Liutprand Posted June 6, 2022 Share #1 Posted June 6, 2022 Segnalo l'uscita del n. 384 di Panorama Numismatico Questo è l'indice: Gianni Graziosi, Tra fiori e numismatica – p. 3 Roberto Diegi, Flavio Eugenio, usurpatore romano che avrebbe potuto diventare imperatore – p. 12 Lorenzo Bellesia, Un ducatone di Piacenza con data inedita – p. 15 Renzo Bruni, I “Boni Steffanini” emessi dal governo provvisorio di S.M. l’imperatore d’Austria nelle tre Legazioni nel 1815 – p. 17 Realino Santone, Monete angioine del Regno di Napoli. Gigliati con simbolo giglio, un singolare esemplare – p. 22 Alberto Castellotti, Il ritorno di Luis – p. 25 Andrea Keber, Primo tentativo di censimento dei contrassegni nei ducati veneti – p. 28 Silvio Sannino, Nuove considerazioni su due medaglie nordeuropee del XVII secolo ritraenti Masaniello e Cromwell – p. 45 Emissioni numismatiche 2022 – p. 52 Giuseppe Carucci, I soldi della Crimea – p. 53 Notizie dal mondo numismatico – p. 58 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63 Mostre e Convegni – p. 62 Aste in agenda – p. 63 4 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
giollo2 Posted June 7, 2022 Share #2 Posted June 7, 2022 Scusa Liutprand, quale ducatone descrive Bellesia per Piacenza: 1619 a nome Alessandro? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Liutprand Posted June 7, 2022 Author Share #3 Posted June 7, 2022 @giollo2Non posso esserti d'aiuto, ancora non l'ho ricevuta. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
miroita Posted June 7, 2022 Share #4 Posted June 7, 2022 La rivista non è ancora arrivata, ma si parla di Alessandro Farnese. "" Una nuova data si va ad aggiungere alla lunga serie di ducatoni piacentini col ritratto di Alessandro Farnese, in Un ducatone di Piacenza con data inedita, di Lorenzo Bellesia. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
giollo2 Posted June 7, 2022 Share #5 Posted June 7, 2022 Grazie Miroita. Allora molto probabilmente è proprio il 1619. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
miroita Posted June 21, 2022 Share #6 Posted June 21, 2022 Il 7/6/2022 alle 14:49, giollo2 dice: Grazie Miroita. Allora molto probabilmente è proprio il 1619. Arrivata la rivista e confermo in esergo: .P.1619.P. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted June 24, 2022 Share #7 Posted June 24, 2022 Il 6/6/2022 alle 16:55, Liutprand dice: Gianni Graziosi, Tra fiori e numismatica – p. 3 Gianni Graziosi ,tramite i suoi articoli/studi,spesso ci fornisce idee per collezionare monete;ad esempio,collezionare e studiare monete in cui sono raffigurati fiori non sarebbe una cattiva idea. Giustamente ,fra le varie monete che cita,effettua la descrizione della bellissima moneta livornese" Pezza della Rosa"tanto ambita dai collezionisti e quella in oro è un sogno che i più abbienti possono permettersi odjob Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
417sonia Posted June 25, 2022 Supporter Share #8 Posted June 25, 2022 Buon pomeriggio Finalmente la rivista è arrivata anche a me. Ho trovato molto interessante l'articolo di Andrea Keber; va indubbiamente metabolizzato, perché malauguratamente manchiamo di scritti che ci diano una chiave di lettura. Coloro che si sono approcciati a questo argomento prima di Andrea, hanno, come lui, cercato di dare delle risposte alle loro intuizioni. Lo stesso ha fatto Andrea e ben venga; credo anche che sia azzeccato aver titolato l'articolo come tentativo di censimento. Non è semplice; non ci troviamo a dover elencare, come nei Grossi, dei segni differenti ed avulsi dalla iconografia della moneta, che spiccano perché incongrui; nei ducati esaminati, questi segni, sono spesso parte della iconografia che, però, appaiono spostati (stelline della mandorla), oppure sono dei punti posti in posizioni differenti, lasciando il dubbio che, alcuni, possano essere dei riferimenti necessari alla composizione dei conii. Certo è che in monete non propriamente "leggibili" è financo impossibile scorgerli questi punti, vanificando l'eventuale scopo. Altre differenziazioni, come i differenti tipi del nimbo del Cristo, o i simboli posti sul vessillo possono sicuramente identificarsi come contrassegni, oppure vanno inquadrati semplicemente come il risultato dell'estro estetico di chi ha prodotto i conii? Difficile da dirsi ed è anche il dubbio dell'Autore. A mio avviso è certo che in qualche caso e per taluni segni ci troviamo di fronte a dei veri contrassegni. Complimenti ad Andrea che ha recuperato il sasso lanciato da altri tanto tempo fa e l'ha rilanciato. Bravo. A noi non resta che guardare queste montete con altri occhi e segnalare eventuali evidenze ad Andrea. saluti luciano 3 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted June 30, 2022 Share #9 Posted June 30, 2022 Sempre a riguardo dell'articolo di Graziosi, oltre a info sulla Numismatica,riusciamo ad apprendere preziose info anche sulla botanica,ad esempio sul fiore più grande la Rafflesia arnoldii che prende nome dai suoi scopritori odjob Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
4mori Posted June 30, 2022 Share #10 Posted June 30, 2022 Arrivato e letto con immenso interesse come sempre. Interessante l’art Di Andrea Keber che esplora un aspetto della lotta alla contraffazione, il sistema dei punti nascosti e segni sulle monete. Ho visto e letto con piacere le motivazioni con il quale è stata consegnata la targa premio della diffusione numismatica al Gruppo Quelli del Cordusio da parte dell’Accademia Italiana di Studi Numismatici. I miei complimenti per questo meritato premio. 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted July 18, 2022 Share #11 Posted July 18, 2022 Il 6/6/2022 alle 16:55, Liutprand dice: Alberto Castellotti, Il ritorno di Luis – p. 25 Bellissimo il segno distintivo su moneta della Zecca di Segovia: l'acquedotto leggendo quest'articolo ho avuto modo di apprendere anche che Segovia distingueva la sua Zecca con il simbolo raffigurante un acquedotto:per chi non conosce la Zecca, è difficile interpretare quel simbolo. odjob Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted July 22, 2022 Share #12 Posted July 22, 2022 Il 6/6/2022 alle 16:55, Liutprand dice: Andrea Keber, Primo tentativo di censimento dei contrassegni nei ducati veneti – p. 28 Non entro nel merito della monetazione ed i veneziani collezionisti e studiosi,se vorranno,potranno intervenire,ma mi è piaciuta l'esposizione delle varianti presenti nei vari Zecchini illustrati ,la trovo di facile comprensione,anche per coloro che non sono addentro alla materia. Inoltre bene ha fatto l'autore a dare info a riguardo della data da cui si è iniziato a chiamare lo Zecchino come tale e non più Ducato e citare anche la data di quando si iniziò a coniare questa bella moneta in oro accettata in tutti i mercati al pari del Fiorino. Salutoni odjob 1 Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted July 28, 2022 Share #13 Posted July 28, 2022 Il 6/6/2022 alle 16:55, Liutprand dice: Silvio Sannino, Nuove considerazioni su due medaglie nordeuropee del XVII secolo ritraenti Masaniello e Cromwell – p. 45 La prima volta che venni a conoscenza della medaglia di cui si parla in questo articolo fu quando la vidi pubblicata in "Quaderno di Studi VI" dell'Associazione Culturale Italia Numismatica in un lavoro sulla rivolta di Masaniello odjob Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
odjob Posted August 5, 2022 Share #14 Posted August 5, 2022 Il 6/6/2022 alle 16:55, Liutprand dice: Giuseppe Carucci, I soldi della Crimea – p. 53 La banconota con due Dritti Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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