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IGNORED

Giovani e coraggiose.


PriamoB

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Il coraggioso discorso di tre giovani neolaureate della Normale di Pisa. Se queste ragazze sono il futuro del nostro Paese, allora credo proprio che siamo in buone mani...:hi:

Buon ascolto. 

 

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2 ore fa, PriamoB dice:

Il coraggioso discorso di tre giovani neolaureate della Normale di Pisa. Se queste ragazze sono il futuro del nostro Paese, allora credo proprio che siamo in buone mani...:hi:

Buon ascolto. 

 

A me sembra che sia stato dato loro un "contentino"... cioè concessa una valvola di sfogo.

Comuinque sono mosche bianche.

La maggioranza è una "generazione persa" nella realtà virtuale.

Le Università, potrebbero definirle Aziende universitarie... Perchè quello sono. Come le Aziende ospedaliere.

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1 ora fa, FFF dice:

La maggioranza è una "generazione persa" nella realtà virtuale

Considerando la popolazione dei social e i "buongiornissimo caffè" direi che anche le generazioni precedenti non sono esenti dal perdersi nel virtuale.

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11 ore fa, PriamoB dice:

coraggioso discorso di tre giovani neolaureate della Normale di Pisa. Se queste ragazze sono il futuro del nostro Paese, allora credo proprio che siamo in buone mani...:hi:

Di solito con le parole si è bravi un po' tutti! Sono i fatti a fare la differenza!

 

9 ore fa, FFF dice:

sia stato dato loro un "contentino"... cioè concessa una valvola di sfogo.

Secondo me gli hanno dato il palco per farsi notare! Visti i tempi apparire è sempre meglio e più comodo del fare!

8 ore fa, Fxx dice:

direi che anche le generazioni precedenti non sono esenti dal perdersi nel virtuale.

Finalmente qualcosa in cui la vediamo in modo simile!

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10 ore fa, Fxx dice:

Considerando la popolazione dei social e i "buongiornissimo caffè" direi che anche le generazioni precedenti non sono esenti dal perdersi nel virtuale.

Certamente. tuttavia dubito che le percentuali siano uguali. Come dubito che siano in egual numero i giovincelli che soffrono ad esempio della sindrome di Hikikomori rispetto alle generazioni precendenti. Non parliamo poi a livello di manualità cosa sanno o non sanno fare... o delle conoscenze basilari della lingua italiana o in matematica. A me sembra che anche sotto tale aspetto, la situazione non sia migliorata rispetto a 20-30 anni fa.

Spero di sbagliarmi ovviamente.

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Parole sante, quelle sulla aziendalizzazione dell'istruzione (e della sanità, della socialità, dei servizi pubblici, delle poste, della... di ogni aspetto della realtà!) Ma per unirmi convintamente alla speranza di @PriamoB nel futuro ho bisogno di vedere se queste ragazze, una volta inquadrate nel mondo del lavoro (precario, sottopagato, senza diritti ecc..), saranno in grado di mettere in pratica i loro ideali e di rischiare magari il posto per cambiare le cose.

Fino a quel GRANDE giorno, sono solo "parole, parole parole"... sante.

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Questa data la devo proprio segnare sul calendario sono d'accordo pure con 

2 ore fa, Orodicarta dice:

nel futuro ho bisogno di vedere se queste ragazze, una volta inquadrate nel mondo del lavoro (precario, sottopagato, senza diritti ecc..), saranno in grado di mettere in pratica i loro ideali e di rischiare magari il posto per cambiare le cose.

Fino a quel GRANDE giorno, sono solo "parole, parole parole"... sante.

 

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Molto probabilmente, ma sono solo mie speculazioni che lasciano il tempo che trovano, queste Dottoresse hanno solo esternato degli ideali (che non possiamo sapere quanto sinceramente convinte) da una posizione tutto sommato comoda: i laureati che escono da Pisa normalmente trovano subito una posizione lavorativa di prestigio ed anche ben retribuita. La maggior parte dei giovani si sognano questa possibilità!

Quindi io ascolto più volentieri i discorsi di un giovane diplomato/laureato che per sbarcare il lunario si mette a fare il bracciante agricolo o va a lavorare in un'impresa edile, è molto più credibile.

Poi auguro a queste giovani donne tutto il meglio, ma credo che non ne avranno molto bisogno!

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7 ore fa, FFF dice:

Certamente. tuttavia dubito che le percentuali siano uguali. Come dubito che siano in egual numero i giovincelli che soffrono ad esempio della sindrome di Hikikomori rispetto alle generazioni precendenti. Non parliamo poi a livello di manualità cosa sanno o non sanno fare... o delle conoscenze basilari della lingua italiana o in matematica. A me sembra che anche sotto tale aspetto, la situazione non sia migliorata rispetto a 20-30 anni fa.

Spero di sbagliarmi ovviamente.

Io ho 32 anni, non sono né giovane né anziano, diciamo che sono in mezzo e vedo da fuori entrambe le generazioni. È vero i giovani non hanno la manualità degli adulti, ma questo non è colpa loro, è colpa in primis dei genitori che gli fanno la pappa pronta senza insegnare, in secundis del fatto che esiste sempre meno necessità di usare le mani in favore dei computer: un meccanico 35 anni fa "sentiva" un motore per capire il problema, ora un meccatronico (si chiamano così i meccanici nel nuovo secolo) collega un PC per capire il guasto. Servono sempre meno cacciaviti e più conoscenze informatiche. 

Ho un collega nuovo, un ragazzo di 22 anni; pochi giorni fa aveva bisogno di un disco del flessibile per tagliare il ferro. Ha chiesto il mio aiuto per togliere il disco che c'era montato e per capire quale fosse il disco da taglio. Ma la colpa è sua? O del fatto che è sempre sui social? Oppure di chi non gli ha mai fatto vedere un flessibile? I giovani non mancano di manualità, mancano di esempi da seguire per imparare i lavori manuali. Forse perché i genitori sono più impegnati con i loro followers che non a seguire i loro figli nella vita reale. 

La sindrome di Hikikomori da te citata è solo colpa dei giovani? O è colpa dei genitori che non sanno più dare esperienze ai figli? È facile accontentare i figli con i beni materiali, molto più difficile è vivere momenti con loro. 

 

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Guarda che se cerchi ad esempio su Youtube, trovi il modo per togliere il disco. trovi anche come tinteggiare una stanza, carteggiare la ruggine e verniciare, cambiare i filtri alla vettura o semplicemente come utilizzare la lavatrice.

Grazie a esso e ad altri canali similari, ho imparato moltissimo che qualche anno addietro mai avrei immaginato.

Quindi il problema non sono i computer o la realtà virtuale, il problema non è lo "strumento" che si utilizza, in tal caso il pc o lo smartphone, ma come e per cosa viene usato.

Certo molti genitori hanno la loro responsabilità... anche sul fatto che solitamente difendono i propri figli a spada tratta anche dinanzi ad autorità tipo i professori e affini. L'unica cosa che la maggioranza della "generazione persa" ha maturato, è un senso di impunità. Fanno quello che vogliono a casa, a scuola, in giro per le piazze eccetera eccetera eccetera...

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15 ore fa, Fxx dice:

facile accontentare i figli con i beni materiali, molto più difficile è vivere momenti con loro. 

 

1 ora fa, FFF dice:

Fanno quello che vogliono a casa, a scuola, in giro per le piazze eccetera eccetera eccetera...

Sono le due facce della stessa medaglia: quando un giovane sbaglia, seppure lo fa con la propria testa, è in parte il risultato di un fallimento educativo, anche se il o i genitori hanno fatto di tutto per dargli una giusta , sana e corretta educazione. Quindi in generale non demonizzerei solo i genitori e neppure solamente i ragazzi, piuttosto credo che quando ci siano eventi negativi sia un fallimento di gruppo , ma lo stesso vale per i casi positivi , cioè potremmo parlare di un successo di gruppo.

Nessuno nasce "imparato" , nessuno apprende tutto e da solo, ma tutti siamo stati "allievi" di qualcuno ed abbiamo appreso qualcosa (giusto o sbagliato che sia).

Mia madre quando conseguivo un successo, lo sentiva in parte suo come quando (ed è accaduto anche a me) accadeva qualcosa di negativo da me causato, e se ne sentiva responsabile, forse anche più di me.

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Forse dovremmo provare a guardare anche le cose positive che vengono dai giovani, e ce ne sono molte,  non solo le negative (che tra l'altro fanno più "notizia" e vengono sempre messe in evidenza), i giovani si trovano comunque a vivere in un mondo che abbiamo costruito noi, del resto già 2000 anni fa si diceva che i giovani non avevano le capacita dei loro genitori e avrebbero portato il mondo alla rovina, e hanno detto la stessa cosa di noi. 

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50 minuti fa, ciccio 62 dice:

Forse dovremmo provare a guardare anche le cose positive che vengono dai giovani, e ce ne sono molte,  non solo le negative (che tra l'altro fanno più "notizia" e vengono sempre messe in evidenza), i giovani si trovano comunque a vivere in un mondo che abbiamo costruito noi, del resto già 2000 anni fa si diceva che i giovani non avevano le capacita dei loro genitori e avrebbero portato il mondo alla rovina, e hanno detto la stessa cosa di noi. 

Hai ragione. In questo senso è illuminante il libro "L'alleanza" di Giovanni Floris.

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Il 1/8/2021 alle 09:06, FFF dice:

Guarda che se cerchi ad esempio su Youtube, trovi il modo per togliere il disco. trovi anche come tinteggiare una stanza, carteggiare la ruggine e verniciare, cambiare i filtri alla vettura o semplicemente come utilizzare la lavatrice.

Grazie a esso e ad altri canali similari, ho imparato moltissimo che qualche anno addietro mai avrei immaginato.

Se non sai tenere in mana pinza e non hai neppure il "senso della vite" hai voglia a guardare tutorial...........è come frequentare un corso online per conseguire un diploma senza aver fatto le elementari :whome:.

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56 minuti fa, margheludo dice:

Se non sai tenere in mana pinza e non hai neppure il "senso della vite" hai voglia a guardare tutorial...........è come frequentare un corso online per conseguire un diploma senza aver fatto le elementari :whome:.

Suvvia... ci si prova almeno... e in ogni caso, credo che sia la minoranza che non ha tale "senso".

Anche perchè se non sa usare una pinza, può imparare a utilizzare una lavatrice, a farsi una una torta di quelle in cui basta aggiungere latte e mescolare... a sostituire una lampadina in casa, oppure quella di un fanale dell'auto. A controllare il livello dell'olio, a capire cosa è riciclabile e cosa no e come riciclarlo.

Cioè le cose basilari che anche con un QI sotto la media si dovrebbero riuscire a fare!

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Il 1/8/2021 alle 10:49, ARES III dice:

 

Nessuno nasce "imparato" , nessuno apprende tutto e da solo, ma tutti siamo stati "allievi" di qualcuno ed abbiamo appreso qualcosa (giusto o sbagliato che sia).

Mia madre quando conseguivo un successo, lo sentiva in parte suo come quando (ed è accaduto anche a me) accadeva qualcosa di negativo da me causato, e se ne sentiva responsabile, forse anche più di me.

Chi impara è perchè ha voglia di imparare. Sbagliando anche. Chi mancherebbe! Ma riprovando e migliorando.

Io ho cercato i miei maestri. Sia nella real Life, sia nel mondo virtuale.

Ad esempio ho imparato da un calzolaio come distinguere le scarpe di qualità guardando oltre il marchio impresso. Quanti invece vedono il lavoro da calzolaio semplicemente come " Lo scarparo".

E quanti di quella generazione invece si aggrappa agli "influncer" e considerano questi ultimi come unici maestri di vita?

Gli amici una volta li si sceglieva in base alle affinità. Invece adesso la maggioranza si sceglie in base ai vestiti, ai cellulari e quant'altro che possa servire per apparire. E, se non sei come loro, sei lo sfigato.

Modificato da FFF
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2 ore fa, FFF dice:

Chi impara è perchè ha voglia di imparare.

Non sono d'accordo: chi veramente ha voglia di stare seduti ore ed ore a leggere e memorizzare nozioni, a fare esercizi musicali, ad allenarsi a ....

In realtà nessuno! Se lo facciamo è perché qualcuno di più grande o autorevole c'è lo ha imposto o ci ha convinti (con le buone o con le cattive)! Poi una volta entrati in sintonia con la materia potrebbe anche piacere e spingerci ad avere voglia di imparare, ma affinché questa scintilla scatti è necessario un periodo propedeutico precedente.

3 ore fa, FFF dice:

Io ho cercato i miei maestri. Sia nella real Life, sia nel mondo virtuale.

Vedo che neppure tu sei immune da quel gergo da z generation come real Life, quindi qualcosa di loro ormai si è impossessato di te!

 

3 ore fa, FFF dice:

Gli amici una volta li si sceglieva in base alle affinità.

Anche oggi!

3 ore fa, FFF dice:

Invece adesso la maggioranza si sceglie in base ai vestiti, ai cellulari e quant'altro che possa servire per apparire. E, se non sei come loro, sei lo sfigato.

E perché una volta non c'erano le persone frivole alle quali l'aparenza contava più della sostanza? Potrei citare esempi di tutte le epoche.

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Sul serio credi che per imparare ci sia solo il metodo di stare ore e ore a leggere e memorizzare nozioni?

Difficile prendere in mano il libretto relativo all'utilizzo del forno? O difficile alzare l'asticella dell'livello dell'olio per vedere se necessario fara rabbocco?

Comunque sì, c'è chi sta ore e ore a imparare nozioni e a loro tanto di cappello. Come tanto di cappello a chi impara sul campo, o chi impara usando più la manualità che non la teoria. Che comunque, anche per aver buona manualità, ci vuole metodica di apprendimento e buona volontà. Ma così per ogni lavoro e in ogni mansione.

Ci sono mille modi di imparare. Se non te ne va a genio uno, ce ne sono altri. Il problema è che molti sembrano nati stanchi... sopravvivono più che vivere. Oppure esigono il "tutto subito".

Esigono senza dare. Questo è il problema più grande. Lo vedo anche nel volontariato. Ove il "ricambio generazionale" è una utopia.

Lasciando perdere quelli che, con la scusa di fare "volontariato", girano il mondo in lungo e in largo... molti oramai credono che volontariato significhi ad esempio dedicare una giornata ogni mai alla raccolta della plalstica nei parchi o ai lati della strada. Un giorno. Ma il volontariato, in prima persona è ben altro. Preparazione e dedizione sono imprescindibili. Come in ogni ambito della vita. Due caratteristiche molto rare tra la "generazione persa".

In tutta sincerità, ho i brividi a pensare che un giorno molti di loro saranno padri e madri... perchè, come si diceva già anni che furono: tutti sono capaci a fare i figli, ma non tutti sono capaci di fare i genitori...

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8 ore fa, ARES III dice:

E perché una volta non c'erano le persone frivole alle quali l'aparenza contava più della sostanza? Potrei citare esempi di tutte le epoche.

Non è che con questa ovvietà cambi lo stato delle cose che ho elencato poc'anzi.

Ma se non vuoi/riesci a prenderne atto di come stanno le cose, prendo atto che non ne prendi atto. ?

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37 minuti fa, FFF dice:

Sul serio credi che per imparare ci sia solo il metodo di stare ore e ore a leggere e memorizzare nozioni?

Difficile prendere in mano il libretto relativo all'utilizzo del forno? O difficile alzare l'asticella dell'livello dell'olio per vedere se necessario fara rabbocco?

Comunque sì, c'è chi sta ore e ore a imparare nozioni e a loro tanto di cappello. Come tanto di cappello a chi impara sul campo, o chi impara usando più la manualità che non la teoria. Che comunque, anche per aver buona manualità, ci vuole metodica di apprendimento e buona volontà. Ma così per ogni lavoro e in ogni mansione.

Ci sono mille modi di imparare. Se non te ne va a genio uno, ce ne sono altri. Il problema è che molti sembrano nati stanchi... sopravvivono più che vivere. Oppure esigono il "tutto subito".

Esigono senza dare. Questo è il problema più grande. Lo vedo anche nel volontariato. Ove il "ricambio generazionale" è una utopia.

Lasciando perdere quelli che, con la scusa di fare "volontariato", girano il mondo in lungo e in largo... molti oramai credono che volontariato significhi ad esempio dedicare una giornata ogni mai alla raccolta della plalstica nei parchi o ai lati della strada. Un giorno. Ma il volontariato, in prima persona è ben altro. Preparazione e dedizione sono imprescindibili. Come in ogni ambito della vita. Due caratteristiche molto rare tra la "generazione persa".

In tutta sincerità, ho i brividi a pensare che un giorno molti di loro saranno padri e madri... perchè, come si diceva già anni che furono: tutti sono capaci a fare i figli, ma non tutti sono capaci di fare i genitori...

Perché pensi che la tua generazione (anni '60 '70?) abbia fatto un buon lavoro come genitore?

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6 ore fa, FFF dice:

Sul serio credi che per imparare ci sia solo il metodo di stare ore e ore a leggere e memorizzare nozioni

In verità ho scritto anche altro....

Ma ero ironico perché nessuno nasce con la voglia di impegnarsi e faticare a discapito del divertimento e del piacere! 

6 ore fa, FFF dice:

Il problema è che molti sembrano nati stanchi... sopravvivono più che vivere.

Troppo estremo anche per me che ho poca pazienza e mi lamento facilmente di certi comportamenti poco appropriati dei più giovani.

Non c'è solo il modello apatico e svogliato di giovane, grazie a Dio!

6 ore fa, FFF dice:

molti oramai credono che volontariato significhi ad esempio dedicare una giornata ogni mai alla raccolta della plalstica nei parchi o ai lati della strada. Un giorno.

Meglio di niente, ma poi quanti "vecchi" hanno fatto danni alla società, all'ambiente,....e poi non hanno chiesto scusa e non hanno neppure cercato riparare agli errori? E poi i giovani devono aiutare questi signori? 

 

6 ore fa, FFF dice:

Non è che con questa ovvietà cambi lo stato delle cose che ho elencato poc'anzi.

E perché allora ti lamenti di cose che sai anche tu sempre esistite?

 

6 ore fa, FFF dice:

Ma se non vuoi/riesci a prenderne atto di come stanno le cose, prendo atto che non ne prendi atto. ?

Dillo con parole tue! 

 

6 ore fa, FFF dice:

ho i brividi a pensare che un giorno molti di loro saranno padri e madri... 

Scusa ma non eri dell'idea che ognuno deve impegnarsi da solo a prescindere dal contesto familiare?

6 ore fa, Fxx dice:

Perché pensi che la tua generazione (anni '60 '70?) abbia fatto un buon lavoro come genitore?

È infatti colpa anche dei genitori che non hanno represso quei cappelloni -  tossici - figli dei fiori! E come diceva un mio lontano parente "Kanonen statt Butter"!

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5 ore fa, ARES III dice:

In verità ho scritto anche altro....

Ma ero ironico perché nessuno nasce con la voglia di impegnarsi e faticare a discapito del divertimento e del piacere! 

Troppo estremo anche per me che ho poca pazienza e mi lamento facilmente di certi comportamenti poco appropriati dei più giovani.

Non c'è solo il modello apatico e svogliato di giovane, grazie a Dio!

Meglio di niente, ma poi quanti "vecchi" hanno fatto danni alla società, all'ambiente,....e poi non hanno chiesto scusa e non hanno neppure cercato riparare agli errori? E poi i giovani devono aiutare questi signori? 

 

E perché allora ti lamenti di cose che sai anche tu sempre esistite?

 

Dillo con parole tue! 

 

Scusa ma non eri dell'idea che ognuno deve impegnarsi da solo a prescindere dal contesto familiare?

È infatti colpa anche dei genitori che non hanno represso quei cappelloni -  tossici - figli dei fiori! E come diceva un mio lontano parente "Kanonen statt Butter"!

Quanta carne sul fuoco... ?

Ho conosciuto persone che nello studio davanto tutto e di più. Per loro era più che normale rispetto a fare tutto il resto. Quello il loro mondo. In quello si trovavano bene. E fuori da quel contesto, molti di essi erano spaesati.

Certo che taluni cose sono sempre esistite. Ma poi bisogna vedere in che percentuali. Quanti ragazzi fanno gruppo al giorno d'oggi e quanti fanno branco? Non mi ricordo in sincerità di anni come questi ultimi in cui agli onori della cronaca ci stanno ogni fine settimana resoconti di gruppi di ragazzi che si trovano per darsele di santa ragione. Tanto per dirne una.

Per quanto riguarda coloro della mia generazione che sono genitori, ben vero che molti si sono dimostrati lassisti, menefreghisti o accondiscendenti. Ma credimi che ce ne sono tanti altri che non riescono in nessun modo ad avere/ottenere un minimo di rispetto dai prorpi figli.

Altro esempio, quando andavo a scuola io, la parola del professore o del preside era dogma. E se arrivavo a casa con una nota (per impreparazione o perchè non ero attento alla lezione), quelle poche volte che è successo, i miei poi mi passavano di fanteria senza sentir ragione.

Hai confidenza con qualche poliziotto, carabiniere, o semplicemente un professore? Chiedi ad esempio aun maestro cosa succede la maggioranza delle volte quando richiamano all'ordine gli studenti, o riferiscono ai genitori di taluni alunni quale comportamento tengono in classe...

Non venirmi a dire che era così anche nella mia o nella tua generazione! Perchè non era così!

Vuoi che te lo dica con le mie parole? Eccoti accontentato: dovresti smetterla di dire che è sempre stato così. Non lo è! Fattene una ragione! Sempre che tu non stia cercando di convicerne te stesso e non gli altri. O che tu viva in una bolla tutta tua. Fatti un giro a Padova ad esempio. Ove vi stanno le camionette dell'esercito a presidiare alcune vie... prova a entrare in un parco pubblico dopo le 18 di sera. Non ci riesci perchè semplicemente molti a quell'ora sono chiusi per evitare bartuffe, bivacchi e gentaglia di ogni risma. Non era così. Lo è adesso. Per svariati motivi. Fatti un giro giretto per le stradine laterali di qualsiasi cittadina e osserva come i tubi delle grondaie sono ridotte a forza di scarpate. O le centraline Enel e affini. Ci giocano come se fossero dei pungiball. Si filmano mentre fanno queste prodezze e poi se la ridono. Se educazione civica era scarsa ai miei tempi, ora non c'è più.

Per il resto, mi sembri un disco rotto. Non vedo dunque motivo per continuare oltre... se hai inteso, così stanno le cose. Se non hai inteso, così stanno le cose.

Buona serata.

 

Modificato da FFF
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12 ore fa, Fxx dice:

Perché pensi che la tua generazione (anni '60 '70?) abbia fatto un buon lavoro come genitore?

La mia opinione la trovi nell'intervento precedente a questo.

Buona serata.

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6 minuti fa, FFF dice:

Non mi ricordo in sincerità di anni come questi ultimi in cui agli onori della cronaca ci stanno ogni fine settimana resoconti di gruppi di ragazzi che si trovano per darsele di santa ragione.

Stai scherzando? Ma dove sei cresciuto ai Parioli?

 

6 minuti fa, FFF dice:

Ma credimi che ce ne sono tanti altri che non riescono in nessun modo ad avere/ottenere un minimo di rispetto dai prorpi figli.

Se non si riesce con le buone... Scherzi a parte, il rispetto dei figli si guadagna fin da piccoli. Credimi che vedo genitori nei supermercati che fanno pietà, comandati dai figli. Mi chiedo: perché i miei figli non hanno fatto mai un capriccio che sia uno nei supermercati?

 

8 minuti fa, FFF dice:

Altro esempio, quando andavo a scuola io, la parola del professore o del preside era dogma. E se arrivavo a casa con una nota (per impreparazione o perchè non ero attento alla lezione), quelle poche volte che è successo, i miei poi mi passavano di fanteria senza sentir ragione.

Io invece ho ricevuto un'educazione molto equilibrata in questo senso, se facevo una cazzata erano punizioni e rimproveri, ma se la maestra/professoressa era una stronza mia madre andava a parlarci per capire quale fosse il vero problema e con le dovute maniere le faceva capire che non gliene fregava nulla. Alle elementari una maestra (stronza) si lamentava che all'intervallo facevo casino, mia madre le ha chiesto "ma in classe è bravo" e lei "sì certo!" allora mia madre le ha gentilmente detto che non mi avrebbe di sicuro rimproverato solo perché all'intervallo ero un po' vivace.

Concludendo: mi pare che tu ti faccia abbindolare troppo dalla televisione e dalle notizie che "fanno notizia" sui giovani. Come ci sono adesso i vandali e i delinquenti minorenni, ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Mio padre mi racconta di una sua vicina di casa che si faceva di eroina a 13 anni, mio padre è un bambino degli anni '50... Dovresti farti di più un'idea tua e non andare in giro con le fette di salame che ti mette davanti agli occhi la televisione. Altrimenti saremo tutti virologi, Novax, allenatori, ecc e non usciremo mai da questo giro di terrorismo mediatico e fake news diffuse (dagli adulti) sui social.

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