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Buongiorno , seguendo il mio precedente articolo su Publio Accoleio Lariscolo , vorrei continuare a trattare di quelle Famiglie romane repubblicane che definirei “minori” , aggettivo non corretto , ma relativo solo alla scarsita’ di monete che vennero coniate da un loro componente , nel caso specifico da un solo componente ; una di queste Famiglie , o Gens , fu la Sestia .

Il componente di questa Famiglia che batte' monete fu Lucius Sestius Quirinalis Albinianus , figlio di Publius ; fu Pro Questore nel 43/42 a.C. e segui i cesaricidi Bruto e Cassio in Macedonia dopo l’ assassinio di Cesare . Emise una sola serie di Denari , quello in foto , con multipli in oro e sotto multipli quinari , le cui legende del dritto e del rovescio tramandano : D/ L. SESTI PRO Q. con busto della LIBERTA’ , R/ Q. CAEPIO BRUTUS PRO COS. Al centro un tripode con apex e simpulum ; conio di zecca militare itinerante .

Lucio Sestio Quirinalis Albiniano , fu un aristocratico della tarda Repubblica Romana , pur avendo tendenze repubblicane , teneva in casa un busto di Bruto , Augusto lo nominò console suffetto nel 23 a.C. per ricoprire un vuoto nella carica .

<Sebbene Orazio lo abbia reso oggetto di una delle sue odi , Ronald Syme spiega che era semplicemente per "indicare l' anno di pubblicazione dei primi tre libri" delle sue odi . Syme nota che sebbene Sestius servì come proquestore  di Marco Giunio Bruto , "non lascia traccia né del rango né della capacità per la magistratura suprema" e sostiene che "Sestius potrebbe aver condotto una vita tranquilla nel tempo libero" .  Se fosse così , allora questo potrebbe indicare che Sestius aveva un' avversione per la vita pubblica , una delle caratteristiche di un epicureo . Questa avversione alla vita pubblica lo avrebbe reso una scelta sicura per servire come Console ; infatti fu scelto per essere Console nel 23 a.C. , ma all' ultimo momento sostituito da Calpurnio Pisone , fu accusato di cospirazione contro Augusto e assassinato durante il suo arresto>

Se cio' fosse vero , contrasterebbe con l' ipotesi del carattere di Sestius fatta da Syme .

Su Q. CAEPIO BRUTUS non ho trovato notizie specifiche , solo qualcosa in generale sulla Famiglia Caepia :

due iscrizioni sepolcrali di probabili liberti : Caepius Corinthus a Porto e Tiberius Caepius Ponticus a Pozzuoli , oltre :

https://archeologiagalliacisalpina.wordpress.com/2021/12/11/romani-famosi-a-mantiva-al-tempo-di-virgilio-gens-caepia/

Tomba della Gens Caepia . Fine I secolo a.C.- inizio I secolo d.C. Marmo . Museo Archeologico Nazionale di Mantova .

Presso il museo archeologico di Mantova è possibile ammirare i resti e la ricostruzione del monumento funerario ad edicola della Gens Caepia (I a.C. – I d.C.) , ricomposto da frammenti rinvenuti a Mantova presso il Seminario Vescovile . Secondo l’ iscrizione dedicatoria Lucio e Publio Caepio , figli di Lucio , forse i figli del Pro Questore monetale , lo edificarono per la madre , Acuzia Massima . I personaggi sono ritratti da tre statue : la donna , abbigliata con una tunica e ornata di gioielli , è affiancata da due figure maschili con la toga , imposta da Augusto come abito distintivo della classe senatoria . Il monumento è di epoca augustea e quindi la Gens Caepia era contemporanea dell’ autore dell’Eneide , Virgilio .

Fonte notizie : rete , wikipedia e Babelon


 


 

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1 ora fa, Cremuzio dice:

Su Q. CAEPIO BRUTUS non ho trovato notizie specifiche

 

 

Prova a cercarlo come Quinto Servilio Cepione Bruto e tieni presente che questo è il nome che ha assunto dopo l'adozione da parte di uno zio ;)

Altro indizio, la madre Servilia Cepione fu amante di lungo corso di Giulio Cesare.

 

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Inviato (modificato)
45 minuti fa, Rapax dice:

 

Prova a cercarlo come Quinto Servilio Cepione Bruto e tieni presente che questo è il nome che ha assunto dopo l'adozione da parte di uno zio ;)

Altro indizio, la madre Servilia Cepione fu amante di lungo corso di Giulio Cesare.. 

 

 

Grazie @Rapax , in effetti la frequenza di adozioni nella Repubblica rende le ricerche storiche non facili , probabilmente ossessionati dalle discendenze del casato , i Romani repubblicani si affidavano spesso a questa pratica adottiva . Ad ostacolare la ricerca specifica e' la mancanza nella legenda della moneta del nome , o almeno della S. , della Famiglia adottiva , quindi il nome completo doveva essere Quinto Servilio Q. f. Caepio Brutus Pro Cos , nome preso da Marco Giunio Bruto , il tirannicidio , quando fu adottato dallo zio Servilio , tribuno militare del 72 a.C.

P.S. piu' nota la figura di Servilia Cepione

Modificato da Cremuzio

Inviato
3 minuti fa, Cremuzio dice:

Grazie @Rapax , in effetti la frequenza di adozioni nella Repubblica rende le ricerche storiche non facili , probabilmente ossessionati dalle discendenze del casato , i Romani repubblicani si affidavano spesso a questa pratica adottiva . Ad ostacolare la ricerca specifica e' la mancanza nella legenda della moneta del nome , o almeno della S. , della Famiglia adottiva , quindi il nome completo doveva essere Quinto Servilio Q. f. Caepio Brutus Pro Cos , nome preso da Marco Giunio Bruto , il tirannicidio , quando fu adottato dallo zio Servilio , tribuno militare del 72 a.C.

P.S. piu' nota la figura di Servilia Cepione

 

Ciao, mi permetto un piccolo intervento: come tutte le affascinanti istituzioni giuridico-sociali romane, l'adozione poteva avere un impatto sociale e degli scopi a volte più sottili e sicuramente più vasti della semplice assicurazione di una discendenza :) 

  • Grazie 1

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6 minuti fa, Afranio_Burro dice:

Ciao, mi permetto un piccolo intervento: come tutte le affascinanti istituzioni giuridico-sociali romane, l'adozione poteva avere un impatto sociale e degli scopi a volte più sottili e sicuramente più vasti della semplice assicurazione di una discendenza :) 

 

Ciao e grazie , certamente esistevano altri motivi che portavano all' adozione tra Famiglie , tra cui alleanze , collaborazione politica e sociale , forse anche motivi  economici , ma credo che assicurarsi una discendenza sia stato uno dei principali motivi .


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Inviato (modificato)

 

Il 31/3/2022 alle 16:10, Rapax dice:

 

Prova a cercarlo come Quinto Servilio Cepione Bruto e tieni presente che questo è il nome che ha assunto dopo l'adozione da parte di uno zio ;)

Altro indizio, la madre Servilia Cepione fu amante di lungo corso di Giulio Cesare.

Il cesaricida  noto come Bruto nacque da Marco Iunio Bruto, nobile di antichissima famiglia patrizia ( vantava la discendenza addirittura da Lucio Iunio Bruto, fondatore della Repubblica e protagonista della cacciata di Tarquinio il superbo ), e Servilia Cepionide, figlia di Quinto Servilio Cepione (di altrettanto nobile ascendenza, risaliente a Caio Servilio Ahala, che uccise Spurio Melio che voleva farsi re). 

Il padre di Bruto, che aveva appoggiato la sollevazione di Marco Emilio Lepido contro le riforme introdotte da Silla,  fu sconfitto e fatto uccidere da Pompeo Magno.

Quando la madre Servilia si era risposata con Decimo Iunio Silano, Bruto fu adottato in età adulta da un fratello della madre, Quinto Servilio Cepione, divenendo probabilmente erede del suo patrimonio (altrimenti non si spiegherebbe il suo progresso nel cursus honorum, poichè il padre era stato sicuramente spogliato delle sue ricchezze) ed assumendone il nome.

Modificato da Scipio

Inviato

In sintesi:

- il monetario del denario del post numero 1 è il celeberrimo Bruto, oserei dire "il Bruto per antonomasia";

- la sua gens di appartenenza, dopo l'adozione, era la Servilia; non si trova nulla su un'ipotetica gens Caepia perché Caepio era un cognomen, non il nomen della gens

 

 

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Inviato (modificato)
13 ore fa, L. Licinio Lucullo dice:

- la sua gens di appartenenza, dopo l'adozione, era la Servilia; non si trova nulla su un'ipotetica gens Caepia perché Caepio era un cognomen, non il nomen della gens

 

Questo pero' va contro la dedica del monumento funebre della Gens Caepia :

Tomba della Gens Caepia . Fine I secolo a.C.- inizio I secolo d.C. Marmo . 

Da Museo Archeologico Nazionale di Mantova .

https://archeologiagalliacisalpina.wordpress.com/category/statue-romane/

"Presso il museo archeologico di Mantova è possibile ammirare i resti e la ricostruzione del monumento funerario ad edicola della Gens Caepia (I a.C. – I d.C.) , ricomposto da frammenti rinvenuti a Mantova presso il Seminario Vescovile . Secondo l’ iscrizione dedicatoria Lucio e Publio Caepio , figli di Lucio , forse i figli del Pro Questore monetale , lo edificarono per la madre , Acuzia Massima . I personaggi sono ritratti da tre statue : la donna , abbigliata con una tunica e ornata di gioielli , è affiancata da due figure maschili con la toga , imposta da Augusto come abito distintivo della classe senatoria . Il monumento è di epoca augustea e quindi la Gens Caepia era contemporanea dell’ autore dell’Eneide , Virgilio"

 

Modificato da Cremuzio
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Inviato (modificato)
5 ore fa, Cremuzio dice:

Questo pero' va contro la dedica del monumento funebre della Gens Caepia :

Tomba della Gens Caepia . Fine I secolo a.C.- inizio I secolo d.C. Marmo . 

Da Museo Archeologico Nazionale di Mantova .

https://archeologiagalliacisalpina.wordpress.com/category/statue-romane/

 

Bisogna fare una serie di precisazioni.

Il  Q. CAEPIO BRUTUS che ha firmato la moneta da te postata (ossia il famosissimo Bruto cui Cesare disse "kài sy, tèkne" - "persino tu, figlio" - mentre lo pugnalava) apparteneva (per adozione) non a una fantomatica gens Caepia, ma alla gens Servilia, perché il suo nome completo, dopo l'adozione, era Quintus Servilius Caepio Brutus (dove il nomen della gens è appunto "Servilius"; "Quintus" è il praenomen, "Caepio" un cognomen e "Brutus" un agnomen). In sintesi, la moneta repubblicana da te postata non attesta l'esistenza di una gens Caepia; non so se ne esistano altre di epoca imperiale che lo facciano, non è il mio campo.

Peraltro, se nella moneta "CAEPIO" fosse un nomen (e non un cognomen, qual invece è), dovremmo parlare di "gens Caepionis", non di "gens Caepia", perché "Caepio" è il nominativo della radice Caepion- il cui corrispondente aggettivo femminile è appunto "Caepionis", come attestato dal cognomen della celeberrima amante di Cesare, la bellissima Servilia Caepionis, madre appunto di Bruto.

 

Detto tutto questo, vengo alla tua domanda: come spieghiamo la tomba di Mantova?

Sicuramente non attesta l'esistenza di una gens Caepia, perché in tal caso sull'architrave ci sarebbe stati scritti i nomina "Caepius", non "Caepio"

Possibilità n. 1: era la tomba di tre Servilii Caepiones, della gens Servilia. Spesso dalle gentes si diramavamo rami separati, identificati dal cognomen, che  percepivano un senso di appartenenza separato dagli altro componenti della medesima gens; è il caso, arcinoto, degli Scipiones, che appartenevano alla gens Cornelia (la cui tomba familiare, a Roma, è appunto nota come "tomba degli Scipioni"). In questo caso, affermare che sia una tomba della "gens" Caepia è stata una semplificazione  (avrebbe dovuto dire "Servilia Caepionis", per essere tecnico), unita a un errore (avrebbe dovuto dire "Caepionis" al posto di "Caepia"), da parte di chi ha scritto l'articolo su internet.

Possibilità n. 2: era la tomba di "barbari" o comunque di una famiglia  da poco romanizzatasi, che pertanto si erano inventati un nomen a caso, copiandolo dal cognomen di un Romano.

Possibilità n. 3: era una tomba di appartenenti a un'ipotetica gens Caepionis, non altrimenti nota. Mi sembra però estremamente improbabile: se Caepio fosse stato il nomen di una gens, non sarebbe stato assunto come cognomen da una gens differente, la Servilia appunto, visto il clima di forte rivalità che animava le gentes. 

 

 

Per essere intellettualmente onesti, occorre precisare che ci sono gentes conosciute esclusivamente da un'unica moneta emessa in loro nome (ad es. la Egnatuleia); se ne deduce chiaramente che, con ogni probabilità, non conosciamo i nomina di tutte le gentes repubblicane (se quell'unico rappresentante della Egnatuleia non fosse stato eletto magistrato monetale, non avremmo mai saputo dell'esistenza della gens, quindi probabilmente ce ne sono altre, chissà quante, che sono rimaste ignote).

Facendo quindi un po' di fanta-storia, si potrebbe immaginare che in antichità esistesse una gens Caepia; quando un suo rappresentante venne adottato da un Servilius, divenne quindi un Servilius Caepio. Nelle generazioni successive il cognomen si sarebbe stabilizzato, dando luogo al ramo dei Servilii Caepiones. E' possibile, ma non c'è alcuna prova; in ogni caso, la tomba - come ho detto - non appartenne a membri di questa fantomatica gens Caepia, perché in tal caso sull'architrave ci sarebbero i nomina "Caepius".

 

Per quel pochissimo che vale, sull'elenco di gentes riportato da wikipedia non c'è una Caepionis, né una Caepia (https://it.wikipedia.org/wiki/Gentes_romane). Intendiamoci, non ha alcun valore scientifico, però dimostra che nessuno degli utenti che si divertono ad alimentare l'enciclopedia libera si è mai immaginato che tali gentes potessero esistere.

Modificato da L. Licinio Lucullo
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Inviato

Ciao @L. Licinio Lucullo , con la tua bella disquisizione mi metti in difficolta' , nel senso che il monumento , essendo datato tra la fine del I secolo a.C. e i primi anni o decenni del I secolo , nomina chiaramente tre personaggi della stessa Famiglia Caepia tralasciando le declinazioni a cui ti riferisci , inoltre dai nomi incisi non sembrano essere stati Liberti come quelli da me citati in apertura articolo , risultano quindi appartenenti alla stessa Gens originaria senza Cognomen apparente . Naturalmente apprezzo il tuo lungo discorso che condivido quasi interamente , e ti ringrazio , ma per quanto riguarda nello specifico la Gens Caepia , lasciando fuori la moneta sopra illustrata , non mi trovi convinto . Saluti

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