favaldar Posted July 23, 2020 Share #1 Posted July 23, 2020 (edited) Vorrei mostrarvi il taglio di questo Scudo 1797 G.P.di Bologna e che da parte mia è il primo nel quale noto questa strana zigrinatura (sembra in rilievo) sotto le normali Fogli in rilievo. Somiglia alle piastre napoletane di Ferdinando II ma sono in rilievo e sotto queste monete non l'avevo mai viste. Cosa potete dirmi? Grazie F. Edited July 23, 2020 by favaldar Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fofo Posted July 23, 2020 Share #2 Posted July 23, 2020 Salve, non ho piastre Bolognesi e quindi non ho metodo di paragone per poterle dare un buon giudizio, ma a parere mio più che zigrinatura mi sembra di notare delle piccole fossette nella seconda foto, mentre nell ultima anche delle zigrinature..non è che mi convinca molto quel bordo sembra più che un difetto un ritocco successivo.. Saluti Fofo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
favaldar Posted July 24, 2020 Author Share #3 Posted July 24, 2020 Nessun ritocco,purtroppo non riesco a fare foto buone ma si vede benissimo, in mano, che ci sono due battute una rigata ed una con foglie fatte in rilievo infatti mettendo la moneta di taglio è alto il rilievo delle foglie rispetto al bordo e di distanza regolare tra una e l'altra.Invece da sopra s'intravede questa zigrinatura a volte bene a volte appena.Forse lo scivolamento della ghiera si possono vedere in alcuni punti, che le rigature sul taglio sono il continuo dei dentelli del bordo. Questo fatto è stranoto sulle piastre Ferdinando II ma è la prima che vedo su queste di Bologna. Conio a medaglia o alla tedesca. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
favaldar Posted July 24, 2020 Author Share #4 Posted July 24, 2020 Visto ora sui cataloghi Lamoneta un taglio con segni di rigatura anche se meno evidenti,quindi credo siano la norma. Forse in questa essendo in buona conservazione con il contorno quasi integro danno più all'occhio.?? https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-BO96/3 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giov60 Posted July 24, 2020 Share #5 Posted July 24, 2020 (edited) @favaldar Sono con ogni evidenza segni di lima (in zecca). Per portare a peso gli scudi, a quell'epoca si operava limando il taglio della moneta. Con Napoleone (anzi, sarebbe meglio dire dal 1808 in poi) si operava sulle facce. La sequenza era questa: fustellatrice per preparare il tondello; tondello a peso con limatura sul contorno; coniazione della moneta; contornazione (cosiddetta "spighetta"). Edited July 24, 2020 by Giov60 2 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
favaldar Posted July 24, 2020 Author Share #6 Posted July 24, 2020 1 ora fa, Giov60 dice: @favaldar Sono con ogni evidenza segni di lima (in zecca). Per portare a peso gli scudi, a quell'epoca si operava limando il taglio della moneta. Con Napoleone (anzi, sarebbe meglio dire dal 1808 in poi) si operava sulle facce. La sequenza era questa: fustellatrice per preparare il tondello; tondello a peso con limatura sul contorno; coniazione della moneta; contornazione (cosiddetta "spighetta"). Grazie @Giov60 non conoscevo questo particolare devo leggermi un pò di libri di questo periodo.Ci vorebbero le giornate di 48 ore per fare tutto? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Giov60 Posted July 24, 2020 Share #7 Posted July 24, 2020 Ti consiglio "Incisori e conii della zecca di Bologna" di M. Chimienti, Bologna 2015. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
matteo95 Posted July 25, 2020 Share #8 Posted July 25, 2020 In realtà la questione dei segni sulle facce delle monete in epoca napoleonica è abbastanza dibattuta. La questione del peso infatti è molto lacunosa , com'è possibile infatti che già in epoca medievale le monete uscivano con una precisione del decimo di grammo senza bisogno di aggiustamenti successivi ? Non si potevano correggere prima i fondelli vergini ? Secondo molti studiosi, a mio avviso con ragione, questi segni sono dovuti all' utilizzo dei nuovi macchinari in uso nelle zecche per coniare monete che essendo agli albori erano ancora imprecisi e lasciavano spesso sui Tondelli i tipici segni su dritto e rovescio e delle monete. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options... Awards
Giov60 Posted July 25, 2020 Share #9 Posted July 25, 2020 Caro @matteo95, non stiamo a dire favole. Prendi qualche libro e leggi al riguardo (per esempio il testo di Chimienti sopra menzionato, oppure "La zecca di Bologna e le sue macchine, Bologna, 2008" - sempre Chimienti). Per quanto mi riguarda non si tratta di "congetture", e quanto scritto sopra deriva non dalle ipotesi di chissachì, ma dallo studio di materiale archivistico che stiamo pubblicando. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Tm_NPZ Posted September 14, 2020 Share #10 Posted September 14, 2020 Molto interessante anche questi argomenti tecnici sul contorno, parte integrante della moneta! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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