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Inviato (modificato)

Un nuovo indovinello (certo: quiz è più corto e si risparmia tempo in un mondo che corre, corre... forse in tondo, ma indovinello mi piace di più.).
Un nuovo successo per Apollonia? Vediamo....

quiz.jpg

Modificato da okt

Inviato

DE GREGE EPICURI

Bel profilo arcaico! Ci puoi dire se è argento o bronzo?


Supporter
Inviato

Secondo me è un obolo.

apollonia


Inviato
2 ore fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Bel profilo arcaico! Ci puoi dire se è argento o bronzo?

Ag

1 ora fa, apollonia dice:

Secondo me è un obolo.

apollonia

non proprio


Inviato

Debbo dire, per onestà, che qualcuno mi ha mandato un messaggio privato fornendo la soluzione, sostenendo che era troppo facile e offrendosi di suggerirmi qualche indovinello più difficile; ho risposto "ok, thank you".
Essendo però questo un indovinello pubblico, l'ignoto non può essere considerato vincitore. Attendo quindi la soluzione da voi.


Inviato (modificato)

DE GREGE EPICURI

Credo Aineia, penisola Calcidica, tetrobolo con testa di Enea. Periodo arcaico. In effetti, c'è anche sul Greek Coins di Sear!  (se poi è lui).

Ma la persona così sapiente che ti ha scritto potrebbe proporli lui stesso, gli indovinelli!

Moushmov_6246.jpg

Modificato da gpittini
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Supporter
Inviato
1 ora fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Credo Aineia, penisola Calcidica, tetrobolo con testa di Enea. Periodo arcaico. In effetti, c'è anche sul Greek Coins di Sear!  (se poi è lui).

Ma la persona così sapiente che ti ha scritto potrebbe proporli lui stesso, gli indovinelli!

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Oppure perché non fa un giro qui, dove può trovare una serie di quiz in attesa di risposta?

https://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-più-attraenti-di-alessandro-magno/page/188/

 

Ci sono anche cartine che circoscrivono il campo delle zecche rare che hanno coniato poche se non singole tipologie di tetradrammi di Alessandro Magno documentati da buone foto e quindi non dovrebbe trovare difficoltà a identificare le zecche.

apollonia


Supporter
Inviato

Comunque questo è il mio obolo, oltre al quale non sono andato.

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apollonia


Inviato
9 ore fa, apollonia dice:

Comunque questo è il mio obolo, oltre al quale non sono andato.

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apollonia

Quanto pesa?

 


Supporter
Inviato
3 ore fa, okt dice:

Quanto pesa?

 

0,45 g

apollonia


Supporter
Inviato

Ma l'ignoto che ti mandato il messaggio non riesce a individuarlo e meritare il tuo riconoscimento? Oppure anche questo è per lui un indovinello troppo facile?

apollonia


Inviato
6 ore fa, apollonia dice:

Ma l'ignoto che ti mandato il messaggio non riesce a individuarlo e meritare il tuo riconoscimento? Oppure anche questo è per lui un indovinello troppo facile?

apollonia

Vediamo se si fa vivo.


Inviato (modificato)

Dear friends, unfortunately I don't speak Italian and so it's not a good idea to post my own riddles. On a few occasions I provided some coins to the old sphinx. I think it's a very nice and educational game. I told@ oktthat the aineia riddle was in my opinion easy because it's not a very rare coin and the type is quite characteristic. On the other hand it's not easy to find it with keywords in acsearch. For example if acsearch did not exist this would be a nice riddle. But with acsearch you solve it in 5 seconds even if you have any idea of the area it is coming from.

5217b.jpg

Modificato da paparoupa
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Inviato

CYCLADES, Keos. Karthaia?

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Inviato
6 ore fa, paparoupa dice:

Dear friends, unfortunately I don't speak Italian and so it's not a good idea to post my own riddles. On a few occasions I provided some coins to the old sphinx. I think it's a very nice and educational game. I told@ oktthat the aineia riddle was in my opinion easy because it's not a very rare coin and the type is quite characteristic. On the other hand it's not easy to find it with keywords in acsearch. For example if acsearch did not exist this would be a nice riddle. But with acsearch you solve it in 5 seconds even if you have any idea of the area it is coming from.

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Done! Searching "forepart rays"


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Inviato

Instead the forepart of a dog surrounded by rays reminded me of Sirius, the dog brought to heaven by Zeus next to his owner Orion.

apollonia


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Inviato

Presento l’esemplare del bronzo chiamato in causa da paparoupa, che è stato battuto alla Leu WEB AUCTION 13 dell’agosto scorso (Starting price: 50 CHF - Result: 800 CHF).

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Lot 256. CYCLADES, Keos. Karthaia. Late 3rd-early 2nd century BC. AE (Bronze, 17 mm, 4.46 g, 11 h). Laureate head of Apollo to right. Rev. Forepart of a dog (Seirios) to left; below, fly; all within circle of rays. Papageorgiadou-Banis Series VIII, Issue 1. SNG Copenhagen 623-624. Rare and with an unusually sharp reverse. The obverse struck off center and corroded, otherwise, very fine.

From the BCD collection, exchanged as a duplicate from the Copenhagen collection, privately purchased before 2005.

The reverse of this interesting issue shows the Dog Star Seirios (Sirius), who appeared shortly before the summer solstice and was worshipped as an annunciator of good fortune, or heat, drought and pestilence.

Karthea è una delle quattro antiche città fiorite sull’isola di Kea nelle Cicladi, le isole del Mar Egeo nelle quali Poseidone aveva trasformato le ninfe omonime con le quali s’era adirato perché non avevano fatto sacrifici in suo onore.

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La parte anteriore del cane circondato dai raggi sul rovescio che mi ha ricordato Sirio, il cane portato in cielo da Zeus accanto al suo padrone Orione, mi dà lo spunto per parlare nei post a seguire dei miti di questo gigante cacciatore che fu posto dal padre degli dei tra le stelle, nella costellazione che porta il suo nome.

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Inviato (modificato)
1 ora fa, apollonia dice:

Presento l’esemplare del bronzo chiamato in causa da paparoupa, che è stato battuto alla Leu WEB AUCTION 13 dell’agosto scorso (Starting price: 50 CHF - Result: 800 CHF).

 

Lot 256. CYCLADES, Keos. Karthaia. Late 3rd-early 2nd century BC. AE (Bronze, 17 mm, 4.46 g, 11 h). Laureate head of Apollo to right. Rev. Forepart of a dog (Seirios) to left; below, fly; all within circle of rays. Papageorgiadou-Banis Series VIII, Issue 1. SNG Copenhagen 623-624. Rare and with an unusually sharp reverse. The obverse struck off center and corroded, otherwise, very fine.

From the BCD collection, exchanged as a duplicate from the Copenhagen collection, privately purchased before 2005.

The reverse of this interesting issue shows the Dog Star Seirios (Sirius), who appeared shortly before the summer solstice and was worshipped as an annunciator of good fortune, or heat, drought and pestilence.

Karthea è una delle quattro antiche città fiorite sull’isola di Kea nelle Cicladi, le isole del Mar Egeo nelle quali Poseidone aveva trasformato le ninfe omonime con le quali s’era adirato perché non avevano fatto sacrifici in suo onore.

 

La parte anteriore del cane circondato dai raggi sul rovescio che mi ha ricordato Sirio, il cane portato in cielo da Zeus accanto al suo padrone Orione, mi dà lo spunto per parlare nei post a seguire dei miti di questo gigante cacciatore che fu posto dal padre degli dei tra le stelle, nella costellazione che porta il suo nome.

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E Orione anche in cielo continua a inseguire le bellissime Pleiadi: in realtà quando riesco a vederle rimango anch'io affascinato, intontito!

Pleiadi_M45.jpg

Modificato da okt

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Inviato

Mitologia greca

Secondo la mitologia greca, Orione era un gigantesco e aitante cacciatore, il più abile dei suoi tempi, figlio del dio del mare Poseidone e di Euriale, figlia del re di Creta Minosse. Il mito racconta che una notte, sull’isola di Chio, Orione corteggiò Merope, la figlia del re Enopio: questi si adirò moltissimo, lo accecò e lo bandì dall’isola. A Orione, dopo vari giorni di totale smarrimento, un oracolo predisse che se si fosse recato verso oriente, avrebbe potuto riacquistare la vista. Si recò quindi sull’isola di Lemno dove incontrò Efesto, il dio del fuoco, che impietosito dalla sua cecità, lo affidò a uno dei suoi apprendisti, Cedalione, il quale lo condusse attraverso l’oceano fino a una lontanissima isola dove viveva Eos, la dea dell’Aurora. La dea si innamorò subito del bellissimo e possente Orione e suo fratello Elio, in segno di amicizia, gli restituì la vista.

Cacciatore dagli occhi celesti, Orione usciva di notte accompagnato dal suo fedele segugio, Sirio, in cerca di prede. La dea Artemide, che con lui condivideva molte battute di caccia, se ne invaghì perdutamente e, nonostante fosse famosa per la sua sacra castità, gli fece delle esplicite offerte. Orione declinò i ripetuti inviti con garbo, spiegando alla dea che mai avrebbe potuto tradire la sua amata sposa, alla quale era eternamente grato per aver riacquistato la vista.

Inizialmente Artemide si mise l'animo in pace, ammirando, anzi, la insolita fedeltà dell'uomo, fino a quando non scoprì che Orione stava facendo una corte spietata alle Pleiadi, le sette figlie di Atlante e Pleione, nonché sue ancelle. Le inseguiva ovunque, nonostante i ripetuti rinneghi delle ragazze, fino a quando Zeus, il padre degli dei, ebbe pietà di loro e decise di tramutarle prima in colombe e successivamente in stelle.

Artemide, non potendo sopportare l’affronto di Orione e desiderosa di vendetta, inviò un suo fedele servo, lo scorpione, che lo avrebbe punto e quindi ucciso con il suo mortale veleno. L’animale si intrufolò nella capanna del cacciatore durante la notte e ne attese il ritorno fino all'alba, rimanendo nascosto fino a quando Orione non prese sonno per sferrare il suo attacco letale con il pungiglione avvelenato. Dopo di che sia lo scorpione, che morì dopo aver punto Orione, sia Orione furono portati in cielo da Zeus sotto forma di costellazioni, ma collocati in punti opposti affinché lo scorpione non potesse più pungere il cacciatore. Quando vediamo la costellazione di Orione tramontare ad ovest, vediamo sorgere ad est quella dello Scorpione. In cielo assistiamo quindi a ciò che il mito descrive: Orione che muore quando lo Scorpione emerge dalla terra. Notiamo che non avviene il contrario, perché quando Orione inizia a sorgere, lo Scorpione è già completamente tramontato da più di un’ora. La costellazione dello Scorpione sorge esattamente quando quella di Orione tramonta affinché il terribile mostro non possa più insidiare il grande cacciatore.

La morte di Orione lasciò solo e disperato il suo fedele cane Sirio che ululò per tre giorni di fila fino a che Zeus, scocciato dalle sue urla strazianti, decise di portarlo in cielo accanto al suo padrone, formando così la costellazione del Cane Maggiore con la stella Sirio, la più lucente dell’Emisfero Boreale. Il mito spiega così perché in cielo si vede la Costellazione di Orione, la più luminosa dell’Emisfero Boreale, e perché una linea immaginaria passante per le stelle della Cintura di Orione e prolungata verso sud-est incontra la stella Sirio della Costellazione del Cane Maggiore, il fido compagno di Orione.

apollonia


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Inviato

Vi sono molte altre versioni del mito riguardanti la morte di Orione. Omero, che nell’undicesimo libro dell’Odissea lo presenta tra le ombre viste da Ulisse durante l'evocazione dei morti come un gigante dall’aspetto felice e intento a cacciare, dice sia stato ucciso da Artemide per gelosia nell'Isola di Ortigia, a colpi di freccia. Secondo questa versione, una mattina Artemide passeggiava lungo la riva del mare in attesa che Orione la raggiungesse per una nuova battuta di caccia. Era armata di arco e la sua faretra era piena di frecce d'argento. Mentre passeggiava, suo fratello Apollo le si affiancò sorridente, in silenzio, armato anch'esso di arco e frecce. Apollo era contrariato dall'amore che sua sorella provava per il mortale Orione, forse perché quell'amore la distraeva dai suoi doveri, forse per semplice gelosia. Quindi le tese un tranello, sfidandola a colpire un bersaglio mobile che in lontananza era appena visibile tra le onde del mare. Artemide accettò quella sfida e scoccò una sola freccia che colpì in pieno il bersaglio. Mentre esultava per la sua abilità si accorse che il fratello Apollo non sorrideva più e, mentre il bersaglio si avvicinava a riva sospinto dalle onde, nel cuore di Artemide cresceva un'ansia profonda. Quel corpo era di Orione che, trafitto alle tempie dalla sua freccia d'argento, giaceva sulla riva come fosse di marmo. Alla sua vista, Artemide pianse mentre Sirio, il cane fedele del cacciatore, ululava nel vento. Zeus ebbe pietà di quel dolore e accolse Orione e Sirio in cielo tra le splendenti costellazioni. Da allora Artemide si allieta guardando Orione, il bel cacciatore. Lui, con corazza d'oro e spada d'oro, va per il cielo in traccia di favolose fiere mentre Sirio, il suo cane fedele, lo segue traverso i campi turchini fioriti di stelle.

Altre versioni riguardo alla morte di Orione dicono che lo scorpione fu mandato a uccidere Orione da Apollo, fratello della dea, che quando venne a conoscenza dell'affetto di Artemide per il bel cacciatore, ne rimase piuttosto contrariato; altre, invece, narrano che fu Orione a innamorarsi di Artemide e non viceversa e che, per difendersi da lui, la dea lo uccise con le sue frecce.

apollonia


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Mitologia romana

Secondo la mitologia romana Orione era un gigante generato dall'urina di Giove, Nettuno e Mercurio e per questa triplice paternità gli fu attribuito il nome di Tripater.

Si racconta che un giorno Giove, Nettuno e Mercurio si aggiravano per le campagne della Beozia dove al tramonto incontrarono un contadino di nome Ireo che offrì loro ospitalità nella sua capanna. Gli dei vollero inizialmente mantenere l'anonimato per vedere come quel contadino li avrebbe trattati e videro che Ireo versò da bere del buon vino e portò loro quanto aveva di meglio da offrire.

Dopo aver apprezzato questo grande senso dell’ospitalità nonostante la povertà in cui versava, gli dei si fecero riconoscere ed Ireo impallidì. Ma dopo essersi ripreso, per onorarli della loro presenza, corse fuori dalla capanna e immolò un toro per i suoi ospiti. Giove volle ricompensare il contadino dicendo che avrebbe soddisfatto qualsiasi suo desiderio. Ireo allora chiese loro di poter avere un figlio senza la necessità di doversi risposare, avendo promesso a sua moglie morta da poco che non avrebbe sposato nessun'altra donna. Giove gli ordinò di portare la pelle del toro appena immolato e insieme a Nettuno e Mercurio sparsero la loro orina su di essa e la piegarono, dicendo al contadino di seppellirla nell'orto e di ritirarla dopo nove mesi. Ireo ubbidì e dopo nove mesi, dissotterrata la pelle, vi trovò avvolto un bambino che allevò come suo figlio e al quale diede il nome di Urion, da urina, successivamente vòlto in Orione cambiando la prima lettera con una O (come dice Ovidio nei Fasti, lib. V, cap. IV: «Perdidit antiquum littera prima sonum»).

Si racconta che Orione, in pochissimo tempo, divenne un gigante di straordinaria bellezza, tanto alto che, mentre scendeva da una montagna appoggiato a un olmo, la sua testa era nascosta tra le nubi. Diana lo prese al suo servizio facendolo ministro del suo culto e con lui andava a caccia.

Diodoro di Sicilia racconta che in vita Orione progettò e presiedette i lavori della costruzione della città siciliana di Zancle che prenderà poi il nome di Messina. Secondo Esiodo, per arginare le frequenti mareggiate che si abbattevano sulla costa, Orione trasportò una grande quantità di terra davanti al porto di Messina e il terrapieno che realizzò costituì Capo Peloro sul quale costruì un tempio dedicato a Nettuno. A ricordo della fondazione della città siciliana, in Piazza del Duomo a Messina gli è dedicata l'omonima Fontana di Orione marmorea opera di Giovanni Angelo Montorsoli (1547-51).

apollonia

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Riguardo alla moneta dell’indovinello iniziale volevo far presente che la stessa zecca di Aenea (Aineia) nella penisola Calcidica ha coniato anche dioboli e oboli di stile arcaico, molto più rari dei tetroboli. L’obolo che ho nell’archivio in foto al quale avevo accennato nel post # 3 è della Gorny & Mosch 160 del 2007.

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GRIECHEN
MAKEDONIEN
AINEIA
Objekt-Nr.: 1202
Obol (0,45 g.), vor 450 v. Chr. Vs.: Kopf des bärtigen Aeneas mit korinthischen Helm rechts. Rs.: Windmühlenflügelförmigs Incusum. SNG ANS - ; RR! Leicht getönt, ss
Estimation: € 100,00

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