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Alessandro Magno: originale, falso o non è Alessandro Magno?


Risposte migliori

Ciao, sto cercando una moneta di Alessandro Magno da inserire in collezione.

Forse qualcuno lo ha capito, ma a me non interessa molto della qualità della moneta; però vorrei non avere dubbi sull'originalità.

Ho trovato in vendita la moneta che vi posto, con un titolo molto sintetico (tipo: "moneta in bronzo di Alessandro, AE 17 mm"). La descrizione aggiunge solo il peso (5,52 g).

Allora ho scritto al venditore (che sembrerebbe un negozio tedesco) chiedendo molto banalmente una descrizione più dettagliata della moneta, spingendomi fino a scriverla io... "è un emiobolo di Alessandro, con testa di Eracle giovane da un lato, mazza, faretra e arco ed in mezzo ALEXANDROS dall'altro?".

Risposta: su questa moneta non riusciamo a dare altre informazioni.

Permetterete che la cosa mi abbia leggermente indispettito e altrettanto insospettito... ma come, la vendi e non sai nemmeno cosa sia?

Pertanto chiedo a voi: è quello che ho scritto sopra? E soprattutto, in caso affermativo: vedete elementi per dire che sia o non sia originale? Certo che fare un falso di una moneta da qualche euro non credo sia molto economico, per il falsario, ma vendere una cosa per un'altra potrebbe accadere (soprattutto se non si sa cosa si sta vendendo...).

Qui sotto le immagini, grazie a chi mi vorrà dare un parere.

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Supporter

È un bronzo coniato in Macedonia (c. 336-c. 323 a. C., zecca incerta) che raffigura sul diritto la testa di Eracle con copricapo in pelle di leone e sul rovescio, dall’alto, una faretra posta su un arco, il nome del sovrano AΛEΞANΔPOY, una clava e un simbolo di controllo.

Il nome del sovrano è al genitivo, quindi “Di Alessandro”, sottinteso moneta.

Il Price cataloga circa una trentina di bronzi con la disposizione al rovescio faretra su arco/ΛEΞANΔPOY/clava, ma eccettuato il Price 268 che non ha simboli di controllo, gli altri bronzi possono averne uno in alto oppure uno in basso oppure uno in alto e uno in basso.

La denominazione AE di questi bronzi (4-calchi o emioboli) indica un diametro di 16-20 mm e un peso di 5-8 g.

 

apollonia

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Grazie Apollonia… vado tranquillo. ?

 

P.S.: giusto errore mio... la scritta non è ALEXANDROS ma ALEXANDROU (traslitterato)

Modificato da Fiore151
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Nessun problema: una ventina di euro, con la spedizione.

Francamente non so se sia tanto (non è poi messa benissimo) o poco, o magari il giusto… diciamo che è un prezzo che mi sento di pagare.

Incluso il fatto che se nonostante tutto fosse una fregatura, sarebbe una fregatura da poco… ?

Modificato da Fiore151
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Ciao @Fiore151, acquistando e collezionando anche io monete di modesto valore economico(e penso che lo farò ancora per un po' prima di iniziare con monete di imperatori ed Auguste rare ed ovviamente molto più impegnative dal punto di vista economico) la tua è una filosofia che condivido pienamente. Pochi euro in più o in meno cambiano niente. Se una moneta piace e colpisce per qualche motivo, si acquista. Mi permetto solo di suggerire a tutti noi neofiti di cercare di studiare e di capire gli oggetti della nostra passione, importante e fondamentale al fine di poter tentare almeno di difenderci dai moltissimi falsi che purtroppo si trovano sul mercato, non solo di monete rare e di altissimo valore economico ma anche e forse soprattutto di monete di modesto valore. Parlo principalmente delle classiche. Rimarco spesso in miei interventi questa cosa che io ritengo indispensabile. Quindi monete di qualsiasi grado di conservazione e valore ma, nel limite del possibile, autentiche. Sintetizzando in due punti , studio dei tondelli(metalli usati per coniare, tecniche di coniazione, ecc.) ed ovviamente approfondimenti storici dei periodi di riferimento delle monete. Si può prediligere di più uno o l'altro, ma non si possono scindere e devono sempre camminare di pari passo. Se si riesce in questo penso, ma è un mio parere, la passione ci accompagnerà sempre e acquisiremo sempre più esperienza e competenza. Non da ultimo permettetemi di inserire anche il confronto con gli altri, cosa che il nostro forum permette di fare, importantissimo per tutti noi?.

ANTONIO 

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Concordo su tutto.

La mia grande passione, da sempre, è la storia (nonostante il mio mestiere e la mia formazione siano di tutt'altra natura).

La mia collezione di francobolli (primo e mai rinnegato amore) è orientata in tal senso. A parte 2-3 collezioni "canoniche" (Repubblica italiana, Regno d'Italia... anche III Reich, a buon grado di avanzamento) la mia principale è una collezione un po' particolare, che si chiama ASFE (A Stamp From Everywhere). Ovvero, avere un francobollo (anche uno solo) da ogni parte del mondo.

Detta così non sembra un gran che, il punto è che è molto più estesa di quello che si immagini, e praticamente non completabile. Ti spiego brevemente perché. L'interpretazione dell'obiettivo della collezione è estremamente soggettivo (cioè ognuno fa come gli pare... che è un pregio enorme, secondo me), nel mio caso (e nella maggior parte dei casi) il ragionamento prende in considerazione come "entità" diverse anche le trasformazioini politiche di una stessa entità geografica, anche e soprattutto perché queste hanno spesso coinvolto poi una modifica dell'entità geografica stessa.

Traduco, con l'esempio più facile: l'Italia. Nella mia collezione ci deve essere un francobollo italiano. ma c'è differenza tra la Repubblica e il Regno... allora uno del Regno ed uno della Repubblica, e sono due entità diverse. Però di mezzo c'è stata anche la RSI... e la reggenza... e procediamo. L'Italia aveva colonie, e allora un francobollo per ognuna di esse; durante le guerre aveva occupato territori (ed emesso per ognuno di essi) ed altri sono stati occupati dai nemici di turno, aumenta il numero di entità. C'erano uffici postali italiani all'estero (soprattutto impero ottomano e Cina). Durante la II guerra mondiale ci sono state emissioni clandestine partigiane (sulla cui originalità permangono dubbi, ma va bene). Ci sono state e ci sono ancora poste private, di operatori locali. E così via. Moltiplica il ragionamento per tutti i paesi del mondo, per tutta la storia dal 1840 ad oggi, includendo guerre civili, cambiamenti di ordinamento politico, micronazioni, paesi non riconosciuti, emissioni locali private e via discorrendo. Volendo, in caso di regnanti chiaramente identificati sul francobollo, anche questi da considerare.

Un carissimo amico, che purtroppo ora non c'è più, che mi introdusse a questa tipologia di collezione, aveva listato, comprendendo tutto (anche emissioni "farlocche", per così dire), circa 18.000 entità, la stragrande maggioranza delle quali non elencate da cataloghi. O, se va bene, listate da cataloghi specifici e più introvabili dei francobolli stessi. Io di quelle entità ne ho quasi (QUASI) 3200, ed ho già una collezione moderatamente avanzata.

Ma immaginati quanto ho imparato della storia e della geografia dal 1840 ad oggi, approfondendo ogni singolo argomento. Come già detto in un altro post, scrissi persino un paio di monografie (che erano poi raccolte di singoli "articoli" riordinati), una sulla guerra civile russa ed uno sulla guerra civile messicana, diventando così "uno dei massimi esperti" su questi periodi...

Ecco, con le monete sto cercando di fare un po' una cosa simile. Periodi storici diversi, ognuno a suo modo (per me) rappresentativo, regnanti diversi... ne basta una, anche malmessa.

E con le monete, anche se è più facile stampare il francobollo che coniare un metallo (quindi raro che ci siano monete di entità effimere o temporanee), non abbiamo il limite temporale del 1840...

Scusate l'OT :) :) :) 

Modificato da Fiore151
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Ciao, una ventina di euro non possiamo certo definirlo un prezzo alto, contando anche solo la spedizione..

Anche io son d’accordo, ognuno collezioni ciò che vuole e che può ovviamente.

L’unico problema sulle monete molto consunte è che risulta difficile, almeno per me, capire se sono autentiche, perché i dettagli se li è portati via il tempo. 
A parte questo, a me piace molto questa tipologia di monete di Alessandro, sono sicuro che ad un certo punto non ti basterà e ne vorrai delle altre!

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Ciao @Nibbi, chiaramente è più complicato accertare l'autenticità di monete classiche usurate soprattutto quelle in bronzo, rame o oricalco che oltre l'usura da circolazione subiscono anche danni di deterioramento del materiale che le compongono col  passare del tempo. Però è altrettanto vero che monete classiche con queste caratteristiche cioè con segni evidenti di circolazione e metallo con concrezioni ed ossidazione varie nella maggior parte dei casi proprio per questi motivi sono autentiche. Lo possiamo dire per altre monete di 2000 e passa anni che sembrano intonse? Certamente si, ma anche no. Senza parlare di manomissioni e 'pataccamenti', lifting, spatinamenti, ripatinamenti, trucco, parrucco, bagni, docce....(per dirla come il grande Totò lavatura, imbiancatura e stiraratura?) a cui spesso vengono sottoposte non per scopi conservativi(ovviamente sempre accettabili) ma per meri scopi di guadagno. È molto dura. Faccio un esempio postando una moneta che per me rappresenta l'emblema di quello che non acquisterò mai(e non perché inaccessibile economicamente, non costava così tanto) ma perché la mia mente si rifiuta di pensare possa essere stata coniata 2000 anni fa (la moneta è certificata e quindi ritenuta autentica). Sembra appena uscita da un rotolino di monete della Zecca. Nemmeno un graffio, perfetta. É la prima moneta che ho inserito nel mio database di foto, tanto per tenerla sempre presente?. Quindi studio e passione, e l'esperienza con la pratica ed il tempo verranno.. Tutti possiamo farlo. 

ANTONIO 

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Supporter

Imitazioni di bronzi macedoni tipo Eracle/Armi di Eracle.

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apollonia

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@apollonia imitazioni moderne?

@Pxacaesar rispetto il tuo punto di vista. Personalmente mi metto in una via di mezzo tra il fior di conio e una consunzione totale. Diciamo VF-XF con un pò di “vissuto” evidente. Possibilmente non pulite, ma non è una discriminante determinante.

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Ciao @Nibbi, sicuramente ci sono i gradi di conservazione per le classiche ma, e questo è un mio personalissimo ed opinabile pensiero, certamente non è come per le monete moderne. Mi spiego meglio ad esempio per le monete del Regno I parametri di conservazione sono fondamentali ed in base ad essi corrisponde anche il valore economico della moneta. Difficilmente poi possono essere 'pataccate'. Per le classiche e le romane che noi collezioniamo il discorso è totalmente diverso. Tu dici nel tuo intervento una via di mezzo tra il 'fior di conio' ed il bellissimo. Ma ci sono monete romane di 2000 anni in fior di conio? Si, ma sono pochissime. Stabilirne il grado di conservazione è secondo me molto più difficile(almeno per me). E non per essere ripetitivi quanti sesterzi e altre monete sono splendide perché pesantemente ritoccate? Vedi questo fenomeno è alimentato purtroppo proprio da noi che acquistiamo le monete, le vogliamo splendide, bellissime (per carità legittimo, ci mancherebbe altro) ma dovremmo renderci conto che così facendo alimentiamo tutta una filiera che porta alla fine ad interventi sui nostri amati tondelli (perché più appetibili sul mercato) sempre più invasivi che ne snaturano la storia ed alterano il valore economico della stessa,purtroppo ?

ANTONIO 

 

 

 

Modificato da Pxacaesar
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Supporter

Il primo è un’Imitazione barbarica di un bronzo di Alessandro Magno, evidente dallo stile grossolano e dalla scritta che indica che l’incisore non sapeva leggere il greco.

Il secondo è probabilmente un’imitazione contemporanea per l’analogia dello stile e dell’iscrizione con le emissioni ufficiali.

apollonia

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Supporter

 

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Due imitazioni dei bronzi di Alessandro Magno di tipo 8 nella classificazione di Reid Goldsborough, coniate probabilmente dai Traci che abitavano le zone a nord della Grecia corrispondenti all’attuale Bulgaria. Notare il nasone di Eracle al diritto e l’iconografia confusa del rovescio dove l’arco sul quale poggia la faretra nei bronzi ufficiali è diviso, il che indica che l'incisore non aveva capito cosa avrebbe dovuto incidere. Inoltre la clava sotto l'arco presenta noduli irrealisticamente grandi.

apollonia

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