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 (Artemide LVI).

The Lombards at Beneventum. Arichis II, as Princeps (774-787). AV Tremissis.Obv. DNS VI - - CTORIΛ. Crowned, draped and cuirassed bust facing, holding globus cruciger. Rev. VITIRΔ (inverted Δ) - PRINPI. Cross potent, cross of four pellets above; A to left, pellet to eighter side of base; beneath, CONOB. CNI XVIII 3; BMC Vandals 11. AV. 1.18 g. 16.00 mm. RR. Very rare, brilliant and superb. About EF/EF.

Domenico

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Modificato da Oppiano
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Buon esemplare ma difficile ckassificarlo EF/EF. Trent’anni fa sarebbe stato un buon MB

oppiano conosce il significato di VITIR? 


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Buongiorno,

penso che si possa tradurre quale Vittoria dell'Imperatore come riporta il D'Andrea.

Dovrebbe rappresentare uno dei circa 110 anagrammi riconducibili a VITTORIA AVGVSTI o AUGUSTORUM (Vittoria dell'Augusto o degli Augusti), ossia, dell'Imperatore o degli Imperatori.

E' una legenda che dovrebbe presentare spesso segni particolari in parte indecifrabili, riconducibile alla monetazione del tardo Impero romano o a quella bizantina. 

Peraltro, il VITIR PRINCI dovrebbe anche essere interpretato con riferimento all'adozione da parte di Arichi II di una nuova titolatura (adottata anche dai suoi successori) passando da dux gentis Langobardorum a princeps gentis Langobardorum, rappresentando a molti una vera e propria innovazione.

Domenico

 

Modificato da Oppiano
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Alcune testimonianze.

Da: The Italian Coins in the British Museum - 2020

Italian Coins in the British Museum 1-pdf.pdf

Domenico

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Dal CNI per Arichi II e suoi Tremisse.

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Credo che @numa numa sia stato un po' stretto. Trent'anni fa sarebbe stato giudicato BB o anche BB +.

Arka

Diligite iustitiam

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Leggiamo dal lavoro di Memmo Cagiati su La Zecca di Benevento:

...con la riforma di Arichi II duca, il quale fin dall'inizio del suo dominio cerca di dare il maggiore impulso al commercio locale, mettendo in rapporto il valore delle sue monete con le monete straniere, abbassando il titolo dei suoi aurei a 13 carati ed un terzo a lega di argento, la monetazione ducale non ha più nulla di comune con la monetazione bizantina e diviene apprezzata e ricercata in ogni regIone.

...

A Benevento il duca Arichi (Il), regnante dal 758, batteva secondo la tradizione del ducato, delle monete tipo bizantino portanti quale unico suo contrassegno l'iniziale A
nel campo del rovescio. Caduto il regno Arichi s'intitola principe, e tale titolo appare sulle monete ove alla leggenda dei tempi precedenti "victoria augustorum" , si sostituisce quella di "victoria principi"...

... proclamandosi erede di Desiderio assunse le insegne di principe sovrano, ... piissimus atque excellentissimus princeps gentis Longorbadae.

Pare che i duchi di Benevento non si fregiarono del titolo di principe se non dopo la caduta del regno longobardo, quando appunto Arichi II osò prendere quel titolo, dopo il 774.

Domenico


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Grazie Oppiano per le numerose fonti riportate, anche se non sciolgono la legenda. VITiR delta ( rovesciato) e’ probabilmente un rafforzativo della DNS VII ih CTORIA introdotto da Arichival diritto. In una successiva coniazione al VITIR AGVTV arichi sostituisce PRINCI e in una vsriante abbuamo VICTIRV PRINCI

titolo assunto solo dopo  la sconfitta di Desiderio nel 774 ma titolo cui rimuncera’ Grimoaldo III (788-806) successore di Arichi, per non urtare Carlo che comparira’ al rovescio del suo tremisse ( DOMS CAR R[ex] VICV).

grimoaldo in compenso sara’ il primo duca a porre il suo patronimico sull’emissione e anche il primo dei dichi beneventani a coniare l’argento sul modello della riforma introdotta  da Carlo. Monetazione argentea che poi dominera’ l’ultima fase beneventana sino a Ludovico II e Angilberga. 


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Dal lavoro della Rovelli si legge che: 

Caratteristica delle emissioni di Arechi fu inoltre la scelta di riproporre, anche sul diritto ..., una legenda in nome della Vittoria (dns victoria) mentre di norma, nelle precedenti emissioni ducali, a iniziare da Romualdo II (706-731), legende analoghe comparivano solo al rovescio ...  Il duplice richiamo alla Vittoria, che rimase un elemento saliente delle monete del primo principe beneventano, alludeva forse alla vittoria sui napoletani del 765. Per tal ultima circostanza, si fa espresso rinvio al MEC 1 pag. 70 che posto per pronto riscontro.

Domenico

 

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In seguito all’evidente fallimento della missione diplomatica a Bisanzio, due anni dopo, nel 765, Arechi II mosse guerra a Napoli per poter controllare tutti territori della Liburia, la regione corrispondente grossomodo all’attuale Terra di Lavoro, zona pianeggiante e fertile, ricca di coltivazioni, dalla quale ricavare introiti per le casse ducali. La battaglia per la Liburia vide i beneventani trionfare sui napoletani e forte di questa vittoria Arechi II costrinse i napoletani a subire un trattato di pace costoso e pesante, consistente nel pagamento di un tributo annuo garantito sulla testa del piccolo Cesario, figlio del duca di Napoli Stefano, che venne inviato come ostaggio a Benevento.

Da: https://www.beneventolongobarda.it/arechi-ii-quindicesimo-duca-e-primo-principe-di-benevento/

 


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Leggiamo dalla recensione a firma di V. Picozzi e presente nella RIN 1979 al lavoro di:

PAOLO BERTOLINI, Figura velut qua Christus designatur. La persistenza del simbolo della croce nell'iconografia numismatica durante il periodo iconoclasta: Costantinopoli e Benevento (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo, Studi Storici fasc. 99) Roma, 1978, 129 pp., ill. n.t. :

...con la riforma monetaria di Arechi II - che consacrò il passaggio del ducato dall'area economica del solido bizantino a quella del resto dell'Italia e della Francia - si instaura una nuova leggenda del diritto, DNS VICTORIA, che prescinde ormai da ogni ricordo della titolatura imperiale bizantina; e pochi anni dopo, quando lo stesso Arechi, distrutto il regno longobardo ad opera di Carlo Magno, assunse il titolo di «summus princeps gentis langobardorum », anche la leggenda del rovescio (fino allora echeggiante la bizantina «Victoria Augustorum») fu sostituita dalla nuova ed originale leggenda VICTORIA PRIN(ci)PIS.

Domenico

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Troppa grazia Oppiano ?

Quasi nessuno commenta nelli soecifici il VITVR V mentre ci si sofferma sulla Victoria Princi e l’introduzione della legenda DNS V.. al diritto 


Inviato
23 ore fa, numa numa dice:

Buon esemplare ma difficile ckassificarlo EF/EF. Trent’anni fa sarebbe stato un buon MB

oppiano conosce il significato di VITIR? 

provo a dare un punto di vista, lo sottolineo perché non si sa mai :)

la moneta, come accade altre volte nella numismatica, presenta una struttura complessiva estremamente studiata per avere un equilibrio generale

le cose non sono subito evidenti, proprio perché ben studiate.

in questo, le legende sono "piegate" all'estetica e questo è abbastanza evidente...

faccio notare:

1 - il CONOB tipico romano bizantino diventa un'elemento decorativo ONO, e mentre la B assume un nuovo significato alla fine di PRINPI, a sinistra si inserisce una piccola C che in sé non avrebbe motivo di esserci se non per completare l'equilibrio dell'epigrafia.

2 - al dritto notiamo come le lettere , dispari, vengono riequilibrate dalla croce a sx che svolge a livello grafico lo stesso ruolo di una lettera (nell'equilibrio visivo dell'immagine) ... così come in alto la I e la C sono rese quasi allo stesso modo

3 - veniamo a VITIRD - ora, l'epigrafia più semplice sarebbe stata VI(c)TOR(i)A - ma ci accordiamo subito che la O avrebbe rovinato tutto... basta vedere la quadripartita posizione delle I (in verde) - allo stesso modo, la Delta al posto della A, fa il paio con la P, due lettere che in questo modo puntano come tutto il resto verso il centro dell'immagine

D'altronde la lettura generale della legenda non ne viene inficiata, perché chiunque intende la Victoria, ma l'epigrafia piegata all'estetica, restituisce una moneta che pur dando la corretta informazione, lo fa esprimendo un gusto superiore ....

questi aspetti, in antichità, erano molto molto considerati...non devo stare qua a citare 50 articoli per dirlo....

poi, ribadisco... è un punto di vista molto soggettivo...accetto critiche

Alain

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  • Grazie 1

Inviato
35 minuti fa, Poemenius dice:

provo a dare un punto di vista, lo sottolineo perché non si sa mai :)

la moneta, come accade altre volte nella numismatica, presenta una struttura complessiva estremamente studiata per avere un equilibrio generale

le cose non sono subito evidenti, proprio perché ben studiate.

in questo, le legende sono "piegate" all'estetica e questo è abbastanza evidente...

faccio notare:

1 - il CONOB tipico romano bizantino diventa un'elemento decorativo ONO, e mentre la B assume un nuovo significato alla fine di PRINPI, a sinistra si inserisce una piccola C che in sé non avrebbe motivo di esserci se non per completare l'equilibrio dell'epigrafia.

2 - al dritto notiamo come le lettere , dispari, vengono riequilibrate dalla croce a sx che svolge a livello grafico lo stesso ruolo di una lettera (nell'equilibrio visivo dell'immagine) ... così come in alto la I e la C sono rese quasi allo stesso modo

3 - veniamo a VITIRD - ora, l'epigrafia più semplice sarebbe stata VI(c)TOR(i)A - ma ci accordiamo subito che la O avrebbe rovinato tutto... basta vedere la quadripartita posizione delle I (in verde) - allo stesso modo, la Delta al posto della A, fa il paio con la P, due lettere che in questo modo puntano come tutto il resto verso il centro dell'immagine

D'altronde la lettura generale della legenda non ne viene inficiata, perché chiunque intende la Victoria, ma l'epigrafia piegata all'estetica, restituisce una moneta che pur dando la corretta informazione, lo fa esprimendo un gusto superiore ....

questi aspetti, in antichità, erano molto molto considerati...non devo stare qua a citare 50 articoli per dirlo....

poi, ribadisco... è un punto di vista molto soggettivo...accetto critiche

Alain

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Secondo me la scritta vuole intendere VICTORIA PRINCIPI e,forse, come scrivi, la lettera "I"dopo la"T"e la delta sono state utilizzate in quegli spazi per esaltare l'immagine nel campo.

Abbiamo però la 14 e la 21 del CNI(postato precedentemente)in cui il simbolo delta ha la la parte appuntita più predominante verso il simbolo successivo della scritta periferica e non verso l'immagine del campo(questo sconfesserebbe la tua opinione). Le monete classificate dal CNI al n°14 e 21 andrebbero esaminate per vedere se effettivamente il simbolo delta abbia la parte appuntita più predominante verso il simbolo successivo presente nella scritta periferica, nel nostro caso sarebbero i quattro globetti disposti a croce.

odjob    

 

  • Grazie 1

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Inviato

Buongiorno,

ringrazio tutti coloro che sono intervenuti al momento su questa discussione.

Evidentemente l'esemplare ha suscitato interesse, e questo è sempre positivo perché stimola il confronto e contribuisce alla ricerca.

Personalmente non solo all'altezza di "competere" con gli autorevoli pareri già espressi, e quindi mi limito a fornire ulteriori spunti, postando quanto si legge in un lavoro di Luigi Frati (Delle antiche monete d'oro ritrovate in Reno nell'agosto dell'anno 1857) nel quale si possono rinvenire anche dei riferimenti al tremisse.

Buon venerdì.

Domenico

P.S.: Per chi volesse avere indicazioni sul Frati : http://www.socnumit.org/doc/Numismatici/FRATI_Luigi.pdf

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  • Grazie 1

Inviato
2 ore fa, odjob dice:

Secondo me la scritta vuole intendere VICTORIA PRINCIPI e,forse, come scrivi, la lettera "I"dopo la"T"e la delta sono state utilizzate in quegli spazi per esaltare l'immagine nel campo.

Abbiamo però la 14 e la 21 del CNI(postato precedentemente)in cui il simbolo delta ha la la parte appuntita più predominante verso il simbolo successivo della scritta periferica e non verso l'immagine del campo(questo sconfesserebbe la tua opinione). Le monete classificate dal CNI al n°14 e 21 andrebbero esaminate per vedere se effettivamente il simbolo delta abbia la parte appuntita più predominante verso il simbolo successivo presente nella scritta periferica, nel nostro caso sarebbero i quattro globetti disposti a croce.

odjob    

 

Non voglio portare la cosa chissà dove, e non ho le immagini sotto mano ma cni 14 il simbolo fa il paio con V  e non P mentre in CNI 21 il delta di sx è esattamente speculare a quello di destra....

La simmetria generale rimane.

Nel nostro caso notavo che la P puntava in basso e il delta si adeguava

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Inviato

ho preso qualche immagine a caso per spiegare meglio la mia idea...

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Inviato

abbiamo esempi di questa ricerca dello stile in molte legende, ad esempio in quelle di Leone I, che avendo un nome molto corto, provocava negli incisori molti "fastidi" :D

tanto che in alcune monete per non lasciare dei vuoti o delle lettere troppo grandi, arrivarono a scrivere PERPET al posto di PP etc....

la composizione visuale della moneta ha sempre avuto grande attenzione

  • Grazie 1

Inviato
7 ore fa, Poemenius dice:

ho preso qualche immagine a caso per spiegare meglio la mia idea...

8554937.m.jpg

8598882.m.jpg

Ipotesi figurativa interessante Poemenius 

  • Grazie 1

  • 2 anni dopo...
Supporter
Inviato

(…segue…)

Ulteriore esemplare di recente acquisizione.

1,24 grammi.

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