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i capolavori


danielealberti

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. Amico, mi piace la tua moneta, ma devi riconoscere che la classe non è acqua. Attendo la tua stroncatura.

Se mia....magari......comunque ripeto volevo spostare l'attenzione più sulle italiote niente da dire sulle siciliane....e comunque...... dato che insisti ti dirò che io preferisco questa dracmetta dei Brettii (coniata nel periodo della seconda guerra punica).... :wub:

(foto tratta da coinarchives.com)

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[omissis]

(acqua o vento che siano a scapigliarla non è influente ai fini stilistici ed espressivi del suo volto)

[omissis]

Chiedi scusa, e prometto che d'ora in poi cercherò di non riportare più citazioni ininfluenti

:wub:

Ma è poi sicuro che non sia influente?

Forse prima di prometterlo davvero, dovrei sentire anche altre opinioni in merito...

:D

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Senza dubbio, Arthas, è una bella moneta. Anche i particolari non mancano, ma ancora non siamo al livello dei Grandi greco-siciliani. Scusami se ripropongo l'Arethusa spettinata (acqua o vento che siano a scapigliarla non è influente ai fini stilistici ed espressivi del suo volto), che anche se non ancora di altissimo livello è lo stesso di un verismo e naturalezza assolutamente superbi. Ma gli esempi già presentati in questo contesto ne sono già una prova eloquente. Amico, mi piace la tua moneta, ma devi riconoscere che la classe non è acqua. Attendo la tua stroncatura.

Immagino che il bel tetradramma sia tuo... be', nel caso complimenti!

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  • 2 mesi dopo...

Compliementi per la discussione senz'altro interessante, ma credo che la stessa debba essere spostata nell'apposita sezione della Sicilia antica. Le monete qui descritte e illustrate nulla hanno a che fare con la Magna Grecia, atteso che - in questo forum - esistono al riguardo due ben distinte sezioni.

Con questo non ho alcuna intenzione di rendermi bigotto o pedante, cerco solo di facilitare le future ricerche di utenti e visitatori che cercheranno argomenti specifici nelle competenti sezioni...e non in altre.

Piakos

Modificato da piakos
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  • 6 mesi dopo...

con molta emozione ho letto il tuo post e non ti nascondo che per fare tale domanda devi conoscere, abbastanza bene, il grande incisore siracusano EUKLEIDAS .

lo stesso, forse per la fretta di incidere, caricò molto lo scalpello, provocando la lesionatura del conio con conseguente riversamento del liquido argenteo.

il riversamento si evince dalla striscia sul viso ed é come se fosse stata sfregiata - non ricordo bene chi l'abbia denominata LA SFREGIATA.

l'elmo è stato rubato ad Atena e faccio notare che l'egida è appesa al collo di Aretusa.

L'incisione è firmata da EUKLEIDAS, con sigla AEIA.

sempre con affetto il tuo A L C................................

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[omissis]

(acqua o vento che siano a scapigliarla non è influente ai fini stilistici ed espressivi del suo volto)

[omissis]

Chiedi scusa, e prometto che d'ora in poi cercherò di non riportare più citazioni ininfluenti

:wub:

Ma è poi sicuro che non sia influente?

Forse prima di prometterlo davvero, dovrei sentire anche altre opinioni in merito...

:D

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al messaggio 59 del 29.08.09 delle ore 20, le citazioni di che trattasi, non si riferiscono a ALC, si prega di provvedere, grazie ALC..........................................................

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caro iele,per una ricerca veloce sul maestro eukleidas incisore siracusano, ti chiedo conferma sul nominativo in italiano e non in greco.

il nominativo è: EUCLIDA vissuto a Siracusa dal 425 al 387 a.C.

mentre la vittoria di Siracusa contro gli ateniesi è avvenuta nell'autunno del 413 a.C.

se facciamo un calcolo spiccio, il maestro doveva essere molto giovane.

detto quesito è indirizzato a tutti gl'utenti di questo FORUM.

grazie ed a presto per ben leggerti ALC....................................................................

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caro iele,per una ricerca veloce sul maestro eukleidas incisore siracusano, ti chiedo conferma sul nominativo in italiano e non in greco.

il nominativo è: EUCLIDA vissuto a Siracusa dal 425 al 387 a.C. ?

mentre la vittoria di Siracusa contro gli ateniesi è avvenuta nell'autunno del 413 a.C. ?

se facciamo un calcolo spiccio, il maestro doveva essere molto giovane.

detto quesito è indirizzato a tutti gl'utenti di questo FORUM.

grazie ed a presto per ben leggerti ALC....................................................................

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il nome tradotto dell'artista in italiano dovrebbe essere Eucleida, ma personalmente ti consiglio di svolgere le tue ricerche con il nome greco in quanto è con questo che troverai le maggiori informazioni sia nei testi nazionali che in quelli esteri, tra le poche ecezzioni vi è un testo datato di G. De Ciccio nel'articolo " Di un tetradrammo siracusano di Eucleida" estratto dal Bolletino del circolo numismatico di Napoli del 1921.

Per quanto riguarda l cronologia da te proposta mi permetto di dissentire, troppo spesso troviamo datazioni aprossimate e non esatte, unico metodo efficace per cercare di posizionare cronologicamnte tali opere è la comparazione stilistica ed il confronto con i pesunti modelli, di cui conosciamo la datazione, a cui gli artisti si sono ispirati, le opere degli incisori infatti non potevano essere basate su modelli troppo coevi vista la comprovata tendenza ad adeguarsi alle mode del momento.

Per quanto riguarda Eukleidas, egli si ispirò a mio avviso, per la creazione dei primi tre coni, alle opere prodotte sui vasi dei pittori di Meidas ce rappresentavano le loro figure freminili con le acconciature e gli ornamenti ateniesi attorno al 425a.C.

L'ultimo ventenio del V secolo avanti Cristo è appunto la datazione più corretta secondo me per l'inquadramento cronologico alle prime opere dell'artista.

Il Rizzo nell'opera L'Arte della monetanella Sicilia greca fornisce la datazione del 440 a.C asserendo che in quell'epoca Eukleidas era il terzo maestro che firmava le sue monete.

lele

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Riporto in seguito un esemplare del terzo tetradramma inciso da Eukleidas in cui lo stile usato per i primi due si arrichisce di ormanenti e le forme appaiono più morbide, ed una rappresentazione tratta dal web dell'arte dei pittori di Meidas, si notino le acconciature delle figura femminili.

lele

post-618-1252215151_thumb.jpg

post-618-1252215168_thumb.jpg

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onoratissimo di aver suscitato in te, caro DANIELEALBERTI, interesse alla mie domande e pertanto farò tesoro di quanto da te raccomandatomi.

ho conosciuto, tempo fà, l'illustrissimo barone salvatore PENNISI DE FLORISTELLA di Acireale, non ti nascondo la mia emozione nel parlarne con te, e, pigliando spunto da questa rimembranza, cito, qui di seguito ciò che è trascritto nel volume di GIULIO EMANUELE RIZZO alle prime righe della "v" pagina:

"Compito precipuo dell'opera era in origine - e rimane ancor oggi non diverso, incluso in pù vasto ambito - quello di studiare le monete greche della Sicilia nelle relazioni con l'arte del tempo loro; di ricercare in esse le"

" personalità dei Maestri incisori de' conii, non solo quando le monete siano firmate o possono, per evidenti analogie stilistiche, attribuirsi a singoli artisti che firmano o ai loro immediati seguaci e imitatori, ma anche quando, pur non essendo firmate, presentino unità di tecnica e di stile".

Ciò detto sarà per me una linea da seguire per le prossime ricerche sul tetradrammo di EUKLEIDAS.

Per oggi mi limito a descrivere un particolare sull'elmo di ATHENA, con la speranza di ottenere risposta da qualcuno che ne sappia più di me.

L'elmo di che trattasi ha il crine, nella parte posteriore, che, ed è questa la domanda, tocca il delfino e sin sotto la pinna con quattro segni.

in altri esemplari detto crine si ferma prima del delfino.

Essere o non essere questo è il dilemma.

Forse oggi l'ho fatta lunga, purnondimeno una buona domenica a tutti da ALC ................................................................................

..........

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