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Inviato

Condivido una moneta passata in Asta Tauler & Fau circa un mese fa con l’indicazione di un ½ shekel cartaginese legato alla seconda guerra punica in Italia e nello specifico un’imitazione barbara.

Fermo restando che non sono a conoscenza di imitazioni di monete cartaginese, lo riterrei un più che raro ½ shekel legato alla cosiddetta rivolta libica scoppiata in Nord Africa alla fine della prima guerra.

Questo sia per la presenza della lettera MEM sotto il ventre del cavallo (ci sono diverse interpretazioni sul suo significato che non sto a ricordare, ma che è presente in maniera costante sulle coniazioni di questa tipologia) e sia per la presenza della  lettera ZAYIN sopra il dorso del cavallo.

La lettera ZAYIN con o senza segmenti è presente sulle monete auree e d’argento della rivolta libica, anche per essa non è certo il significato, ma personalmente la riterrei legata a una certificazione di valore.

Le monete d'argento e d'oro dove questa appare hanno peso inferiore rispetto al teorico, nello specifico il peso di questa moneta di argento è di 3,1 gr. mentre teoricamente dovrebbe essere di 3,5/3,7 gr., lo steso vale per le mezze unità auree dove il loro peso è inferiore rispetto al teorico e c’è la presenza della lettera ZAYIN.

Peraltro la stessa lettera ZAYIN compare negli shekel di zecca iberica verso la fine della seconda guerra punica che avevano peso inferiore rispetto all’unità teorica.

A parte queste personali suggestioni, che ne pensate rispetto all’attribuzione? Anche lo stile che è considerato imitativo dalla casa d’aste non lo considererei troppo male tenuto conto che queste monete si ritiene siano state coniate dai sottomessi “sudditi” in territorio libico più che dai mercenari in rivolta, con mezzi probabilmente e strumenti non proprio all’avanguardia….        

 

 

2014611_1624369263.l.jpg

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Inviato

Ciao, 

Non posso aiutarti per confortare o no tale ipotesi, ma la didascalia della casa d’aste comunque non è molto chiara:

Imitazione barbara ma anche « zecca punica in Bruttium », e la Z punica è descritta come un simbolo forse mal interpretato del disco solare (con uraei). Non vedo chiaramente la lettera MEM sotto il ventro del cavallo? Però lo stile delle monete cartaginesi coniate durante l’occupazione in Bruttium mi sembra di solito più accurato?

https://www.acsearch.info/search.html?id=8302495

  • Grazie 1

Inviato (modificato)

@Vietmimin

Sì è così, inoltre il peso medio del mezzo shekel con urei attribuito a Locri [?] o anche a Cartagine che degrada poi più in un simil astro (con o senza i globetti di variante) è in linea con il peso teorico (3,6/3,7 gr.). In un campione di circa 100 esemplari solo un paio , peraltro molto usurati hanno peso inferiore a 3,20 gr. Peraltro nel monete del Bruttium la zampa anteriore destra sopravvanza sempre quella anteriore sinistra in quelle della rivolta libica è il contrario.

Lo stile è sicuramente diverso, in relatà anche i 1/2 shekel della rivolta libica sono più curati, però è una moneta di cui conosco solo due esemplari di cui uno al BM di cui allego immagine per comodità. La lettera M fenicia sotto il ventre del cavallo è poco visibile ma c'è, guarda l' "asticella" vicino alla zampa posteriore sinistra che scende e la curvatura che arriva vicino alla zampa anteriore destra e che che poi torna a scendere quasi parallelamente alla zampa.    

brut.jpg

bm.jpg

Modificato da Flavio_bo

Inviato

Per quanto riguarda lo stile grezzo è vero che la moneta Tauler & Fau è abbastanza "estrema" però tieni conto che le monete dell'insurrezione erano spesso ribattute su monete cartaginesi o di provenienza sarda e si pensa che soprattutto le monete d'argento che servivano a pagare l'esercito fossero già state coniate da tempo in territorio libico considerata la velocità con cui arrivarono ai soldati. Oggi si ritiene che tale rivolta fosse alimentata più dal malcontento dei popoli sottomessi a Cartagine, quello libico in particolare,  e preparata da tempo, più che al mancato pagamento dei mercenari per il quale in realtà sembra si fosse già trovato un accordo e un pagamento fosse già stato effettuato in parte del generale Imilcone. E nonostante questo i libici in particolare alimentavano ugualmente la rivolta.

In ogni modo sia, che fossero state coniate non si sa dove in territorio libico, che siano state coniate dall'esercito magari con conii mobili in qualche sito vicino all'accampamento dei mercenari lo stile ne ha risentito in qualche modo.  

  • Mi piace 1

Inviato

Ti ringrazio per questa risposta illuminante, che rende la tua ipotesi assai convincente. 

 Per quanto riguarda lo stile, noto che certi bronzi coniati in Sardegna ad esempio potrebbero anche loro far pensare ad imitazioni. 


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