noi ) oppure non esistono nè sono mai esistite?

Di alcune monete al contrario mancano riscontri letterari, e così non abbiamo idea del loro valore o addirittura dell'autorità o zecca emittente.

In definitiva, il metodo scientifico si applica, si fanno ipotesi, ma non è detto che le informazioni in nostro possesso permettano di arrivare ad una conclusione univoca.

 

 

Modificato da azaad
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La monetazione imperiale romana però è molto precisa per via dell'imperatore, della raffigurazione nel rovescio; no? Forse più ostica è la datazione di monete medievali, sicuramente per nulla ostica la datazione delle monete dove compare la data.

In antichità per ogni moneta vi era un conio? Oppure un conio per varie monete e si utilizzava sempre quello?

Penso vi siano milioni di conii usati dagli antichi greci e romani...

naturalmente se sbaglio i termini vi prego fatemelo notare, così faccio pratica :)

 

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Il 21/6/2020 alle 15:16, Aristarco dice:

Buona sera e buona domenica. 

La metodologia scientifica negli studi numismatici quali vertici tocca?

Negli studi numismatici come viene applicato il metodo scientifico? Viene sempre applicato?

 Beh intanto bisognerebbe definire cosa si intende esattsmentd per ’metodo scientifico’. Le definizioni non sono univoche. 
Si potrebbe dire che gli scienziati di ogni disciplina sono interessati a definire le metodologie applicabili al proprio ambito, indispensabili perché un contributo si possa dire "scientifico" ed essere perciò utilizzato dalla comunità degli studiosi di quella materia. 
 

Un’altra  importante distinzione e’ quella tra metodo deduttivo e metodo induttivo 

il metodo deduttivo è il procedimento che  fa derivare una certa conclusione da premesse più generiche, ovvero dall’universale al particolare. 

Mentre il metodo induttivo  e’ il procedimento che cerca di stabilire una legge universale partendo da singoli casi particolari.

per la numismatica e’ forse quest’ultimo che trova maggiore applicazione in quanto gli studi cercano di stabilore inferenze e leggi comuni partendo dai dati delle singole monete. 

 

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quale metodo scientifico viene applicato? In archeologia si applica lo studio di un sito dove si va a scavare, quindi la sua stratigrafia; poi l'archeologo dirà se è intatta o manomessa (da uomini in scavi precedenti od animali); se il tutto che vi è sotterra sia genuino o artefatto...

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Lo scavo archeologico non e’ un ’metodo’ scientifico. E’ uno strumento. 
e’ l’indagine - la ricerca - che eventualmente segue un metodo scientifico.

 

la moneta puo’ essere rinvenuta in un contesto archeologico ( es. Lo scavo) e allora aiutera’ a dararlo.
Oppure costotuire di per se’ oggetto di. Indagine e allora sottoposta ad esane autoptico o analisi  scientifiche (  che si distinguono in distruttive e non ) che permetgono di conoscere la sus composizione e tutta una serie di elementi e informazioni ( ad es. Gli elementi che compongono la patina di un bronzo rivelano molti dati sulla giacitura della moneta contribuendo a indagare il contesto di ritrovamento etc) che permettono di progredire nell’indagine storica, numismatica ed economica della moneta. 

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Buongiorno a tutti,

mi permetto alcune correzioni a quanto scritto da  @azaad, il metodo scientifico è uno, basato sull'osservazione e sull'esperimento,  non ce ne sono diversi . nella scienza non esiste la certezza, ma solo stime di probabilità della verosimiglianza di una certa ipotesi in base ai dati sperimentali disponibili. Parlando qualitativamente tale metodo è applicato bene o abbastanza bene  nelle discipline scientifiche (chimico-fisico, biologici medici e ingegneristici) la qualità si abbassa, sia per forma mentis sia per qualità dei dati nelle discipline umanistiche. Quindi una risposta alla domanda del post è: va valutato caso per caso  

Saluti

M.M.

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3 ore fa, MicheleMarrocco dice:

Buongiorno a tutti,

mi permetto alcune correzioni a quanto scritto da  @azaad, il metodo scientifico è uno, basato sull'osservazione e sull'esperimento,  non ce ne sono diversi . nella scienza non esiste la certezza, ma solo stime di probabilità della verosimiglianza di una certa ipotesi in base ai dati sperimentali disponibili. Parlando qualitativamente tale metodo è applicato bene o abbastanza bene  nelle discipline scientifiche (chimico-fisico, biologici medici e ingegneristici) la qualità si abbassa, sia per forma mentis sia per qualità dei dati nelle discipline umanistiche. Quindi una risposta alla domanda del post è: va valutato caso per caso  

Saluti

M.M.

Mi permetto di dissentire. Quanto sopra e’ relativamente generico e approssimativo.
Consiglierei qualche buona lettura di epistemologia che e’ la branca che  si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza.

Le più recenti tendenze in epistemologia si occupano di determinare  il grado di “certezza” della scienza, mettendo in luce come il nostro modo di approcciare la realtà sia sempre determinato dalla conoscenza di sfondo e dagli strumenti conoscitivi a disposizione.

In sintesi, la conoscenza è condizionata dalle idee e dagli strumenti cui il ricercatore ricorre per conoscere l’oggetto che sta esaminando. 
In questo specifico ambito il numismatico puo’ utilizzare strumenti assai sofisticati ( come ad es microscopi a scansione elettronica, analisi di attivazione protonica, analisi XRF etc) che nulla hanno in meno di tecniche altrettanto sofisticate utilizzate da discipline ritenute - a torto o ragione - piu’ scientifiche. 
 

mi auguro la finalità di queste domande, soprattutto di quelle dell’utente Aristarco che si professa un neofita ma che ha posto tutta una serie di domande ( come il numero dei coni esistenti in antichità o l’aderenza della numismatica al ‘metodo scientifico ‘) che in verità paiono poco riconducibili ad un approccio da novizio alla disciplina - non sia quindi un espediente per svalutare il contributo storico e scientifico offerto dalla numismatica rispetto ad altre discipline e in primis l’archeologia. 

Modificato da numa numa
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Supporter

Ringrazio  @numa numa che è stato in grado di esprimere diversi concetti in maniera molto più chiara di quanto abbia fatto io.

Il metodo scientifico purtroppo non è uno, e non è univocamente definito. come detto sopra da numa, l'approccio scientifico è determinato da quello che abbiamo a disposizione. In ambito numismatico classico ad, esempio, era difficile andar oltre il metodo induttivo/inferenziale. 

Il metodo induttivo trae le conclusioni per induzione logica: ho tali monete a disposizione, ho queste fonti dell'epoca, provo per induzione a creare una legge più generale che dia a tutto una logica. Questo metodo è intrinsecamente debole. Giusto per fare un esempio pratico, la riforma monetaria di Diocleziano è interpretata in almeno una decina di modi diversi, tutte ragionevoli, ma di cui solo una (chissa quale) giusta. Vedi foto allegata.

Il metodo deduttivo sarebbe il metodo scientifico migliore, in quanto basato sulla falsificazione. Ho un'ipotesi, ne traggo delle conseguenze, e verifico le conseguenze tramite un esperimento. Se le conseguenze non si verificano il modello è falsificato e quindi non valido. In ambito fisico è (o meglio era) relativamente facile: Invento la legge di gravitazione universale, ne traggo le conseguenze, e verifico che che ogni pianeta e asteroide del sistema solare si muova come predice la mia teoria. Sarebbe stato sufficiente un solo pianeta che esulava dalla legge di gravitazione universale, per far buttare nella spazzatura la teoria di Newton. 

In ambito numismatico questo approccio è sempre stato complesso e di difficilissima applicazione.  Faccio una teoria, ad esempio, sulla riforma di Diocleziano, ne traggo le conseguenze, ma non ho modo di verificarle perchè mi mancano le fonti (ad esempio). 

Spero sia chiaro quanto voglia dire. 

Buona giornata a tutti. 

 

 

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Modificato da azaad
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Mi sembra caro Azaad che tu abbia spiegato piu’ che bene le inferenze del metodo scientifico per la numismatica 

non e’ invece stata chiarita - dagli utenti che precedono - quale sia la finalità di tale domanda ..

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eccomi. Scusate ma pur se appaio fra i presenti non ho ricevute le notifiche degli interventi quindi non mi era giunto niente.

Io sono un neofita, e domani prenderò la mia prima moneta. Avevo domandato in merito alla stratigrafia poiché volevo sapere se fosse possibile, ora o in passato, per un falsario nascondere monete appunto fasulle ed oggi elencarle, in uno scavo, come vere. L'archeologo si accorgerebbe di tale interruzione stratigrafica? Sia essa interrotta da uomini o da un animale.

Sono un neofita; se le mie domande possono sembrare richieste di chiarimento da parte di uno dotto in questa scienza mi lusinga, ma non lo sono.

Grazie a tutti

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15 minuti fa, Aristarco dice:

eccomi. Scusate ma pur se appaio fra i presenti non ho ricevute le notifiche degli interventi quindi non mi era giunto niente.

Io sono un neofita, e domani prenderò la mia prima moneta. Avevo domandato in merito alla stratigrafia poiché volevo sapere se fosse possibile, ora o in passato, per un falsario nascondere monete appunto fasulle ed oggi elencarle, in uno scavo, come vere. L'archeologo si accorgerebbe di tale interruzione stratigrafica? Sia essa interrotta da uomini o da un animale.

Sono un neofita; se le mie domande possono sembrare richieste di chiarimento da parte di uno dotto in questa scienza mi lusinga, ma non lo sono.

Grazie a tutti

Allora - seguendo il ragionamento per iperbole - diciamo che un eventuale ripostiglio ‘integrato’ con dei fslsi non verrebbe MAI fatto ritrovare ad un archeologo o nel corso di uni scavo autorizzato ed ufficiale. 
un ripostiglio vero - rinvenuto da tombaroli - verrebbe inquinato con repliche eseguite dai falsari sulla base delle monete buone ritrovate per alimentare il mercato e aumentare il ritorno economico delle monete autentiche scavate clandestinamente.

quindi non esiste il caso che un archeologi possa o non possa accorgersene

nessuna lusinga : e’ piu’ che ovvio che queste domande sottendono al reperimento di qualche informazione utile per completare un quadro/situazione che si sta indagando da parte di chi non e’ un novizio 

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@numa numa 

"

Mi permetto di dissentire. Quanto sopra e’ relativamente generico e approssimativo." 

il dissenso va bene ma  se vuoi posso argomentare meglio.


"Consiglierei qualche buona lettura di epistemologia che e’ la branca che  si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza"

io  consiglierei di partire da qui:

"https://www.britannica.com/science/scientific-method"

https://en.wikipedia.org/wiki/History_of_scientific_method

 

"Le più recenti tendenze in epistemologia si occupano di determinare  il grado di “certezza” della scienza, mettendo in luce come il nostro modo di approcciare la realtà sia sempre determinato dalla conoscenza di sfondo e dagli strumenti conoscitivi a disposizione."

questa frase non è un contrasto con quanto scritto da me anzi concorda in pieno, solo che non è l'epistemologia che determina "il grado di "certezza" della scienza" che è una frase generica e approssimitiva, ma la teoria della probabilità

"In sintesi, la conoscenza è condizionata dalle idee e dagli strumenti cui il ricercatore ricorre per conoscere l’oggetto che sta esaminando"

anche questa frase non è in contrasto con quello che scritto, anzi si parla di probabilità condizionata per essere precisi.

 

@azaad 

"Il metodo scientifico purtroppo non è uno, e non è univocamente definito. "

il metodo scientifico è la sintesi che oggi possiamo chiamare metodo scientifico Galileiano, vedere i link sopra, il metodo è ben definito

"come detto sopra da numa, l'approccio scientifico è determinato da quello che abbiamo a disposizione. In ambito numismatico classico ad, esempio, era difficile andar oltre il metodo induttivo/inferenziale. "

la conoscenza è sempre parziale infatti per questo la probabilità è la logica della scienza.

"Il metodo induttivo trae le conclusioni per induzione logica: ho tali monete a disposizione, ho queste fonti dell'epoca, provo per induzione a creare una legge più generale che dia a tutto una logica. Questo metodo è intrinsecamente debole. Giusto per fare un esempio pratico, la riforma monetaria di Diocleziano è interpretata in almeno una decina di modi diversi, tutte ragionevoli, ma di cui solo una (chissa quale) giusta. Vedi foto allegata.

Il metodo deduttivo sarebbe il metodo scientifico migliore, in quanto basato sulla falsificazione. Ho un'ipotesi, ne traggo delle conseguenze, e verifico le conseguenze tramite un esperimento. Se le conseguenze non si verificano il modello è falsificato e quindi non valido. In ambito fisico è (o meglio era) relativamente facile: Invento la legge di gravitazione universale, ne traggo le conseguenze, e verifico che che ogni pianeta e asteroide del sistema solare si muova come predice la mia teoria. Sarebbe stato sufficiente un solo pianeta che esulava dalla legge di gravitazione universale, per far buttare nella spazzatura la teoria di Newton. "

qui c è un po di imprecisione vedesi https://it.wikipedia.org/wiki/Deduzione , https://it.wikipedia.org/wiki/Induzione, induzione , deduzione e anche l abduzione fanno tutte parte del metodo scientifico. "

Perdonate la pignoleria, ma queste cose le mastico e con successo direi. la base del motodo scientifico è appunto l'osservazione passiva (compresi quelli dei nostri sensi) , l'esperimento attivo, senza queste ("la base") non esisterebbe la scienza nè metodo scientifico

 

Saluti

M.M.

 

Modificato da MicheleMarrocco
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Caro Marrocco lei mastichera’ anche ma se ci cita una definizione piuttosto didascalica e indubbiamente datata della ‘Britannica’ ( forse per impressionare con l’autorevolezza della fonte?) direi che di strada se ne puo’ percorrere ...

in merito al ‘metodo’ rifarsi al solo Galileo appare un po’ riduttivo, non le sfuggirà- visto che ne mastica - che il discorso sul ‘metodo’ e’ uno dei dibattiti che ha dato vita  ad una una delle maggiori contrapposizioni di tesi e antitesi, non ultima quella animata da Galileo e Cartesio su cui si fondano le radici della scienza moderna.

il dibattito esula da questi spazi e necessita di ben altre competenze ma per favore evitiamo di  asserire apoditticamente che il metodo scientifico e’ univocamente Galileiano. 

Tornando infine a parlare di numismatica le ricordo che il suo studio e’ portato avanti da centinaia ( forse arriviamo al migliaio) di cattedre universitarie sparse negli atenei di tutto il mondo, decine di riviste - peerage level - associazioni di studio e ricerca di livello post- universitario e naturalmente pubblicazioni e volumi di studio stampati a partire dal lontano 1514. Non so se lei sia pratico di numismatica ma Per darle un’idea La biblioteca dell’ANS ( American Numismatic Society, con sede a NY, dedicata esclusivamente alla numismatica, supera i 100.000 volumi. 


 come lettura per questa estate e come strumento di indagine - per approfondire il tema della conoscenza - le consiglio lo scorrevole  testo di Jennifer Nagel:

knowledge: a very short introduction

oxford university press - 2014

Buona lettura! 

 

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@numa numa 

"Caro Marrocco lei mastichera’ anche ma se ci cita una definizione piuttosto didascalica e indubbiamente datata della ‘Britannica’ ( forse per impressionare con l’autorevolezza della fonte?) direi che di strada se ne puo’ percorrere ..."

la definizione, ma io parlerei del flowchart, è didascalica/o  ma corretto e sostanzialmente immutato da secoli, e usato ogni giorno da chi fa scienza .  "indubbiamente datata della Britannica" ma il metodo scientifico non è cambiato negli ultimi 20 anni.

"( forse per impressionare con l’autorevolezza della fonte?)" 

veramente lei pensa che io possa aver messo un link la britannica per impressionare qualcuno?  mi scuso, ho scelto la cosa più semplice che potevo, non è una rivista di settore e non ha impact factor,  è semplicemente la prima cosa che è uscita fuori da google. Comunque l'autorevolezza in scienza (quella vera) conta poco, non dico zero perchè "masticandone" so che non è cosi anche se dovrebbe esserlo.

"in merito al ‘metodo’ rifarsi al solo Galileo appare un po’ riduttivo, non le sfuggirà- visto che ne mastica - che il discorso sul ‘metodo’ e’ uno dei dibattiti che ha dato vita  ad una una delle maggiori contrapposizioni di tesi e antitesi, non ultima quella animata da Galileo e Cartesio su cui si fondano le radici della scienza moderna. il dibattito esula da questi spazi e necessita di ben altre competenze ma per favore evitiamo di  asserire apoditticamente che il metodo scientifico e’ univocamente Galileiano. "

la parola "Galileo" è importante in qualsiasi contesto si parli del metodo scientifico, soprattutto degli utenti che non ne "masticano" e possono ricercare in autonomia. Galileo è la base di partenza da cui poi ramificarsi.  Come detto sopra la flowchart è ben definita, non ci sono state mutazioni ad oggi.  sono d 'accordo che il dibattito esula questi spazi, se vuole sapere come funziona la scienza e quindi come si applica e cosa è il metodo scientifico mi scriva pure.

 

"Tornando infine a parlare di numismatica le ricordo che il suo studio e’ portato avanti da centinaia ( forse arriviamo al migliaio) di cattedre universitarie sparse negli atenei di tutto il mondo, decine di riviste - peerage level - associazioni di studio e ricerca di livello post- universitario e naturalmente pubblicazioni e volumi di studio stampati a partire dal lontano 1514. Non so se lei sia pratico di numismatica ma Per darle un’idea La biblioteca dell’ANS ( American Numismatic Society, con sede a NY, dedicata esclusivamente alla numismatica, supera i 100.000 volumi. "   

Bene, ma  come scrivevo nel mio primo commento , la "scientificità" va valutata caso per caso: lavoro per lavoro, questo vale anche per tutte le riviste con impact factor decente. No non sono pratico di numismatica, ma sono pratico di scienza e dell'applicazione del suo  metodo. Una piccolissima  esperienza   in un campo umanistico mi ha coninvolto in un esperimento per l'analisi di pagine di manoscritti antichi danneggiati. 

"come lettura per questa estate e come strumento di indagine - per approfondire il tema della conoscenza - le consiglio lo scorrevole  testo di Jennifer Nagel: knowledge: a very short introduction, oxford university press - 2014"

Buona lettura! "

Grazie, lo leggerò volentieri, le farò sapere se è scritto bene.

Saluti

M.M.

 

 

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A me sembra che le posizioni di @numa numa e @MicheleMarrocco siano solo apparentemente in contrapposizione.

Al di là delle punzecchiature sulla definizione di "metodo scientifico" è un dato di fatto che la Numismatica - così come le altre discipline umanistiche - non sia una "scienza esatta". Al giorno d'oggi la Numismatica e altre discipline archeologiche si servono in continuazione dell'ausilio delle scienze pure, in particolare con della fisica (per fare un esempio che mi tocca da vicino, la spettrofotometria XRF è ormai una quotidiana compagna di giochi per chi si occupa della monetazione romana di III secolo), ma questo non è certo sufficiente: l'elemento discriminante è che la Storia, in particolare quella antica, ricostruisce un panorama del quale la gran parte dei dati sono mancanti e continueranno ad esserlo, in quanto irrimediabilmente cancellati e perduti, e non potranno essere riscoperti in futuro. E' chiaro dunque che non posso studiare l'età tardoantica nello stesso modo in cui si conducono esperimenti al CERN...

Le scienze esatte sono uno strumento indispensabile nella ricerca storica, ma non saranno mai sufficienti: per questo le "scienze" umanistiche sono necessariamente imperfette, interpretabili, discutibili: se questo poi sia un tratto svilente o invece un fattore di maggiore complessità viene lasciato dire all'arbitrio di ciascuno. Certo è che sia più semplice deridere i terrapiattisti che contestano un fenomeno fisicamente rilevabile e definibile con esattezza rispetto ai sedicenti revisionisti storici che imbrattano le statue di Cristoforo Colombo o di Garibaldi.

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Apprezzo sinceramente lo slancio ‘Galileiano’ del ns amico Michele Marrocco ma vorrei spingere la riflessione un po’ oltre allo scopo di considerare l’evoluzione del pensiero scientifico che ha subito, nella prima meta’ del Novecento profondi cambiamenti che hanno aperto ad orizzonti da cui e’ difficile prescindere quando si oarla della possibilità della conoscenza.

 quello che accadde nel pensiero scientifico nella prima metà del Novecento fu una vera e propria rivoluzione in grado di minare le certezze e la fiducia quasi cieca che all’epoca si "voleva" nutrire nei confronti delle scienze pure.

mi riferisco ai teoremi di ‘incompletezza’ enunciati dal piu’ importante logico drl Novecento: Kurt Goedel che ha lasciato un’impronta incancellabile su cio’ che puo’ essere conosciuto e cio’ che puo’ essere dimostrato.

come detto in precedenza questi temi esulano dall’assunto della discussione e ci fermiamo qui. Il mio cenno e’ intenzionalmente strumentale solo per ricordare che non esiste un’unica verità rivelata anche per l’ambito scientifico, bensi un’evoluzione continua del pensiero .

quelle che erano leggi della natura indiscutibili newtoniane sono state successivamente stravolte dalle intuizioni della relatività di Einstein e queste ultime accettate come il nuovo dogma in grado di spiegare la fisica dell’universo potrebbe avere bisogno di nuove intuizioni che riescano a conciliare le leggi quantistiche che pure esistono e vengono osservate ma che cozzano con quelle - pur coerenti / scoperte da Einstein. 
tutto questo per dire che è assai difficile e rischioso assumere apoditticamente una posizione sul metodo scientifico pensando che non possa un domani essere rimessa in discussione. 
buona domenica e buone riflessioni ?

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18 ore fa, Gallienus dice:

Al giorno d'oggi la Numismatica e altre discipline archeologiche si servono in continuazione dell'ausilio delle scienze pure, in particolare con della fisica (per fare un esempio che mi tocca da vicino, la spettrofotometria XRF è ormai una quotidiana compagna di giochi per chi si occupa della monetazione romana di III secolo), 

Le scienze esatte sono uno strumento indispensabile nella ricerca storica, ma non saranno mai sufficienti: per questo le "scienze" umanistiche sono necessariamente imperfette, interpretabili, discutibili: 

Ecco, io intendevo questo: l'ausilio della scienza pura applicata all'archeologia. Con tutte le intuizioni che può avere un archeologo, se due o tre esami scientifici di laboratorio datano un reperto al II sec. quella sarà la sua datazione perché a parlare è la scienza pura. Così potranno tacere i complottisti ahahah revisionisti ecc.

Gallienus, la spettrofotometria XRF di cosa si occupa in seno alla numismatica? Stabilisce una datazione in base ai metalli usati ecc?

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è una tecnica di analisi non distruttiva che permette di conoscere la composizione degli elementi  di un campione attraverso lo studio della radiazione di fluorescenza X.  Tale radiazione è emessa dagli atomi e si ottiene irraggiando il campione con raggi X e gamma ad  alta energia. 

È ampiamente utilizzata in archeologia per l’analisi della composizione dei reperti metallici, in particolare bronzo. In numismatica Oddy ha prodotto una serie di studi ed analisi su monete di varie epoche raccolti nei saggi “Metallurgy in Numismatics” a cura della Royal Numismatic Society da cui sono stati finora prodotti 4 volumi . 
 

Modificato da numa numa
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No anche se può essere di aiuto in maniera indiretta, se per esempio si sa che due diverse varianti della stessa moneta presentano un fino differente questo può essere di aiuto per determinare l'ordine di coniazione in base alle dinamiche socio-economiche del periodo.. Di per se non ti dice se questo tondello è stato coniato ieri o 2000 anni fa. 

Il grosso problema con questo tipo tipo di analisi è che  permette di analizzare solamente la parte più esterna della moneta e quindì non può essere utilizzata per alcune tipologie monetali come per esempio una grossa fetta della moneta minuta medievale italiana. 

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