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Risposte migliori

Inviato (modificato)

Buona Sera,

Mi sono imbattuto in questa offerta relativa a una "moneta inedita" sul noto sito di aste, l'inserzione è dagli Stati Uniti d'America.

Il prezzo proposto non è da saldo, non c'è certificazione e non è prevista la possibilità di reso.....

Siccome il peggio mi risulta privo di limiti, magari lo potremmo ritrovare in un prossimo futuro

rinchiuso in scatola plastica per la felicità di qualche collezionista.

allego la descrizione dell'inserzione e le immagini relative1370036725_s-l1600d.thumb.jpg.fa03a02ecee574b636a46c5c52497609.jpg877774485_s-l1600r.thumb.jpg.33d87333e18737b16ad733b29d2fd1d7.jpg

Spedizione verso: Worldwide, Numero oggetto: 133906979690 Italy. Florence.1347 Gold 1/2 Florin (Fiorino) Nerio Lippo . Italy. Florence. 1347 AV - Gold 1/2 Florin (Fiorino) Nerio Lippo Medieval Coin.Unpublished half florin from Nerio Lippo mint master.Italian Republic of Florence 1252-1422 Struck second semester 1347.Weight 1.85g. diameter 19mm.Florentine fleur de lis John the Baptist standing facing, raising hand in benediction and holding cross tripped sceptre.CNI XII, Bernocchi 1551; Biaggi 787. All returns accepted: ReturnsNotAccepted, Country/Region of Manufacture: Italy, Certification: Uncertified, Origin: European, Era: Medieval

 

Evito di esprimere un commento.

Cordialità

 

Modificato da ghezzi60

  • ghezzi60 ha rinominato il titolo in Nuovo Nominale inedito sul noto sito di aste on line
Inviato

Buon Giorno

Avrei dovuto essere più diretto, a mio parere è un obbrobrio, a partire da come si presenta per arrivare alla tesi fantanumismatica del nominale "mezzo Fiorino".

Allego un esempio di come dovrebbe essere un Fiorino con questo segno1987053933_07-02507-11-14RAU083-1270si.jpg.3ebb362d4b2e9a864956f1a6e5b6e119.jpg

poi allego alcune immagini di materiali passati in aste degli ultimi vent'anni1815954024_07-02504-09-14UBS061-1234si.jpg.9f9593b3f673183cf8d649ecbd188826.jpg1164078965_07-02514-05-23TEU083-1106si.jpg.0a9e16059dcac1a46ff4124cdebd9eb2.jpg2084969697_07-02516-09-14CNG103-1052si.jpg.a54b209a5f6e2aedb9184990a34cd844.jpg

vorrei che per gli ultimi tre esempi facesse il confronto con l'oggetto in asta.

questi erano di peso decente, dispero si possa trovare tra loro la matrice origine della serie.

Resta un mio parere personale in quanto non ho visto "de visu" nessuno degli oggetti in esame.

Cordialità

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Inviato

Bravo @ghezzi60. Tutti con il medesimo difetto sotto il piede destro del santo, a parte ovviamente di altri indizi.

Arka

Diligite iustitiam


Supporter
Inviato

Chi va ad acquistare simile esemplare per USD 2.995,00 sul noto sito da un venditore peraltro non professionale?

Domenico

 


Inviato

Buona Sera,

in risposta all'utente Oppiano, l'asta è localizzata negli Stati Uniti d'America, solo da noi sono in vigore leggi a tutela del patrimonio artistico, archeologico, numismatico e quant'altro che a fronte di una base condivisibile a salvaguardia degli ambiti di cui sopra contemplano una serie infinita e cervellotica di norme, che talvolta confliggono tra loro, che sembra siano state concepite per angustiare le persone per bene, per cui il venditore nel nostro caso deve solo trovare lo sprovveduto di turno a caccia di affari.

Successivamente, per l'investitore, si tratterà solo di trovare qualcuno che inscatoli l'oggetto, infine confezionare una storia ad uso e consumo del pubblico e abbiamo un esemplare del rarissimo mezzo fiorino.

è già successo per alcune tipologie di monete, per le quali girano più falsi che originali.

l'età e le vicende della vita mi rendono pessimista

Cordialità


Supporter
Inviato

Grazie per la precisazione.

Diciamola tutta allora. Il sito cui si fa riferimento è quello di Ebay che penso tutti conoscano.

E diciamo pure che coloro che vogliono acquistare dall’estero su Ebay dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) prendere coscienza delle relative regole imposte da Ebay.

Per pronto riscontro rinvio, ad esempio, al seguente link: https://www.ebay.it/help/policies/rules-policies-buyers/regole-sullacquisto-ambito-internazionale?id=4854

Per quanto riguarda invece la normativa attualmente vigente nel nostro Paese di cui l’utente @ghezzi60 pare lamentarsi, non sono certamente in grado di entrare nel merito, ma so che nel Forum vi sono molteplici discussioni in merito anche da parte di vari addetti al lavoro. È indubbio che il nostro legislatore potrebbe intervenire nella materia migliorandola forse in vari punti.

Personalmente, mi spiace che l'età e le vicende della vita rendano pessimista l’utente @ghezzi60
 

Domenico


Inviato
1 ora fa, ghezzi60 dice:

Successivamente, per l'investitore, si tratterà solo di trovare qualcuno che inscatoli l'oggetto, infine confezionare una storia ad uso e consumo del pubblico e abbiamo un esemplare del rarissimo mezzo fiorino.

è già successo per alcune tipologie di monete, per le quali girano più falsi che originali.

 

Questo è l'aspetto che più preoccupa..

c'è da dire che il fiorino che ha aperto la discussione difficilmente avrebbe potuto esser preso per buono da chi queste monete un minimo le conosce

son troppo ottimista?


Inviato

Assolutamente no. Le monete false, anche le migliori, prima o poi vengono riconosciute e scartate dal mercato. Il problema resta lo slab. Lì dentro il falso si trova a meraviglia per vari motivi:

- spesso il falso si riconosce da una visione diretta in mano,

- chi compra monete slabbate spesso non le controlla, fidandosi di chi le ha chiuse,

- difficilmente si riesce a vedere bene il bordo e il taglio della moneta, altri indici di bontà o falsità della moneta.

Arka

Diligite iustitiam

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Supporter
Inviato

@Arka ha perfettamente ragione, a mio avviso.

Purtroppo, il mercato oggi si caratterizza anche per questi "espedienti" creati al servizio di interessi che, certe volte, poco hanno a che fare con lo spirito del "numismatico".

 

Domenico


Inviato
10 ore fa, Oppiano dice:

@Arka ha perfettamente ragione, a mio avviso.

Purtroppo, il mercato oggi si caratterizza anche per questi "espedienti" creati al servizio di interessi che, certe volte, poco hanno a che fare con lo spirito del "numismatico".

 

Domenico

Sta a noi resistere ?


Supporter
Inviato
1 ora fa, numa numa dice:

Sta a noi resistere ?

RESISTERE RESISTERE RESISTERE….?

  • Haha 1

Inviato

Buon Giorno,

 

Intervengo di nuovo, uscendo dalla situazione particolare, per fare alcune considerazioni: la prima riguarda il discorso a volte troppo enfatizzato delle scatolette, l’altra il fatto che probabilmente il “contatto fisico” con le monete è destinato a diventare marginale in ambito collezionistico nei prossimi decenni.

Anni fa, quando ero molto più giovane, molti prodotti di varia natura erano offerti in vendita allo stato sfuso, non solo prodotti alimentari ma prodotti di ogni genere. Oggi gli stessi prodotti sono generalmente disponibili solo confezionati e sigillati, a garanzia del prodotto e della qualità, sono altresì confezionati prodotti di infima qualità in confezioni truffaldine.

Se è innegabile la necessità di conoscere e studiare, ci sono ambiti dove la possibilità di accesso ai materiali sono precluse ai comuni mortali, nel mio caso specifico (presumo sia noto a quali monete faccio riferimento) se chiedessi di accedere “fisicamente” alle monete di alcune importanti raccolte pubbliche, presumo sia facile indovinare quale potrebbe essere la risposta (negativa). Ho specificato raccolte pubbliche in quanto paradossalmente è più agevole l’accesso alle collezioni private, per queste esiste per contrappasso la richiesta all’assoluta discrezione che limita alla sola conoscenza personale lo studio.

Se vogliamo con tutti i limiti del contatto con le monete a mezzo scatola, potremmo con un certo sforzo per quelli come me “antichi” vedere questo passaggio come una sorta di “ampliamento democratico” della numismatica che consenta anche ai non esperti di entrare in questo mondo con maggiore tranquillità.

Arriviamo però agli aspetti maggiormente dolenti, quello relativo ai tuttologi e quello per certi aspetti collegato del compenso tanto a scatola. Per l’aspetto tuttologia numismatica devo ancora conoscere, ma forse è solo un mio limite, un perito che riscontri la mia fiducia che spazi dalle monete antiche alle moderne senza soluzione di continuità, per questo l’affidabilità di talune perizie risulta talvolta discutibile. L’aspetto legato ai volumi di produzione delle scatole, esasperato dal fatto che vengono “chiuse” anche monete comuni, riduce al minimo i tempi di analisi e verifica e questo si riflette sulla qualità del lavoro.

Come avevo scherzosamente affermato in un intervento di qualche tempo fa, il futuro ci potrebbe riservare scatolette con ologrammi di monete, presumo mi sarà risparmiato in considerazione dell’età, il mio limite e quello di molti collezionisti sta nel non poter prescindere dal contatto fisico e dallo studio de visu delle monete, forse siamo destinati, almeno per la maggior parte, all’estinzione.

Mi scuso per queste considerazioni, argomenti peraltro ampiamente analizzati, vedremo in quale direzione andrà la numismatica nei prossimi anni. Malgrado possa deludere le nostre attuali aspettative la Numismatica troverà la sua evoluzione.  

 

Cordialità


Supporter
Inviato

Da: ASPETTI DEL COLLEZIONISMO NUMISMATICO ITALIANO NEL ‘900 di Giovanni Gorini

https://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/apriArticolo.html?idArticolo=25

Collezionismo e mercato

Il commercio numismatico, come è noto, è sorto contemporaneamente alle prime collezioni nel XIV secolo; tuttavia solo nell’Ottocento e certamente nel ‘900 ha visto ampliarsi il fenomeno delle aste pubbliche che sono divenute numerose e ricche di materiale che passa ora periodicamente da una collezione all’altra, alimentando un collezionismo diffuso e poco conosciuto, ma nel complesso molto lontano da quello della prima metà del secolo XX [84] e non sempre particolarmente attento alla qualità delle monete o al loro significato storico, ma limitandosi solo al loro valore venale ed eventualmente artistico. Tra i commercianti alcuni si sono distinti per il loro impegno anche come studiosi, soprattutto all’estero, come Herbert Cahn o Leo Mildenberg, e la serie si chiude emblematicamente con la figura di Silvia Hurter, autrice di numerosi lavori sulla monetazione greca e morta il 20 gennaio 2009 [85], ma anche alcuni italiani, ricordo in particolare Giulio Bernardi di Trieste, si sono distinti per un’attività di studio e di ricerca. Il panorama è ricco tra le due guerre e subito dopo la seconda guerra mondiale ancora con l’attività in Italia di famose case d’asta che hanno prodotto cataloghi che sono rimasti nella bibliografia come Ratto a Lugano, con l’asta di monete bizantine, a Milano, con l’asta Curatolo, per le monete del regno d’Italia e i Santamaria a Roma, con le aste Magnaguti e Signorelli. Dopo gli anni Settanta il mercato sembra dissolversi anche se assistiamo al diffondersi di aste in numerose città italiane; segnaliamo le aste Varesi a Pavia e quelle Grigoli a Genova, ma potremmo ricordare altre minori a San Marino, come Artemide e Titano, a Mestre, come Ars e Nummus. Le caratteristiche di questo mercato sono rivolte soprattutto alle serie medievali e moderne e la serie del Regno d’Italia fa la parte del leone, forse anche per le limitazioni della legge di tutela che non favoriscono il commercio di monete antiche in Italia e per una sempre minore conoscenza del mondo classico ed in particolare di latino e greco. Tuttavia rimane da chiedersi se questo materiale raccolto, di cui solo raramente sappiamo il nome del possessore, forse per sfuggire alla tassazione, possa considerarsi collezione nel senso di un nucleo omogeneo relativo ad un periodo storico o alla produzione di una determinata zecca o non invece solo materiale raccolto in maniera eterogenea e con poco valore scientifico in quanto non si conosce la provenienza e il contesto di ritrovamento, per cui di nessun significato ai fini di quella ricostruzione storica che è il fine ultimo di ogni serio lavoro numismatico inteso a ricostruire l’attività di una zecca ed i suoi contesti cronologici.
Il rapporto con il commercio imporrebbe anche di fare un breve accenno ai falsari da quelli, diciamo famosi, come il Becker (1772 -1832) [86], il Caprara (circa 1820) [87], l’udinese Cigoi [88] o il Christodoulos (morto nel 1955) [89], a quelli anonimi, ad esempio, del trevigiano che fabbricano zecchini da distribuire in Libano e Siria; a quelli nel Sud che producono copie galvanoplastiche di originali greci, falsificando in alcuni casi anche interi ripostigli etc. ma il discorso si farebbe lungo; mi preme solo specificare che senza un mercato forte e danaroso, ancorché ignorante, i falsari non prolificherebbero, segno che ancor’oggi molte persone attratte dal desiderio di possedere una moneta antica o di acquistare un ricordo di un viaggio, cadono nel tranello e non riescono a distinguere un esemplare autentico da uno falso.

...


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