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Inviato

Nuovo arrivo ; POMPONESCO - Giulio Cesare Gonzaga - Bianco - 1583/93 - Mistura - 4,22g. - MIR.871

 

126.jpg

126a.jpg

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Ecco... questa è una moneta non sabauda che mi è sempre piaciuta e che mi piacerebbe inserire in collezione!

Bella!!


Inviato

Anni fa avevo preso un esemplare dello stesso tipo in una asta ma la conservazione lasciava a desiderare.


Inviato (modificato)

Bella,piacerebbe inserirla anche a me in collezione:good:se non sbaglio era nel listino di Alex 

Modificato da 4ndr€85

Inviato

altro esemplare

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Inviato

Mi ricordo di quest'ultimo esemplare, così come avevo visto quello appena preso.

Tipologia che a me ancora manca.... ☹️


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Inviato
12 ore fa, Paolino67 dice:

Mi ricordo di quest'ultimo esemplare, così come avevo visto quello appena preso.

Tipologia che a me ancora manca.... ☹️

Non sono poi cosi facili da trovare...

Poi mi è sempre piaciuto tanto il FERAT mascherato da FERT al diritto!


Inviato
22 ore fa, savoiardo dice:

Non sono poi cosi facili da trovare...

E quello di Sabbioneta è ancor più raro!

(mia collezione)

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22 ore fa, savoiardo dice:

Poi mi è sempre piaciuto tanto il FERAT mascherato da FERT al diritto!

 

Visto che ti piace il FERAT aggiungo anche questo quarto di Pomponesco, sempre da mia collezione...

 

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Inviato

Belle monete!

Poi sono molto interessanti per farci un'idea della circolazione monetaria del periodo...

Tutte queste similitudini con i quarti e i bianchi sabaudi vogliono dire che le monete piccole savoia circolanti erano bene accettate!


Inviato

Confermo quanto dice Mario.

Queste coniazioni non erano effettuate per una circolazione locale a Pomponesco, Sabbioneta o quant'altro, ma appositamente per essere vendute a mercanti che andavano poi a spacciarle nei territori di riferimento, in questo caso la Savoia.

Potremmo in un certo senso affermare che sono produzioni di zecche gonzaghesche ma per la circolazione in Savoia, e in quanto tali correttamente da collezionare anche per voi sabaudi!

Ovviamente però si tratta di circolazione truffaldina, in quanto nessuna di queste monete rispettava gli standard qualitativi previsti.

Le zecche minori gonzaghesche erano specializzate nella produzioni di monete false o calanti di vari stati, a Castiglione oltre a varie contraffazioni Savoia troviamo una massa enorme di monete papali (che costarono al marchese Rodolfo pure la scomunica papale), ma pure di zecche straniere, di area francese e tedesca. Anche Gazoldo (feudo mantovano non gonzaghesco, di proprietà della famiglia Ippoliti) si specializzò nelle baiocchelle papali, mentre le altre zecche gonzaghesche si fecero maggiori scrupoli in questo senso.

Da notare che tra la enorme massa di monete contraffatte da zecche gonzaghesche non esiste nemmeno una tipologia originaria della repubblica di Venezia.

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Supporter
Inviato

Ok @mariov60 e @Paolino67 sono daccordo con voi, in Francia si trovano una quantità di piccole contraffazioni delle zecche truffaldine d'oltralpe.

Io intendevo un'altra cosa, penso di non aver scritto in maniera corretta e chiara, vedere quali monete venivano imitate o contraffatte rende chiaro quali tipologie monetarie sabaude (e non) erano le più comuni in circolazione e circolavano abitualmente. 

Erano,cioè, quelle usate normalmente negli scambi più comuni e quindi più facili da smerciare.

Quello che capita oggigiorno con le monete da uno o due euro, ad esempio, che la gente comune non osserva con cura e passano da mano in mano destando poca attenzione.

Ovvio che per noi collezionisti sabaudi sono al pari delle monete originali...

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Inviato
9 ore fa, savoiardo dice:

Io intendevo un'altra cosa, penso di non aver scritto in maniera corretta e chiara, vedere quali monete venivano imitate o contraffatte rende chiaro quali tipologie monetarie sabaude (e non) erano le più comuni in circolazione e circolavano abitualmente. 

Erano,cioè, quelle usate normalmente negli scambi più comuni e quindi più facili da smerciare.

 

Sì, è verissimo, è chiaro che i tipi più contraffatti dalle varie zecche del nord Italia sono anche quelli che si possono tranquillamente ritenere quelle di uso più intenso nella normale circolazione degli stati colpiti e nel periodo di emissione.

Monete ben note e di largo uso, dove le contraffazioni potevano maggiormente mescolarsi e confondersi.


Inviato

Grazie Mariov e a tutti coloro che sono intervenuti... ne approfitto per allargare il discorso: ovviamente è diverso per i nominali maggiori, ostentativi o comunque destinati ai commerci su larga scala perché coniati in materiale nobile e con caratteristiche ponderali note...

N.


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