Vai al contenuto

Risposte migliori

Supporter
Inviato (modificato)

Voglio far vedere questo ultimo arrivo in collezione, si tratta di un Cavallotto del 1618 di Carlo Emanuele I del IV o V tipo, se classificato con il mir o con il Cudazzo.

Fra le più rare di questa tipologia monetale, ancor più raro è trovarli con la data perfettamente leggibile come in questo caso.

Questo millesimo è considerato meno raro sui vari cataloghi rispetto all'anno successivo, ma ho avuto l'occasione di vedere più date del 1619 rispetto a quelle del 1618, quindi personalmente lo ritengo più difficile da rintracciare.

Aggiungo che in questa tipologia la data è spesso fuori dal tondello e spesso si vede solo la parte superiore dell'ultima cifra non rendendo possibile capire se si tratta di un 8 oppure di un 9.

Con questa moneta colgo l'occasione di scrivere qualcosa di più sui cavallotti, perché secondo me c'è un poco di confusione sui vari cataloghi...

Consumata, ribattuta ma per fortuna con la data chiara e con un peso di 1,83 gr. ecco l'ultimo cavallo aggiunto al branco 

20210925_142455.jpg

20210925_142435.jpg

Modificato da savoiardo
  • Mi piace 6

Supporter
Inviato

Vorrei ora parlare un po' di Cavallotti.

Come spesso succede su varie monete sabaude, anche su questa tipologia vi è un po' di confusione nei testi e nei cataloghi, anche negli ultimi.

Tralasciando quelli del primo tipo del 1587 su cui c'è poco da dire, vorrei approfondire un po' il discorso per quanto riguarda le altre tipologie.

Questi Cavallotti, o pezzi da tre Grossi, si iniziarono a coniare quasi un quarto di secolo dopo quelli del primo tipo e subirono una notevole svalutazione, i primi coniati ad una bontà di 3,1 denari, questi successivi ad una bontà di 2 denari fino ad arrivare a quelli del 1628 a 1,12 denari.

Anche il peso diminuisce notevolmente, i primi tagliati a 82 pezzi al Marco e i seguenti a 96, 118 o 120 pezzi al Marco.

Il Cudazzo sul suo nuovo testo inserisce un tipo nuovo di Cavallotto, sempre con la data 1587, classificandolo come secondo tipo, è comunque un primo tipo con una variante nella leggenda.

L'altra tipologia, indicata sul Cudazzo al 751 del terzo tipo e sul Mir come secondo tipo, è quella con nulla ai lati dello scudo e una V fra le gambe del cavallo.

Questa dovrebbe essere spostata, come periodo di coniazione, dopo l'altra tipologia, quella con i nodi ai lati dello scudo, perché le date segnalate del 1608 e del 1610 sono probabilmente degli errori di lettura o degli errori di coniazione e queste monete dovrebbero seguire l'ordinanza del dicembre 1618 per Vercelli come sono le due date, 1618 e 1619, che si possono trovare sui pezzi rintracciati.

 L'ordinanza per Vercelli del dicembre 1610 ha probabilmente portato la coniazione dei cavallotti con i nodi ai lati dello scudo con la scritta VERCEIL in esergo sotto al cavallo.

L’altra tipologia, quella con i nodi, dovrebbe essere la prima che si è tornati a produrre, infatti si possono trovare date che vanno dal 1610 al 1616, è segnalato un esemplare datato 1619, ma potrebbe essere una errata lettura.

Un'ordinanza successiva dell'ottobre 1628 ne fa riprendere la coniazione con una netta svalutazione come già detto.

A Giugno 1630, causa peste, la zecca di Vercelli venne spostata a Santhià, dove dovevano essere coniati altri cavallotti, ma questo non è certo che abbia avuto luogo, anche se l'esemplare presente sul nostro catalogo datato 1630 potrebbe essere uno di questi.

Infine esiste l'ultima tipologia coniata a Torino, quella con i rosoni ai lati dello scudo, con date 1618, 1619 e 1620, questa ultima data inedita inserita dal Cudazzo nella sua ultima pubblicazione, per questo tipo viene segnalata come zecca di produzione anche Vercelli, per un esemplare con una V fra le gambe del cavallo, ma il Traina segnala una errata lettura per questa moneta, essendo questa del tipo senza rosoni ai lati dello scudo.

So che sono stato prolisso e forse poco chiaro, ma non è facile spiegare alcuni errori che si ripetono sempre in questa complicata monetazione sabauda, anche perché per le monete “grosse" e importanti c'e più interesse di chiarezza, mentre le monete "piccole" suscitano meno interesse… ma ho voluto provare a fare qualcosa che rimanga.

  • Mi piace 8

Supporter
Inviato
22 ore fa, elleci dice:

Bel post davvero, grazie per la condivisione!

Grazie Lorenzo

È da parecchio che voglio scrivere qualcosa su queste monete e sulla grande confusione che continua ad esserci, qualcuno, un poco per volta, deve lasciare traccia degli errori che continuano ad essere ripetuti!

  • Mi piace 1

Inviato (modificato)

Grazie Silvio per queste interessanti spiegazioni

Queste monete non hanno praticamente circolato da noi

Modificato da allobroge
  • Grazie 1

Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.