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Inviato

Ho notato che, nonostante le numerose e lunghe discussioni sugli Angioini, in questa sezione mancano discussioni sui fiorini di conio fiorentino o i fiorini di Firenze coniati a Napoli.

Si tratta di fiorini coniati da zecchieri fiorentini, scelti dalla Repubblica fiorentina, per coniare fiorini identici a quelli di Firenze in zecche istituzionali.

Buon divertimento.

Un esempio:

Bolaffi 29 - 1087.png

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Inviato

Ho tutti e soprattutto letto i tuoi libri e pubblicazioni, comprerò anche questo perchè mi era sfuggito. Dato che hai aperto un'apposita discussione sull'argomento e nell'attesta della lettura, se puoi rispondere, desiderei una qualche anticipazione, mi spiego:

I coni venivano prodotti a Firenze ? e poi portati a Napoli ? ... nel primo caso dovrebbero essere, credo ed è ragionevole, del tutto uguali7identici a quelli fiorenti. Nel secondo, invece, cioè se fossero stati fabbricati a Napoli, ti chiedo se sei a conoscenza di una qualche minima differenza, tra loro, per determinarne la paternità.

Grazie.

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Inviato

Per ora, i documenti hanno confermato che il saggio dell’oro usato per i fiorini, il saggio dei fiorini, la costruzione dei conî e la coniazione avvenivano a Napoli.

Ciò nulla toglie al fatto che gli inviati fiorentini potessero essere muniti di uno o più conî ‘campione’ e/o del calco del fiorino che dovevano coniare, come accadeva per i gigliati e i denari.


Per la precisa individuazione delle monete bisogna accontentarsi dei ripostigli e dei simboli incerti, ma magari in futuro un colpo di reni alla Donnarumma potrebbe consentire di trovare e pubblicare ulteriori info. 
 

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Inviato
13 ore fa, mero mixtoque imperio dice:

Per ora, i documenti hanno confermato che il saggio dell’oro usato per i fiorini, il saggio dei fiorini, la costruzione dei conî e la coniazione avvenivano a Napoli.

Ciò nulla toglie al fatto che gli inviati fiorentini potessero essere muniti di uno o più conî ‘campione’ e/o del calco del fiorino che dovevano coniare, come accadeva per i gigliati e i denari.


Per la precisa individuazione delle monete bisogna accontentarsi dei ripostigli e dei simboli incerti, ma magari in futuro un colpo di reni alla Donnarumma potrebbe consentire di trovare e pubblicare ulteriori info. 
 

Quindi il personale (individuo gli/o l'incisore) era della zecca fiorentina che si recava a Napoli per dar corso alla preparazione dei coni ? ovviamente "la manovalanza" sarà stata sicuramente della città di Napoli (per intenderci). Ha notizie invece del Mastro di Zecca ? cioè colui il quale era responsabile dell aproduzione ?... Fiorentino o della zecca di Napoli ? .... dopo non la disturbo più, altrimenti mi perdo il gusto della lettura.


Inviato

La responsabilità della zecca partenopea, come tutti sappiamo dal Sambon o dall’Yver, per citarne due (si potrebbe andare all’infinito), è stata a lunghi tratti in mano a banchieri fiorentini. Per fare un esempio, questi ultimi conservavano i paragoni per la saggiatura, per cui possono assurgere non solo a maestri di zecca, quali di fatto erano, ma anche a maestri di prova, in persona, o con l’aiuto di un fonditore esperto.

Quindi il responsabile era sia fiorentino, sia della zecca di Napoli. Poi nel corso del tempo la faccenda si è allargata anche ai Ragusei, come Jacopo Cotrugli (1426-1436).

Esisteva un doppio diritto: fiorentino, sulla coniazione del fiorino; napoletano/fiorentino, sulla gestione della zecca. C’è da ricercare e divertirsi come i pazzi!!!

Il personale meno qualificato era probabilmente locale, ma ad esempio, quando fu aperta la zecca di Castel Capuano, durante l’attività di quella tradizionale presso il palazzo del Delle Vigne, la quale non smise mai di lavorare sino al 1325, molti operai minori facevano parte della squadra del fiorentino Francesco Formica e provenivano da Brindisi.

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Inviato
18 ore fa, mero mixtoque imperio dice:

Ciò nulla toglie al fatto che gli inviati fiorentini potessero essere muniti di uno o più conî ‘campione’ e/o del calco del fiorino che dovevano coniare, come accadeva per i gigliati e i denari.

Anni fa fu pubblicato su Panorama Numismatico un mio articolo in cui scrivevo della Zecca di Termoli e scrissi anche sul simbolo del giglio sulle monete medievali molisane sostenendo che,forse,a coniare monete medievali molisane potessero essere stati alcuni zecchieri fiorentini dal momento che per stile e posizionamento in legenda del giglio vi era molta somiglianza con i Fiorini piccoli

Salutoni

odjob  

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Inviato

Da 1:09:10 l'autore fa un accenno ai fiorini coniati a Napoli.

 

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